Live 24! Padova-Crotone, -2: allenamento a porte chiuse, e primo assaggio di Biancoscudo per Cocco…

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Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Sono partite le prevendite per i prossimi match del Pordenone, in programma domenica al Bottecchia con la Samb (alle 16.30) e il 10 marzo al Rocco con la Triestina (alle 20.30). L’interesse e la curiosità del popolo neroverde sono soprattutto orientate all’incontro nel capoluogo giuliano, crocevia fondamentale della stagione: i tifosi alabardati hanno già dato una buona adesione acquistando 1.500 tagliandi (pur essendo l’incontro fuori dal programma degli abbonamenti), i supporter neroverdi hanno iniziato a organizzarsi per offrire il sostegno che la formazione di Tesser merita in un evento del genere. Difficile fare una stima di quanti si muoveranno da Pordenone, soprattutto visto l’orario (un po’ scomodo) dell’incontro: non si arriverà certo all’esodio di San Siro, ma circa 400 persone potrebbero spostarsi verso il Rocco.C’è bisogno del calore del popolo dei ramarri in quanto la Triestina, tra le mura amiche, è un caterpillar: 32 i punti conquistati al Rocco, frutto di nove vittorie, cinque pareggi e un ko. Si tratta del miglior ruolino di marcia della categoria. […]

Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Vince nettamente il Vicenza contro un modesto Gozzano che solo nella seconda metà del primo tempo ha creato qualche problema ai biancorossi che continuano il cammino in Coppa Italia dove in semifinale affronteranno il Monza. Colella schiera il 4-3-1-2 annunciato con Davide Bianchi preferito all’ex padovano Salviato nel ruolo di terzino destro e con Zonta in mediana preferito a Cinelli. In avanti si punta sulla rapidità di esecuzione di Curcio che appoggia le due punte Guerra e Giacomelli, anche se l’ex pescarese spesso parte da sinistra per poi accentrarsi. L’avvio del match è tutto di marca biancorossa con i padroni di casa che già al 7’ passano in vantaggio. L’azione si sviluppa sulla corsia di sinistra, con Nicolò Bianchi che serve in profondità Giacomelli che dal fondo mette in mezzo un pallone che Curcio calcia di prima: la sfera viene deviata, probabilmente in maniera determinante, da Gigli e si insacca sotto l’incrocio dei pali. […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia alla deriva, senza nemmeno più la forza di reagire, di cercare di rovesciare con il carattere una situazione che è diventata pericolosissima e sicuramente imbarazzante. Ma non è al momento a rischio la panchina di un Walter Zenga sempre più inviso al pubblico, con la prima pesante contestazione anche da parte degli ultras al comportamento della squadra. Il presidente Joe Tacopina ha ribadito la sua fiducia in Zenga e ha lamentato la mancanza di carattere dimostrata dalla squadra e l’assenza di un vero leader tra i giocatori. La caduta di ieri sera al Penzo contro un Perugia onesto ma non irresistibile ha riproposto i limiti dei questa squadra. Di certo sette punti conquistati su 30 a disposizione sono veramente pochissima cosa e fanno apparire le ambizioni di playoff come lontani sogni di mezz’estate. La realtà della classifica è ben più amara e pericolosa, con la zona playout a un solo passo e quella retrocessione appena più in là. Necessaria quindi un’immediata svolta che tarda a venire e della quale non si vedono assolutamente nemmeno delle lontane avvisaglie. Ieri sera crollo verticale contro il Perugia di Nesta. Squadra più determinata e capace di imporre il proprio gioco, sfruttando qualsiasi errore e indecisione della formazione lagunare per costruire il suo successo. Cosa che si è concretizzata dopo poco più di 10 minuti ed è stata difesa anche nei due momenti più delicati: quando a Bocalon è stato parato il rigore e dopo nel frangente in cui gli ospiti hanno saputo replicare immediatamente al pareggio lagunare riportandosi in vantaggio. Chiusura del tempo in discesa con la terza rete e poi amministrazione del vantaggio nella ripresa con qualche palla di troppo sprecata. […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tanti fischi e inviti ultrà ad andare a lavorare e a tirare fuori gli attributi, per un Venezia che perdendo anche al Penzo col Perugia ha acuito la sua crisi nera. «Fa male aver perso una partita che dovevamo vincere e non sono felice di quello che ho visto dalla squadra ha tuonato nel post partita Joe Tacopina Nei primi 25′ abbiamo giocato bene e pressato molto, dopo il gol ci siamo impauriti e cambiando mentalità e atteggiamento e ciò non va affatto bene». Il patron arancioneroverde, oggi in partenza per gli States, ha parlato senza giri di parole dell’attuale posizione di mister Zenga. «Walter è ancora il nostro allenatore e lo sarà fino a che continuo ad avere fiducia in lui. In questo momento ce l’ho ancora, per lui come nei confronti di nessuno la fiducia è infinita, ora come ora però la mia è inalterata. Il problema non è l’allenatore bensì la squadra perché non ha un leader né gli attributi giusti». Tacopina punta quindi il dito nei confronti degli arancioneroverdi. «Avrei voluto giocatori morire ed esalare l’ultimo respiro in campo, questo gruppo deve capire cosa non va e risolvere i problemi con le sue forze perché in campo non scende Zenga. Se il derby di Verona sarà decisivo? Per noi tutte le partite sono una questione di vita o di morte, se i giocatori non lo capiscono allora non li voglio nel mio spogliatoio. Sicuramente non ci stanno mettendo il cuore, non sono felice e credo lo sappiano bene». […]

