Live 24! Pescara-Padova, -5: i Biancoscudati riprendono ad allenarsi, mentre gli abruzzesi stasera giocano…

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Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Da sabato pomeriggio il Pordenone ha un titolare in più. Si tratta di Alex Vogliacco, chiamato all’improvviso a far coppia con Alessandro Bassoli al centro della difesa. La strada gli è stata spianata dagli infortuni patiti in fase di riscaldamento da Mirko Stefani (stiramento) e Alberto Barison (risentimento muscolare). Alex, classe 98, non ha patito un solo attimo di emozione. Si è scaldato, è entrato in campo dall’inizio e ha disputato una partita talmente buona da indurre Attilio Tesser a inserirlo fra i migliori della sfida pareggiata (1-1) con il Renate. […] «Emozione? Questione di un attimo ha raccontato il suo esordio Vogliacco -. Fa parte del mestiere farsi trovare sempre pronti. Io mi sono sempre allenato per farmi trovare pronto in qualsiasi situazione e in qualsiasi momento. Mi è ovviamente dispiaciuto per gli infortuni in fase di riscaldamento di Mirco e Albi, ma mi sono detto: tocca a me. Ho metabolizzato presto la chiamata, ho cercato di concentrarmi quanto prima, mi sono scaldato, sono entrato e ho fatto di tutto per dare il mio contributo alla squadra. Mi sono sempre sentito parte del gruppo, perché sin dal primo giorno tutti i compagni mi hanno fatto sentire importante, soprattutto i più esperti che sono stati prodighi di consigli. Questo è un bel gruppo, veramente unito. Siamo tutti concentrati e abbiamo sempre voglia di dimostrare di essere sul pezzo. Sono contento e orgoglioso di far parte di questo progetto». […]

Ore 14.00 – (Messaggero Veneto) Nel giro di un’ora ai neroverdi la dea bendata ha voltato clamorosamente le spalle. Nel corso del riscaldamento prima si è fatto male Stefani, out per uno stiramento muscolare, quindi si è infortunato Barison, che ha dovuto dare forfait a causa di un risentimento. Dopodiché, nel corso della partita, Bassoli – schierato al centro del reparto arretrato con Vogliacco – è stato espulso per avere interrotto una chiara occasione da gol. Tre difensori out in così poco tempo è materiale da Guinness dei primati: ciononostante il Pordenone aveva retto sino al 91′, quando è arrivato il gol di De Sena in sospetto offside. Va vista così: in pochi istanti si è abbattuta tutta la sfortuna possibile sui ramarri, graziati invece in altre occasioni. Smaltita questa overdose, il pensiero di tutto lo staff va alla partita con la Fermana: Stefani, come Bassoli, sarà out, Barison va assolutamente recuperato (missione più che possibile) e schierato al fianco di Vogliacco nel cuore della terza linea, a meno che mister Tesser non voglia cambiare modulo, passando a tre con De Agostini e Semenzato al fianco del talento della Juventus (ipotesi poco probabile). […]

Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Le ambizioni è giusto averle, come lo è altrettanto essere oggettivi innanzi ad un campionato pazzesco nel quale, con 19 squadre, c’è una facilità a scendere o salire senza precedenti – mette in guardia Angeloni -. Questa Serie B resta indecifrabile, quando pensi di poter delineare delle griglie ecco che 90′ dopo vengono rimesse in discussione. Il Foggia è sotto di noi ma senza il -6 sarebbe davanti, il Crotone è una corazzata, il Livorno è tornato in gioco alla grande. Dietro abbiamo squadre forti, tutte con le potenzialità per risalire fino ai playoff, mentre penso che le prime 6-7 in classifica difficilmente se li faranno sfuggire. Una bagarre che ci deve spingere a pensare solo a noi stessi, a curare quei particolari che possono fare tutta la differenza del mondo». […] Il ds dà peso ai 5 punti conquistati in 4 uscite del girone di ritorno. «Un avvio molto difficile, si è perso solo a Benevento e sappiamo come. Ora ci aspetta un trittico di fuoco, oltretutto con un calendario studiato da scienziati nucleari. Noi non cerchiamo alibi ma su 8 gare farne 5 in notturna, giocando l’infrasettimanale col Perugia con un giorno e mezzo in meno di recupero rispetto agli avversari non è giusto né equo, anche perché ci era già capitato a fine dicembre tra Pescara e Carpi. A maggior ragione visto che purtroppo è così avremo bisogno di tutti, il gruppo sarà decisivo con attenzione, concentrazione, umiltà e voglia di arrivare per primi sul pallone». […]

