Live 24! Spezia-Padova, il giorno dopo: finalmente si può trascorrere una domenica col sorriso…

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Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Oggi terrà la prima conferenza stampa prepartita, ma ieri per Serse Cosmi è arrivato il momento della prima intervista radio da allenatore del Venezia. Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa gli hanno telefonato nel corso di Deejay Football Club su Radio Deejay. E Cosmi, come da costume, non ha tradito le attese. «Come tutti gli allenatori – ha sorriso – speravo in una chiamata e pensavo di rientrare prima. Quando meno me l’aspettavo e avevo smesso di pensarci, tanto che avevo prenotato un viaggio, è arrivata la chiamata del Venezia e del presidente Joe Tacopina. E’ stata una sorpresa». C’è un momento in cui un allenatore si guarda allo specchio e capisce e che non c’è più nulla da fare? La domanda di Caressa non lo spiazza: «Capitano momenti come questi – spiega Cosmi – in cui si capisce che non c’è più nulla da fare, bisogna essere bravi a coglierli. Mi è stato chiesto di salvare il Venezia, mi è stato chiesto di far uscire la squadra da questa situazione difficile in cui si trova. L’obiettivo è questo e cercherò con tutte le mie forze di raggiungerlo». Intanto si marcia a grandi passi verso il debutto in campionato, programmato domani alle 21 al Penzo contro il Palermo. […]

Ore 18.00 – (La Nuova Venezia) Toccherà al Venezia chiudere il programma anche della nona giornata di ritorno contro il Palermo. Serse Cosmi ha avuto cinque giorni di tempo per farsi conoscere e conoscere i suoi nuovi giocatori, fare i conti con le assenze sicure per domani sera (Domizzi, Garofalo e Rossi) e tirare un sospiro di sollievo per i rientri in gruppo di Cernuto e Besea, mentre Suciu rimane ancora in dubbio per il dolore che avverte al fianco e non si è allenato nemmeno ieri.Il tecnico di Ponte San Giovanni ha una doppia opzione da opporre al Palermo (4-3-1-2 o 3-5-2) tenendo conto del recupero di Modolo e Bruscagin rispetto all’ultima uscita di Zenga al Bentegodi di Verona. Il primo sistema consentirebbe a Cosmi anche di utilizzare eventualmente Citro alle spalle di Bocalon e Di Mariano, che sono entrambi in diffida, con una difesa a quattro davanti a Vicario: Zampano e Bruscagin sulle fasce, Coppolaro (oppure Fornasier) e Modolo al centro. Bentivoglio sembra favorito su Schiavone in cabina di regia, mentre Segre e Pinato dovrebbero essere le due mezzali con eventualmente Besea, rientrato in gruppo, a garantire centimetri e muscoli. Il 4-3-1-2 è il modulo che Serse Cosmi adottò nell’ultima parte della stagione 2014-2015 a Trapani quando subentrò a dodici gare dalla conclusione con i siciliani al quint’ultimo posto in classifica. […]

Ore 17.30 – (Il Piccolo) Nel giorno più atteso dalle rispettive tifoserie, il miglior attacco assoluto e interno (quello alabardato: 42 stoccate, di cui 25 domestiche) si confronterà con la squadra dal maggior numero di tacche sulla carlinga e di difese perforate in trasferta (16 successi ottenuti finora dai ramarri con 22 gol in esterna, alla pari della Feralpisalò). Imbattuta fuori casa, la compagine con timoniere Attilio Tesser proviene da una scia di 6 risultati utili (dal 2 febbraio, 3 vittorie con Imolese, Vis Pesaro e Fermana, e 3 patte), e come un ciclista in dirittura d’arrivo scenderà al Rocco col proposito di mantenere la Triestina (la cui striscia positiva ha toccato la doppia cifra) a distanza di sicurezza, ben sapendo che l’eventuale successo dell’Unione, con ulteriori 24 punti a disposizione fino ai primi di maggio, schiuderebbe un finale nient’affatto scontato per l’attuale capolista. Il team neroverde non è riuscito a recuperare lo svantaggio iniziale solo in 3 occasioni su 11, vincendo in 3 e riequilibrando 5 gare. Passato per primo ha incassato l’intero bottino in 16 occasioni su 23, perdendo un solo match. […]