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il primo gol della sua seconda vita arancioneroverde sembra proprio non voler arrivare. Ovviamente scuro in volto Riccardo Bocalon, sul morale del quale pesa come un macigno l’errore dal dischetto con cui ha esaltato Gabriel sprecando il rigore procurato da Vrioni e che poteva valere il pareggio. «Provo tantissima amarezza, per il mio errore e per la sconfitta le parole dell’attaccante lagunare le colpe sono nostre e soprattutto mie perché ho sbagliato un rigore pesante, ma sia chiaro che mi prenderei di nuovo e anche subito la responsabilità di calciarlo. L’amarezza dei tifosi? Fa parte del calcio, ci prendiamo i fischi, a fine gara siamo andati a ringraziarli per il loro sostegno. Ci aspettano ancora una serie di finali, mettiamoci l’elmetto in testa e andiamo alla guerra. Io sono tornato qui per mettermi in discussione e per dare tutto quello che posso dare». Quali le difficoltà della squadra in questa lunga fase senza vittorie? «Oggi come oggi non riusciamo a concretizzare quello che creiamo e andiamo in difficoltà ammette Bocalon Dobbiamo andare in campo più concentrati, l’allenatore più di dircelo non può fare, quindi sta a noi giocare nel modo che ci servirà per svoltare». […]

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La caduta è continua. Una partita vinta (col Padova) nelle ultime dieci, tre perse nelle ultime quattro, cinque punti in sei gare dall’inizio del girone di ritorno. La gioia che diventa rabbia, la speranza (dei playoff) che si fa incubo (della retrocessione), l’allenatore osannato all’arrivo si trasforma in unico responsabile di un tracollo impensabile fino a un mese fa. E adesso il derby di domenica al Bentegodi, con il Verona, diventa uno spartiacque. Non serve nemmeno l’incitamento del presidente Joe Tacopina che nella ripresa si presenta in campo con i suoi giocatori: il Venezia non svolta, anzi sembra sempre più avvolto in una spirale che rischia di portarlo in serie C, con due sfide che più in salita non si può all’orizzonte contro Verona e Palermo. Anche perché la tensione è sempre più palpabile con l’allenatore insofferente anche alle contestazioni del pubblico: «Stai tranquillo, non ho problemi, torna a casa», dice a un tifoso che lo invita ad andarsene. «Vai a dare una svegliata a Vrioni altrimenti lo ammazzo…», aggiunge poco dopo parlando con un collaboratore dopo l’ennesima azione sfumata senza risultati. Eppure l’Uomo ragno aveva cercato di dare una scossa cambiando formazione, lasciando in panchina Di Mariano e Bentivoglio e schierando la squadra con Bocalon e Vrioni. Spazio anche a Zennaro e Pinato ma nonostante un inizio volenteroso è proprio il Venezia a capitolare (in una partita in cui la difesa si è messa a riposo) per uno svarione di Schiavone che perde palla a metà campo, permettendo a Sadiq di fare 30 metri palla al piede e colpire dal limite senza nessuno a contrastare. […]

