Ore 17.20 – (Il Piccolo) […] Il pareggio, anche secondo Maracchi, a conti fatti rispecchia quanto visto in campo. «E’ arrivato un altro pareggio, peccato per come è giunto perché siamo andati in vantaggio con il mio gol e poi lo abbiamo preso a dieci minuti dalla fine. Non siamo stati bravi a gestire alcuni palloni e il gol è arrivato su una situazione di palla inattiva, forse con un fallo di mano dell’attaccante. L’arbitro non ha visto per cui ci resta l’amaro in bocca perché potevamo portare a casa i tre punti». […] Con quale stato emotivo Triestina e Pordenone arrivano alla sfida di domenica prossima? «Noi arriviamo molto carichi, dopo il decimo risultato utile consecutivo. Il Pordenone forse è un po’ in flessione rispetto al girone di andata ma è una corazzata, i giocatori sono esperti e sarà una partita molto delicata». E la Triestina contro le “big” si esprime meglio. «Vero, lo ha detto il girone d’andata ma anche la prima metà del girone di ritorno. Secondo me comunque sarà una partita che farà storia a sé, c’è molto in palio e sarà una partita nervosa però adesso dobbiamo recuperare le energie mentali». […]
Ore 17.00 – (Il Piccolo) […] Massimo Pavanel dimostra molto equilibrio nella disamina di fine partita, quando il vociferare di molti è concentrato sul fallo di mano che precede la stoccata dell’autore del gol del pareggio Perna. «La Giana ha fatto un’ottima gara ed eravamo consapevoli che l’avrebbe preparata così. L’impatto loro nel primo tempo era molto deciso, noi non abbiamo capito subito il tipo di partita che dovevamo fare anche a causa di un campo che non era in perfette condizioni. Dovevamo verticalizzare di più e cercare maggiormente l’uno contro uno, dopo aver cambiato l’assetto con il 4-3-3 ci siamo dati più equilibrio». Difficoltà nate da alcune sorprese messe in atto dal neo allenatore dei lombardi Riccardo Maspero, corrette da una accorgimento in corso da Pavanel. «Loro con il 3-4-1-2 attaccavano con cinque uomini e tanta fisicità grazie a Perna, Rocco e altri, oltre all’aggressività dei loro mediani. Per noi era difficile giocare sulle seconde palle e se ci riesci devi cercare subito la verticale, ma non ci siamo riusciti». […]
Ore 16.40 – (Il Piccolo) La Triestina in Lombardia di solito non perde. E la tradizione è confermata anche se stavolta la vittoria serviva. E poteva anche starci perché il pari di Perna, dopo la rete di Maracchi, è sembrata viziata da una mano dell’attaccante. Ma al di là dell’episodio bisogna dire che la Giana ci ha messo il cuore e che la Triestina ha giocato un primo tempo sotto tono (decisivo Offredi) e una ripresa solo leggermente superiore. La concentrazione e la voglia non è bastata agli alabardati: troppa difficoltà a superare la ragnatela lombarda, troppa testardaggine almeno nella prima fase a giocare il fraseggio su un un campo piccolo e su un manto erboso sconnesso. Con pochi cambi (senza Mensah, Malomo e Coletti) Pavanel non è riuscito ad accelerare più di tanto a partita in corso. Un successo avrebbe gettato benzina sul fuoco dell’entusiasmo per il derby ma l’1-1 è il decimo risultato utile consecutivo e anche le altre concorrenti fanno un punto. Così la Triestina resta seconda sempre a -7 dal Pordenone. Nella patria del formaggio cremoso la Triestina gioca al gatto con il topo. L’Unione dovrebbe avere le caratteristiche del felino. Ma è un felino che nei primi 45′ non graffia. Pavanel è fedele al modulo rivelatosi negli ultimi due mesi molto redditizio anche se più simile a un 4-4-2. Anche l’assenza per infortunio di Mensah non fa cambiare idea all tecnico di Jesolo. Al posto della punta gioca Petrella. Per quanto riguarda gli altri assenti (per squalifica) Malomo e Coletti vanno in campo i loro sostituti naturali Cordromaz e Steffè. Beccaro fa il solito elastico stavolta a destra con Granoche punto di riferimento della manovra offensiva. […]