Ore 17.00 – (Il Piccolo) Scomodare la storia sarebbe troppo. Ma una storia sarà già scritta da questo derby incastonato nell’anno del centenario. La pagina da ricordare è quella del pubblico triestino che, per la prima volta dopo quasi un decennio vissuto nella frustrazione, ha risposto con entusiasmo all’evento. Oltre settemila paganti con i botteghini aperti anche oggi (e potevano esserne di più tolte le limitazioni del momento al Rocco) fanno rumore in serie C ma anche nelle categorie superiori. Questo significa che chi ha deciso di fare calcio di un certo livello a Trieste (Milanese e Biasin) ha avuto una risposta forte. E anche la squadra con le sue prestazioni.Ora la risposta dovrà darla la squadra in un match da vivere tutto d’un fiato contro un avversario, come il Pordenone dell’ex Tesser, finora padrone indiscusso del torneo. […] Pavanel invece ha provato più assetti affidandosi poi quasi esclusivamente in avvio al 4-2-3-1. E così sarà quasi certamente anche oggi. Il rientro di Malomo e Coletti dalla sqaulaifica dà esperienza e stabilità alla fase difensiva e anzi in mediana il principale compito sarà quello di lasciare meno spazio di manovra possibile all’avversario messo da Tesser a ridosso delle punte. Il tecnico friulano sembra aver optato per Gavazzi più in forma rispetto a Berrettoni. Gli alabardati che staranno alle spalle di Granoche dovranno poi tenere d’occhio Burrai, giocatore dal piede che c’entra poco con la C, dal quale partono gran parte delle verticalizzazioni pordenonesi. Molte di queste si sviluppano a sinistra in favore del cursore Agostini. La presenza a destra di Petrella (o Hidalgo) dovrebbe limitare le incursioni del terzino. Agostini è anche un tipo dal gol facile di testa. E anche su questo fronte l’Unione deve alzare la guardia sui calci piazzati, caratteristica che non è finora nel dna degli alabardati. Ma davanti la Triestina può fare male, anche senza la sua ala sinistra, perché Granoche sta attraversando un periodo gladiatorio e Maracchi è l’uomo-gol che parte da lontano. Le accelerazioni di Petrella e i dribbling nello stretto di Procaccio e Hidalgo possono essere letali. […]