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) […] Cristiano Lombardi ha portato la sua verve giovanile nello spogliatoio del Venezia, ma anche in campo. «Ho lavorato sodo una ventina di giorni per migliorare la mia condizione» spiega l’attaccante di scuola laziale, «una prima da titolare buona. A La Spezia pensavo di essere già pronto, ma dopo due minuti mi sono subito reso conto che non era così, non avevo brillantezza. Così, ho gestito male i palloni per la frenesia di giocare dopo tanto tempo. Era dai primi di aprile che non andavo in campo, dai tempi del Benevento. Quella sera, a La Spezia, avevo più voglia che condizione». […] Cinque punti in quattro partite, ieri il turno di riposo che porterà alla complicata trasferta di Livorno domenica sera. «Da quando sono arrivati, siamo più vicini adesso ai playoff che non allora. Non dimentichiamoci che in queste quattro partite il Venezia ha giocato a La Spezia, il derby con il Padova, poi siamo andati a Benevento, altra squadra che punta alla Serie A, e infine il Lecce in casa. Il calendario era difficilissimo, secondo me cinque punti sono un buon bottino, ma se erano sette, era meglio. La squadra ha comunque dimostrato di avere le idee chiare, adesso arriveranno anche partite non contro le big del campionato, così che possiamo ritornare a vincere e sistemare la classifica».

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Partita combattuta e ricca di emozioni quella disputata tra Cjarlins Muzane ed Este. Giusta, per quanto visto in campo, la divisione della posta al termine del confronto caratterizzato, nei primi minuti, da una maggiore iniziativa da parte dei padroni di casa. I padovani partono con sei “fuoriquota” tra i titolari e scendono in campo con la giusta determinazione, pronti a sfruttare le opportunità che la non certo ermetica difesa dei padroni di casa le avrebbe concesso in ripartenza. Copione rispettato alla lettera. […] Alla prima occasione però gli ospiti passano in vantaggio: ottimo controllo di Debeljuh in aggiramento su Pisani sul lancio di De Giorgio. Il calciatore si presenta a tu per tu con il portiere Calligaro e lo supera con un preciso tiro in diagonale. […] I padroni di casa cercano di riorganizzarsi, si riaffacciano nella metà campo avversaria e al 40′ trovano il pareggio: Bussi approfitta di un’indecisione di Addolori, riesce a rubargli la palla e conquista un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Smrtnik che non sbaglia e con freddezza batte l’estremo difensore. […] Nella ripresa l’inerzia del match non cambia: i padroni di casa premono sull’acceleratore e al 2′ passano in vantaggio con Migliorini che con un preciso colpo di testa deposita in rete un assist dalla destra di Smrtnik. La squadra allenata da mister Zanini prova a reagire immediatamente, si spinge in avanti a testa bassa e al 12’trova il pareggio: Pizzolato avanza palla al piede, vede l’inserimento di Giusti e lo serve con un preciso passaggio. Il calciatore controlla e batte il numero uno Calligaro depositando in rete il pallone del 2-2. […]

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Chi la dura la vince. Il detto non poteva essere più appropriato per la vittoria del Campodarsego sul Levico Terme, maturata dopo oltre un’ora di gioco ma senza dubbio meritata. Alla fine la caparbietà e la tecnica dei padroni di casa, a partire da un Michelotto in stato di grazia, hanno avuto la meglio sulla diga difensiva dei trentini. Tanto da proiettare i biancorossi di nuovo al terzo posto, in concomitanza dei risultati negativi delle dirette concorrenti Arzignano e Union Feltre. Il Campo cerca fin da subito di aprirsi varchi, i gialloblù ospiti marcano stretto. […] Il vantaggio è comunque nell’aria. E giunge al 33′ con Michelotto alla prima rete stagionale, con un sinistro al volo su un suggerimento di Caporali. Tempo tre minuti e Vuthaj mette al sicuro in risultato, anticipando Costa in uscita su un lancio di Raimondi. Nel finale tenta pure Caporali, prima dalla distanza, poi con un pallonetto in area diretto al sette. Finché il triplice fischio dell’arbitro conferma il 2 a 0.