Ore 16.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La ventinovesima giornata non cambia nulla. Il Pordenone ha pareggiato con la Sambenedettese, ma hanno pareggiato anche la Triestina 1-1 a Gorgonzola con la Giana Erminio e la Feralpisalò che ha interrotto la sua striscia vincente (7 vittorie consecutive) facendosi bloccare sull’1-1 al Turina dal Sudtirol. Rimane quindi immutato il vantaggio dei ramarri di sette punti sull’Unione e di otto sulla Feralpi. Il derby di domenica contro la Triestina al Rocco ora preoccupa decisamente di meno. È stata una gara dai due volti. Bella e giocata a viso aperto nella prima frazione, chiusa sull’1-1 in virtù di un autentico eurogol di Gavazzi (15′) che da una trentina di metri ha centrato il sette alto alla destra di Sala e dal pareggio di testa di Fissore (25′) su calcio d’angolo. Meno bella la ripresa, con la Sambenedettese che si è arroccata e i ramarri che non sono riusciti a penetrare il muro ordinato da Roselli. Prevedendo proprio una Sambenedettese votata alla difesa, Tesser ha optato per un attacco mobile affiancando Ciurria a Candellone, con Berrettoni trequartista e un centrocampo composto da Bombagi, Burrai e Zammarini. Confermata in blocco invece la difesa delle due gare precedenti con Vogliacco a fianco di Barison e Semenzato e De Agostini esterni. La porta presidiata ovviamente da Bindi. Roselli ha risposto con un 3-5-1-1 che vedeva Russotto in appoggio a Stanco prima punta. […]
Ore 15.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Peccato esordisce poi il tecnico dimostrando di aver fatto la sua valutazione al riguardo -, perché una volta passati in vantaggio avremmo dovuto amministrare meglio la partita. È stata una gara difficile, sporca, non bella, ma combattuta e tesa. Sapevamo che non sarebbe stato facile scardinare la difesa marchigiana. Eppure c’eravamo riusciti con un grandissimo gol di Davide Gavazzi. Subito dopo però la Samb è arrivata al pareggio sugli sviluppi di un calcio piazzato. Dicono che noi siamo bravi in questa specialità, ma loro evidentemente riesce a sorridere l’Attilio lo sono ancora di più. Il match è stato equilibrato nella prima parte. Nella ripresa ci tiene a sottolineare in pratica abbiamo giocato solo noi. Loro si sono chiusi, come era logico aspettarsi. Abbiamo messo in mezzo tanti palloni che però non siamo riusciti a sfruttare a dovere». A chi gli fa notare che la classifica è rimasta immutata Tesser risponde: «Noi generalmente guardiamo a quello che facciamo noi, ma se gli altri non riescono a vincere sorride ancora il tecnico certe volte non può che farci piacere». Il pensiero vola già al Rocco. «Andremo a Trieste anticipa con grande umiltà, ma coscienti della nostra forza. Non faremo barricate promette -, ce la giocheremo anche al Rocco». […]
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Triplo 1-1, e si riparte dagli stessi distacchi. Che restano invariati alla vigilia del big match del Rocco, con la differenza che il più 7 sulla Triestina (rimontata dalla Giana Erminio) e il più 8 sulla FeralpiSalò (fermata dall’Alto Adige) oggi pesano di più, perché le partite che rimangono sono 9, i punti ancora in palio 27. Insomma, quello con la Sambenedettese è un pareggio che il Pordenone può guardare con ottimismo, anche se – inevitabilmente – resta il rammarico per la grande occasione fallita di incrementare il margine e quasi chiudere il discorso promozione. Fra sei giorni, dunque, la supersfida potrà essere davvero decisiva. E ai neroverdi potrebbe bastare un ‘altra “ics”.Non sfonda la squadra di Tesser, che denota i consueti problemi in fase offensiva: gran mole di gioco, ma manca un ariete a fare a sportellate là davanti, prendere i palloni alti, fare sponda. Così i rossoblù di Roselli, arrivati in riva al Noncello col chiaro intento di non prenderle, hanno vita facile grazie alla loro ottima organizzazione difensiva. Il tecnico neroverde conferma Vogliacco centrale difensivo, in mezzo rimette Bombagi per Zammarini, Berrettoni torna titolare come trequartista, in attacco è Ciurria ed affiancare Candellone. […] E all’11’ trova un gol da cineteca: Candellone recupera un corto rilancio della difesa marchigiana e serve l’accorrente Gavazzi, il quale da trenta metri lascia partire un bolide spettacolare, che finisce all’incrocio. Secondo centro in campionato per la mezzala. Il pareggio della Samb, un po’ inaspettato, arriva pochi minuti più tardi: punizione dal lato corto di destra dell’area di casa, spiovente di Russotto e tra le belle statuine neroverdi svetta Fissore, Bindi intercetta ma non trattiene: 1-1. […]