Ore 16.30 – (Il Piccolo) Mister Pavanel lancia la carica alla vigilia del big-match con il Pordenone: «Voglio una Triestina che faccia una partita perfetta». Un incontro che il tecnico alabardato confessa di aver sognato di giocare già da quest’estate: «Ci speravo, avrei firmato qualsiasi carta per arrivarmi a giocare primo e secondo posto a nove giornate dalla fine davanti a 7-8 mila persone al Rocco. Credo fosse il sogno anche della società. Ora però dobbiamo cogliere l’occasione». Già, perché Pavanel è conscio che, considerata la forza della capolista, servirà un’Unione al top per venirne a capo: «Non so quale sarà l’atteggiamento dell’avversario. Di certo so quello che dovrà avere la Triestina: la voglio carica, bella viva, che faccia appunto una partita perfetta, perché è quello che ci serve per battere un Pordenone solido che non ha mai perso fuori casa, che ha sempre capitalizzato bene le situazioni. Proprio per questo dovremo essere tutti sopra il livello per mettere in difficoltà questa corazzata. Serviranno cuore e testa. Non credo a una partita bloccata, ma sicuramente noi proveremo a vincerla fino al 95′. Il campionato è un film bellissimo, ma ora è il momento di capire se vogliamo fare la comparsa o l’attore principale». […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) É arrivato il giorno del derby al Rocco fra la Triestina seconda in classifica e il Pordenone capolista con 7 punti di vantaggio sulla rivale. Un migliaio di supporters neroverdi seguiranno i ramarri nel capoluogo giuliano. Ottocento sono i posti riservati nell’impianto rossoalabardato agli ospiti, ma almeno un altro paio di centinaia troverà posto in tribuna. Nella mente di tutti è ancora vivo il ricordo della sfida dell’andata al Bottecchia e vinta 2-1 dall’Unione che passò subito (5′) in vantaggio con Malomo. De Agostini pareggiò un quarto d’ora dopo. L’equilibrio resistette sino ai minuti di recupero quando (46′) Procaccio riuscì a mettere la sfera alle spalle di Bindi. A attendere i mille cuori neroverdi saranno oltre seimila tifosi rossoalabardati. Possibile il sold out. La volontà di tutti è che sia un’autentica festa dello sport regionale perché ciò che stanno facendo il Pordenone e la Triestina deve essere motivo d’orgoglio per l’intero Friuli Venezia Giulia. Nessuno alla vigilia vuole caricare troppo l’importanza del match, ma è indiscutibile il fatto che se dovesse espugnare anche il Rocco il Pordenone metterebbe più che una seria ipoteca sulla promozione diretta in serie B. Viceversa, se dovesse vincere la Triestina, pur conservando i ramarri un vantaggio importante di quattro punti a otto giornate dal termine, la corsa verso la cadetteria sarebbe riaperta. Un pareggio potrebbe avvantaggiare la Feralpisalò, terzo incomodo distanziato di otto lunghezze dal Pordenone, sempre ammesso che i leoni del Garda riescano a vincere il match delle 16.30 a Verona contro la Vecomp. […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Era il 9 agosto del 2003, amichevole Triestina-Udinese: finì 1-0 con gol di Mirco Gubellini, eroe alabardato che vivrà di rendita in eterno per quella rete. I giornalisti friulani si presentano in pizzeria, ma vengono respinti dal ristoratore: «Spiacenti, abbiamo finito la pasta per la pizza». Poco dopo ritentano, con loro c’è un fotografo triestino. La risposta è diversa: «Prego accomodatevi, in quanti siete?». Sì avete capito bene. Per non parlare del custode (?) del Rocco che aveva staccato la corrente per far andare fuori dalle scatole in fretta i giornalisti foresti. Sì, il derby è anche questo, almeno quello sull’asse Udine-Trieste. Tra Pordenone e il capoluogo giuliano non siamo arrivati ancora a questi “livelli”, ne faremmo volentieri a meno e ci auguriamo si resti nella rivalità sportiva forte, accesa, ma che non vada oltre gli sfottò. Inutile far finta di niente: tutto il Friuli fa il tifo per il Pordenone, qualche cuore bianconero questa sera sarà presente al Rocco nel settore ospiti a dar manforte ai “ramarri”. Ci sta, basta che finisca tutto lì. […]

Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) La previsione, ottimistica, era di vedere cinquecento cuori neroverdi al Rocco. Il popolo del Pordenone ha fatto molto meglio: saranno ben 669 i tifosi presenti nel settore ospiti dello stadio alabardato, senza contare le altre zone dello stadio: molti, infatti, hanno acquistato i biglietti di tribuna e si stima quindi un totale di almeno 800 sostenitori dei ramarri al Rocco. Si tratta del record assoluto per il club di via Stadio, se non si conta ovviamente lo storico e forse irripetibile esodo storico dei 4 mila di San Siro con l’Inter in Tim Cup. “Post muto”, si trova scritto sulla bacheca della pagina Facebook della società neroverde, con il numero 669 a caratteri cubitali. Non si dovrebbe aggiungere altro, in effetti: la città, i suoi supporter, hanno risposto alla grande di fronte all’evento. E oggi la voce di chi ha i ramarri nelle vene si sentirà sicuramente in uno stadio in cui, in totale, ci saranno più di 7 mila persone per un incredibile sold-out. […]

