«Sono molto deluso, durante la settimana avevamo preparato molto bene la partita, ma non è bastato», scuote la testa il difensore centrale, Nicolò Cherubin, «il rigore concesso così a freddo ci ha tagliato le gambe, penalizzandoci oltremodo. La reazione c’è stata, ma non è bastata. Il momento è molto difficile, dobbiamo stare uniti e lavorare tanto per poterne uscire».
[…]«Non ho fatto una grande partita ne sono consapevole», ammette l’ex Cittadella, «ma ho l’esperienza necessaria per capire che non si possa essere sempre al massimo. Devo solo ripartire, rimboccandomi le maniche per far meglio. Il secondo gol del Pescara? Volevo tenere l’avversario alle mie spalle, con l’obiettivo di andare in anticipo sulla palla. È stato bravo lui ad arrivare prima, sfruttando quella frazione di secondo in cui l’ho perso con gli occhi». Dopo una sconfitta così amara, che vanifica i risultati precedenti e lascia strascichi di polemiche, sarebbe stato meglio avere una settimana per prepararsi alla prossima sfida o va bene rigiocare dopo pochi giorni? «Secondo me è meglio rigiocare subito come succederà. Il Brescia è un avversario molto difficile, dovremo essere bravi a resettare tutto per mettere in campo una grande prestazione in casa nostra».
[…]Come mai fate così tanta fatica sotto porta? A Pescara, contrariamente ad altre occasioni, siete anche arrivati più volte al tiro, senza mai riuscire a buttarla dentro. «Secondo me l’atteggiamento deve essere più propositivo. Solo con questa mentalità si può fare risultato contro chiunque, anche contro la capolista. Ciò che stiamo facendo finora non basta, dobbiamo migliorare e farlo al più presto, il tempo è sempre meno. Ma l’importante è restare sempre uniti tra noi. In questo momento serpeggia moltissima delusione, ma è una delusione che deve servirci per riuscire a crescere».
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)