Ore 15.10 – (Messaggero Veneto) Seguendo il “mood” sostanzialmente positivo che si respirava a fine gara al Bottecchia, la ventinovesima giornata è da registrarsi come un ulteriore passo avanti verso la serie B. Le distanze dalle due più accreditate inseguitrici Triestina e Feralpi rimangono invariate, ma con una partita in meno da disputare. Certamente non è mancato di esprimersi anche il partito dei “mai contenti”, così come quello del “bicchiere sempre mezzo vuoto”, che non poteva non interpretare il pareggio contro la Sambenedettese come un’occasione persa per l’allungo decisivo.Vero, un fondo di rammarico ci può stare vuoi per il gol più che evitabile, vuoi per una formazione iniziale che, come confermato dai cambi di inizio della ripresa, ha visto Bombagi, Berrettoni e Ciurria decisamente mai in partita. Un’amarezza argomentata da osservazioni oggettive, ma che non tengono conto di un avversario che, come ampiamente preventivato e come rappresentato fedelmente dalle statistiche, era venuto al Bottecchia per non perdere. […]
Ore 14.50 – (Messaggero Veneto) Attilio Tesser si prende il punto che questa gara gli ha dato: «È buono perché fa classifica», afferma. Tuttavia nel volto dell’allenatore del Pordenone rimane un po’ di rammarico: una sensazione che trova conferma nelle sue parole. «Peccato essere andati in vantaggio e non aver mantenuto l’1-0 – attacca in conferenza stampa -. È stata una gara combattuta, in cui abbiamo sofferto per la prima volta le palle inattive degli avversari. Col passare dei minuti, a ogni modo, la Samb si è abbassata molto: noi abbiamo provato a vincere, ma non siamo riusciti a finalizzare quanto creato». Intanto il vantaggio sulle avversarie è rimasto invariato e un altro turno è andato in archivio: a Tesser tutto questo non interessa. «Noi dobbiamo guardare il nostro cammino – spiega -. Pensiamo alla sfida con la Triestina, in programma domenica, con la piena consapevolezza dei nostri mezzi: andremo al Rocco con la stessa mentalità che abbiamo portato sugli altri campi. Ci giocheremo la nostra gara, con grande tranquillità». […]
Ore 14.30 – (Messaggero Veneto) […] Pensa già al match di Trieste anche Davide Gavazzi ma, prima, analizza la gara con la Samb. E a riguardo ammette l’errore commesso sul gol di Fissore: «Ho letto male la situazione – afferma – e il calciatore che dovevo marcare è andato in rete. Peccato, una disattenzione che si poteva evitare. La mia marcatura? Ho visto la difesa rossoblù lontana e, dopo aver stoppato bene il pallone, ho pensato di calciare: sono contento da quel punto di vista, la gioia personale mancava da un po’. Nel corso della gara abbiamo avuto anche le opportunità per vincere ma forse abbiamo peccato in lucidità nella fase finale della manovra». Al Rocco il Pordenone va «per ottenere i tre punti, come sempre», chiude il centrocampista lombardo. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Venezia non inverte il trend negativo e si trova ora in piena zona-rossa. Starà al presidente Joe Tacopina decidere del futuro di Walter Zenga che in queste ultime undici partite ha conquistato solamente sette punti collezionando sei sconfitte: una perfetta media-retrocessione. Di sicuro il team lagunare visto ieri sera al Bentegodi ha mostrato una consistenza e una voglia ben differenti rispetto allo stop interno di mercoledì con il Perugia. L’Hellas era avversario tosto ma la squadra di Zenga ha saputo affrontarlo con il giusto piglio, pur con tutti i limiti d’organico conosciuti: la differenza tra le due squadre su questo fronte è davvero notevole. Cuore e grinta hanno fatto sperare alla tifoseria giunta in buon numero almeno in un pareggio che però non è arrivato. Il Venezia parte con uno schieramento 3-5-2 che diventa 4-4-2 con l’arretramento di Zampano sulla sinistra quando l’Hellas avanza da quella parte. Davanti alla difesa a fare filtro ulteriore si piazza Schiavone. Attacco affidato a Di Mariano e Bocalon. […] La partita si chiude con tanta confusione e nessuna palla utile per tentare un pareggio in extremis. In attesa delle decisioni del Venezia in merito alla panchina c’è da segnalare che i lagunari ritorneranno in campo lunedì 11 alle 21 al Penzo contro il Palermo.
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Walter Zenga cerca di analizzare gli aspetti positivi della sconfitta. Mister, il Venezia e’ rimasto in partita sino allo scadere anche se e’ stato più il Verona a sfiorare il raddoppio che il Venezia ad avere la palla della parita. «Partiamo da una considerazione: avevamo fuori un miliardo di giocatori. La difesa con cui siamo partiti era tutta nuova, eravamo e siamo in grande emergenza. Ho pensato di partire a quattro, poi una volta sotto siamo andati a tre e per assurdo abbiamo sofferto più a tre che a quattro. E’ vero, abbiamo creato poco ma abbiamo anche concesso poco. Vicario ci ha tenuti in partita parando il rigore a Pazzini, ma anche Silvestri nella prima frazione ha salvato il Verona». […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Squadra che vince non si tocca, dice un vecchio adagio. E quelle che perdono o pareggiano? Si cambiano in continuazione, con il risultato che alla fine in campo la confusione regna sovrana. E lo si è visto anche ieri a Verona con il Venezia battuto 1-0. Una partita in cui, nei primi 20′, la squadra di Zenga non ne è venuto fuori, tanto che il tecnico a un certo punto ha arretrato Zampano, cambiandolo di fascia, passando dalla difesa a tre a quella a quattro. La sua squadra era però già sotto, con Di Gaudio che ha sfruttato un buco sulla destra, contrastato solo da Lombardi (un attaccante), e mettendo indisturbato il pallone sotto l’incrocio. Un Venezia che, preso in velocità, è andato nel panico. Poi, per carità, va detto che Zenga ha dovuto reinventare la sua difesa, mettendo insieme Fornasier, Coppolaro e Cernuto, che assieme non avevano mai giocato. Ma prima o poi i problemi arrivano per tutti, basti pensare al Verona a cui mancavano ieri una decina di giocatori. Tuttavia il Venezia non è decisamente nelle condizioni per fare esperimenti continui, e del resto anche il presidente Joe Tacopina, incavolato come poche volte lo si è visto mercoledì scorso, ha ribadito che la pazienza non è infinita. […] Tre punti al Verona, tifosi scontenti e adesso si avvicina la sfida del Penzo contro il Palermo, ma con la panchina di Zenga che traballa sempre più.
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Terza sconfitta consecutiva per il Delta Porto Tolle. La squadra biancazzurra crea pericoli per tutta la parta ma alla fine, proprio nel momento migliore, è l’Este ad avere la meglio con un gol incredibile di Chajari. Vittoria importante per la squadra padovana, che le permette di risalire in classifica. La prima occasione degna di nota arriva su un calcio d’angolo per la squadra di casa: Pandiani mette in centro e Gherardi per poco non ci arriva con la punta del piede. Poco dopo Meucci crossa per Pandiani, che prova a infilare la palla in rete sul primo palo, ma è bravo Lorello a bloccare con tempestività. […] Nei minuti finali il Delta Porto Tolle si lancia tutto in attacco per cercare di portare a casa i tre punti. Nel momento migliore per i biancazzurri, al 43′ Chajari calcia di potenza da fuori area trovando la rete che regala la vittoria all’Este, con Pigozzo che si allunga sulla destra, ma non riesce ad arrivare sul pallone. Finisce 0-1.
