Live 24! Padova-Perugia, la vigilia: porte chiuse all’Euganeo, aspettando il tifo di domani…

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Ore 19.00 – (Il Piccolo) La veemente reazione della Triestina nel secondo tempo della partita con il Pordenone, ha lasciato in eredità a Pavanel anche una positiva constatazione. Se c’era ancora qualche dubbio che Granoche e Costantino non potessero convivere assieme, ora è stato fugato. Una prima parziale risposta la si era già avuta negli ultimi 25 minuti della partita con il Sudtirol, ma la ripresa contro il Pordenone è la certificazione che molto probabilmente, d’ora in poi, il tecnico alabardato punterà dritto sulla coppia Granoche-Costantino fin dal primo minuto. […] Pavanel aveva preparato da tempo le condizioni per poter schierare questa coppia d’attacco. Negli ultimi tempi, infatti, il 4-2-3-1 schierato dal tecnico alabardato assomigliava sempre di più a un 4-4-2, con Procaccio che tendeva ad affiancare spesso El Diablo e con gli esterni (Beccaro e uno fra Petrella e Mensah) ad allargare il loro raggio di azione sulla fascia. Ora è chiaro che un po’ a turno, uno dei due attaccanti dovrà comunque dare una mano nella fase di pressing iniziale sulla squadra avversaria, ma sicuramente i terminali offensivi ora agiranno in coppia. Nel 4-4-2, a Pavanel non mancano gli esterni per fare un certo tipo di lavoro: di solito utilizza Beccaro e uno fra Petrella e Mensah (ora ancora ai box per infortunio), ma in una versione più offensiva può utilizzare insieme questi ultimi due o anche lo stesso Procaccio, che si destreggia bene pure da esterno. Senza dimentica l’opzione Bariti. Se in qualche frangente Pavanel volesse utilizzare un trequartista, c’è la soluzione Hidalgo. Ma attenzione perché la coppia è perfetta anche per l’altro modulo che Pavanel ha fatto vedere in vari scorci di partita, o con il quale è addirittura partito con il Sudtirol, ovvero il 3-5-2. Difensori e centrocampisti centrali a disposizione ce ne sono parecchi, e anche con gli esterni il tecnico potrebbe sbizzarrirsi perché oltre a tutti quelli citati prima, qui possono eventualmente entrare in gioco anche Frascatore o Formiconi. […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Ero già felice di aver scelto Pordenone in estate, ora lo sono ancora di più». Sorride soddisfatto, Alberto Barison, confermando il suo attaccamento ai colori neroverdi. […] «Quella di Trieste Alberto ha ancora nelle orecchie la Curva neroverde che a fine gara al Rocco cantava Serie B, serie B è stata un’esperienza fantastica, coronata da una vittoria importante in una partita sentita come il derby. Ci ha portato però 3 punti, come le altre 16 sfide vinte in precedenza. Campionato finito? È vero che abbiamo 10 punti di vantaggio, ma mancano ancora 8 partite: allentare la tensione sarebbe imperdonabile. Ci aspettano match impegnativi, a cominciare proprio da lunedì alle 20.45 con il rinnovato e ambizioso Monza». Per il posticipo con la nuova società di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani la società neroverde si aspetta un Bottecchia esaurito. «Ce lo auguriamo anche noi giocatori confessa Barison -. A Trieste i nostri tifosi ci hanno dato grande supporto, sono stati fantastici. Lunedì avremo bisogno della loro spinta per avere ragione anche del Monza». […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) […] La squalifica di Semenzato, ammonito a Trieste, impone a Tesser di modificare il quartetto arretrato visto all’opera nel derby del Rocco. E la scelta di Florio (12 presenze sinora in campionato) pare scontata. Per il resto, considerata