Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Deve ancora essere ufficialmente definito se il Pordenone il prossimo anno giocherà a Udine, piuttosto che a Treviso o chissà dove. È certo, intanto, che il bilancio sportivo neroverde presenti un attivo sostanzioso, con un patrimonio di 10 punti in più, che è molto più di un tesoretto. Di fatto è un’ipoteca sulla serie B, arrivandoci con ancora più lustro, superando gli ultimi ostacoli. Soprattutto quelli di nome: proprio come il Monza di domani sera (20.45), in posticipo, con diretta televisiva anche su Rai Sport. […] Attilio Tesser continua a dover fare senza Mirko Stefani e Gianvito Misuraca. Lo schieramento ha già collaudato equilibri differenti, uscendone comunque vincitore. Con le liste-gara si saprà ufficialmente come verrà risolta la sostituzione del capitano, ossia quale Alessandro sarà inserito al centro della difesa: Bassoli (dato per più probabile) o il ventenne Vogliacco, di scuola Juventus, ex padovano. Già più certezze, per completare il pacchetto difensivo, garantirebbe la scelta d’impiegare l’ex ascolano Filippo Florio da terzino destro, a coprire i compiti dello squalificato Daniel Semenzato. Si ripeterebbe la soluzione già attuata nella gara d’andata, partendo dagli stessi motivi. Un doppio ballottaggio invece riguarda l’attacco. Il nocciolo? Emanuele Berrettoni schierato dall’inizio, oppure no. Con lui in ballo c’è Davide Gavazzi, con relativo ruolo. Può essere che, se anche giocherà Berrettoni, Gavazzi giostri da mezzala. Con tale accoppiata sarebbe Francesco Bombagi a partire a gara in corsa. L’altro ballottaggio davanti è fra Simone Magnaghi e Patrick Ciurria. […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Sembra destinato a riprendersi il posto dal 1′ Emanuele Berrettoni. […] In attacco, al fianco di Candellone, pare farsi largo per un posto dall’inizio Germinale: attenzione sempre però alle candidature di Magnaghi e Ciurria. Dietro i giochi sono fatti, con Bindi tra i pali e davanti a lui Florio (che sostituisce Semenzato, squalificato), Barison, Bassoli e De Agostini. In mezzo pare possa rifiatare Bombagi: al suo posto Gavazzi, che retrocede a centrocampo dopo la gara sulla trequarti a Trieste, con Zammarini e Burrai a completare il reparto.
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) La sfida di domani sera ha una forza tale da richiamare più di 2 mila persone al Bottecchia soprattutto per un motivo: il valore tecnico delle due squadre, testimoniato dalla posizione in classifica. Pordenone-Monza è un match in cui si affrontano due gruppi di alto livello per la categoria, con giocatori in grado di fare la differenza e che metteranno in scena duelli imperdibili. È una gara di stelle, forse l’ultima di questo tipo che sarà ospitata dall’impianto di via Stadio. Il ritmo tenuto nel girone di ritorno dai ramarri è il top: 24 punti. Ma i brianzoli sono poco dietro, con 22 punti totalizzati come la Triestina e uno in meno della FeralpiSalò. Se il campionato si fosse iniziato a fine dicembre ora sarebbe in scena una splendida lotta a quattro. Tuttavia i neroverdi hanno messo il turbo tra novembre e l’ultimo mese del 2018, scavando il solco. E il Monza, va detto, ha inserito soltanto a gennaio nell’orchestra i giocatori in grado di far cambiare la musica. […]
Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Al Menti arriva la Triestina, un derby triveneto molto sentito dalle tifoserie ma in casa biancorossa brucia ancora la sconfitta subita al 93’ contro il Monza in Coppa Italia. Giovanni Colella vuole che la rabbia della sconfitta si trasformi in energia positiva. «La cosa che dispiace di più è che durante la partita, anche quando siamo rimasti in dieci, non c’è mai stata l’impressione che stessimo per subire gol. Purtroppo poi nell’ultima azione siamo andati sotto e tutto quello che è successo ha contribuito a scaldare gli animi. Dobbiamo reagire e trasformare la rabbia in positività. L’errore più grande sarebbe quello di cercare alibi». Contro la Triestina, Colella dovrà fare a meno di Zarpellon, ma recupererà Salviato e potrà riproporre Martin potendo far rifiatare Davide Bianchi e Stevanin che sono sempre stati presenti negli ultimi match. «Salviato e Martin sono tra i convocati e anche se non hanno ancora i 90 minuti sulle gambe potranno dare il cambio a Davide Bianchi e a Stevanin che nelle ultime gare hanno giocato praticamente sempre. A centrocampo ho diverse possibilità, tutti si sono allenati bene e devo decidere chi far giocare». E Pontisso? «È un buon giocatore, alcune cose ancora non gli riescono, ma altre le fa molto bene. Mi dispiace invece per Zarpellon che starà fuori un mese». In attacco, invece, «Giacomelli è un po’ affaticato, ma nel caso ci sono Arma e Guerra». Contro la Triestina i biancorossi sono chiamati a cercare la vittoria per provare a scalare la classifica e guadagnare una miglior posizione nelle griglia dei play off. […]
Ore 16.00 – (Il Piccolo) […] Pavanel, dal canto suo, si trova ancora una volta a dover far fronte ad assenze pesanti. Mensah è ancora fuori per lo stiramento accusato qualche settimana fa, ma oggi mancherà anche Beccaro, che da tempo deve fare i conti con un’infiammazione e ora viene fermato per potersi curare al meglio. Rientra però Petrella dopo la fresca paternità che gli ha fatto saltare il Pordenone, e soprattutto c’è un Costantino ancora più in condizione e in rampa di lancio per affiancare in attacco Granoche. Proprio la coppia Granoche-Costantino, per la prima volta assieme dal fischio d’inizio, è l’unica cosa certa dello schieramento alabardato. Per il resto Pavanel ha varie opzioni a disposizione. Potrebbe continuare con il 4-4-2, ma con l’assenza di Mensah e Beccaro, come esterni avrebbe a disposizione solamente Petrella, Bariti oppure Procaccio. Ma in ballo c’è anche la soluzione con tre centrocampisti, che prevede l’innesto di Steffè accanto a Maracchi e Coletti: e a quel punto sarebbe Procaccio il favorito per supportare la coppia Granoche-Costantino in una sorta di 4-3-1-2. Senza dimenticare che a volte il tecnico ha rispolverato a sprazzi anche il 3-5-2, altro modulo che prevede comunque le due punte. […]
Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Coperta corta per Serse Cosmi nella sua seconda sfida alla guida del Venezia. La lista degli infortunati, infatti, si è allungata ieri al termine della rifinitura pomeridiana con l’acciaccato Besea in infermeria assieme a Domizzi, Garofalo, Suciu e Rossi l’obiettivo è averli a disposizione dopo la sosta a Salerno oltre allo squalificato Bocalon. Pochi margini di scelta, dunque, e pressoché scontata la conferma di un ermetico 3-5-2, con Zampano-Bruscagin esterni a supportare davanti a Vicario i tre centrali difensivi Coppolaro-Modolo-Fornasier. In mediana Bentivoglio in regia con Segre e Pinato mezzali, mentre davanti con Citro si giocano una maglia Vrioni e Di Mariano. Non del tutto da escludere l’inserimento in mediana di Schiavone, o di Mazan o Lombardi esterno sinistro con ritorno di Bruscagin a destra.
