Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Nel lessico calcistico si abusa spesso dell’espressione “è come una finale”, pure a venti o trenta giornate dal termine di un campionato. L’impressione, però, è che la sfida col Lecce sia sul serio uno snodo cruciale nella stagione del Cittadella, anche se, per usare le parole di Roberto Venturato, «tutte le partite sono importanti, gli snodi non esistono. Con 19 squadre ci sono meno partite davanti, per cui ogni gara pesa molto e, quando se ne perdono tre di fila, la voglia di tornare a fare risultato è tanta, ma non ci sono incontri che valgono più degli altri: di fronte a sfide come questa occorre mantenere serenità ed equilibrio, oltre alla convinzione nei propri mezzi».Vero, e fa bene il tecnico di Atherton a non caricare di troppa ansia la vigilia. Ma è vero anche che serve più che mai uno scossone, sul piano dei risultati prima ancora che della prestazione, per non correre il rischio di veder scappar via il treno playoff, anche considerando che martedì la serie cadetta tornerà di nuovo in campo per il turno infrasettimanale, mentre la squadra granata, ora decima a due lunghezze dall’ottava piazza occupata dal Perugia, riposerà. Ecco perché servirà che ognuno dia il massimo. Per dirla ancora con Venturato, «in questo momento abbiamo bisogno di tutto: dei giocatori, di un allenatore che faccia il meglio possibile e di un pubblico che ci sostenga, perché può darci una grossa mano». […]
Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Tre sconfitte consecutive al passivo e una consapevolezza che cresce con il passare delle ore. Cittadella – Lecce (oggi alle 15) mai come in questo momento, è un crocevia fondamentale per capire se i granata sono davvero malati — dopo la fase lanciatissima di inizio campionato — oppure se, con l’inverno (anche calcistico) ormai quasi in archivio, potranno sbocciare a primavera. A guardare corsi e ricorsi storici, vien da pensare che la rotta praticamente «suicida» delle ultime settimane possa essere invertita, ma i problemi non mancano. E oggi pomeriggio, contro un Lecce da arrembaggio e che ha la serie A dichiaratamente nel mirino, mancheranno all’appello pezzi da novanta come Manuel Iori, alle prese con problemi urologici (primi test negativi, ma serve qualche giorno di riposo). Torna a disposizione, però, Mattia Finotto, che ha dimostrato in più occasioni quest’anno di essere imprescindibile per il Cittadella: «Non ci saranno Iori, Scappini e Rizzo – spiega l’allenatore Roberto Venturato – ma ritroviamo a disposizione Adorni, che rientra dopo la squalifica. Affrontiamo una delle avversarie più forti di tutta la Serie B, tutti i punti sono importanti, non soltanto quelli di oggi». […]
Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Minelli; Cappelletti, Cherubin, Trevisan; Zambataro, Broh, Calvano, Capello, Longhi; Bonazzoli, Baraye.
Ore 10.30 – (Gazzettino) In difesa il terzetto formato da Andelkovic, Cherubin e Trevisan, che abbiamo sempre visto in azione da quando è iniziato il girone di ritorno, sarà per la prima volta scomposto con Andelkovic a lasciare spazio a un altro collega. In pole position c’è Cappelletti, l’alternativa è Ceccaroni anche se l’impiego di quest’ultimo vorrebbe dire schierare tre mancini. Novità anche sugli esterni e in mezzo al campo, dove continuano a non essere disponibili Lollo e Mazzocco. A Morganella sarà concesso un turno di riposo, e il principale indiziato a rilevarne il posto è Zambataro. Più difficile Marcandella, visto che la squadra sarebbe troppo a trazione anteriore. Poichè in mezzo al campo, oltre a Calvano e a Broh, partirà come mezzala Capello e avrà il compito di fare l’elastico tra il centrocampo e l’attacco. Nel reparto avanzato con Mbakogu ancora ai box, spazio per la prima volta dall’inizio a Baraye che ha conquistato posizioni in settimana agli occhi di Bisoli. Dovrà fare da spalla a Bonazzoli, nell’auspicio che quest’ultimo possa migliorare il suo bilancio realizzativo di cinque sigilli. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Gli ultimi tre pareggi hanno dato continuità, ora però bisogna provare ad alzare l’asticella. Anche se la trasferta di oggi con il Pescara presenta un elevato coefficiente di difficoltà, i biancoscudati sono chiamati a cercare il blitz che darebbe una sterzata al tentativo di risalire la classifica agganciando i play out, al momento distanti due lunghezze. Sarebbe il risultato ideale per inaugurare un trittico ravvicinato che proseguirà all’Euganeo martedì con il Brescia e sabato con il Crotone, quando mancano tredici giornate al termine della stagione regolare.