Ore 14.30 – (Messaggero Veneto) È la partita che potrebbe riaprire il campionato. Ma è anche l’incontro che metterebbe in ghiaccio la promozione in serie B: è il grande derby regionale di serie C tra Triestina e Pordenone, che mette nelle mani della squadra di Tesser – ex di turno – la pallina che vale il primo match-point stagionale. Un’occasione troppo ghiotta, quella del Rocco, tanto che lo stesso allenatore in conferenza stampa non si è nascosto: «Proveremo a vincere, come abbiamo sempre fatto». Nessun calcolo, dunque, anche se un pareggio non sarebbe assolutamente da disprezzare per i neroverdi, che manterrebbero i sette punti di vantaggio sui rivali, a otto turni dalla fine. […] Tesser ha mostrato parzialmente le carte che ha in mano: ha detto che, nel reparto difensivo, giocherà certamente Bassoli al posto di Vogliacco. In mezzo e davanti non si è sbilanciato, soprattutto sulla posizione del trequartista e della punta al fianco di Candellone: a quanto pare dovrebbero giocare Gavazzi («quando ha giocato a ridosso degli attaccanti mi ha soddisfatto», ha affermato) e Magnaghi: si pensa a schierare una squadra più strutturata fisicamente, con le carte Ciurria e Berrettoni da giocarsi a sfida in corso. I giuliani affronteranno la partita a viso aperto, a differenze degli ultimi rivali, sempre molto attendisti, pronti a limitare la profondità e a ripartire: il team di Pavanel, pure lui illustre ex, attaccherà e lo farà col 4-2-3-1, con il capocannoniere del campionato Granoche (11 reti) supportato da Petrella, Beccaro e Procaccio vista l’assenza (pesante) di Mensah. […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La sfida di oggi a San Benedetto del Tronto da il via a una settimana importantissima per il futuro del Vicenza: mercoledì affronterà il Monza al Menti nell’andata della semifinale di Coppa Italia e tre giorni dopo la Triestina, seconda forza del campionato, in un match molto sentito tra la tifoseria vicentina. Un trittico che dirà molto sulle possibilità dei biancorossi di centrare i play off in campionato e la fattibilità di raggiungere la finale di Coppa Italia. Che il momento sia topico lo ammette anche Colella, convinto che la sua squadra sia pronta ad affrontarlo. «Sono giorni fondamentali, quando il calendario prevede poche partite fino alla fine del torneo, l’importanza di ogni match aumenta. Ci aspetta s un tour de force, ma in questa settimana tutti hanno lavorato bene, e sono convinto che questa squadra saprà essere all’altezza». Con la semifinale di Coppa alle porte Colella conferma la volontà di vincere il trofeo, ma allo stesso tempo che non c’è nessuna intenzione di trascurare il campionato. «In questo momento ritengo che dobbiamo pensare e preparare una partita alla volta — sottolinea — dobbiamo giocare tutte le gare al massimo e a fine mese tirare le somme. Tutte le partite sono importanti: la Coppa Italia, oltre al prestigio del trofeo, ci permetterebbe di entrare nei play off evitando un paio di turni preliminari ma vincere non sarà facile. Intanto proviamo ad eliminare il Monza, poi potremo fare altri discorsi». […]

Ore 13.10 – (Gazzettino) La terza vittoria di fila certifica che il Cittadella è tornato prepotentemente in corsa per i play off. Ed è un altro 4-1, come quello di due settimane con il Lecce. Anche il Pescara, alla pari dei pugliesi, ha provato a giocarsi la partita a viso aperto, ma quando i granata hanno la possibilità di esprimersi negli spazi sanno essere micidiali, sfruttando al meglio la propria coralità. Di nuovo protagonista Moncini, vero uomo d’area e autore di una doppietta. A bersaglio anche capitan Iori, tornato uomo-faro della squadra, e Proia che ha firmato il quarto gol pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. Gli abruzzesi possono però recriminare per il non fischio dell’arbitro nell’azione che ha portato al 2-1 per la truppa di Venturato: evidente la spinta di Moncini per liberarsi dalla marcatura di Ciofani e andare ad impattare di testa in maniera vincente. Il Cittadella ha provato da subito a prendere il comando delle operazioni, con Iori a dettare i tempi della manovra. Meno vivace del solito la catena di sinistra, più coinvolti sulla corsia opposta Cancellotti e Siega. Prezioso il movimento sulla trequarti di Schenetti, abile a muoversi tra le linee e pronto sempre ad allargarsi per dettare le giocate spesso in situazioni di superiorità numerica. Tanta aggressività non ha comunque spaventato più di tanto il Pescara, a cui Pillon ha trasmesso un volto propositivo. […]