Ore 12.10 – (Mattino di Padova) La domenica di Carnevale ha giocato un brutto scherzo al Campodarsego, beffato in pieno recupero dall’ArzignanoChiampo. Un risultato amarissimo per i padovani, non solo perché erano passati in vantaggio per primi e a lungo hanno tenuto le redini del gioco. Ma anche perché in classifica ne hanno beneficiato gli avversari diretti: i vicentini che hanno preso il largo a un punto dalla capolista, l’Union Feltre che li ha superati nuovamente e la Virtus Bolzano che li ha agganciati. La partenza è avara di emozioni per il pressing. Perlomeno fino alla cavalcata di Scandilori al 26′, atterrato in area da Spaltro: l’arbitro decreta il rigore, batte lo specialista Zane che non sbaglia. […] Al 37′ giunge però la doccia fredda, con Bigolin che – lasciato smarcato – segna di testa nel corso dell’ennesima azione dalla bandierina. I suoi compagni ne escono rinfrancati e cercano il ribaltone. Che sfiorano con la punizione di Valenti, bell’esecuzione e palla vicino al sette. Nell’ampio recupero si continua a combattere. I padovani tornano in avanti, con un cross di Michelotto per la testa di Vuthaj: tutto molto bello tranne la mira, perché la palla esce a lato. Gol mancato gol subito, con la serpentina di Valenti in area piccola e la sfortunata deviazione di Colman Castro sul suo cross.
Ore 11.40 – (Gazzettino) […] L’attaccante di Valdobbiadene si è scrollato di dosso i recenti acciacchi fisici (mal di schiena) e in tandem con Moncini sta tornando quello ammirato ad inizio stagione. Finotto non ha mai perso la fiducia nei propri mezzi, consapevole che anche il problema del gol, con il lavoro e il Cittadella in ripresa, sarebbe stato risolto. È successo nella gara (sulla carta) più difficile dell’anno. «Non sono mai stato ossessionato dal gol. Ero tranquillo perché prima o poi sarebbe arrivato». Al pari della squadra, anche il periodo più difficile di Finotto è cosa passata. «Ho giocato con il mal di schiena, ho pure saltato partite per questo problema, adesso mi sono ripreso bene. Non avverto più fastidio, ora mi manca la forma migliore, non sono ancora al cento per cento, devo allenarmi per recuperare le due settimane di stop e tornare nella migliore condizione». L’ex spallino aveva timbrato il cartellino anche a Pescara, in quella che fino a sabato era stata l’ultima vittoria esterna del Cittadella. Un altro gol pesante. «È importante siglare reti che valgano i fini della classifica». […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Il castiga-grandi. E, più ancora, il castiga-Brescia. Mattia Finotto è tornato al gol e, anche stavolta, ne ha realizzato uno di pesante, dopo essere risultato decisivo già a Pescara, nell’ultima vittoria esterna prima di quella del Rigamonti e dopo che, proprio contro il Brescia, aveva siglato la sua prima rete con la maglia del Cittadella in campionato. Le rondinelle sono tra le sue vittime preferite: le aveva già colpite con una doppietta quando ancora vestiva la maglia della Spal. «Contro di loro segno spesso, sì. Per questo gol la soddisfazione è tanta, perché il Brescia in questa stagione non aveva mai perso in casa e veniva da una striscia positiva molto lunga. Ma, soprattutto, perché è servito alla squadra». […] Del Cittadella visto al Rigamonti sono piaciuti entrambi i volti: quello della squadra che va a imporre il proprio calcio alla capolista, ma anche quello di chi