Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] C’erano stati contatti nei giorni scorsi con Alfredo Aglietti, ma le referenze su quest’ultimo non sono state entusiasmanti e il presidente ha abbandonato questa opzione. Difficilmente proponibile un ritorno di Stefano Vecchi, così come la promozione di Nicola Marangon dalla Primavera arancioneroverde. Serviva un profilo solido, spalle larghe sulle quali poggiarsi e Cosmi era l’unico su piazza a poter impersonificare la figura di un allenatore di spessore e che potesse fare da calmieratore a una piazza in ebollizione. Con i tifosi sul piede di guerra, scatenati sui social e che avevano contestato (civilmente) giocatori e dirigenti dopo il ko interno col Perugia, il numero uno arancioneroverde ha deciso di cambiare. Probabilmente l’ultima spinta è stata il successo di lunedì sera del Livorno col Benevento, che ha ulteriormente peggiorato la posizione di classifica del Venezia, ora quartultimo a pari merito con i toscani e con il Foggia. Dopo i primi contatti informali, è arrivata la disponibilità di Cosmi, stanco di restare a osservare dopo una stagione positiva dopo quella di Ascoli. Attorno a mezzogiorno ecco il sì definitivo e la svolta. La decisione di Tacopina indebolisce oggettivamente sia Rogg sia Angeloni, che appena poche ore prima si erano esposti facendo chiaramente intendere come ci potesse essere un’ultima chance per Zenga. Invece, come spesso accade, il presidente ha fatto di testa sua, scavalcando tutti i suoi collaboratori e decidendo per la seconda inversione di rotta stagionale dopo quella andata in scena all’andata dopo il ko di Perugia. […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Non esattamente un fulmine a ciel sereno, ma di sicuro una svolta che si pensava sarebbe potuta quantomeno essere rimandata di qualche giorno. Walter Zenga è stato esonerato ieri dalla guida tecnica del Venezia. Svolta maturata nella notte fra lunedì e martedì e certificata poi da una telefonata fatta da Joe Tacopina all’allenatore ieri mattina. Al suo posto arriva Serse Cosmi, forse l’unico tecnico con pedigree presente su piazza e reduce da una salvezza conquistata con l’Ascoli allo spareggio nel campionato scorso. Zenga paga l’andamento assolutamente deficitario delle ultime settimane e il rendimento della squadra davvero negativo da dicembre in poi. Nelle ultime undici partite appena una vittoria e ben quattro sconfitte nelle ultime cinque uscite, di cui tre consecutive. […] Cosmi sarà in panchina lunedì sera alle 21 contro il Palermo e avrà due turni casalinghi consecutivi a disposizione. Dopo i rosanero, infatti, al Penzo è attesa la Cremonese, che precede il Venezia di un solo punto. Una situazione difficile, ma non irrimediabile. Il secondo cambio di allenatore stagionale (Walter Zenga era subentrato a Stefano Vecchi dopo il ko dell’andata a Perugia e con la squadra penultima in classifica) certifica e marchia un campionato tribolato e travagliato, ma il presidente ancora una volta ha dimostrato con i fatti quanto si sente dentro alla gestione del suo club. E una mossa che può sembrare disperata ha in realtà precise spiegazioni e un senso logico. Restituire tranquillità a un ambiente depresso, poggiando sulle larghe spalle di Cosmi, chiamato al bis dell’impresa dello scorso anno compiuta ad Ascoli.
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Il Venezia ha ripreso ieri gli allenamenti al Taliercio con la news dell’esonero di Zenga. Via lui e Benny Carbone, così è toccato ad Andrea Turato dirigere le operazioni. L’ex terzino del Venezia, da anni nelle giovanili arancioneroverdi, era stato voluto all’interno del suo staff proprio da Zenga. Serse Cosmi ha perfezionato il suo accordo con il Venezia, stamattina sarà presentato al Novotel, vicino alla rotonda della Castellana e proprio a ridosso della palazzina che per tantissimi anni ha ospitato la sede del Venezia di Maurizio Zamparini. Non ci sarà Tacopina, che si collegherà via video, gli onori di casa spetteranno all’amministratore delegato Andrea Rogg e all direttore sportivo Valentino Angeloni. Oggi pomeriggio, poi, Serse Cosmi farà la conoscenza dei suoi giocatori. Non è cambiata la situazione nell’infermeria del Venezia con Domizzi, Garofalo e Rossi fuori gioco per la partita contro il Palermo, ma il neo tecnico potrà invece contare su Modolo e Bruscagin, pedine fondamentali nel caso in cui riproponesse anche in