Ore 12.50 – (Gazzettino) «Sicuramente fa piacere vincere tre volte di seguito, ora però arriva la parte più difficile del campionato dove i punti valgono sempre di più». Così il tecnico granata Roberto Venturaro inquadra la vittoria sul Pescara, che fa seguito a quelle ottenute su Brescia e Lecce, preferendo guardare avanti per non commettere l’errore di adagiarsi sui successi ottenuti. Questa l’analisi del 4-1 sugli abruzzesi di Bepi Pillon: «La nostra è stata una prestazione positiva, anche se non siamo stati brillantissimi nel primo tempo per merito del Pescara, che sapevamo essere una squadra ben organizzata e con tanta qualità. Abbiamo rischiato all’inizio su un’occasione capitata a Mancuso, ma credo che questa sia l’unica palla pericolosa che abbiamo concesso ad un avversario molto forte. Questa vittoria è un bel segnale che ci siamo dati dimostrando di saper lottare con la capacità di non mollare mai». Le ultime tre vittorie sono arrivate di fronte a squadre che precedono il Cittadella in classifica, come dire che quando i granata incontrano avversari che giocano a viso aperto riescono ad esprimersi meglio. «Ci può stare che quando ci si confronta in questo modo, oltre al gioco, anche noi ne traiamo vantaggio, ma per restare nella parte sinistra della classifica dobbiamo badare al sodo anche quando affrontiamo squadre che attuano un altro tipo di gioco, restando molto più chiuse». Lo sguardo corre naturalmente alla partita di sabato prossimo a Foggia. «Sarà un’altra battaglia in casa di una squadra che sta lottando per salvarsi e ha bisogno di punti. Dovremo prepararla bene per dare continuità a questi ultimi risultati. Vogliamo e dobbiamo essere bravi in questo finale di campionato». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Da un poker all’altro. Da quello calato contro il Lecce nella precedente gara al Tombolato a quello sventolato in faccia al Pescara ieri pomeriggio. In mezzo, la scorribanda esterna in casa della capolista Brescia. Tre vittorie consecutive che riscattano le altrettante sconfitte incassate in precedenza e proiettano il Cittadella in piena zona playoff, stavolta senza bisogno di dover aspettare i risultati delle dirette concorrenti.Nove i gol segnati in queste tre sfide, a fronte dei 2 incassati, e 5 li ha segnati Moncini, che sale così a quota 6 da quando veste la maglia granata, in appena 7 partite. Ecco, finalmente, la punta d’area di rigore che mancava per fare il salto di qualità. È lui il principale terminale offensivo di una squadra che va che è un piacere e che, come si è visto nelle ultime settimane, si esalta quando si trova di fronte avversarie di alto tasso tecnico, che giocano e lasciano giocare, proprio come quella di Pillon. Una partita bella da vedere, quella in scena al Tombolato. […]

Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Un soddisfatto Roberto Venturato analizza così la vittoria del suo Cittadella: «Fa piacere vincere, farlo poi per tre volte consecutive contro tre squadre forti è doppiamente gratificante. Diciamo che ci siamo dati un segnale forte, adesso comincia la parte più difficile di questo campionato dove i punti conteranno in maniera pesante. La nostra gara è stata positiva, forse nella prima parte non siamo stati brillantissimi ma qui do i meriti a un collettivo importante come il Pescara; siamo stati abili ad andare in vantaggio e poi a reagire nuovamente dopo il loro pareggio, questo credo sia un grande segnale perché abbiamo avuto la riprova che non bisogna mollare mai, si deve avere quell’identità e quella capacità di giocare che la squadra ha mantenuto per larghi tratti della gara».«Gli abruzzesi sono davvero forti, non lo scopriamo certo adesso, abbiamo rischiato di prendere subito gol con Mancuso ma questa mi sembra sia stata l’unica azione pericolosa che abbiamo concesso. Adesso possiamo gioire per la vittoria, ricarichiamo le batterie e da domani penseremo ad un Foggia che ha assoluto bisogno di punti». […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Un sorridente Manuel Iori si è presentato in mixed-zone: «Credo che la squadra abbia fatto quello che si era prefissata in settimana e l’ha fatto bene». […] Il capitano parla poi della sua prestazione: «Mi mancava segnare quasi come manca alle punte perché negli ultimi anni ero abituato bene, sono stato bravo nell’azione del gol perché ci ho creduto dopo la respinta del portiere e dedico la rete a mio padre che compie gli anni. Vorrei fare anche un plauso ai ragazzi che sono entrati perché sono quelli che in questo momento possono fare la differenza. Gente come Proia, Diaw e Parodi può farci fare quel salto di qualità necessario per arrivare fino in fondo, perché se saremo questi, se tutti entreranno in campo con la determinazione che stiamo vedendo in queste settimane, potremo toglierci delle soddisfazioni importanti. Il nostro atteggiamento adesso è molto buono, l’avevamo un po’ smarrito per qualche partita ma ora stiamo tornando quelli che tutti conoscono. Se continueremo così sarà dura per tutti affrontarci». […]