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Zenga è il nostro allenatore, continuo ad avere fiducia in lui, il problema è la squadra che non ha un vero leader e che è senza attributi. Avrei voluto vedere i giocatori morire in campo ma così non è stato». Il presidente Joe Tacopina è deluso e preoccupato. Arriva in sala stampa dopo la fine della partita ed è un fiume in piena. Fiducia infinita con Zenga? «Non è infinita con nessuno ma in questo momento sì». La partita con il Verona decisiva? «Tutte sono decisive per noi, questo gruppo deve capire il problema e risolverlo in fretta». E ancora: «Dovevamo vincere, non mi è piaciuto il modo in cui abbiamo perso. E anche quello ho visto non è una cosa di cui sono molto felice: giocatori impauriti, privi di grinta, è cambiato l’atteggiamento. Avrei voluto vedere dei leoni in campo». […]

Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Finisce male, una partita forse mai cominciata. Cori di tutti i generi, dall'”andate a lavorare” al “vogliamo gente che lotta”, ce n’è per tutti, società, tecnico e allenatore. La curva così incazzata (si può dire? sennò leggete arrabbiata) non la si vedeva da un pezzo. Passano in secondo piano perfino le filastrocche che si becca Falzerano, ex non rimpianto. Il Venezia perde 2-3 e perde male, il Perugia merita vittoria e tre punti. Che scatti l’allarme, la classifica non è un disastro ma da adesso in poi non permette sonni tranquilli, la zona playout è là e le squadre che stanno sotto stanno facendo punti. Non si può dire che Zenga non le abbia provate tutte, sarà anche il senno di poi, però forse è proprio questa mancanza di una identità ben precisa a mettere in difficoltà la squadra contro un Perugia sicuramente più rapido e geometrico. Dunque Venezia col 4-4-2 iniziale, rombo di centrocampo con Zennaro vertice alto e Schiavone basso. Le punte incrociano poco, si lavora più sull’esterno destro, parecchi i cross di Zampano, il primo che gli riesce bene porta al gol di Segre. Per contro il Perugia, che si vede in questa serata che anticipa la primavera, è decisamente migliore rispetto a quello visto, e nettamente battuto, nei playoff dello scorso maggio. Differenze? Più varietà di manovra, più soluzioni, mentre l’anno scorso Nesta giocava molto sulla fisicità di Cerri in mezzo all’area. […]

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) «Zenga resta ma la fiducia non è infinita». Il presidente, Joe Tacopina, è arrabbiato e non lo nasconde. Non si aspettava una sconfitta in casa dopo quella di Livorno e ora la classifica si fa delicata prima di due gare importanti contro Verona e Palermo.«Era una partita da vincere», dice, «e mi dispiace il modo in cui è arrivata la sconfitta. Non sono contento del comportamento della squadra; nei primi 25 minuti abbiamo fatto bene, poi abbiamo subito lo svantaggio, ci siamo impauriti e modificato l’atteggiamento. La squadra non ha un vero leader, non ha gli attributi. I ragazzi dovevano morire in campo, sportivamente parlando, dovevano dare tutto e non è successo. Adesso il gruppo deve trovare il problema e risolverlo». L’avvocato americano difende Zenga. «Lui non c’entra», continua, «perché in campo ci vanno i giocatori. C’è stato un doppio corto circuito: dopo lo 0-1 e poi sull’1-2 dopo aver raggiunto il pari. Credo nell’allenatore, ho parlato con lui e i miei collaboratori per capire cosa non sta funzionando e trovare una soluzione. Ma la fiducia non è infinita».Il presente si chiama Verona, un derby da non sbagliare. «Ogni partita diventa fondamentale», continua, «e da qui alla fine saranno come delle finali di Champions: se i giocatori non lo capiscono, non voglio verderli nel mio spogliatoio. C’è stato un cambio di mentalità: non hanno messo né cuore né anima. Si può perdere in modo diverso». […]

Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Zenga non ci sta e, alla fine della gara, è un fiume in piena: «Non ho alcuna intenzione di dimettermi, e non per una questione di soldi, ma perché da questa situazione in cui siamo finiti, il Venezia lo tirerò fuori io, punto su punto, partita dopo partita». Walter Zenga ci mette la faccia, detta la linea e lascia intendere che – seppur la posizione di classifica sia preoccupante per il club – la volontà è quella di rimboccarsi le maniche e trovare la soluzione ai problemi attuali. «Questo è stato il risultato più bugiardo sulla faccia della terra», rincara, «nel primo tempo c’è stata solo una squadra in campo. Un Venezia che non ha mai rischiato nulla, ha preso tre contropiedi e tre gol. La dimostrazione che basta non tirare mai in porta per vincere le partite. Analisi frustrante, certo, ma abbiamo pure sbagliato un rigore in un momento cruciale. Non si può imputare nulla alla squadra, da come è stata in campo. È difficile fare una analisi e commentare una sconfitta del genere, ma è poi giusto che, sommando gli ultimi risultati, qualcuno contesti». […]

Ore 12.10 – (Gazzettino) Simone Branca nel ruolo di regista del gioco granata? È successo per poco tempo nell’ultima partita vinta dal Cittadella sul Lecce. Sabato a Brescia dovrebbe rientrare capitan Iori in regia, mentre Simone Pasa – suo sostituto naturale- si sta curando il piede sinistro uscito malconcio dal match con i salentini. «Avevo già giocato da mediano basso ai tempo dell’Alessandria – precisa il ventiseienne nato a Busto Arsizio – e in allenamento avevamo fatto qualche prova. Poi è capitato appunto con il Lecce dopo l’uscita di Pasa. Con l’ingresso di Frare e l’avanzamento di Drudi in quel ruolo sono tornato a fare la mezzala». […] Sul sonante 4-1 al Lecce, sottolinea: «Sapevamo che era una squadra tosta, lo ha ridadito subito martedì sera a spese del Verona. Quattro gol comunque sono tanti, siamo contenti perchè venivamo da un brutto periodo e avevamo tanta voglia di sbloccarci. Esserci riusciti rafforza il morale, oltre ai tre punti che sono preziosi per la classifica». La concentrazione adesso è tutta rivolta alla sfida di sabato al Rigamonti di Brescia. «Lo scoglio della capolista metterà a dura prova la nostra volontà di dare continuità alla vittoria sul Lecce. Il Brescia nel turno infrasettimanale ha fatto fatica con il Padova, ma sappiamo che ha un organico di primissimo piano e tanti giocatori di qualità». […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Un vichingo per regista. Tra le mosse di Roberto Venturato che più hanno colpito nella gara con il Lecce c’è stato il triplo avvicendamento nel ruolo di playmaker: con Iori indisponibile, si sono alternati Pasa, a sua volta uscito per i postumi della botta al piede rimediata a Benevento, Branca e Drudi. Ed è proprio Simone Branca – ingaggiato dal digì Marchetti un po’ a sorpresa la scorsa estate dai danesi del Vejle, e subito rivelatosi uno degli innesti più azzeccati – a rivelare che il suo spostamento «era stato provato solo in un paio di azioni in allenamento, ma comunque avevo già giocato in quella posizione quando ero all’Alessandria. Ho cercato di fare del mio meglio, per poi tornare mezzala quando è entrato Frare ed è stato avanzato Drudi. Manuel sta recuperando e sarà valutato giorno per giorno, Pasa ha ancora quel problema al piede, Drudi sarà squalificato: se servirà giocare ancora da mediano basso, io ci sono». […] «Sabato ci attende una partita super importante, che vogliamo vincere dopo il 2-2 della gara di andata al Tombolato, con quel rigore non assegnato a Finotto. In un certo senso il Brescia si è lanciato proprio dopo quel pareggio in casa nostra, andando in fuga. Ma anche se Donnarumma sta segnando con una continuità incredibile, e ha alle spalle una bella squadra, non credo che gli uomini di Corini abbiano già chiuso i conti per la promozione». «Nel calcio tutto può succedere. Io non potrò mai scordare la mia esperienza con l’Alessandria, in Serie C: eravamo a +12 sulla seconda, ma alla fine la Cremonese ci superò. Dobbiamo giocare come sappiamo ed essere concreti. Proprio come con il Lecce».