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il ritorno alla vittoria, conquistata una sola volta negli ultimi tre mesi, è l’unico risultato utile per un Venezia che si gioca al Penzo (ore 15) lo scontro diretto con la Cremonese. Vogliono, anzi devono assolutamente agganciare i grigiorossi a quota 30 punti gli arancioneroverdi, senza successi dal 2-1 nel derby col Padova del 27 gennaio ma rinfrancati dall’1-1 casalingo col Palermo vicecapolista. «Sul piano agonistico e caratteriale oggi l’ideale sarebbe ripetere la prestazione fornita contro i siciliani l’auspicio del tecnico Serse Cosmi È chiaro però che sarà una partita diversa, tra due squadre con lo stesso obiettivo di tirare fuori il massimo da questi 90′, quindi il nostro atteggiamento offensivo dovrà essere sicuramente migliore rispetto a quello del match col Palermo. Cosa mi aspetto di diverso? Due punti in più a fine gara». Dopo i risultati di ieri il Venezia è quart’ultimo in pieni playout e solo a +1 sulla zona retrocessione diretta. […]
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Vita o morte. L’ha presentata così, Marco Modolo. Passano le giornate e la necessità assoluta al quartier generale del Venezia è quella di vincere una partita. Lo scontro diretto casalingo contro la Cremonese sembra un invito a nozze per provare a interrompere un digiuno che dura ormai da tempo immemorabile. L’unico successo negli ultimi tre mesi è stato quello col Padova, per il resto solo smorfie, sofferenza e pareggi strappati per i capelli. Serse Cosmi ha interrotto l’emorragia, l’1-1 col Palermo lascia aperta la porta della speranza, ma il tecnico smorza un po’ la tensione abbassando le attese: «Quella di oggi sarà una partita importante — ammette il neo tecnico arancioneroverde — Modolo ha detto che sarà una partita da vita o morte, ma credo che le sorti nostre si decideranno alla penultima o all’ultima giornata, oppure anche, spero di no, anche oltre. Ci mancherà Bocalon per squalifica, Domizzi, Garofalo e Rossi penso che torneranno dopo la sosta. Oggi in allenamento abbiamo perso Besea per un infortunio subito durante la rifinitura e in questo momento la situazione è questa. Per caratteristiche Vrioni è il sostituto ideale di Bocalon, ma abbiamo anche Citro e Di Mariano». […]
Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) […] Cosmi deve fronteggiare una situazione d’emergenza: solo venti giocatori convocati, Domizzi, Garofalo, Suciu e Rossi sono fermi ai box («Dovrei recuperarli tutti per Salerno» ha osservato il tecnico del Venezia), Bocalon è squalificato, ieri nel corso della rifinitura si è fermato anche Besea. Non dovrebbero essere tanti cambi rispetto alla gara contro il Palermo. Obbligato quello di Bocalon con Vrioni in pole position, anche se in ballottaggio con Di Mariano, mentre Cosmi conserva intatta la fiducia in Citro. Partita da vincere, quindi due incursori come Segre e Pinato sembrano essenziali. Nemmeno il pacchetto arretrato dovrebbe cambiare, soprattutto i tre centrali (Coppolaro-Modolo-Fornasier), Cosmi ha l’opzione Mazan a sinistra, in quel caso Bruscagin si sistemerebbe a destra, al posto di Zampano. Quanto alla Cremonese, Massimo Rastelli, lo scorso anno a Cagliari, è subentrato il 5 novembre ad Andrea Mandorlini, esonerato dopo il pareggio di Verona. Problema trasferta anche per la Cremonese (5 pareggi in 12 partite, tre 0-2 a La Spezia, Cosenza e Salerno negli ultimi tre viaggi), se il Venezia ha ottenuto 8 punti, i grigiorossi ne hanno messi da parte 11 nella ultime 12 gare, un cammino che è costato il posto anche a Leandro Rinaudo, l’ex diesse arancioneroverde lasciato a casa a fine febbraio e sostituito da Nereo Bonato. Rastelli ha recuperato il bomber Montalto, non potrà contare sugli squalificati Strefezza e Caracciolo, oltre agli infortunati Castrovilli, Longo e Radunovic.
