Ore 19.00 – (Il Piccolo) Quella di domenica per Marc Strukelj non sarà una serata come le altre: lui, che da giocatore a 20 anni è stato protagonista della storica promozione in B della Triestina nel 1983 (per poi tornare in alabardato anche da allenatore), sarà sulla panchina del Pordenone come vice di Tesser, a contendere la serie cadetta proprio all’Unione. Strukelj, cosa prova alla vigilia di questa sfida? “Sono di Trieste, ho giocato e allenato in questa città: per me sarà una partita diversa dalle altre, anche se non sarà la prima volta, perché a Trieste sono già venuto da avversario con Mantova e Novara. Però questa partita, come importanza per il campionato, ha certo un sapore speciale”. Si può definire eccezionale finora il cammino del Pordenone? “Stiamo facendo un campionato importante, ma ora dobbiamo cercare di tenere il primo posto: abbiamo un po’ di vantaggio, ma con i tre punti basta sbagliare due partite e si è raggiunti. E poi non c’è solo la Triestina, anche la Feralpisalò è temibile. Ci sono tanti scontri diretti, è un campionato aperto. Dopo la Triestina, noi affronteremo Monza, Ternana e Sudtirol: solo quando usciremo da questo tour de force potremo forse dire se si potrà realizzare questo nostro sogno”. […] La Triestina all’andata vinse al Bottecchia e ora sembra ancora più forte. “All’andata a mio parere fu un risultato un po’ bugiardo, ma queste partite tirate vengono decise spesso da episodi. Certo, la Triestina è una squadra completa con una rosa importante che può dire la sua. E il mio amico Granoche davanti fa ancora paura”. […]
Ore 18.00 – (Il Piccolo) Mauro Milanese di sfide così ne ha vissute tante da calciatore. Da massimo dirigente dell’Unione in bacheca c’è solo la doppia sfida (vinta) con la Vecomp nella post season di serie D di due anni fa. «Ci giochiamo la nostra chance per restare aggrappati al sogno di raggiungere la prima piazza e in ogni caso è in palio la difesa della seconda piazza che in chiave play-off conta tantissimo. I ragazzi ce la metteranno tutta perché, a differenza degli avversari, per noi conta solo la vittoria». […] «Chiedo a tutti di venire allo stadio con un indumento rosso. In modo tale da dare un segnale tangibile di appartenenza e di partecipazione. – è l’appello di Mauro Milanese – Chiedo anche di far sentire il calore dei triestini alla squadra. Siamo un gruppo forte e che ha ancora potenzialità inespresse. Il Pordenone finora è stata la squadra più continua ed è giustamente al primo posto con vantaggio. Insomma ce la giocheremo a viso aperto e l’energia del pubblico può darci lo slancio decisivo per superare l’avversario». […] «È evidente che se i settemila del Rocco torneranno a casa contenti il nostro bacino d’utenza si allargherà. Le presenze nelle prossime partite potrebbero aumentare e l’entusiasmo della piazza anche. E di pari passo anche la forza di tutto il gruppo. Però nel calcio e nello sport bisogna vincere». […]
Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Sarà combattuto – afferma Burrai – anche il derby di ritorno. Possibile che possa essere deciso da un calcio piazzato». […] «Viviamo questa vigilia con animo sereno e con tanta voglia di lavorare, come abbiamo fatto sempre da inizio campionato. Siamo un gruppo che sta bene insieme. È questo il plusvalore che ci ha permesso di arrivare oggi in testa, con un discreto margine di vantaggio proprio sui giuliani». Burrai dimostra di aver appreso le lezioni impartite da Attilio Tesser negli ultimi giorni e di conoscere bene l’Unione. «È una squadra che si avvale di giocatori di categoria superiore. Fra questi c’è sicuramente Federico Maracchi, ex ramarro che il popolo neroverde conosce bene, elemento importante di grande carattere e temperamento». In effetti, Federico in questa stagione ha collezionato 22 presenze e segnato 7 gol. «Se però avessi l’opportunità di togliere un uomo a Pavanel, questo sarebbe Pablo Granoche. Ho giocato con lui a Modena nella stagione 2013-14 e so che può essere decisivo in qualsiasi momento». […] «Non sarà determinante, ma resta comunque un match ad alto peso specifico. Se dovessimo vincere andremmo a +10 e taglieremmo probabilmente le gambe ai muli. L’obiettivo minimo sarà mantenere l’imbattibilità esterna, ma andremo al Rocco per i 3 punti, come abbiamo fatto in qualsiasi campo durante la stagione».