Ore 11.20 – (Gazzettino) Oltre a Mbakogu, adesso il Padova può contare su una punta di struttura in più. «L’idea è quella di avere sempre a disposizione una torre centrale da qui sino al termine del campionato, e all’occorrenza giocare con due torri quando si tratta di dovere forzare la partita. Del resto Mbakogu ha dovuto saltare di recente le partite con Foggia e Pescara, e con il Brescia non era ancora al top della condizione, per cui un giocatore come Cocco ci avrebbe fatto comodo martedì sera nell’ultima mezz’ora. Barisic poteva essere un’alternativa in attacco a Mbakogu, ma continua ad avere dolore al ginocchio, e allora abbiamo deciso di tesserare Cocco. Si è presentato bene, nel senso che ha dato la sensazione di volerci dare una mano per raggiungere l’obiettivo». […]

Ore 11.10 – (Gazzettino) Un ulteriore rinforzo in attacco per cercare di non lasciare nulla di intentato nella corsa alla salvezza. Da ieri Andrea Cocco, classe 1986, è un nuovo giocatore del Padova e oggi alla Guizza effettuerà il primo allenamento agli ordini di Bisoli. […] È il direttore generale Giorgio Zamuner a spiegare i contorni della trattativa: «Sinceramente ci stavamo ragionando da un po’ di giorni, visto che ci era stato proposto da Chiaretti, il suo l’agente. Tecnicamente abbiamo valutato che ci servisse un attaccante con determinate caratteristiche per avere un’alternativa a Mbakogu, e abbiamo deciso di tesserarlo. Sino a fine gennaio si è allenato con il Pescara, nell’ultimo periodo con un preparatore. Domani (oggi, ndr) si aggrega alla squadra, ma non so se potrà essere convocabile per la partita con il Crotone».

Ore 11.00 – (Gazzettino) C’è però la volontà di metterla a posto da entrambe le parti. E lo faremo». Insomma, trapela fiducia, anche se la fumata bianca non appare ancora in dirittura d’arrivo. […] Broh, uscito anzitempo l’altra sera per un problema al flessore, si è sottoposto a una risonanza magnetica. Difficilmente recupererà Pulzetti che con il Brescia è rimasto in panchina a causa di un fastidio agli adduttori. Per contro, però, tornerà a disposizione Calvano, rimasto ai box con il Brescia a causa di una distorsione alla caviglia: oggi tornerà a lavorare con i compagni, dopo avere effettuato ieri pomeriggio un allenamento personalizzato. Sempre in mezzo al campo Bisoli potrà contare anche su Lollo: con le Rondinelle solo la richiesta del cambio di Capelli (crampi) ha stoppato l’ingresso in campo del centrocampista, che sarebbe dovuto entrare al posto di Mbakogu con il compito di marcare Tonali.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Il sigillo del momentaneo vantaggio con il Brescia, e il rinnovo del contratto. Sono giorni caldi per Davide Mazzocco, che se da un lato è totalmente concentrato sul campo per conquistare la salvezza con i biancoscudati, dall’altro ha dato mandato al suo nuovo agente Augusto Carpeggiani di discutere il prolungamento del rapporto con il Padova che scade al termine della stagione. Proprio riguardo alla trattativa, oggi potrebbe esserci un ulteriore contatto tra il diggì Zamuner e il procuratore del centrocampista. La scorsa settimana è andato in scena un primo approccio: il club di viale Nereo Rocco che ha formulato la propria offerta mettendo sul piatto un biennale con tanto di adeguamento al rialzo dell’ingaggio, e ora attende una risposta o quanto meno una controproposta del suo agente. «C’è una trattativa aperta – spiega Zamuner – e non che si risolva in tre minuti.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Sono stato in campo finché ho potuto, ma poi ero cotto, ho avuto i crampi poco prima del gol loro ed era giusto lasciare spazio a chi era più fresco. In questa situazione non era facile tenere i novanta minuti». […] «Negli ultimi due mesi si sono fatti passi avanti, la strada è quella giusta e martedì si è disputata la partita che serviva, fatta di cattiveria agonistica, lotta e grinta su ogni pallone. La squadra, magari non bellissima, ha voglia di non mollare. Se siamo questi, c’è la possibilità di fare un filotto. Stiamo sul pezzo perché basta veramente una partita per svoltare e ricreare entusiasmo e fiducia». E questa svolta dovrà inevitabilmente arrivare sabato all’Euganeo nello scontro diretto con il Crotone. «Si tratta di una vera sfida spartiacque perché ci può fare restare agganciati alla speranza oppure ammazzarci quasi definitivamente. Ci prepariamo bene, sapendo che la strada intrapresa con il Brescia è quella giusta, anche in termini di compattezza».