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Cosmi a caccia della prima vittoria, per agganciare la Cremonese e ribattere al colpo del Livorno. «Sotto l’aspetto caratteriale e agonistico» parole di Serse Cosmi ieri pomeriggio, «sarebbe l’ideale ripetere la prestazione offerta con il Palermo. È chiaro che sarà una partita diversa, troveremo un avversario diverso. Sia noi che la Cremonese vogliamo tirare fuori il massimo da questo confronto, il nostro atteggiamento offensivo dovrà essere migliore rispetto alla gara con il Palermo». Una settimana di lavoro in più, in attesa della sosta, potrebbe portare benefici al Venezia. «Mi aspetto due punti in più rispetto alla partita di lunedì sera. Mancano dieci partite alla fine, è logico che cercheremo la vittoria attraverso il gioco, però è un momento del campionato, qualsiasi sia l’obiettivo di una squadra, dove la priorità assoluta è il risultato». Primo scontro diretto, per di più al Penzo. «La gara con la Cremonese è importante, come lo sono tutte le altre che rimangono da giocare. Le sorti del Venezia e delle altre squadre si decideranno all’ultima o alla penultima giornata. So che c’è voglia e fretta di togliersi da questa situazione. Una volta dentro, bisogna sapere che per uscire serve un po’ di tempo». […]
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Fare punti per dare seguito al prezioso 1-0 ottenuto due settimane fa sul campo del Delta. È questo l’imperativo con cui l’Este affronta oggi (inizio ore 14.30, dirige Diop Abdoulaye di Treviglio) il Sandonà al Nuovo Stadio. All’andata, proprio contro i biancocesti, i giallorossi conquistarono l’ultima vittoria (3-2) del trionfale avvio di stagione, prima di perdere brillantezza e incappare in una serie di risultati negativi.«Sarà una partita dura, come lo saranno tutte da qui al termine della stagione» evidenzia il direttore sportivo degli atestini Gabriel Maule, «incontriamo un avversario che, dopo il cambio di allenatore, ha totalizzato 6 punti in due gare. Una squadra solida in difesa, organizzata, con qualità in ogni reparto e una nutrita pattuglia di ex: da Montin a Gusella, da Longato a Bigoni e a Cavallini». […]
Ore 12.50 – (Mattino di Padova) Dopo la sosta di campionato, il Campodarsego gioca a Brunico in casa del Sankt Georgen. Una trasferta difficile per i biancorossi di Antonio Andreucci, dalle 14.30 in poi, che sarà arbitrata da Luca De Angeli di Milano. Non solo per lasciarsi alle spalle l’amara sconfitta casalinga con l’ArzignanoChiampo e restare agganciati alle prime posizioni.Ma perché in casa propria gli altoatesini hanno fatto spesso vittime, anche eccellenti.«Lottano per non retrocedere», commenta Andreucci, «sono una squadra molto fisica, con uno stile di gioco collaudato, che fa dell’agonismo e della determinazione i propri cavalli di battaglia». Il tecnico sottolinea, però, la voglia di ripartire dei suoi: «Dopo una sconfitta come quella di due settimane fa, giunta dopo una buona prestazione, è normale un po’ di rammarico. Partiamo però da quanto fatto di buono, per fare un ulteriore passo avanti. Dovremo presentarci con la medesima determinazione, contando sul nostro livello tecnico. Servirà perciò grande equilibrio, cercando di farli uscire dall’area». […]
Ore 12.20 – (Gazzettino) Si è interrotta a tre la serie di vittorie consecutive del Cittadella, ma a Foggia è arrivato un prezioso pareggio che permette comunque alla squadra granata di allungare la serie di risultati utili consecutivi e rimanere in orbita play off. Certo, i successi con Lecce, Brescia e Pescara avevano ingolosito tifoseria e ambiente, che dalla trasferta pugliese sognavano di tornare con il bottino pieno ma, per come si era messa la partita nel secondo tempo, il pareggio non è affatto un risultato da disprezzare, tutt’altro. È finita esattamente come all’andata, 1-1, e il Cittadella ha così allungato la tradizione positiva negli scontri diretti con i pugliesi, contro i quali non ha mai perso in serie B. Venturato conferma in blocco l’undici di una settimana fa, i rientranti dalla squalifica Frare e Settembrini sono inizialmente in panchina. Nelle fila granata il più intraprendente nei minuti iniziali è stato Schenetti. […]
