La 26ª giornata di Serie B tra le varie partite in programma vedrà anche l’incontro Padova-Brescia, una sfida tra due squadre che vivono situazioni di classifica diametralmente opposte tra loro. I biancoscudati, tornati in cadetteria dopo un’assenza di quattro stagioni, sono il fanalino di coda del campionato con 18 punti assieme al Carpi, le rondinelle, invece, dopo annate grigie terminate costantemente nella parte destra della classifica si trovano al primo posto a duellare con il Palermo per la promozione diretta in Serie A.
Visitando la sezione di Eurobet scommesse calcio si possono trovare anche le quote relative a tutte le partite di Serie B, inclusa Padova-Brescia del 26 febbraio 2019. Per la gara dell’Euganeo i pronostici sono inevitabilmente a favore della squadra ospite – che oltre al primato in classifica – può vantare il terzo miglior rendimento esterno del campionato cadetto. Il segno 2 è offerto ad una quota molto bassa, specie se paragonata a quella che invece prevede l’ipotetica vittoria dei padroni di casa. Abbastanza invitante anche la X, risultato che in casa del Padova si è verificato 5 volte su 10 nelle precedenti partite.
Il Padova ha iniziato il campionato agli ordini di Pierpaolo Bisoli, l’artefice della promozione dalla Serie C al campionato cadetto. Dopo un avvio promettente nelle prime due giornate, coincise con altrettanti derby con Verona (parità) e Venezia (vittoria), gli euganei hanno bruscamente frenato rimediando 5 sconfitte e 4 pareggi, l’ultimo dei quali, nel derby col Cittadella, è costato l’esonero a Bisoli dopo 11 giornate.
Al suo posto è stato chiamato un tecnico esperto come Claudio Foscarini, il quale tuttavia è durato appena 6 partite: dopo l’illusoria vittoria in casa dell’Ascoli all’esordio, l’ex tecnico del Cittadella ha rimediato 5 k.o. di fila. A quel punto il presidente Bonetto ha preferito richiamare Bisoli scegliendo di puntare su di lui per giocarsi le residue chance di salvezza. Il mantenimento della categoria è una missione complicata ma non impossibile visto che i patavini sono ultimi ma distano appena 3 punti dalle squadre in zona playout, quindi con una netta inversione di tendenza avrebbero ancora delle possibilità.
Per il Brescia, invece, quella in corso sembra la stagione della rinascita dopo annate buie. Il club lombardo è una delle provinciali più nobili del calcio italiano e può vantare 22 partecipazioni alla Serie A, un palcoscenico che non assapora dall’ultima apparizione nella stagione 2010-2011, culminata con la retrocessione in B. Da allora sono trascorse sette stagioni in cui il miglior piazzamento è stato il sesto posto del 2012-2013, poi soltanto una sfilza di pessimi risultati e mediocrità.
Nella stagione in corso, però, il trend sembra essersi invertito: sebbene il campionato sia iniziato con l’esonero del tecnico David Suazo, allontanato dopo appena 3 partite, con l’insediamento in panchina di Eugenio Corini il Brescia ha iniziato a trottare ottenendo 8 risultati utili di fila grazie ai goal di Alfredo Donnarumma, attuale capocannoniere del campionato con 21 reti e alle geometrie del giovanissimo e promettente Sandro Tonali, etichettato da tutti come il ‘nuovo Pirlo’. La sconfitta col Venezia sul finire di novembre non ha intaccato l’entusiasmo delle rondinelle che hanno ripreso a correre (e sono tutt’ora in serie positiva) centrando 7 vittorie e 3 pareggi.
Un bottino da 24 punti consecutivi che al momento frutta il primo posto in classifica, ma si sa, il campionato di Serie B è lunghissimo e la concorrenza del Palermo (nonostante le beghe societarie) è agguerrita. A fare la differenza alla fine sarà la costanza.