sa soffrire. «Nella ripresa abbiamo faticato, è vero, ma va considerato anche il valore dell’avversario». Decifrare la classifica, adesso, è persino complicato: ufficialmente, anche dopo i risultati di ieri, il Citta è tornato in zona playoff, ma occorre attendere l’omologazione del 3-0 della partita tra Spezia e Livorno, sub iudice per un ricorso della società toscana legato al tesseramento di Okereke. Che sia ottavo o nono, il Cittadella comunque si è rimesso in carreggiata. «Le tre sconfitte di fila ci hanno fatto scivolare indietro. Dovevamo tornare a correre, come abbiamo ripreso a fare, per rialzarci. Ma è comunque presto per guardare la classifica, per adesso pensiamo solo alla prossima partita col Pescara». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Ma da parte nostra ci deve essere la fiducia di ribaltare la situazione, sarebbe grave mollare a dieci gare dalla fine. Ripeto, bisogna avere fiducia e trovare gli spunti positivi, anche se non sono tanti, perchè dobbiamo crederci sino all’ultimo». Della prestazione con il Crotone, con la squadra che ha in pratica regalato il primo tempo, per poi scuotersi dando il meglio nella ripresa. «L’unica giustificazione che posso trovare è la tensione per la posta in palio. In queste situazioni la paura ti attanaglia le gambe, ed è evidente che nella prima frazione abbiamo fatto troppo poco per impensierire l’avversario, pur avendo creato una palla gol con Cappelletti. Nella ripresa invece abbiamo mollato gli ormeggi. È una partita nella quale potevamo e dovevamo fare di più, anche se abbiamo avuto tre situazioni importanti per segnare». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) […] «Ci aspettavamo tutti la vittoria con il Crotone – spiega il direttore generale Giorgio Zamuner – Eravamo convinti e consapevoli che ci avrebbe dato slancio e morale, e poteva essere una svolta al nostro campionato. Allo stesso tempo però dobbiamo essere bravi a pensare che non tutto è perduto, e fino a quando la matematica non ci condanna non possiamo mollare. Chiaro che mano a mano che passano le partite, la situazione si complica sempre di più. Però siamo fiduciosi di fare questo filotto di vittorie, almeno un paio che sono quelle che ti possono permettere di ributtarti dentro al calderone e raggiungere l’obiettivo minimo che avevamo pensato a gennaio, ossia i play out». Quindi aggiunge: «Se oggi guardo la classifica e i possibili scenari, non c’è da essere felici.
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Abbiamo il dovere di crederci, giocheremo alla morte nelle partite che rimangono». Il pareggio con il Crotone ha lasciato l’amaro in bocca, ma Daniel Cappelletti suona la carica in vista del prossimi impegni, a cominciare dalla trasferta di sabato con lo Spezia. «Un’altra partita molto difficile, ma se rischiamo poco in difesa come nelle ultime due gare, davanti prima o poi le occasioni arrivano e dobbiamo concretizzarle. Mi sto mangiando le mani per la palla gol che ho avuto, forse potevo avvicinarmi di più alla porta, invece ho pensato a calciare ed è stata la scelta sbagliata. Abbiamo affrontato la partita nella maniera giusta, anche se nel primo tempo eravamo un po’ contratti perché l’importanza di questo scontro diretto ci aveva portato via un po’ di energie mentali. Poi abbiamo creato le occasioni per segnare, siamo mancati lì: dovevamo essere più bravi a sfruttarle».