Ore 11.30 – (Corriere del Veneto) Come un fiore che sboccia a primavera. Quattro gol al Lecce, il blitz di Brescia, altri quattro ieri al Pescara. Il Cittadella vola: 9 punti in tre partite, classifica bella e playoff alla portata. L’obiettivo stagionale sembra alla portata senza patemi, ma se continuerà su questa strada la creatura di Roberto Venturato potrebbe regalare soddisfazioni enormi alla tifoseria. Un 4-1 senza appello, quello maturato ieri al Tombolato, che ha una sola piccola ombra. Il gol del 2-1 di uno scatenato Gabriele Moncini viziato probabilmente da un fallo non visto dall’arbitro Pezzuto. È un momento chiave della partita, ma Giuseppe Pillon, pur sottolineando l’errore del direttore di gara, ammette che i suoi non hanno proprio giocato. «Mi girano le scatole — ammette — perché sul 2-1 c’era fallo, questo lo abbiamo visto tutti, ma per il resto non ci è riuscito nulla di quello che avevamo preparato. Non riusciamo a trovare continuità, abbiamo momenti importanti in cui riusciamo ad esprimersi al meglio, altri in cui non ci siamo. Questa è una di quelle partite che cancellerei subito». […]

Ore 11.00 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Minelli 7.5; Morganella 6, Andelkovic 6.5, Ravanelli 7, Ceccaroni 6; Mazzocco 6 (Madonna 6.5), Calvano 6.5, Lollo 7 (Cappelletti sv); Baraye 7, Bonazzoli 8 (Cocco sv); Mbakogu 6.5. 