Ore 12.10 – (Gazzettino) Roberto Venturato al termine della partita di Foggia ha cercato di guardare il bicchiere mezzo pieno. Anche il tecnico, ovviamente, avrebbe preferito il bottino pieno, ma si è gioco forza dovuto accontentare del pareggio che ha allungato la serie positiva e tenuto viva la rincorsa ai play off. «Abbiamo fatto una buona prestazione. Mi dispiace non essere riusciti a vincere, perché in questo momento conta moltissimo il risultato finale». E poteva finire anche peggio al termine dei novanta minuti. «Abbiamo sofferto un po’ negli ultimi minuti, ci sta, dovevamo essere più bravi noi nel far girare la palla, dare ampiezza alla nostra manovra. Non l’abbiamo fatto». […] Il Cittadella non sarà stato bello e brillante come quello visto una settimana prima con il Pescara, ma non si può certo dire che in campo non abbia riversato tutte le energie. «Nel calcio moderno si deve correre, sempre. La differenza la fa chi sa correre bene, con qualità. Il Cittadella l’ha fatto per buona parte della gara, abbiamo sbagliato l’ultimo quarto d’ora, come ho già detto, dove non siamo riusciti a mantenere il possesso della palla e a far correre il Foggia, per poi riuscire a trovare la soluzione giusta in fase offensiva. Ma non credo sia dipeso dalla stanchezza. Un po’ di merito bisogna riconoscerlo agli avversari e poi va detto che nel finale abbiamo perso la nostra identità, come già ci è capitato in altre occasioni e che ci è costato diversi punti in classifica». […]
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Il precipizio, le vette e ora la normalità. Dopo tre sconfitte consecutive, seguite da altrettanti scintillanti successi, allo Zaccheria di Foggia il Cittadella strappa un punto prezioso e tutto sommato corretto per quanto si è visto in campo. Gli uomini di Venturato hanno il rammarico per non aver saputo difendere sino al termine il vantaggio, arrivato in modo un po’ fortuito grazie a un autogol di Tonucci al 10′ della ripresa. Allo stesso tempo, possono tornare a casa con la consapevolezza che, senza gli interventi di un ottimo Paleari, l’1-1 sarebbe arrivato prima del rigore calciato da Mazzeo al 36′. Alla fine, la temuta trasferta pugliese consegna il decimo pareggio stagionale a capitan Iori e soci, ora scavalcati dal Perugia, ma pur sempre ottavi, ben dentro la zona playoff.Forse ci si sarebbe aspettati un inizio più arrembante da parte della squadra granata, per provare subito a mettere alle corde un avversario stordito da una settimana di passione, tra contestazioni dei tifosi, soldi da trovare entro lunedì per il pagamento degli stipendi e un nuovo cambio in panchina, col ritorno di Grassadonia. Invece solo a tratti si è visto il Citta che recupera palla e disorienta l’avversario manovrando in velocità. […]
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato fa un’ampia disamina al termine della gara allo Zaccheria. «Una prestazione positiva. Dispiace di non aver vinto, perché in questa fase della stagione il risultato conta moltissimo. Abbiamo sofferto nella fase finale perché dovevamo essere più bravi a far girare palla, ed è stato bravo il Foggia ad accorciare e a farci giocare vicino alla nostra area. Abbiamo commesso un’ingenuità sul calcio di rigore e alla fine il pareggio ci sta pure, anche perché non siamo stati incisivi negli ultimi 16 metri, dove occorreva essere più concreti, mentre più volte abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio».In sala stampa, qualcuno osserva come la sua squadra corra molto e pressi a tutto campo. «Nel calcio la differenza la fa il saper correre bene e con qualità», replica il tecnico del Citta, «lo abbiamo fatto per gran parte dell’incontro, tranne in quell’ultimo quarto d’ora in cui non siamo più riusciti a tener palla, ma non direi che è successo per stanchezza, quanto per i meriti dell’avversario, che vanno riconosciuti. Già in altre occasione in certi momenti è capito che smarrissimo la nostra identità, cosa che ci è costata tanti punti in questo campionato». […]
