Capello, come le sta la “maglia numero 10”? «Mi piace», sorride il giocatore, «è una posizione nella quale mi trovo bene e sono felice che il mister mi abbia voluto dare fiducia in un ruolo che non sperimentavo da un po’. Mi piace appoggiare i due attaccanti e anche svolgere il lavoro sporco per loro».Una fiducia dovuta alla volontà di attaccare con maggior determinazione l’area avversaria, ma non solo. Bisoli intravede in Capello un grande futuro da mezz’ala. «È vero, ne abbiamo parlato assieme e ci siamo detti che potremmo lavorarci su. Il tecnico sostiene che io abbia le caratteristiche per interpretare il ruolo di centrocampista come piace a lui. Devo dire che quando ero molto giovane Zeman mi volle a Cagliari proprio per farmi fare la mezz’ala, mi provò per sei mesi, poi ce ne andammo sia io che lui».
[…]La sensazione, vista la precaria situazione di classifica del Padova, è che gli esperimenti saranno rimandati a periodi, si spera, più tranquilli. Alle porte c’è il Foggia, per uno scontro diretto da non fallire. «La partita è importante ma non decisiva. Faremo il nostro gioco, cercando una vittoria che, essendo uno scontro diretto, varrebbe doppio e darebbe maggior lustro agli ultimi due pareggi». E il gol le manca? Dopo averne segnati 15 la scorsa stagione, è fermo a tre, di cui solo uno su azione. «Si mi manca, ma manca soprattutto alla squadra dopo due 0-0 consecutivi. Chiunque riuscirà a sbloccare questa situazione darà una grande gioia a tutti».
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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[…]L’anno scorso è stato il bomber con tredici sigilli in campionato contribuendo alla promozione dei biancoscudati, senza dimenticare due centri anche in Coppa Italia. Tre i gol realizzati al momento, con due rigori. «Sicuramente mi manca il gol, come manca anche alla squadra. Siamo reduci da due 0-0, e chiunque segna fa il bene del Padova. E’ vero che è cambiata la categoria, qualche sigillo in più comunque me l’aspettavo. C’è anche da dire che una stagione fa giocavamo per vincere il campionato e facevamo quasi sempre la partita, per cui si creavano più occasioni. Quest’anno invece lottando per la salvezza è normale che ci siano meno possibilità. A ogni modo non ne faccio una tragedia, sono convinto che i gol arriveranno se continuiamo a lavorare restando tranquilli». Con la Cremonese sul colpo di tacco di Bonazzoli, avrebbe potuto segnare se fosse partito una frazione di secondo prima. «Esatto. Ho sbagliato a guardare la traiettoria della palla, pensavo che entrasse. Invece è stato bravo il portiere a spingerla lateralmente, e non ci sono più arrivato». Domani all’Euganeo lo scontro diretto con il Foggia sarà un crocevia importante, un successo consentirebbe alla squadra di agganciare in classifica i pugliesi abbandonando l’ultimo posto. «E’ senz’altro una partita importante, ma non decisiva visto che dopo questa mancano tante altre gare. Con una diretta concorrente vale doppio, dobbiamo fare risultato anche per dare continuità agli ultimi due pareggi. Comincerebbe a essere una bella striscia positiva».
[…](Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)