Ore 10.50 – (Gazzettino) E quando c’era da mettere l’ultima pezza sono saliti in cattedra il portiere Minelli e il centrale Ravanelli, schierato a sorpresa dopo oltre quattro mesi di stop per la frattura al metatarso che non ha sbagliato un colpo. Altra nota lieta il ritorno in campo di Madonna, assente addirittura da novembre 2017. […] Lo squillo più importante è di marca biancoscudata, con la prodezza di Bonazzoli che conquista palla sulla propria trequarti, evita il ritorno dei difensori avversari, si accentra e fa partire uno spettacolare sinistro da trenta metri che non dà scampo a Lamanna. […] Perde smalto nella ripresa la spinta dello Spezia, anche grazie all’inserimento di Madonna che permette di presidiare con maggiore efficacia la fascia destra. Al 10′ arriva così il bis di Bonazzoli che appostato sul secondo palo, finalizza una ripartenza da manuale, innescata da Lollo che ruba palla a centrocampo, proseguita da Mbakogu e con l’assist dalla sinistra di Baraye. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Ecco lo squillo tanto atteso che potrebbe rilanciare il Padova nella corsa salvezza. La scossa innescata in settimana dalle dichiarazioni del presidente Bonetto portano gli effetti desiderati e la squadra torna da La Spezia con tre punti pesanti quanto meritati. Per il tecnico Bisoli è la prima vittoria esterna in campionato, per i biancoscudati la quarta in assoluto arrivata dopo un digiuno che durava da sette turni. E ancora da più tempo durava il digiuno di Bonazzoli, a segno l’ultima volta il 23 dicembre a Lecce, che con la sua doppietta da cineteca la rete del vantaggio ha deciso l’incontro. Non è stato solo il genio del singolo tuttavia a fare la differenza, con il Padova che, grazie soprattutto a una linea mediana cresciuta di condizione e al grande sacrificio del pacchetto offensivo anche nella fase di non possesso, ha saputo ribattere colpo su colpo a un avversario tutt’altro che malleabile.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Anche con il Crotone pur non avendo fatto bene nel primo tempo, se c’era da assegnare la vittoria a una squadra doveva essere il Padova. In questa occasione siamo stati bravi perché abbiamo messo in campo una prestazione di grande sacrificio e corsa, e sappiamo anche noi di avere qualche buon giocatore. Oggi è stata la volta di Bonazzoli, ma sottolineerei la partita di Baraye, piuttosto di quella di Lollo e di Mbakogu fino a quando ha avuto birra nelle gambe, e di tutti i ragazzi. In questa categoria è fondamentale lo spirito, mi auguro che adesso la squadra abbia capito che se fa questo tipo di prestazione può tirarsi fuori da questa situazione. Sappiamo che è difficile, però abbiamo spesso detto di arrivare all’11 maggio per capire dove saremo. Ora siamo contenti per avere vinto in un campo difficile con una formazione forte, che in questo momento non attraversa un momento brillantissimo, però siamo stati bravi ad approfittarne». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Una vittoria nata probabilmente lunedì, dal confronto acceso tra il presidente Roberto Bonetto e Bisoli al quale avevano partecipato anche il vice presidente Edoardo Bonetto e il direttore generale Giorgio Zamuner. È proprio quest’ultimo a parlare nel dopo gara, cominciando proprio dalla svolta avvenuta a inizio settimana. «Lo faremo tutti i lunedì se serve per vincere. Sicuramente è stato un confronto che ha aiutato, ma credo che possa avere aiutato anche il mister per sentire la fiducia della società. Pur avendo avuto una discussione dai toni accesi, credo che possa fare parte di una normalità quando le cose non vanno bene. Qualche volte si bisticcia in maniera decisa, ma questo serve per ricompattarsi ancora di più». Poi aggiunge: «Comunque con il Brescia avevamo fatto una partita simile a questa, eravamo stati un po’ sfortunati.

Ore 10.00 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Minelli 6.5; Morganella 6.5, Andelkovic 7, Ravanelli 7.5, Ceccaroni 6.5; Mazzocco 6 (Madonna 6), Calvano 7, Lollo 7 (Cappelletti sv), Baraye 7; Bonazzoli 8.5 (Cocco sv); Mbakogu 6.5. 