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) La convocazione è arrivata nel pomeriggio del venerdì, quando la squadra era appena arrivata a Foggia. In campo non ha potuto festeggiarla con una rete, ma ci sarà tempo e modo. I 6 gol realizzati da Gabriele Moncini con la maglia del Cittadella gli sono valsi la chiamata nella nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio, la prima della sua carriera.Domani sera l’attaccante granata si ritroverà assieme ai compagni al Mancini Park Hotel di Roma: davanti ci sono i primi impegni del 2019 per gli azzurrini, attesi da altre due finaliste del campionato europeo che proprio l’Italia ospiterà per la prima volta nella sua storia il prossimo giugno, vale a dire Austria e Croazia. […]
Ore 11.30 – (Corriere del Veneto) Botta e risposta allo Zaccheria dove il Cittadella prima viene baciato dalla fortuna poi si fa recuperare. Sulla ruota di Foggia esce un 1-1 che permette ai granata di cogliere il quarto risultato utile consecutivo dopo le tre vittorie con Lecce, Brescia e Pescara. Il vantaggio dei padovani è stato propiziato da un clamoroso autogol di Tonucci. Poi Grassadonia getta nella mischia Mazzeo che spacca la gara, procurandosi e trasformando il rigore che consente alle due squadre di dividersi la posta. […]
Ore 11.00 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Minelli 5.5; Morganella 5.5, Andelkovic 5.5, Ravanelli 6, Longhi 6; Cappelletti 6, Calvano 6 (Marcandella 6), Lollo 6, Baraye 6.5; Bonazzoli 5 (Clemenza sv), Cocco 5 (Capello sv).
Ore 10.50 – (Gazzettino) Episodi a parte, il successo del Perugia (al quarto acuto di fila in trasferta) è apparso comunque più che legittimo in virtù di una superiorità tecnica e tattica che non è mai stata in discussione. […] Nel 4-2-3-1 riproposto da Bisoli ha pesato come non mai l’assenza di Mbakogu, fermato da un colpo rimediato nell’ultimo allenamento che il Padova ha tenuto volutamente nascosto (il giocatore figurava nella lista dei convocati) nel tentativo – mal riuscito – di sparigliare le carte agli avversari. Al centro dell’attacco ha così trovato spazio l’ultimo arrivato Cocco, che però non solo ha caratteristiche completamente diverse dal ventiseienne nigeriano ma è apparso anche un corpo estraneo alla squadra, esibendo oltretutto una condizione fisica precaria. Assai poco produttiva poi la scelta di schierare Cappelletti come mezzala destra nella linea a tre alle spalle di Cocco. L’ex Cittadella è infatti sembrato molto a disagio nei movimenti in entrambi le fasi di gioco. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) È amaro, amarissimo il verdetto dell’Euganeo. La prima sconfitta casalinga della gestione Bisoli – ironia della sorte proprio nella partita in cui l’allenatore per motivi scaramantici si è seduto sulla panchina abitualmente riservata agli ospiti – spedisce infatti i biancoscudati a quattro lunghezze dai play out (che di fatto sono cinque nei confronti del Foggia che è avanti negli scontri diretti, mentre il Venezia ha due partite in meno). Uno scenario da incubo, che ha cancellato in un colpo solo gli effetti positivi della vittoria di otto giorni fa a La Spezia e rimesso Bisoli sulla graticola. Guarda caso, a tradire il Padova sono stati proprio i due principali protagonisti del successo in terra ligure. Bonazzoli, decisivo con un doppietta al Picco, ha sbagliato quasi tutte le giocate, tanto che nel finale è stato anche sostituito. Il portiere Minelli, insuperabile di fronte agli attacchi spezzini, non è riuscito a disinnescare un cross radente di Rosi, consentendo al coreano Han di realizzare da due passi la rete che ha deciso la gara.