laguna il 3-5-2 abituale. […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) «In questo momento non sono interessato a parlare. Click». Dove il click sta per il rumore della telefonata messa giù senza ascoltare spiegazioni. Ma del resto non serviva… E queste rimangono le prime parole di Walter Zenga dopo essere stato esonerato dal Venezia. Forse sperava di arrivare almeno alla sfida contro il Palermo, ma la sconfitta di Verona è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per il presidente Tacopina, già imbufalito – dopo il ko del Penzo contro il Perugia – come poche volte lo si era visto negli ultimi quattro anni. Che qualcosa tra i due si fosse rotto, era palese proprio dal dopo partita di mercoledì scorso, dove cozzavano le versioni di entrambi in sala stampa: Tacopina che ammetteva di non avere pazienza all’infinito, Zenga che tuonava e assicurava che non si sarebbe mai dimesso, che i soldi non gli interessavano e che la squadra dai casini l’avrebbe tirata fuori lui. Invece dalla panchina Zenga è stato tirato fuori proprio da Tacopina. […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Joe Tacopina, con decisione notturna, ha esonerato Walter Zenga. Determinante la sconfitta di domenica sera a Verona. Al suo posto arriva Serse Cosmi, che nella passata stagione riuscì a salvare l’Ascoli. Niente ultima prova d’appello con il Palermo per l’ex portiere di Inter e Nazionale, la “pazienza non infinita” del presidente arancioneroverde è terminata nel cuore della notte in Italia, mentre a New York iniziavano a calare le ombre della sera. L’un-due-tre subito con Livorno, Perugia e Verona nell’arco di una settimana ha fatto rompere gli argini della pazienza tacopiniana. Una notte per rimuginare sull’ennesimo passo falso del Venezia al Bentegodi, l’acqua alla gola diventata ancora più alta dopo la vittoria del Livorno sul Benevento, poi Tacopina ha deciso di passare all’azione, di troncare quel rapporto iniziato armoniosamente a ottobre con Zenga e progressivamente deteriorato per la lunga sequenza di risultati negativi della squadra (7 punti nelle ultime undici gare). Tacopina fatica ad accettare due pareggi di fila, figurarsi la caduta verticale del Venezia negli ultime due mesi. […] Serse Cosmi arriva in laguna accompagnato come assistente da un ex giocatore arancioneroverde, quel Fabio Bazzani che conquistò entrambe le promozioni in Serie A nel 1998 con Walter Novellino e nel 2001 con Cesare Prandelli. Come preparatore atletico dovrebbe invece arrivare Manuel De Maria, che completava lo staff di Cosmi ad Ascoli nella passata stagione. L’allenamento di ieri pomeriggio al Taliercio è stato condotto da Andrea Turato, che era entrato a far parte dello staff di Walter Zenga lasciando la guida dell’under 15 del Venezia. […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Come previsto, ieri il giudice sportivo ha fermato per un turno Settembrini e Frare. Entrambi erano in diffida, e sabato a Brescia sono stati ammoniti, facendo così scattare la squalifica. I due giocatori quindi salteranno il prossimo impegno casalingo con il Pescara. Venturato, comunque, riavrà il difensore Drudi, che a sua volta ha scontato la giornata di stop. Dal campo non ci sono particolari novità: Ghiringhelli, che lunedì si è sottoposto all’esame strumentale, deve fare i conti con una contrattura ai flessori della coscia sinistra e dovrà stare fermo per dieci-quindici giorni. Di sicuro salterà la sfida con gli abruzzezi ed è in forte dubbio per la trasferta di Foggia. A parte si stanno allenando anche Panico e Pasa: l’attaccante, che ha saltato la gara di Brescia per il riacutizzarsi di un dolore alla coscia destra, è vicino al rientro in gruppo, da valutare invece le condizioni di Pasa, alle prese con un problema al collo del piede. […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) […] Con il turno che si è concluso lunedì sera Paleari è infatti tornato a essere il portiere meno battuto della categoria, alla pari di Brignoli, estremo difensore del Palermo. 23 i gol subiti da entrambi, con la Cremonese sul terzo gradino del podio a 25.Merito di una squadra che, già dalla trasferta di Benevento – per quanto sfortunata nel risultato – ha ritrovato il suo pressing organizzato e, quindi, la sua solidità. E merito anche di un giovane che cresce gara dopo gara come Domenico Frare, a Brescia autore di uno straordinario tackle scivolato su Donnarumma, con cui ha salvato il risultato.