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) L’altra novità è il rientro, dopo tre mesi e mezzo, di Ravanelli, a far coppia con Andelkovic, mentre Ceccaroni, uno dei molti ex della sfida, viene dirottato a sinistra. L’approccio dei biancoscudati è quello che tutti avremmo desiderato: pressing alto, dinamismo e decisione in ogni intervento a centrocampo, attenzione massima dietro. Ma quello che nessuno si sarebbe aspettato è la serata di grazia di Federico Bonazzoli, che inventa un eurogol e si rende interprete di grandi giocate. Dopo una respinta di Minelli su botta di Bartolomei e successivo salvataggio della difesa ospite (14′), il non ancora 22enne bresciano si distende in una cavalcata imperiosa di 40 metri, e, arrivato ai 25 dalla porta, esplode un sinistro di rara potenza e bellezza che gonfia la rete nel “sette”, con Lamanna impietrito (16′). È come se la squadra si fosse sbloccata, perché finalmente vediamo giocare a tutto campo, osare e ripiegare, non più finire tutti dietro la linea del pallone. […] Serata memorabile, ma tutto questo non servirà a nulla se non ci si ripeterà con il Perugia e poi nel derby di Cittadella. Forza Padova, la partita salvezza è ancora tutta da giocare.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Dateci un pizzicotto e diteci che è tutto vero. Il Padova è tornato a vincere, 47 giorni dopo aver battuto il Verona nel derby di inizio girone di ritorno, e non è più ultimo. Forse la maledizione di essere il brutto anatroccolo della Serie B è finita. Forse… Ma il quarto successo stagionale, il secondo in trasferta (dopo Ascoli, allora c’era però Foscarini), riapre scenari che credevamo impossibili da disegnare: i playout sono a tre punti, così come la salvezza diretta. Si deve lottare e dare anima e cuore, sulla falsariga di quanto si è visto al “Picco”, dove lo Spezia ha incassato la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. “Bisogna rischiare di più”: così aveva tuonato, lunedì scorso, patron Bonetto nei confronti di Bisoli, chiedendo in sostanza maggiore coraggio e ben altra mentalità nelle ultime 10 gare. Ed in effetti la formazione che presenta il tecnico è più offensiva, perché con Mbakogu e Bonazzoli c’è pure Baraye, anche se arretrato sulla linea del centrocampo, a sinistra.Un 4-4-1-1 o 4-4-2 che dir si voglia che, oltre a rappresentare una novità assoluta dall’inizio, conferisce più slancio al Padova e una migliore copertura del rettangolo di gioco.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) E alla fine, dopo una settimana di tensioni, malintesi e musi lunghi, il Padova trova il colpo di coda tanto atteso. La vittoria in casa dello Spezia rianima i biancoscudati nella corsa alla salvezza, anche se non fa cessare il silenzio stampa di tecnico e giocatori. A presentarsi a taccuini e microfoni, quindi, è solo il direttore generale Giorgio Zamuner. «Siamo stati bravi, abbiamo messo in campo una prestazione di grande corsa e sacrificio», esulta il dg, «siamo felici, abbiamo vinto su un campo difficile contro una squadra molto forte. E per una volta siamo stati anche fortunati, visto che abbiamo affrontato lo Spezia in uno dei momenti peggiori del loro campionato, riuscendo a sfruttare le loro tante assenze».Merito, però, soprattutto di un Padova che per una volta si è visto combattivo e aggressivo fin dai primi minuti. «Credo che la squadra abbia capito che se gioca in questa maniera può riuscire a tirarsi fuori da questa situazione. È stata una gara simile a quella contro il Brescia, ma per una volta gli episodi hanno girato dalla nostra parte. Bonazzoli ha fatto una grande partita, ma non è stato il solo, viste le ottime prestazioni di Baraye, Lollo e Mbakogu. Ma dovrei citarli tutti, perché sono stati veramente tutti bravi». […]

Ore 09.10 – Le pagelle del Padova (Corriere del Veneto): Minelli 6.5; Morganella 6.5, Andelkovic 7, Ravanelli 7, Ceccaroni 7; Mazzocco 6 (Madonna 6.5), Calvano 7, Lollo 7.5 (Cappelletti 6), Baraye 7; Bonazzoli 8 (Cocco sv); Mbakogu 6.5. 

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Data da cerchiare in rosso sul calendario: sabato 9 marzo 2019. È il giorno della terza vittoria del Padova targato Pierpaolo Bisoli, la quarta stagionale, la prima esterna del tecnico che nella primavera del 2018 guidò il Biancoscudo al ritorno fra i professionisti. È il giorno in cui il Foggia perde a Lecce, quello in cui il Carpi riposa, quello in cui il Padova mette la freccia e lascia almeno per una settimana l’ultimo posto, quello in cui Venezia e Livorno devono ancora scendere in campo, quello in cui anche il Crotone è in attesa. Saranno sensazioni effimere, ma il successo arriva non per caso. È il giorno in cui Bisoli finalmente cambia modulo, mette in campo contemporaneamente tre punte, un centrocampo con gamba e qualità e in cui sfrutta appieno le caratteristiche dei suoi giocatori. Il tutto fa 2-0, con una doppietta da urlo di Federico Bonazzoli, che gonfia il petto e mostra i muscoli, che si carica il Padova sulle spalle e lo porta più lontano dall’incubo. È il giorno in cui la squadra recupera due giocatori chiave, Luca Ravanelli e Nicola Madonna, che torna in campo dopo un’assenza in campionato di oltre un anno. Possono essere due armi importantissime nella volata finale e lo Spezia che non ci capisce nulla per lunghi tratti alla fine cede. […] Certo, la strada è ancora lunga, ma la sensazione è quella di ieri (e non quella col Crotone) fosse davvero l’ultima spiaggia. Anche e soprattutto a livello psicologico. Perché non certificano affatto il de profundis. Anzi, dopo ieri, qualche legittima speranza di uscire dalle sabbie mobili è più che lecito nutrirla, in attesa delle gare di oggi e del posticipo del Venezia.




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