Fino a un minuto dalla fine, all’Euganeo c’è il gelo pure in una giornata quasi primaverile. Il Foggia sta vincendo 1-0 con rete in semirovesciata di Chiaretti, sembra una sorta di de profundis soprattutto psicologico, ma il Padova riesce ad aggrapparsi con tutte le sue forze a un appiglio quasi insperato. Prima Minelli stoppa Chiaretti quando mancano tre giri di lancette alla fine, poi in mischia Agnelli e Leali non si capiscono, il centrocampista lascia colpevolmente libero Capello, che spacca la porta. Per l’Euganeo una boccata d’ossigeno, contemporaneamente il Perugia segna a Carpi e l’ultimo posto quantomeno non è più in solitaria ma con un compagno di sventura, si spera temporaneo. L’1-1 che poi è la sentenza che lascia tutto in sospeso, è il terzo pareggio consecutivo nelle ultime tre partite e trascina il Padova sempre in scia alla zona playout, obiettivo che rimane alla portata.
[…]I pregi: la squadra ce la mette tutta, non molla mai, difficilmente subisce gol e ha una compattezza che promette bene. I difetti: baricentro troppo basso, idea di gioco flebile e quasi impercettibile, Bonazzoli costantemente lontano dalla porta. Il Padova ha il merito di non arrendersi e il pari in rimonta, più che mai contro una diretta concorrente, è sempre una buona notizia.
[…](Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Le pagelle del Padova (Corriere del Veneto): Minelli 7; Andelkovic 5, Cherubin 5.5, Trevisan 6; Morganella 5.5 (Baraye 6.5), Calvano 6.5, Pulzetti 5.5, Longhi 5.5; Clemenza 4.5 (Capello 7), Marcandella 5 (Zambataro 6.5); Bonazzoli 6. Bisoli 6