L’ha sottolineato a chiare lettere Bisoli, prima della partenza per raggiungere il ritiro in terra abruzzese. Al cospetto di un avversario, guidato dall’ex Bepi Pillon, che è in piena lotta in zona play off e distante appena cinque punti dalla vetta, i biancoscudati non devono avere il timore di proporsi per cercare la vittoria confermando di avere acquisito la mentalità giusta per centrare il traguardo della salvezza. […]
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Minelli; Cappelletti, Cherubin, Trevisan; Zambataro, Calvano, Pulzetti, Longhi; Capello; Bonazzoli, Baraye.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] L’allenatore per questo sta studiando continuamente nuove situazioni di gioco. Oggi a Pescara si dovrebbe vedere una formazione diversa dal solito, sia per esigenze di turnover sia per provare ad essere più efficaci in fase offensiva. L’ago della bilancia dovrebbe essere ancora Alessandro Capello, chiamato ad un lavoro diverso da quello che lo scorso anno lo ha reso capocannoniere della squadra. L’ex Cagliari agirà in posizione da trequartista atipico, capace di trasformarsi in mezzala e allo stesso tempo garantire continui inserimenti nell’area avversaria. Per il resto ci saranno cambiamenti in ogni reparto. In difesa Cappelletti potrebbe sostituire Andelkovic per garantire maggior velocità alla retroguardia. A centrocampo Morganella ha bisogno di tirare il fiato e al suo posto ci dovrebbe essere Zambataro (meno probabile l’inserimento di Marcandella). Davanti, con Mbakogu ancora out, scocca l’ora di Baraye: il senegalese esordirà dal 1′ al fianco di Bonazzoli.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Tre partite per provare a dare quell’accelerata tanto invocata, ormai da inizio stagione. Anche se una cosa è certa: questo Padova sembra destinato a soffrire fino alla fine. Il primo tour de force del girone di ritorno comincia da Pescara, dove i biancoscudati scenderanno in campo questo pomeriggio. Di fronte troveranno una delle squadre rivelazione della stagione, che ha guidato il campionato di Serie B nella prima parte del girone d’andata e adesso naviga stabilmente a ridosso della zona promozione diretta. Una partita tosta, alla quale seguirà il big match di martedì prossimo, quando allo stadio Euganeo arriverà l’attuale capolista Brescia. La prima di due sfide casalinghe ravvicinate, visto che tra sette giorni andrà in scena un nuovo scontro diretto in viale Rocco con il Crotone. Ma visto quanto è corta la classifica, visto quante cose possono cambiare in un attimo e l’indecifrabilità di questo campionato, meglio fare un passo alla volta. Partendo da Pescara. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Passano gli anni, cambiano le squadre, aumentano i capelli grigi, ma l’incrocio con il Padova farà sempre battere un po’ più forte il cuore di Bepi Pillon. Il legame tra il baffo di Preganziol e il biancoscudo ha radici profonde, che risalgono addirittura al 1977, quando disputò la prima delle sue 129 partite con il Padova. Quindi una doppia avventura da allenatore, in Serie B nel 1997/98 e in C nel 2015/16. Ecco perché per tutta la settimana gli hanno ricordato come questa non possa che essere la sua partita del cuore: «Ho giocato e allenato a Padova, ma quando si scende in campo non si guarda in faccia nessuno», ha sviato l’argomento Pillon, che più che ricordare i momenti belli trascorsi all’ombra del Santo, ha ancora in mente l’ultimo fotogramma poco piacevole. Vale a dire quella rocambolesca partita dell’andata, che il suo Pescara ha dominato, salvo pareggiare incassando due gol oltre il novantesimo. «Penso ancora a quei cinque minuti fatali, fino a quel momento avevamo disputato la nostra miglior partita stagionale. Ma è una gara che ci è servita da lezione. Mi aspetto un Padova che non ci concederà spazio. A gennaio hanno fatto una rivoluzione, inserendo giocatori molto esperti che sanno come gestire i momenti di difficoltà. Sarà una delle partite più dure, servirà pazienza». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Giocherà Cappelletti al posto di Andelkovic (questa era l’indicazione di ieri, da capire se ci saranno sorprese), in attacco ci sarà Baraye dal primo minuto per cercare di mettere in difficoltà la difesa abruzzese, in mezzo Capello dovrebbe fare la mezzala e Pulzetti e Broh si giocano l’ultima maglia disponibile. A destra Zambataro potrebbe strappare un posto fra i titolari al posto di Morganella che ha bisogno di tirare il fiato, il resto dovrebbe ricalcare la traccia consueta. Pillon teme Bisoli e alla vigilia usa i guanti per tratteggiare il profilo del collega: «È un allenatore bravo ed esperto. Saranno molto importanti le palle inattive e dovremo sfruttare le occasioni che ci capiteranno».