l’indisponibilità di Stefani e Misuraca, che anche ieri hanno svolto un lavoro differenziato rispetto al resto del gruppo, le incognite dovrebbero riguardare centrocampo e attacco. Con il ballottaggio Gavazzi-Berrettoni sulla trequarti e quello tra Magnaghi e Ciurria per vestire i panni di spalla di Candellone. Non è escluso che, visto il giorno di riposo concesso in più dal calendario, Tesser non decida, Semenzato a parte, di affidarsi in toto agli “eroi” di Trieste. […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) […] Una colonna della retroguardia del Pordenone è Alberto Barison, cui ora, complice l’assenza di capitan Stefani, spetta il compito di fare da guida ai compagni di reparto. Alle porte c’è un altro severo test sulla strada verso la gloria. Anche se il traguardo sembra molto più vicino dopo l’impresa di Trieste. Il centrale neroverde comincia la sua disamina proprio da lì, dal successo nel derby: «È stata una vittoria speciale perché è arrivata in una partita così sentita e al cospetto della nostra principale inseguitrice. Avevamo preparato molto bene la gara e, anche se nel secondo tempo abbiamo sofferto, penso che il risultato sia indiscutibile. Avevamo di fronte giocatori di grande qualità, non soltanto Granoche, e siamo riusciti a limitarli». Ora bisognerà ripetersi al Bottecchia al cospetto di una formazione che nel mercato di gennaio ha compiuto un’autentica rivoluzione, diventando una corazzata per la categoria. «Sì – conferma Barison -, il Monza è una grande squadra e dovremo replicare la prestazione di Trieste. Soltanto continuando a esprimerci al massimo possiamo pensare di restare dove siamo».Troppa prudenza, considerando i 10 punti di vantaggio sulla seconda? «Commetteremmo un grave errore – risponde il difensore neroverde – se pensassimo di essere già promossi. Siamo padroni del nostro destino, ma abbiamo ancora 8 partite da disputare e non possiamo concederci distrazioni». […]

Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) Le luci del lunedì notte, del “monday night” per dirla all’inglese, torneranno ad accendersi per la terza volta in questa stagione. Dopo Triestina e Ternana, sarà il Monza a finire sotto i riflettori del Bottecchia e delle telecamere di Raisport, che trasmetterà la gara in diretta (dalle 20.45). Ma il popolo neroverde non sembra intenzionato a starsene comodamente davanti alla tv. Le vibrazioni della vittoria nel derby di Trieste sono ancora nell’aria. L’arrivo di una formazione che assomiglia a un “Milan B”, con Brocchi in panchina e il fratello di Paquetà in campo (forse non dall’inizio), oltre al duo Berlusconi-Galliani al vertice, ha trasmesso ulteriore appeal a una sfida già di per sé attraente. Perché dopo un successo come quello del Rocco andare allo stadio ad applaudire Burrai e compagni sembra quasi un atto dovuto. Lo stanno dimostrando i 500 che hanno già acquistato in prevendita il biglietto per la sfida con i brianzoli. La tribuna coperta è ormai esaurita. […] Insomma, difficile annoiarsi quando di mezzo ci sono il lunedì, il Pordenone e la diretta tv. Ne sanno qualcosa le 2.600 persone che seguirono il derby d’andata con la Triestina e le oltre 1.500 che assistettero alla sfida con la Ternana. Stavolta col Monza, reduce dalla vittoria di misura nella semifinale di coppa Italia a Vicenza (con botta e risposta Rosso-Galliani di contorno), ci si dovrebbe avvicinare molto di più alla prima quota che alla seconda. Anche per dimostrare al presidente Lovisa che, in attesa dell’invocata risposta degli imprenditori locali, la città è con lui e con una squadra a un passo da un sogno.