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Con lo Spezia eravamo bravi e sulla strada giusta, adesso rimettiamo tutto in discussione tutto: no, cerchiamo di essere un po’ sereni e freddi nei giudizi, quindi andiamo avanti così e cerchiamo di venirne fuori tutti insieme stando uniti: proprietà, mister, staff e tifoseria». Pochi minuti dopo però e la risposta non è fedele alla prima. «Se sapessi quale è la soluzione, la prenderei immediatamente. In questo momento non ho le idee chiare, devo riflettere e confrontarmi. Sabato scorso era stata una bella prestazione e il mister non era da mettere in discussione, oggi abbiamo giocato male ed è da mettere in discussione. Siamo tutti nell’altalena, mi sento di dire che in questo momento non ho cambiato la mia idea. Però mi pare di averlo dimostrato varie volte che cambio le idee in corsa». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Il volto del presidente Roberto Bonetto esprime tutta l’amarezza del momento, assolutamente comprensibile. «Sono andato in spogliatoio a dire ai ragazzi di alzare la testa, le solite cose che si dicono quando si perde. Come presidente devo cercare di portare un po’ di coraggio e infondere un po’ di fiducia, chissà che nelle ultime partite ci siano più luci che ombre che ci permettano di raggiungere i play out e giocarci la permanenza attraverso lo spareggio». Viene spontaneo chiedere se Bisoli torna a essere in discussione, e il patron rilascia due versioni diverse. «Ho già detto che dobbiamo andare avanti così, e che se ci salviamo o se retrocediamo lo facciamo tutti insieme.
Ore 10.00 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Minelli 5; Morganella 5.5, Andelkovic 6, Ravanelli 6, Longhi 5.5; Cappelletti 5.5, Calvano 6 (Marcandella 6), Lollo 6, Baraye 5.5; Bonazzoli 5 (Clemenza sv), Cocco 5 (Capello sv).
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Nulla di tutto questo, la continuità tanto invocata è andata a farsi benedire, complice le pessime prestazioni di molti singoli, tali da lasciare allibiti, e un atteggiamento a tratti remissivo da parte della squadra. […] Bisoli è stato costretto a rinunciare a Mbakogu, che alla vigilia aveva rimediato una botta al piede, e ha schierato al suo posto l’alternativa sposata dalla società a mercato invernale già chiuso: Cocco. Purtroppo per quest’ultimo, non lo si è mai visto combinare qualcosa di decente, chiuso inesorabilmente dai difensori avversari. Con è come se si fosse giocato in 10 contro 11, talmente è sembrato estraneo agli schemi offensivi. Domanda: ma se il Pescara e Pillon lo avevano lasciato andare, un motivo ci sarà pure stato? Per non parlare del pomeriggio negativo dell’eroe di La Spezia, quel Bonazzoli che ha iniziato la sua gara con due calci d’angolo sballati e l’ha proseguita infilando una serie di errori banali sia nella misura dei passaggi che nei tiri. Il Padova è riuscito in un record: scaraventare più volte alle stelle, da dentro l’area o dal limite della stessa, palloni buoni, facendo il verso ai giocatori di rugby. Altro che calcio! […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Sconcertante o, se volete, deprimente. Nel momento in cui, riaccesa la speranza di una salvezza non impossibile da rincorrere grazie al blitz di La Spezia, il Padova deve confermare la sensazione di una svolta concreta al suo tribolatissimo campionato, che ti combinano i giocatori di Bisoli? Cadono contro un buon Perugia all’Euganeo, stadio in cui l’allenatore di Porretta Terme non aveva mai perso quest’anno e dov’era imbattuto dal 3 marzo 2018 (0-2 con il Teramo), e vedono nuovamente compromessa la scalata ad un Everest la cui vetta resta lontana. […] I biancoscudati, sostenuti dal pubblico per 96′, alla fine sono stati chiamati dagli ultras e contestati duramente. “Tirate fuori i co…”, “Meritiamo di più”, “Vergognatevi” gli slogan scanditi per l’occasione. Brutto segnale, quello di una “Fattori” che ha voltato loro le spalle, ma come si può dare torto a chi – e non solo la parte più “calda” del tifo – si ritrova tradito in questo modo, dopo aver cullato l’illusione di poter riaprire la partita-salvezza?