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) L’arma in più di Attilio Tesser nella sfida con la Triestina ha un nome e un cognome: Davide Gavazzi. Il tuttofare neroverde è pronto a spostarsi sulla trequarti, uno dei suoi territori di caccia in cui sa recitare da protagonista: a Teramo, in quella posizione, segnò e fu il migliore in campo; il popolo dei ramarri spera che lo sia anche domenica al Rocco. […] Con l’avanzamento di Gavazzi sulla trequarti troverebbe spazio in mezzo al campo Zammarini al fianco di Bombagi e Burrai.Proprio ieri “Sasà” ha parlato in relazione al derby: «È la sfida più importante di quelle che ho disputato sinora col Pordenone – afferma il regista -. Se dovessimo vincere, la Triestina potrebbe essere tagliata fuori dai giochi: la viviamo serenamente perché è un match che vale tre punti come gli altri, dobbiamo solo pensare a noi stessi e a ciò che sappiamo fare. I tifosi al nostro seguito? Sono contento, ci sono sempre stati vicini e spero siano più dei cinquecento previsti». […]
Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) La temperatura di Triestina-Pordenone si fa sempre più alta e non solo per il numero assoluto di tifosi dei ramarri al seguito, più di 450 a ieri, con un’altra corriera ormai riempita da parte di Claudio Schiavo del bar Libertà: tra gli sportivi in città e sui social non si parla d’altro, anche perché è uno degli incontri più importanti dell’intera storia del club cittadino. A livello di prestigio e di valore è comparabile alla gara di Tim Cup con l’Inter e alla semifinale playoff col Parma di Firenze. Il pullman imbastito da Schiavo due giorni fa ha subito trovato adesioni e questo conferma come il match sia vissuto e sentito. Non sarà mai l’adesione avuta per il match del Meazza ma è comunque buona, considerata soprattutto l’assenza di un grande tifo storico in città: il presidente Mauro Lovisa, che a volte si è lamentato del poco calore dei pordenonesi verso la squadra, dovrebbe essere più che soddisfatto di ciò che è riuscito a smuovere in questi anni. Anche a Trieste l’attesa per la partita sale tanto che, i tifosi giuliani, stanno “preparando” i 90′ di domenica con un post sulla pagina Facebook in cui hanno sottolineato il fatto che molti biglietti (in realtà solo alcuni) siano stati venduti a Udine e provincia: si cerca anche di puntare sulla grande rivalità con i bianconeri per far sì che i supporters alabardati diano anche loro tutto sugli spalti in occasione del match. […]
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Mister Colella ieri ha provato, per la verità mescolando le carte, l’undici che affronterà la Samb puntando sul collaudato modulo 4-3-1-2. Davanti a Grandi che tornerà titolare nel ruolo di terzino le scelte sono obbligate con Davide Bianchi che agirà a destra e Stevanin dalla parte opposta. La coppia di difensori centrali sarà formata da Pasini e capitan Bizzotto che ritorna dalla squalifica, con Mantovani e Bonetto che andranno in panchina. A centrocampo probabile che Zarpellon parta dal primo minuto, con Pontisso che potrebbe essere confermato centrale davanti alla difesa. Nel ruolo di interno di sinistra Zonta, Cinelli e Nicolò Bianchi si contendono una maglia, con mister Colella che nelle scelte probabilmente terrà conto anche della gara di andata della semifinale di Coppa Italia contro il Monza che si giocherà al Menti mercoledi prossimo. […]
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Oggi pomeriggio terzo allenamento agli ordini di Serse Cosmi per un Venezia che si avvicina al posticipo di lunedì al Penzo contro il Palermo (ore 21, arbitro Ros di Pordenone). Infermeria sempre affollata, oltre a Domizzi non si sono allenati in gruppo Garofalo, Rossi, Suciu e la new entry Besea (fastidio al flessore). Solo per oggi, in occasione della festa della donna, il Venezia regala alle tifose (allo store M9 di Mestre) l’ingresso gratuito per la sfida col Palermo in tutti i settori esclusa la tribuna centrale. […]