«Probabilmente è stato il mio intervento più difficile da quando sono al Cittadella», ammette il ventiduenne trevigiano. […] Per Domenico, che contro il Pescara sarà con ogni probabilità sostituito da Drudi, è il primo anno fra i cadetti. «È tutto nuovo per me, ma i compagni, il mister e tutta la società mi hanno messo subito nelle condizioni di esprimermi al meglio. Per tutti noi non è stato facile rialzarsi dopo tre sconfitte di fila: se contro il Lecce c’è stata la svolta, quella di Brescia è stata una vera e propria impresa. Periodi di appannamento, però, fanne parte del gioco, mi sembra che nessuno ne sia rimasto immune in questa stagione. Quello che posso assicurare», conclude. «è che noi ce l’abbiamo sempre messa tutta».
Ore 10.40 – (Gazzettino) Bisogna scendere in campo con determinazione, e vincere con lo Spezia». Poi si inalbera. «Ma perché devo buttare via milioni di euro nel calcio, ci sono solo io ebete a Padova e vengo anche attaccato? Basta, mi sono stufato. Gli altri ti danno la pacca sulle spalle: Bravo presidente, non molli. Non siamo a Pozzoleone o a Piazzola che sono quattro persone ad avere soldi, a Padova ce ne saranno quarantamila ad averli». «Non mi sarei mai aspettato di raggiungere la serie B in cinque anni, ecco perché mi amareggia questa situazione. Se potessi giocare, masticherei qualcuno. Alla sera bevo tre-quattro whisky e riesco a dormire fino alle una e mezza, poi mi sveglio e conto le ore fino alla sei di mattina. Lo stesso fa mio figlio, soffriamo in una maniera esagerata. Quando vedo che qualcuno non ci mette quella sana cattiveria agonistica, vado in bestia». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] «È meglio – tuona Bonetto – fare una vittoria e una sconfitta che raccogliere due pareggi. Mettiamoci la giusta cattiveria, vediamo di pettinarci con meno gel e di essere più brutti, e di fare risultato. Me lo aspetto importante con lo Spezia. Basta con le chiacchiere, il mister deve prendere in mano la squadra in maniera diversa». «È un annata nata così, ho sbagliato dall’inizio anche per inesperienza. La gestione doveva essere molto più oculata negli acquisti. Primo errore fondamentale è stato rinnovare tutti i contratti per essere riconoscenti, ma nel calcio non esiste la riconoscenza e me lo ricorderò per tutta la vita. Giocatori, allenatori e direttori sportivi trovano altre squadre, a restare sono i presidenti e i tifosi. Abbiamo commesso degli errori, ma spero di mantenere la categoria. Ci vuole rispetto per i giocatori che ci sono, e incoraggiarli (allude alle critiche dei tifosi, ndr). Semmai ci arrabbiamo tutti a maggio, ma adesso cerchiamo di portare fuori il Padova da questo momento difficile.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Prove tecniche di 4-3-2-1 ieri alla Guizza. Bisoli ha testato il probabile undici in vista della trasferta con lo Spezia in programma sabato alle 18, proponendo lo schieramento visto all’opera nella ripresa con il Crotone. Del resto con le assenze forzate di Cherubin e Trevisan al centro della difesa, le alternative sono due: riproporre la linea a quattro, oppure puntare su un pacchetto a tre con gli inserimenti di Capelli e Ceccaroni al fianco di Andelkovic. Al momento però sembra prevalere la prima opzione, tanto più che Morganella con il Crotone ha dato il meglio nelle due fasi proprio giocando a quattro, mentre nel primo tempo da quinto di destra non era stato efficace. Ecco allora che nella difesa a quattro, il tecnico ha messo centrali Andelkovic e Ceccaroni, quest’ultimo stimolato anche dal giocare sabato contro la squadra che ne detiene il cartellino, e sugli esterni bassi appunto Morganella e Longhi. […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Lo sfogo televisivo dell’altra sera di Roberto Bonetto non è passato inosservato tra i tifosi e molti di loro ieri hanno espresso il proprio punto di vista sui social. Gran parte dei commenti sono di incoraggiamento al presidente, anche se talvolta accompagnati da qualche critica per l’operato di quest’anno e verso il tecnico Bisoli, ma il motivo comune di ogni intervento è la speranza che l’avventura a Padova della famiglia Bonetto non venga meno in caso di retrocessione. «La società ha sbagliato tutto in estate scrive un supporter – e non è possibile rimediare dopo. Comunque va un plauso a Bonetto perché senza di lui il Padova non esisterebbe». «Sui giocatori arrivati a gennaio scrive un altro tifoso – penso sia difficile criticare sullo sforzo e la qualità; il problema è che si tratta di tutta gente ferma da mesi e ora salta come i tappi di spumante. Sul fatto che sia da solo mi pare che chi ha avuto in mano il Padova negli ultimi trent’anni sia sempre stato da solo. Ad ogni modo forza presidente, non mollare». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ho detto al tecnico che sono stufo dei pareggi e dobbiamo vincere. Nella vita bisogna avere coraggio per vincere, se non ce l’hai non vai da nessuna parte. E se con il sistema che abbiamo attuato finora non si ottengono i risultati, vuol dire che bisogna cambiare qualcosa».Insomma Bonetto ha chiesto a Bisoli di un cambio di rotta non tanto negli uomini, quanto nell’atteggiamento di una squadra che gioca troppo spesso in maniera rinunciataria. Il presidente si aspetta una formazione più spregiudicata già a partire dalla prossima trasferta di La Spezia. «Ma soprattutto mi aspetto un risultato pesante. Non è mica detto che non si possono andare a prendere punti a La Spezia. Io credo ancora in questa squadra e nella salvezza. Si è formato un buon gruppo e i giocatori di esperienza possono darci una mano. Sono fiducioso, ma voglio vedere un po’ di buona e sana cattiveria agonistica». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Lunedì sera il presidente Roberto Bonetto è stato ospite degli studi di Tv7 Triveneta, dove alla trasmissione “Tutti in campo spogliatoi”, ha analizzato il momento critico, svelando anche qualche retroscena del faccia a faccia avuto con l’allenatore Pierpaolo Bisoli negli uffici della “Thema” a Piazzola Sul Brenta, lunedì mattina. La posizione del tecnico, a detta del presidente, non è mai stata in dubbio. Anche se… «Abbiamo avuto una discussione accesa», ha svelato il numero uno di viale Rocco, «c’è stata qualche scintilla e mi sono sfogato con l’allenatore, dicendo quello che era il mio pensiero. La società ha fatto molto, sia la scorsa estate, sia soprattutto nel mercato di riparazione. Ma il risultato è che abbiamo appena un punto in più rispetto al girone d’andata, nonostante una campagna di gennaio molto importante.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Nessun ritiro anticipato. La società, su suggerimento dello stesso presidente Roberto Bonetto, ha deciso di non far partire la squadra giovedì per la Spezia e così gli allenamenti, fino a venerdì mattina, si terranno in città. Mister Bisoli dovrà fare i conti con le assenze di Trevisan, Cherubin e Broh, che anche ieri non si sono allenati con i compagni, così come Pulzetti. Anche il capitano resta in dubbio per la prossima sfida in Liguria. Assenze importanti con il tecnico che dovrà trovare la giusta soluzione. Oggi è in programma un’amichevole in famiglia, alle 15 alla Guizza, contro la formazione Under 17. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Uno sfogo durissimo andato in scena lunedì sera in diretta tv, tramite le frequenze di TV7 Triveneta. Durante Livorno-Benevento e dopo una serie di messaggi che non sono andati giù al numero uno di viale Rocco, il presidente Roberto Bonetto si è lasciato andare a un’invettiva contro chi critica il Padova, i nuovi arrivati e la campagna acquisti di gennaio. «Ci vuole anche un po’ di rispetto per chi è arrivato all’ultimo — ha tuonato Bonetto — non dobbiamo dire che sono degli scarti, dobbiamo battere le mani e incoraggiarli. Quando leggo che abbiamo preso scarti è un’offesa, parliamo di giocatori che hanno calcato per anni la categoria. Come si fa a dire che sono degli scarti? Prendetevela con me e dite che sono un ebete, che ho fatto una montagna di errori. Ma chi parla in questo modo è un ignorante, queste cose mi disgustano». Successivamente Bonetto ha allargato il discorso, coinvolgendo anche l’imprenditoria padovana, colpevole di averlo lasciato solo nel momento di massimo bisogno: «Ci sono solo io ebete che devo buttare milioni a Padova? Solo io — ha rincarato — che a Padova che devo essere attaccato, assieme alla mia famiglia, alla famiglia del nostro socio Beccaro? Gli altri arrivano e ti danno una pacca sulle spalle e ti dicono di non mollare. Ma suvvia, dai, siamo a Padova, non siamo a Pozzoleone o a Piazzola sul Brenta che ci saranno quattro persone che hanno i soldi, siamo in una città dove ci saranno 40mila imprenditori che hanno i soldi. Perché li devo mettere solo io?». […]