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Amareggiato, sconsolato, ma soprattutto un po’ confuso. Con il silenzio stampa di tecnico e giocatori che perdura, a presentarsi a taccuini e microfoni è stato il presidente Roberto Bonetto, al quale ancora una volta è stato chiesto se questa sconfitta possa portare a decisioni drastiche della società. Vale a dire un esonero di Bisoli. «Il mio pensiero è di andare avanti così fino alla fine. Se ci salveremo sarà merito di tutti, altrimenti tutti saranno colpevoli», spiega Bonetto che conferma l’allenatore. Anche se, poco dopo, lascia qualche ombra sul futuro prossimo. «La mia idea è quella di andare avanti con Bisoli fino alla fine, anche se questa stagione ho dimostrato di cambiare opinione ogni tanto. Adesso voglio solo trovare un po’ di serenità e magari pensare ad altro».Insomma c’è confusione, anche se all’orizzonte non sembra profilarsi un esonero. E pure il direttore generale Giorgio Zamuner, in tal senso, è stato chiaro: «Non penso si debba prendere provvedimenti. Di sicuro ci saremmo aspettati un altro risultato, magari una vittoria che ci avrebbe permesso di agganciare il treno salvezza. Dobbiamo continuare a crederci e nelle prossime due settimane sarà fondamentale alzare il morale della squadra che era sicura di poter centrare un risultato positivo». […]
Ore 09.10 – Le pagelle del Padova (Corriere del Veneto): Minelli 5; Morganella 6.5, Andelkovic 5.5, Ravanelli 6, Longhi 6; Cappelletti 5.5, Calvano 5.5 (Marcandella 5.5), Lollo 6, Baraye 5; Bonazzoli 5 (Clemenza sv), Cocco 5 (Capello 4.5).
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Finisce con la Tribuna Fattori che contesta. La squadra che si avvicina alla curva, Pierpaolo Bisoli che non segue i giocatori e i cori minacciosi che rimbombano ovunque: «Se tornate in C, se tornate in C, vi faremo un c… così!». Potenza di una sconfitta casalinga che azzera tutti i progressi esibiti a La Spezia, di uno 0-1 griffato Han che spedisce il Biancoscudo a un passo dal precipizio e di una situazione di classifica sempre più pesante. […] I perché della sconfitta di ieri: l’infortunio di Mbakogu, innanzitutto, che nell’ultimo allenamento subisce un colpo al collo del piede e che alza bandiera bianca. Al suo posto dentro Cocco, che non tocca palla per tutto il tempo in cui rimane in campo. Ma anche: squadra che vince, quella di La Spezia… si cambia eccome, poco comprensibilmente modificata non per cambi obbligati (Mbakogu a parte) e ritoccata per altri 2/11. Cappelletti esterno alto di destra nel 4-4-1-1 è l’ennesima forzatura della gestione, quando in panchina rimangono Zambataro, Madonna e Mazzocco. Non certo entusiasmante al Picco, ma più a suo agio in quel ruolo rispetto al povero Cappelletti, che continua ad essere spostato in tutti i ruoli possibili (esterno sinistro a Venezia, esterno destro alto ieri, centrale di centrocampo nel secondo tempo. E poi ancora: un rigore netto negato nel primo tempo per fallo di mano di Dragomir su rovesciata di Bonazzoli, una squadra troppo bassa nel primo tempo, nonostante una partenza discreta. Il lampo di Han al 18’, che sfrutta una grave indecisione di Minelli, sposta gli equilibri. Il Perugia gioca bene, palleggia a centrocampo sfruttando la qualità tecnica di Verre, Han, Dragomir e Carraro, che a gennaio era in odor di ritorno nella città del Santo e che adesso gioca titolare in una squadra che punta dritta ai playoff. Del Padova poche tracce, senza Mbakogu e con il fantasma di Cocco a guidare l’attacco, di occasioni vere neppure l’ombra. Sul taccuino solo un colpo di testa a lato di Ravanelli, per il resto solo spine, una traversa di Han e tanta sofferenza. Niente di diverso rispetto al tema stagione pre-La Spezia. […]