Al triplice fischio il pubblico vi ha fischiato. «Più che legittimo, non siamo certo nella condizione di poter rimproverare i tifosi che ci sono stati sempre vicini». […]
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Molte delle critiche piovute nelle ultime settimane riguardano il modo in cui la squadra affronta l’avversario di turno: in sostanza, tifoseria e una parte degli addetti ai lavori rimproverano a Bisoli di pensare più a difendere che ad attaccare, osando poco. Questo chiama in causa ovviamente le scelte di formazione e l’approccio alle partite: serve un comportamento diverso, in una parola rischiare di più. […] Non lasciare nulla di intentato per poter arrivare a quota 36, l’unico obiettivo realistico, a questo punto, di un campionato nato nel segno dell’illusione e virato poi nella direzione peggiore possibile. Anche per tale motivo è probabile che la società decida di portare il gruppo in ritiro anticipato a metà settimana in vista dell’incontro di La Spezia di sabato. Un sacrificio ritenuto necessario per compattare ancora di più i biancoscudati e spingerli verso una vittoria che, ora più che mai, è necessaria per non dire addio in anticipo alla categoria.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Appuntamento in mattinata, nella sede di viale Nereo Rocco. Seduti allo stesso tavolo, uno di fronte all’altro, il presidente Roberto Bonetto e il direttore generale Giorgio Zamuner. Un solo argomento al centro del summit odierno: come riuscire a tirar fuori il Padova dal tunnel in cui si è cacciato e che porta dritto nel burrone della Serie C. Mancano 10 partite – equamente divise in 5 casalinghe e altrettante in trasferta – da qui all’11 maggio, quando si esaurirà l’ultima giornata del campionato cadetto, ed i biancoscudati dovranno provare a mettere insieme almeno 16 punti sui 30 disponibili, per sperare nei playout. Non ci sono più alibi o giustificazioni che reggano, “qualcosa va fatto”, per dirla con le parole pronunciate dal presidente dopo lo 0-0 con il Crotone, per agganciare gli spareggi-salvezza, distanti ora tre lunghezze. Ed ecco il motivo per cui, nella “pancia” dello stadio Euganeo, si farà il punto all’inizio della settimana che porterà a La Spezia. Dire che la posizione del mister sia solida è un azzardo, ma l’allenatore di Porretta Terme non è sull’orlo adesso di un secondo esonero. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Un periodo buio che sembra non voler passare mai: «Purtroppo abbiamo buttato via un’altra occasione», scuote la testa Cappelletti, «anche contro il Crotone abbiamo affrontato la partita nella maniera giusta, nella posizione in cui siamo non possiamo certo aspettarci un gioco spumeggiante. Come capitato nelle ultime uscite abbiamo concesso poco, senza riuscire a finalizzare. Non abbiamo avuto né la forza né la fortuna di segnare. Ma non ci arrendiamo, proviamo a trasformare questa delusione in energia positiva». Il giocatore non si dà pace nemmeno per l’occasione che non è riuscito a sfruttare nel primo tempo: «Forse sono arrivato un po’ stanco in area di rigore. Era una fase della partita in cui era il Crotone ad avere in mano il pallino del gioco e noi stavamo correndo tanto. Se fossi arrivato sulla palla con maggior lucidità sarei riuscito ad avvicinarmi maggiormente alla porta e invece ho pensato di calciare subito. Una scelta sbagliata, mi sto ancora mangiando le mani». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La missione salvezza del Padova si fa sempre più dura, specie se il Livorno questa sera dovesse battere il Benevento, portando il divario dal quart’ultimo posto a sei punti. Per ora non ha pagato nemmeno la rivoluzione di gennaio, visto che il cammino è pressappoco simile a quello del girone d’andata. Il Padova le ha provate tutte, cambiando uomini, schemi e allenatori. Ma la situazione non si sblocca. Sabato contro il Crotone, dopo l’uscita per infortunio di Trevisan, l’unico reduce in campo dalla promozione dello scorso anno era Daniel Cappelletti. Un fedelissimo di Bisoli. Che dopo un periodo di appannamento ha ritrovato la maglia da titolare nel momento più delicato della stagione.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova riprenderà ad allenarsi oggi in vista della trasferta a La Spezia, con gli occhi puntati sulle condizioni degli ultimi infortunati. Bisoli ha ammesso che sarà impossibile recuperare sia Trevisan che Cherubin, usciti anzitempo contro il Crotone. Ma se per quest’ultimo si tratta di uno stiramento (almeno un paio di partite di stop), Trevor ha accusato un forte dolore al ginocchio e la speranza è che si tratti solo di una distorsione. Sicuro assente anche Broh, sono da valutare le condizioni di Pulzetti che soffre per un’infiammazione all’adduttore.