Ore 11.30 – (Gazzettino) Il momento del Cittadella è difficile, e per uscirne serve l’aiuto e il sostegno da parte di tutti. Ecco che il presidente Andrea Gabrielli chiama a raccolta il popolo granata: «È importante che i tifosi vengano allo stadio e facciano sentire la propria voce. L’incitamento è indispensabile. Vediamo nelle piazze del Sud quanto il pubblico contribuisca ai successi delle squadre: anche la nostra gente al Tombolato può offrire un contributo valido. E vedrete che le soddisfazioni torneranno al più presto». Il numero uno del Cittadella è fiducioso e il suo sentimento scaturisce dalla prova della squadra a Benevento dove, nonostante la terza sconfitta di fila, per diversi tratti si è rivisto il gioco che caratterizza la squadra di Venturato. «A Cosenza si è toccato il punto peggiore dell’anno, adesso siamo in ripresa. Non siamo ancora gratificati dai risultati, ma le prestazioni sono migliorate». È fisiologico attendersi un calo nell’arco della stagione. «Ci può stare. Era meglio non fosse capitato, ma bisogna prenderne coscienza ed essere obiettivi, riconoscendo che non stiamo girando come capitava nel girone di andata. Sarebbe la cosa peggiore fare finta di niente di fronte alle difficoltà, l’importante adesso è trovare il modo di tirare una linea su quello che è stato fatto, e tornare a giocarci il campionato». […] «Ci siamo abituati bene a pensare che il campionato di serie B fosse diventato una passeggiata per i nostri colori, invece il giro a vuoto ci ha fatto tornare con i piedi per terra e comprendere la nostra dimensione. Anche il Cittadella può fare i conti con momenti di sofferenza, lo dobbiamo mettere in preventivo». […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) […] Come ritrovare il gol perduto, allora? «Continuando a lavorare così, perché, se lo facciamo, i gol torneranno e i risultati anche. A Benevento abbiamo giocato bene, rispetto alle due partite precedenti ci sono stati passi avanti importanti. Un motivo in più per dire che dobbiamo proseguire su questa strada. Noi abbiamo una nostra idea di gioco e non la cambieremo», afferma Giuseppe Panìco, titolare al Vigorito, «sono in difficoltà nello spiegare da cosa dipenda questo rendimento e credo che un certo peso ce l’abbia pure la sfortuna: se guardiamo la gara di Benevento, nel primo tempo abbiamo giocato solo noi, ma loro alla prima occasione hanno segnato. Se fossimo andati al riposo in vantaggio nessuno avrebbe avuto nulla da dire. Con loro è sempre andata così quest’anno: hanno vinto di misura, ma la partita l’abbiamo fatta noi, sia all’andata, sia in Coppa Italia, sia sabato». Per l’ex Genoa «non esiste il rischio di deprimersi per i risultati negativi, il gruppo è molto compatto». […] «Noi siamo ancora in corsa, non siamo precipitati all’ultimo posto. Continuiamo a ragionare partita per partita e vediamo cosa succede», è la risposta di Panìco. […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Anche perché senza un giocatore che dà profondità come Mbakogu, è più difficile sfondare. «Di Jerry conosciamo la forza fisica e le sue capacità per cui viene sfruttato in maniera diversa rispetto agli altri attaccanti. Si è un po’ sentita la sua mancanza, ma abbiamo optato per altre soluzioni». Padova con tre volti nuovi in attacco dopo gli innesti di gennaio, ma Capello con il linguaggio del gol (per lui il quarto in B) ha fatto capire di esserci. «Era normale che la società facesse una mezza rivoluzione operando anche sull’attacco e creando maggiore concorrenza. Ora si è alzato il livello generale della squadra, ma ci sarà spazio per tutti». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) […] «Un gol importantissimo commenta Alessandro Capello che ci ha permesso di riagguantare un pareggio che tanto volevamo, anche se alla vigilia si puntava alla vittoria. Per come si è messa la partita, siamo stati bravi a riprenderla, restando sempre sul pezzo e non mollando fino alla fine, con un bel secondo tempo in cui abbiamo giocato quasi sempre noi. Ci teniamo stretti questo punto». Una palla calciata di sinistro con grande decisione, la sua, per poi sfogare tutta la gioia personale per la prima rete in casa nell’attuale torneo. «Ho visto che sulla respinta del portiere la sfera era rimasta in area e così sono andato al tiro, la palla è passata tra le gambe di qualche difensore ed entrata in rete. È andata bene».