Ore 12.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Avessi avuto – spiega Geijo – il minimo dubbio di poter vivere una stagione così non avrei mai rinnovato al termine della scorsa serie B. Ho chiesto io la risoluzione anticipata del contratto, non aveva senso continuare a fare un allenamento sì e uno no, correre o palleggiare da solo. Non ci stavo più da estraneo in un gruppo che è stato anche mio per due annate splendide». […] Quali i problemi avuti con Zenga? «Non posso aver avuto problemi per il semplice fatto che non ho mai scambiato una parola con l’allenatore che c’era prima (non lo nomina mai, ndr). Avrebbe potuto dirmi sei il più scarso dei miei attaccanti, sarai l’ultimo che metterò in campo, ma l’accantonamento dagli allenamenti è stata una mancanza di rispetto, penso sia andato davvero oltre. Speravo di essere un po’ più tutelato dalla società, che qualcuno dicesse così non si fa, Alex fa parte della rosa. Pazienza, un brutto epilogo, ma ci siamo lasciati in buoni rapporti». «L’affetto per il club e la gente, la gioia del mio gol al Modena in Serie C o la vittoria di Padova rimarranno sempre nel mio cuore. Qui ho vissuto una grandissima sfida, con gente come Inzaghi e Perinetti, peccato solo aver dovuto scappare come un ladro». […] «Il mio futuro? Tornerò a Jerez de La Frontera, non so se giocherò ancora, questo finale purtroppo mi ha dato un po’ di nausea e per la prima volta sono felice di stare a casa».
Ore 12.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tante assenze e qualche defezione inattesa che complica i piani di Cosmi. Il bollettino dell’infermeria racconta che Rossi, Besea (fastidio al flessore), Suciu (che però dovrebbe essere a disposizione già oggi), Garofalo e Domizzi hanno alzato bandiera bianca e che difficilmente saranno disponibili per Venezia-Palermo. L’unico che può recuperare è appunto Suciu, che però andrà verificato oggi. Le notizie più preoccupanti riguardano Alessandro Rossi, che continua a trascinarsi una distorsione alla caviglia e la cui assenza è oggettivamente un problema per Serse Cosmi. Il neo tecnico arancioneroverde non ha ancora deciso quale modulo utilizzare, probabilmente anche per le tante assenze a cui deve far fronte in vista del suo debutto in panchina. Nel corso della conferenza stampa di presentazione Cosmi aveva ricordato come il 3-5-2 fosse il modulo più utilizzato nella sua carriera, ma aveva anche lasciato intendere come non escludesse affatto di schierarsi con la difesa a quattro. Anche nell’allenamento di ieri mattina non ci sono state prove tattiche particolari, se non alcune partitelle «a tema» ed esercizi sulla forza. Nel primo discorso alla squadra Cosmi aveva accennato all’idea di utilizzare la difesa a tre, ma è possibile che la contemporanea assenza di Domizzi e Garofalo possa rinviare la svolta. Detto che la squadra è pronta a tutti i moduli, avendone utilizzati diversi nel corso della stagione, l’allenamento di oggi potrebbe essere determinante per decriptare le mosse dell’allenatore di Ponte San Giovanni. Sembra più che probabile il rilancio di Nicola Citro, che con Cosmi in panchina ha vissuto la sua migliore stagione da professionista, probabilmente in coppia con Riccardo Bocalon. […]
Ore 11.30 – (La Nuova Venezia) Da uomo-promozione a uomo-salvezza. Fabio Bazzani, dalla passata stagione al fianco di Serse Cosmi, ha riabbracciato il Venezia. Non più come attaccante, bensì come vice allenatore. Quarantadue anni, bolognese, Bazzani ha chiuso la carriera da calciatore nel 2015 a Mezzolara, anno in cui è iniziata anche la carriera di allenatore e un anno fa è stato chiamato da Serse Cosmi nell’esperienza ad Ascoli.Si è ritrovato in ambienti a lui conosciuti («C’è ancora la vecchia sede del Venezia», ha osservato ridendo appena entrato al Novotel), ha ritrovato il Taliercio («Molto bello, tanti campi, ai miei tempi non era così»). Bazzani ha una moglie famosa, Alessia Merz, showgirl e attrice, sposata nel 2005, la coppia ha due figli. Era ritornato al Penzo nella passata stagione con Cosmi e l’Ascoli.«Perdemmo solo per un calcio di rigore realizzato da Geijo», ha ricordato Fabio Bazzani, «negli ultimi minuti guidai io la squadra perché Serse era stato espulso. Nonostante la sconfitta, quella fu la partita dove capimmo che ci saremmo salvati».Un ritorno al passato per Fabio Bazzani. «Arrivai nell’estate del 1997 dal Sandonà, ero giovane, ma il problema non era quello, bensì il ginocchio fuori uso». […]