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il Monza, tra mille polemiche, ha vinto la gara d’andata della semifinale di Coppa Italia con un gol al 93’. La direzione di gara non è piaciuta al presidente del Vicenza, Stefano Rosso: «Non è accettabile un arbitraggio del genere – ha sottolineato il massimo dirigente della società di via Schio – Il Monza non ha bisogno di aiuti. Rovinata una partita in una semifinale importantissima anche in ottica playoff tra due squadre che stavano dando il massimo in campo. Come Vicenza non possiamo accettare queste cose, ma sono sicuro che i ragazzi daranno tutto per riuscire a ribaltare il risultato nel ritorno». Parole dure che hanno provocato l’immediata replica dell’ad brianzolo Adriano Galliani: «Il Monza ritiene di aver vinto con pieno merito ed esclude di aver ricevuto aiuti di sorta». […]

Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Serse Cosmi, perugino, terzo allenatore del Venezia in questa stagione, ha esordito lunedì scorso pareggiando 1-1 al Penzo contro il Palermo. Il suo obiettivo è salvare il Venezia nelle prossime dieci partite. Nuova avventura, nuovo ambiente. «Realtà molto educata, accoglienza semplice, una dimensione serena nonostante la situazione di classifica. Sta a noi ricreare allo stadio il giusto clima dopo che questa parte di annata ha portato a un certo disorientamento in una piazza che era partita con altre ambizioni che si trova ora a combattere per qualcosa che non si aspettava». […] Adesso bisogna cambiare obiettivi e mentalità. «L’aspetto decisivo e incisivo è quello di spostare l’attenzione sul nuovo obiettivo: ci saranno da vivere dieci gare difficili sul piano nervoso. La B a 19 rende più impegnativa la corsa alla salvezza. Conoscevo la situazione e sono concentratissimo. Di certo allenare all’attenzione è una di quelle cose che impegna di più: non esiste una linea guida in questo senso». La prima risposta della squadra? «I ragazzi hanno risposto bene sia a livello fisico sia sul piano della combattività. Mi viene in mente un’immagine che fotografa questa determinazione: nel finale Bruscagin si è impegnato in un contrasto altissimo che sta a dimostrare quanto questa squadra non voglia mollare». […] Ora è in laguna per una nuova sfida. «Venezia mi ricorda un po’ Trapani come situazione, sono convinto che abbiamo i mezzi per raggiungere il nostro traguardo. Saranno dieci gare nelle quali tutti dovranno dare tutto con la massima determinazione ma anche con grande attenzione».

Ore 12.30 – (Correre del Veneto, edizione di Venezia) […] Modolo, come si può catalogare il pareggio col Palermo? «Abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, poi nella ripresa ci siamo abbassati un po’ troppo. Avremmo dovuto cercare di tenere la squadra almeno cinque metri più avanti. Però è un punto importante da cui ripartire». Bicchiere mezzo pieno? «La classifica non la nascondiamo, la vediamo tutti. Ma sappiamo pure che, se mettiamo in campo lo spirito che abbiamo avuto in quest’occasione, possiamo uscirne, e dobbiamo pensare di gara in gara, poi si vedrà». […] Cosa ha portato Serse Cosmi di nuovo? «Se abbiamo cambiato tre allenatori, la colpa prima di tutto è nostra. Quindi non ci possiamo lamentare o dire che facciamo fatica ad apprendere quello che ci insegnano i tre allenatori diversi, perché le responsabilità sono esclusivamente nostre. Ovvio che, quando cambi allenatore ad 11 partite dalla fine, devi essere bravo a dare quel qualcosa in più. Però credo che Cosmi e il suo staff siano stati molto intelligenti a darci pochi ma chiari concetti, sui quali la squadra dovrà lavorare in queste settimane, perché dobbiamo assimilare in fretta quello che ci chiede per provare a salvarci. Di tempo, purtroppo, ce n’è molto poco». […] Domenica arriva la Cremonese. Una partita da non fallire… «Questo è un gruppo che, quando ci sono momenti difficili, ha sempre dimostrato di saper soffrire e sono sicuro che riusciremo a toglierci da questa situazione». Che tipo di partita si aspetta? «Una partita da vita o morte. Sono sicuro che i nostri tifosi ci staranno vicini e tutti insieme riusciremo a portare a casa il risultato che vogliamo».

Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Ha ritrovato il suo “maestro”, il tecnico che esaltò le sue qualità a Trapani, tanto da diventare il faro di quella squadra che sfiorò la promozione in Serie A nella finale contro il Pescara. Nicola Citro non ha segnato contro il Palermo nella gara d’esordio di Serse Cosmi, ma dal suo piede è iniziata l’azione che ha portato al gol di Bocalon tramite l’assist di Bruscagin. L’attaccante di Salerno, arrivato la scorsa estate al Venezia, in prestito dal Frosinone, ha scacciato i fastidi dei problemi fisici che lo hanno limitato nel girone di ritorno (4 presenze, due da titolare con Lecce e Palermo, per complessivi 207′ in campo), costringendolo a dare forfait a Benevento e Livorno. «Con Cosmi ho disputato una grande annata a Trapani», ha ammesso Nicola Citro, autore di 4 reti con Benevento, Livorno, Ascoli e Lecce, «anche se in quella successiva non andò altrettanto bene. Mi ha dato sempre fiducia e io ho sempre cercato di ricambiarla. Ho ritrovato lo stesso allenatore che ho conosciuto a Trapani. Mi auguro di stare anche bene fisicamente, ho dovuto superare qualche problema e per ogni giocatore la continuità è fondamentale. Non è facile entrare a 10′-15′ dalla fine, puoi incidere una volta, ma non sempre. E se non giochi con continuità, fai fatica. Credo che da inizio stagione avrei meritato di giocare di più». […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Adesso che si è ricordato come si fa, il Cittadella non vuole più fermarsi. Ritrovata a Brescia quella vittoria esterna che mancava da ottobre, gli uomini di Venturato puntano a ripetersi. Ieri hanno continuato a preparare la trasferta di Foggia allenandosi nel campo comunale della vicina Galliera Veneta, per lasciar riposare il manto abitualmente utilizzato nel proprio centro sportivo, in risemina. Non ci sono, però, novità dall’infermeria, con Ghiringhelli, Pasa e Scappini che proseguono col lavoro differenziato e che sono destinati a tornare a disposizione soltanto dopo la pausa. Il principale ballottaggio per Venturato riguarda chi affiancherà Adorni nel cuore della difesa, perché Frare, tra i migliori a Brescia, rientra dalla squalifica, ma è difficile lasciar fuori Drudi, a sua volta molto positivo nel 4-1 al Pescara di sabato scorso. Settembrini dovrebbe riappropriarsi del suo posto in mediana sostituendo Siega, mentre per il resto non sono attese novità. […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Alla prima giornata di ritorno vedendo la vittoria eclatante con il Verona mi sono detto che forse ci voleva meno tempo, successivamente però sono usciti i problemi tipici di questa situazione. Il successo con lo Spezia è stato molto importante, e sono convinto che il Padova sia sulla strada giusta. Sono sicuro che raggiungerà i play out, e che si salverà». […] «Il Perugia è una squadra un po’ discontinua, il fatto che si esprima meglio in trasferta può essere dettato dal fatto che in casa senta un po’ più di pressione visto che l’ambiente è esigente, come del resto lo è quello di Padova. Quanto ai biancoscudati, dopo la vittoria con lo Spezia bisogna premere sull’acceleratore e provare a vincere sfruttando l’entusiasmo e le certezze che ti dà una vittoria come quella di sabato. Fermo restando che in questa categoria è fondamentale la continuità: bisogna fare di tutto per vincerla, ma assolutamente non si deve perdere. Vale anche per il Perugia che è in lotta per i play off, quindi vedo una partita aperta tra due formazioni che cercheranno di spuntarla, ma con equilibrio».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Perugia è la sua città natale, Padova quella nella quale ha scelto di vivere e che gli ha permesso di affermarsi come allenatore. Ecco perché la sfida in programma domani all’Euganeo è un incrocio di emozioni per Carlo Sabatini, impegnato in questi giorni alla guida della formazione Primavera del Genoa nel torneo di Viareggio. […] «Ho imparato sulla mia pelle che il campionato di serie B è complicato. Non mi aspettavo che incontrasse tutte quelle difficoltà nel girone d’andata, e non mi aspettavo che Bisoli venisse esonerato essendo un allenatore esperto e di categoria. I risultati però non erano soddisfacenti e a gennaio la squadra è stata rifondata completamente. Lì ho avuto una doppia sensazione. Da tecnico mi ero immaginato che non si potesse pretendere tutto subito, perché il mercato invernale è particolare con giocatori che hanno avuto qualche problema fisico o che hanno giocato poco nella prima parte di stagione.