Quasi all’ultimo assalto il Padova evita una sconfitta che sarebbe stata sanguinosa per il morale e soprattutto per la classifica. Non bastano però il sollievo del pareggio strappato in extremis e il ko del Carpi a cancellare i rimpianti di una partita che i biancoscudati avrebbero potuto vincere, ma che solo per demeriti propri hanno rischiato addirittura di farsi scappare di mano. Demeriti legati al gol regalato al Foggia (grossolano errore in disimpegno di Andelkovic) e a un primo tempo dove, salvo un paio di situazioni, la truppa di Bisoli ha giocato sempre sotto ritmo, lasciando l’iniziativa al Foggia. A fine partita l’allenatore ha parlato di un atteggiamento studiato a tavolino con l’obiettivo di far sfogare gli avversari. Sarà anche così, ma da una squadra che ha la necessità di vincere più di qualche partita per salvarsi e che oltretutto gioca in casa sarebbe stato lecito aspettarsi una maggiore propensione offensiva. Quella vista nella ripresa dove, senza peraltro creare occasioni a ripetizione, il Padova ha però avuto il pallino del gioco in mano.
[…]Quasi impalpabile il Padova, incapace di dare profondità alla sua azione visto l’isolamento di Bonazzoli e la posizione arretrata di Marcandella e Clemenza, sempre larghi sulle corsie esterne ma preoccupati soprattutto di abbassarsi dietro la linea del pallone per dare man forte ai compagni nella fase di non possesso. A metà frazione, per provare a cambiare l’inerzia della gara, Bisoli ha deciso di accentrare Clemenza e di avanzare Marcandella al fianco di Bonazzoli, ma la squadra ha continuato a stentare sul piano della pericolosità.
[…]L’1-1 sembrava cosa fatta al 42′ quando Aldelkovic si è trovato la sfera tra i piedi a pochi passi dalla porta, ma lo sloveno ha certificato il suo pomeriggio da dimenticare calciando incredibilmente a lato. Sul ribaltamento di fronte è stato decisivo Minelli nel negare la doppietta a Chiaretti. E proprio al novantesimo è arrivata la rete del pareggio, con la complicità di Agnelli che anzichè lasciare la palla a Leali alle sua spalle ha respinto corto. Come un rapace Capello si è avventato sulla sfera e l’ha spedita in rete. L’ultimo sussulto nel recupero quando un destro di Pulzetti non ha inquadrato la porta per una questione di centimetri. Ma vincere così sarebbe stato forse un po’ troppo.
(Fonte: Gazzettino, Claudio Malagoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
—
Le pagelle del Padova (Gazzettino): Minelli 6.5; Andelkovic 4.5, Cherubin 6, Trevisan 7; Morganella 5.5 (Baraye 5.5), Calvano 7, Pulzetti 6, Longhi 6; Clemenza 5 (Capello 6.5), Marcandella 5.5 (Zambataro sv); Bonazzoli 6.