Ore 10.50 – (Mattino di Padova) Potrebbe essere di nuovo il momento di Proia. Per caratteristiche tecniche e tattiche l’ex Bassano è il favorito per sostituire lo squalificato Settembrini in mezzo al campo, nel Cittadella che domani pomeriggio riceverà il Pescara di Pillon al Tombolato. Il rientrante Drudi è invece l’indiziato numero uno per rilevare Frare, pure lui appiedato dal giudice sportivo, in difesa. Per il resto, l’unica altra variazione rispetto all’undici iniziale che ha schiantato la capolista Brescia dovrebbe essere l’impiego di Cancellotti al posto dell’infortunato Ghiringhelli come terzino destro. Tornerà a disposizione Panìco in attacco, con l’ex Genoa che ha ripreso a lavorare in gruppo ed è pronto ad accomodarsi almeno in panchina, mentre soltanto la rifinitura di stamattina chiarirà se Pasa e Scappini saranno convocati. Mattinata fra i banchi per Alberto Paleari e Andrea Settembrini. Ieri i due giocatori hanno raccontato le loro esperienze con lo studio, l’attività fisica, la nutrizione e il mondo del calcio agli alunni di terza, quarta e quinta elementare all’Istituto Comprensivo di Piombino Dese. Come sempre tante le domande dei bambini, a cui i due granata hanno risposto. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) con il Brescia si era fermato a quota 2 in 25 gare, con la Virtus Lanciano appena 1 in 14 presenze, mentre in serie A era rimasto a secco con Inter (5 partite), Sampdoria (5) e Spal (12). Un record, comunque, che può e deve necessariamente essere migliorato. Tanto più che da quando è iniziato il girone di ritorno è rimasto finora sempre a bocca asciutta. E l’auspicio è che ritrovi la vena realizzativa già nella trasferta con lo Spezia. Già, perché se si va guardare la distribuzione dei suoi cinque gol, si scoprirà che il periodo migliore è coinciso proprio sotto la breve gestione di Foscarini. Nelle sei gare in cui la squadra è stata affidata all’ex tecnico del Cittadella, Bonazzoli ha perforato la rete quattro volte: Ascoli, Cosenza, Palermo e Lecce. In tutte la altre gare della gestione Bisoli ha trovato invece la via del gol solo in un’occasione, esattamente un girone fa nella trasferta con il Crotone. […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) La salvezza con il Padova e l’Europeo con l’Under 21. Sarà un finale di stagione intenso per Federico Bonazzoli che con i suoi gol dovrà contribuire alla rimonta biancoscudata in classifica e convincere il ct Gigi Di Biagio a convocarlo per l’appuntamento continentale. Quasi un quinto dei sigilli realizzati finora dal Padova portano la sua firma, tanto da essere l’attaccante più prolifico con 5 gol (due rigori) in 26 partite. Non pochi comunque nel computo generale di una sterilità offensiva della squadra, come dimostrano gli appena 24 centri all’attivo che fanno del Padova una delle formazioni meno prolifiche (peggio hanno fatto Cosenza e Cremonese con 22 e Venezia con 23). Tanto più che prima d’ora Bonazzoli non aveva mai raggiunto questa cifra in un campionato professionistico:
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Innanzitutto nei due scontri diretti che rimangono, vale a dire con Carpi in trasferta e Livorno in casa. Due partite da vincere assolutamente anche per essere in vantaggio negli scontri diretti con le concorrenti in caso di arrivo a pari punti, visto che con Foggia e Crotone (dopo i risultati di andata e ritorno) i biancoscudati sono già in svantaggio. Se c’è almeno un aspetto positivo di questa stagione, è che con Bisoli in panchina il Padova non ha mai perso in casa. Per questo sarebbero da ipotizzare almeno altre tre vittorie all’Euganeo, contro Ascoli, Perugia e Cosenza. Fuori casa si fatica molto, ma potrebbe anche bastare solo un successo a Carpi, se affiancato dai pareggi a La Spezia e Cittadella. Senza sperare in miracoli a Palermo e Benevento e concedendosi un pari in casa con il Lecce. Così farebbero 18 punti e a 38 i playout sarebbero garantiti. E forse si potrebbero anche lasciare per strada uno o due punti.