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) I due arrivano all’inizio di questa stagione con stati d’animo opposti. Vido è uno dei talenti più ricercati della Serie B e si accasa all’ambizioso Perugia, dopo essere stato corteggiato anche dal Padova. Bonazzoli, invece, dopo un’annata complicata alla Spal, deve ripartire ancora dal basso e accetta la sfida dei neopromossi biancoscudati. Il suo avvio non è dei più semplici, ma il Padova non gli fa mai mancare la fiducia, scende in campo in tutte le gare e raggiunge presto il suo record personale di gol. Vido, invece, parte a razzo (5 gol e 3 assist nelle 11 partite iniziali), prima di accusare una flessione che ultimamente l’ha portato spesso in panchina. Ma domani, complice anche l’assenza anche di Melchiorri, dovrebbe tornare in campo.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) La sfida nella sfida di Padova-Perugia è a tinte azzurre. E risponde al nome degli attaccanti Federico Bonazzoli e Luca Vido. Stesso anno di nascita, Vido e Bonazzoli sono i due ’97 che hanno segnato di più in questa stagione tra Serie e A e B: sette a gol a testa in quello che è destinato a essere uno dei campionati più importanti della loro carriera. Sia il giocatore biancoscudato che quello del Grifone, infatti, sono a caccia di un posto nella lista dei convocati per l’Europeo Under 21 della prossima estate che si disputerà in Italia. E, volenti o nolenti, rischiano di finire in ballottaggio. Hanno caratteristiche diverse, ma un ruolo simile, entrambi attaccanti che amano partire da lontano. Ci sarà posto per tutti e due tra i 23 di Di Biagio o ne rimarrà una solo? […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Non solo Vido e Bonazzoli. Padova e Perugia vantano tanti altri gioiellini under 21. La colonia biancoscudata del ’97 è ben nutrita. Il talento allevato in casa è Marcandella, che con Vido ha anche giocato in biancoscudato prima che quest’ultimo andasse al Milan. Clemenza aspetta ancora l’esplosione definitiva, mentre il giovane meno reclamizzato (ma terribilmente efficace) è Ravanelli, che, dopo essere rientrato a La Spezia domani sarà ancora titolare.In casa Perugia, invece, c’è un altro giovanissimo ex Padova, Marco Carraro. Classe ’98, il mediano si è svincolato dai biancoscudati dopo il fallimento del 2014 e adesso cerca spazio in B dopo essere stato acquistato dall’Atalanta. Ma attenzione a un giovane che arriva dall’altra parte del mondo. Domani all’Euganeo ci sarà infatti anche Han, il ventenne nordcoreano che ha già esordito in Serie A, stupendo tutti.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Buone notizie dall’allenamento a porte chiuse svolto ieri dai biancoscudati alla Guizza. È rientrato con il gruppo anche Trevor Trevisan, infortunatosi due settimane fa contro il Crotone. Difficile però che possa giocare domani dal primo minuto ma dovrebbe comunque rientrare nella lista dei convocati e andare quindi in panchina.Non ce la faranno, invece, Broh, Pulzetti e Cherubin, oltre ai lungodegenti Barisic e Mandorlini. Bisoli sembra intenzionato a schierare una formazione molto simile a quella vista a La Spezia, con la difesa a quattro. Longhi dovrebbe rientrare dal primo minuto sulla sinistra mentre non è da escludere l’impiego di Madonna. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Non si lasciarono bene. Nessun esonero a campionato in corso dopo aver ribadito più volte la fiducia a colpi di conferenze stampa e di comunicati. Poi l’ultima decisione, quella definitiva, che sancì il divorzio per ripartire da Cristian Bucchi. Quello fra il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre e Pierpaolo Bisoli nel 2015-2016 fu un rapporto tormentato. Dopo una una sconfitta il patron sbottò: «L’avevamo scelto perché sapevamo che era un allenatore che sapeva dare compattezza alla squadra, a partire dalla fase difensiva. Ed invece in tante partite siamo stati orribili, con la squadra lunga e sfilacciata. Voglio sapere da lui perché non siamo riusciti ad essere la squadra che volevamo». […]




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