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Un punto contro la prima della classe fa sempre bene, per come si era messa la gara potevano essere tre, ma è anche giusto pensare un po’ in positivo per non rendere ancora più difficile il nostro obiettivo». Così Daniele Capelli, tornato martedì sera in campo dopo uno stop di due mesi per un infortunio al ginocchio e subito capace di fornire un contributo importante nella retroguardia biancoscudata che nulla ha concesso al capocannoniere della serie B Donnarumma, prima autore di 22 reti. «Non me l’aspettavo di giocare racconta il centrale difensivo – e l’ho saputo solo la mattina della gara. Penso di essermi fatto trovare pronto, anche se ho avuto poco tempo per lavorare con la squadra, essendo rientrato in gruppo la scorsa settimana». Una risposta, nella sua gara numero duecento in serie B, sicuramente convincente. «Credo sia andata abbastanza bene, anche perché i compagni mi hanno dato una grossa mano.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Zamuner, quindi, si fiondò su Baraye, in uscita dal Parma ma non propriamente una prima punta, come ha dimostrato anche nelle sue prime apparizioni in maglia biancoscudata. […] «Vogliamo fare di tutto per non perdere questa categoria», spiega il direttore generale Giorgio Zamuner, «In campo abbiamo bisogno in ogni partita di almeno un centravanti fisico. Barisic poteva rappresentare una buona alternativa a Mbakogu, ma non sta bene, per questo dovevamo intervenire. Questa squadra ha bisogno di un costante riferimento offensivo e l’arrivo di Cocco può giovare a tutti gli attaccanti della nostra rosa».Ma non è che non vi fidiate delle condizioni di Mbakogu? «No, Jerry sta bene. Ma anche contro il Brescia negli ultimi 20 minuti stava faticando e non avevamo nessuno che potesse sostituirlo come caratteristiche. Cocco ci sarà utile».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Colpo di scena inaspettato in casa biancoscudata. Con una trattativa lampo il direttore generale Giorgio Zamuner ha portato a termine l’acquisto dell’undicesimo nuovo giocatore di un mercato di riparazione infinito, mettendo sotto contratto l’attaccante svincolato Andrea Cocco. Una mossa a sorpresa, nonostante già la scorsa settimana si era vociferato di un presunto interesse del Padova nei confronti dell’ex centravanti del Pescara, interesse che a suo tempo era stato smentito. Ma la società biancoscudata ci ha ripensato e con la lista degli “over” ancora da riempire, ha voluto affondare l’ultimo colpo nel reparto offensivo. Perché un nuovo attaccante? La riposta è da rintracciare sia negli sviluppi dell’ultima parte del mercato di gennaio, sia nelle croniche difficoltà sotto rete della formazione di Bisoli. Lo staff tecnico non aveva mai fatto mistero di voler inserire un altro centravanti da affiancare a Mbakogu e per questo a suo tempo l’obiettivo numero uno era Gaetano Monachello, che tuttavia il Pescara alla fine non liberò.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Due ritorni, molto diversi tra loro, sono finiti in copertina dopo Padova-Brescia. Il primo è il ritorno al gol di Davide Mazzocco, il centrocampista alle prese con il rinnovo contrattuale. Classe 1995, Mazzocco è l’ultimo reduce dell’anno zero biancoscudato, vale a dire della squadra vinse il campionato di Serie D nel 2015. Il mediano, con i grandi, ha sempre giocato a Padova, vivendo periodi di alti e bassi, rinnovando il contratto già in due occasioni, ma crescendo fianco a fianco alla società. Ora che si sta facendo grande ha attirato su di sé gli occhi di qualche altra squadra di B e di qualche addetto ai lavori, compreso l’agente Augusto Carpeggiani, che dal mese scorso è il suo nuovo procuratore. Carpeggiani e la società biancoscudata si vedranno oggi per parlare del rinnovo, dopo il primo incontro esplorativo di una decina di giorni fa. Per il momento le parti sono distanti, il Padova offre un biennale ma non c’è l’intesa. Mazzocco, intanto, preferisce pensare solo al campo e assaporare la gioia del primo gol stagionale segnato in casa: «Quasi non ci credevo, andare ad esultare sotto la Tribuna Fattori mi regala un’emozione pazzesca», confida, «peccato che il gol non sia servito per fare i tre punti, ora dobbiamo vincere con il Crotone». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Meno due giorni a quella che è già stata definita: “la partita della vita”. Sabato allo stadio Euganeo il Padova ospita il Crotone, in un nuovo scontro diretto per la salvezza. […] Bisoli vuole presentarsi con gli uomini più in forma, ma ancora una volta deve fare i conti con tante assenze, soprattutto a centrocampo. Broh quasi sicuramente non ci sarà, dopo il risentimento alla coscia che lo ha costretto ad uscire anzitempo con il Brescia. E anche capitan Pulzetti, che soffre di un problema muscolare, alzerà bandiera bianca e non tornerà prima della prossima settimana. Ci sono buone chance, invece, di rivedere Simone Calvano, che ieri si è allenato a parte, ma oggi dovrebbe provare a rientrare con il gruppo. Se non dovesse accusare troppo dolore alla caviglia infortunatasi a Pescara, contro i calabresi ritornerà dal primo minuto. E dal primo minuto, forse, potrebbe esserci anche Lollo, che martedì era in panchina e sarebbe entrato gli ultimi venti minuti se non avesse chiesto il cambio Capelli. In attacco rientrerà Bonazzoli al fianco di Mbakogu ma non è da escludere un tridente con Baraye.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Per la decisiva sfida casalinga di sabato prossimo contro il Crotone (ore 15), il Padova ripeterà l’iniziativa promozionale già andata in scena conto il Foggia. Tutti gli abbonati, infatti, potranno permettere a un amico di acquistare un biglietto a un euro per il proprio settore. I tagliandi potranno essere acquistati già in prevendita nei punti vendita Listicket, al Padova Store di via Roma oppure online al sito sport.ticketone.it. I biglietti saranno disponibili anche sabato allo stadio a partire dalle 13. Sono stati comunicati gli orari delle sfide dal 13esimo al 15esimo turno. Il Padova giocherà in trasferta con il Carpi sabato 6 aprile alle 15, in casa contro il Cosenza domenica 14 aprile alle 15 e il giorno di Pasquetta (lunedì 22 aprile) in notturna alle 21 a Palermo.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Non una sorpresa in senso assoluto, perché il suo nome era circolato già nei giorni scorsi. Dopo le prime smentite, evidentemente a Padova hanno cambiato idea, visto che da ieri Andrea Cocco, svincolato dal Pescara lo scorso 31 gennaio, è ufficialmente un nuovo giocatore biancoscudato. Un’operazione, quella conclusa a un giorno dalla scadenza odierna, data ultima entro cui era possibile tesserare giocatori senza contratto, figlia evidentemente delle difficoltà di Jerry Mbakogu, spedito in campo martedì da Pierpaolo Bisoli dal primo minuto, ma che non riesce a garantire continuità di rendimento e di minutaggio. Perché il Padova ormai non ha più tempo e deve mettere in campo tutte le risorse possibili per raggiungere la salvezza. Una salvezza che rimane lontana, considerati i risultati di una concorrenza che corre e l’assenza totale di vittorie da un mese a questa parte. […] «Abbiamo ritenuto di aggiungere un altro centravanti di ruolo alla rosa – spiega il dg Giorgio Zamuner – in questo momento dovevamo usare tutte le armi possibili per cercare di raggiungere la salvezza e abbiamo deciso di concludere questa operazione. Potevamo tesserare Cocco entro il 28 febbraio (ndr) e lo abbiamo fatto. Speriamo possa darci una mano a concludere la stagione raggiungendo il traguardo che tutti stiamo inseguendo con determinazione». […]




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