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) E se contro lo Spezia, domani, andasse bene anche il pareggio? Certo, il Padova ha un disperato bisogno di vincere, per la classifica, il morale e quanto ne consegue. Ma a 10 giornate dal termine, calendario alla mano, i biancoscudati devono anche iniziare a fare i conti, capire dove ottenere i punti salvezza e cominciare una rimonta che sta assumendo pian piano i tratti di un’impresa disperata. Ma non impossibile. Ecco perché abbiamo provato a ipotizzare una tabella punti che la formazione di Bisoli dovrebbe provare a rispettare per centrare quantomeno il quart’ultimo posto che a fine campionato varrebbe la qualificazione ai playout. […] Il Padova, quindi, dovrebbe raccogliere da qui alla fine 17 punti in 10 partite. Superfluo aggiungere che significherebbe viaggiare al doppio dell’attuale media di 0,76 punti a gara. Ma dove andarli a raccogliere questi punti?
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) I biancoscudati continuano la marcia d’avvicinamento alla trasferta di domani pomeriggio (ore 18) allo stadio “Picco” contro lo Spezia. Oggi i biancoscudati si troveranno alla Guizza per pranzare e quindi partire alla volta della Liguria. Non saranno convocati gli infortunati Broh, Cherubin e Trevisan e molto probabilmente marcherà visita anche capitan Pulzetti, che si sta allenando a parte per un’infiammazione all’adduttore. Potrebbe rientrare tra i convocati, invece, Luca Ravanelli, che dopo tre mesi e mezzo di assenza per la frattura del quinto metatarso del piede destro, questa settimana è tornato ad allenarsi alla Guizza. Bisoli sembra sempre intenzionato a virare sulla difesa a quattro, mentre ha più di un dubbio da centrocampo in su. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Da un lato il silenzio stampa di staff tecnico e giocatori prolungato a tempo indeterminato e probabilmente fino al termine della stagione, dall’altro gli allenamenti a porte chiuse che ormai sono una costante. E le notizie che filtrano dal quartier generale biancoscudato sono frammentarie. Ad esempio si sa con certezza che Luca Ravanelli è tornato a disposizione e che ha lavorato tutta la settimana con il gruppo, che sono fuori causa Trevisan (distorsione al ginocchio), Cherubin (lesione muscolare di primo grado all’adduttore) e Pulzetti (pubalgia). Poi sembra che Pierpaolo Bisoli stia pensando alla difesa a quattro per La Spezia, dove il Padova affronterà una squadra che zoppica dopo una serie positiva importantissima. […] Nel frattempo ieri Daniel Cappelletti, Eyob Zambataro, Luca Ravanelli, Davide Marcandella, Luca Clemenza, Pietro Ceccaroni, Stefano Minelli, Jeremie Broh, Nico Pulzetti e Davide Mazzocco hanno partecipato all’incontro con 1600 alunni nell’ambito di «Papà Portami allo stadio», l’iniziativa voluta dal presidente Roberto Bonetto e dal vicepresidente Edoardo Bonetto per avvicinare le nuove leve cittadine alla realtà calcistica cittadina: «Questo progetto, nato e organizzato con il contributo della tifoseria organizzata — spiega Edoardo Bonetto — è per noi un importante momento di promozione e di attività sociale. Sono stato anche io un piccolo tifoso biancoscudato ai tempi dell’Appiani e all’epoca poter avere in classe uno dei giocatori della prima squadra sarebbe stato un sogno. Rispetto all’anno scorso, abbiamo inserito molte lezioni in palestra coinvolgendo gli allenatori della nostra academy , che sono bravissimi ad organizzare giochi e attività motorie propedeutiche al calcio. Da parte dei bambini c’è sempre molto entusiasmo, li aspettiamo tutti allo stadio con i loro papà per le partite con il Perugia e Cosenza». […]