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Un punto preso sulla zona playout, lasciamo lavorare Bisoli in pace”) Prima no, per favore, e questo nonostante tre pareggi di fila, successivi al ko colmo di rimpianti di Venezia e alla vittoria a sensazione sul Verona con cui si era inaugurato il girone di ritorno. Cerchiamo di capirci: chi sostiene che con Bisoli non ci sia gioco, che non si mettano insieme due passaggi di fila, che la mentalità trasmessa ai giocatori sia di speculare al massimo sul risultato, dimentica che, sempre con lui alla guida, anche l’anno scorso non ci si spellava le mani per applaudire calcio-spettacolo di cui non si vedeva traccia, eppure alla fine l’obiettivo è stato centrato.Promozione raggiunta in una categoria in cui l’allenatore di Porretta Terme si giocava tantissimo. Se vuoi Bisoli, questo hai, ma da qui a crocifiggerlo e a considerarlo un incapace ce ne corre. […] Mordiamoci la lingua, lasciamoli lavorare e a fine febbraio tireremo le prime somme.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Un punto preso sulla zona playout, lasciamo lavorare Bisoli in pace”) Un punto guadagnato, per ora, sulla zona playout, in attesa del risultato di Crotone-Pescara, una sfida che interessa molto da vicino i biancoscudati. Certo, la salvezza diretta in B, dopo il successo del Cosenza sulla Cremonese, rimane a + 7, visto che a quota 25 staziona l’Ascoli, l’ultima delle squadre escluse dagli spareggi. Ma la permanenza tra i cadetti per il Padova non è un miraggio, anzi. I disfattisti, quelli che pensano che sia tutto inutile e che con questi risultati non si vada da nessuna parte, sono pregati di alzare la voce a maggio, se mai avranno motivo per farlo.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Siamo stati bravi a riprenderla e a non mollare, all’andata avremmo fatto fatica a recuperare una partita del genere. Questo pareggio lo considero sicuramente un bel segnale, giocando così la vittoria arriverà presto». Dal punto di vista del morale, non c’è che dire, questo punto dà una grande carica. Qualcuno però ha storto il naso sul gioco espresso dal Padova, che ha fatto fatica a rendersi realmente pericoloso ed è sembrato un po’ confusionario. Avete patito molto l’assenza di Mbakogu? «Sicuramente Jerry ci regala più soluzioni offensive e sabato abbiamo dovuto un po’ variare il nostro gioco. La sua assenza si è fatta sentire ma io sono soddisfatto della prestazione che abbiamo messo in campo. Nella ripresa abbiamo giocato quasi solo noi, abbiamo avuto le nostre occasioni e poi è normale che con il passare del tempo, più si avvicina la fine, più si accumulano ansia e paura di perdere e si rischia di fare un po’ di confusione. Ma abbiamo mostrato carattere». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Lo squalo, questa volta, ha usato la testa. E non in senso calcistico. “Ci vuole testa”, sembra essere il significato dell’esultanza che Alessandro Capello ha sfoderato dopo l’importantissimo gol del pareggio segnato al novantesimo contro il Foggia. Oltre alla consueta pinna in testa per far fede al suo soprannome di “shark”, l’attaccante emiliano ha festeggiato portandosi più volte il dito alla tempia. E scatenando così fantasie, dietrologie e le ipotesi più svariate da parte dei tifosi. Ce l’aveva con qualcuno? Era una polemica o un messaggio in codice? Niente di tutto ciò, sembrerebbe, a sentire il diretto interessato, che non svela fino in fondo il significato, ma spiega la genesi: «Si tratta di un’esultanza che avevamo preparato in settimana assieme a Ceccaroni e Belingheri. Eravamo già d’accordo. Non dico che mi sentissi di segnare, però un attaccante ci spera sempre». […] Con quello di sabato fanno quattro gol in stagione. «Ma questo è sicuramente il più importante dell’anno», spiega Capello, «il punto ci serviva assolutamente e per come si era messa la partita è molto prezioso, sebbene puntassimo alla vittoria.




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