Ore 12.00 – (Gazzettino) Sette punti in otto partite. È il magro bottino raccolto dal Cittadella negli ultimi due mesi, uno score non confacente a una squadra che vuole ambire ai piani alti della classifica. Una sola vittoria – peraltro convincente – sul Carpi nell’ultimo turno casalingo, ed è proprio al Tombolato che il Cittadella deve ricominciare la propria scalata in graduatoria. Roberto Venturato, alla vigilia della gara con lo Spezia, un confronto diretto come ce ne saranno diversi da qui alla fine del campionato, è stato chiaro: «Ho un gruppo importante, io ci credo fermamente, ma bisogna dimostrarlo, sul campo, a cominciare dalla partita con i liguri, che ritengo difficile e impegnativa. Il Cittadella è una squadra che vuole essere propositiva, sempre: non è facile, lo sappiamo, ma sappiamo anche di avere le qualità per fare meglio e di più di quanto c’è riuscito negli ultimi due mesi. Se vogliamo rimanere nella metà di sinistra della classifica, bisogna migliorare. È la nostra sfida, che comincia proprio con lo Spezia». Servirà un Cittadella diametralmente diverso dall’ultimo visto in azione a Cosenza. «C’è stato un modo di interpretare la partita che non è il nostro abituale – ha riconosciuto il tecnico – La nostra identità è un’altra, probabilmente abbiamo sbagliato qualcosa e mi ci metto anch’io. Bisogna ripartire per tornare a fare ciò che è nelle nostre caratteristiche e possibilità». Dove si vincerà la sfida, su piano fisico, tecnico, mentale? «Sono tutti aspetti che, sommati, fanno la differenza. La capacità individuale deve essere messa poi al servizio del collettivo, il Cittadella cercherà di fare qualcosa in più dell’avversario, che ritengo completo in ogni situazione e settore: lo Spezia sa chiudersi bene, sa aggredire e poi ripartire. È una formazione consapevole della propria forza, noi dovremo affrontarla con serenità e coraggio». […]
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Dici Spezia e… non serve aggiungere altro pepe. Non tanto per il ricordo della gara d’andata, funestata dalle espulsioni di Panìco e del digì Marchetti, da un paio di rigori reclamati dalla squadra granata e da un mezzo autogol di Adorni. Quanto perché i numeri, da soli, dicono tutto. Il Cittadella deve vincere per rimanere aggrappato a quella zona playoff che, a dicembre, sembrava blindata e che invece è stata rimessa in discussione da 8 partite in cui ha raccolto appena 7 punti, vincendo una sola gara, col Carpi, pareggiandone 4 e perdendone 3. E lo Spezia è appollaiato un gradino più su, a quota 31, lanciato proprio da una striscia di 8 risultati utili consecutivi (3 successi e 5 “x”), grazie alla quale ha mangiato 7 lunghezze agli uomini di Venturato. Può essere ricacciato indietro, ma potrebbe anche prendere il largo se dovesse sbancare il Tombolato. Alle spalle, poi, c’è la partita peggiore della stagione: a Cosenza il Citta è sembrato irriconoscibile. «Non è semplice mettere in pratica il calcio che abbiamo in testa, ma io resto convinto che questo gruppo abbia i mezzi per riuscirci. Di sicuro dobbiamo fare qualcosa in più rispetto agli ultimi due mesi. Attenzione: parlo di due mesi e non di pochi giorni, perché sono convinto che da un po’ di tempo questa squadra debba fare qualcosa in più di quello che fa, se vuole rimanere nella parte alta della classifica», chiarisce il tecnico, che sembra voler dare la sveglia ai suoi. Rispetto allo scorso turno Venturato deve rinunciare allo squalificato Branca, che sarà rimpiazzato da Proia e che si aggiunge agli infortunati Ghiringhelli, Drudi, Scappini e Rizzo. Scontato invece il rientro di Iori, che, non al meglio, è rimasto in panca a Cosenza. […]
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) La miccia l’accende una domanda sull’esclusione di Iori a Cosenza. Vuoi la sconfitta per 2-0, vuoi la peggior prestazione stagionale della squadra, vuoi che il Cittadella sperava finalmente di decollare dopo un periodo nero, fatto sta che alla vigilia dell’incrocio ad alto rischio con lo Spezia (oggi alle 15) Roberto Venturato sbotta: «Iori è un giocatore importante – tuona Venturato – ma nella partita precedente Pasa ha dimostrato personalità e capacità, per cui devo tenere conto anche di questo. Dobbiamo essere bravi a capire che Iori non è mai stato messo in dubbio, ma è altrettanto utile e necessario far diventare bravi altri giocatori all’interno del gruppo. Mancano 15 partite al termine della stagione e tutti sono fondamentali». Venturato s’infervora e scandisce bene ogni singola parola: «Iori ha personalità, capacità ed esperienza – attacca ma credo che ci siano calciatori all’interno di questo gruppo che sono altrettanto bravi e capaci di fare cose importanti. Credo fermamente nel gruppo nel suo insieme, non nel singolo giocatore e tutti devono cercare di esprimersi al meglio, da Iori a Maniero. Se questo accade, possiamo crescere, altrimenti non saremo mai veramente una squadra e non ci sarà quel miglioramento che ci aspettavamo. Tutti vanno coinvolti, vogliamo essere squadra e che sa sviluppare le qualità individuali di ognuno di noi». […]
Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Minelli; Andelkovic, Cherubin, Trevisan; Morganella, Calvano, Pulzetti, Longhi; Capello; Mbakogu, Bonazzoli.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Ripeto, a Cremona dobbiamo essere un po’ più propositivi nei primi venti minuti per tenere il baricentro come con la Salernitana. Questo non vuole dire schierare cinque-sei attaccanti, fondamentale è l’atteggiamento dei giocatori. Poi è naturale che se metti trequartista Capello o Clemenza, è diverso che schierare Pulzetti o Mazzocco». «Ce ne sono ancora tanti a disposizione. L’anno scorso il Cesena era penultimo a sei giornate dalla fine, e si è salvato con un punto di vantaggio sui play out. Il campionato si decide a marzo-aprile, per cui non sono preoccupato. Resto però vigile sul fatto che la squadra continui nel percorso che ha intrapreso e metta a disposizione le sue qualità per il bene del Padova. Con la Salernitana abbiamo giocato bene nel primo tempo, nella ripresa abbiamo vanificato ciò che di buono avevamo fatto. Però c’è stata la concentrazione e l’applicazione di portare a casa il risultato, sono quelle classiche partite di B nelle quali diventa determinante l’episodio: in questo momento non favorevole ti fa perdere come a Venezia, quello favorevole potrebbe essere una vittoria a Cremona». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) A Cremona per osare di più, ma senza perdere l’equilibrio tattico. È questa la parola d’ordine del Padova oggi allo Zini, nell’auspicio di coronare la prestazione con un blitz. Sarebbe il primo acuto pieno con Bisoli lontano dall’Euganeo (l’unico successo esterno ad Ascoli è arrivato con Foscarini), e tanta roba pensando al peso che avrebbe sulla classifica. Non sarà però una passeggiata alla luce del valore dei grigiorossi, per cui alla fine è fondamentale portare a casa comunque un risultato utile per alimentare le speranze di salvezza. «Rispetto alla precedente trasferta con il Venezia dobbiamo essere un po’ più propositivi e non prendere gol subito – sottolinea Bisoli – È chiaro che qualcosa dobbiamo osare, restando però sempre equilibrati. In questo momento sono gli episodi a fare pendere la partita da una parte o dall’altra, ci sono momenti favorevoli e altri meno: con il Venezia abbiamo preso gol al primo tiro, dopodiché ti trovi a dovere fare una scalata nella partita, che si aggiunge a quella che dobbiamo fare in classifica.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Per la prima volta Bisoli snocciola la formazione che scenderà in campo: «Ho sciolto tutti i dubbi, ho visto i ragazzi molto concentrati in allenamento, è giusto che giochino questi undici». Il Padova si disporrà con il 3-4-1-2, nel quale Minelli agirà tra i pali protetto da Andelkovic, Cherubin e Trevisan, in mezzo al campo Calvano e Pulzetti supportati sulle corsie laterali da Morganella e Longhi, in attacco Mbakogu e Bonazzoli, e alle loro spalle Capello. Proprio quest’ultimo è la vera novità, dopo aver vinto il ballottaggio con Clemenza. «Ho provato entrambi, e Capello si è conquistato il posto. È un giocatore molto evoluto tatticamente, se gli dici una cosa la fa. Ha anche una corsa incredibile ed è forte fisicamente da reggere botta in mezzo al campo, per di più voglio che si butti dentro all’area». […]
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Minelli; Andelkovic, Cherubin, Trevisan; Morganella, Calvano, Pulzetti, Longhi; Capello; Mbakogu, Bonazzoli.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Anche lo scorso anno marcava il mediano rivale oltre a ripartire e segnare. Ha corsa e fisicità, può reggere botta in mezzo al campo e inserirsi nell’area avversaria. L’ho visto carico, si è conquistato il posto in settimana».La mossa va nel solco di quanto discusso nei giorni scorsi, vale a dire la necessità di osare un po’ di più in fase offensiva. «È vero che dobbiamo essere più propositivi, ma restando sempre equilibrati per non rischiare di uscire dalla partita. Perché sono gli episodi a far pendere un incontro da una parte o dall’altra. Guardare Pescara-Brescia, finita 1-5. Nei primi minuti il Pescara poteva andare sul 2-0 e chissà come sarebbe proseguita la gara. Noi a Venezia abbiamo preso gol subito e il match è cambiato, costringendoci a una lunga rincorsa».Per il resto andranno in campo i soliti con il ritorno di Pulzetti dal primo minuto al posto di Lollo. «Ha dovuto prendersi una settimana di scarico. Purtroppo non sono riuscito a sostituirlo negli ultimi 20′ contro la Salernitana, ma mercoledì prossimo tornerà in gruppo». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Non avrà fatto come Mourinho, che in un paio di conferenze stampa della vigilia si è esibito nello snocciolare la sua formazione. Né come Allegri, che ogni tanto si diverte a regalare dieci undicesimi della Juventus che ha in mente. Tuttavia, ieri, Pierpaolo Bisoli ha giocato a carte scoperte, svelando completamente la formazione che questo pomeriggio scenderà in campo allo stadio Zini contro la Cremonese, alla ricerca di indispensabili punti salvezza. Sarà stato il sole che baciava l’Appiani, o la consapevolezza di avere tra le mani un gruppo che per il momento lo sta seguendo, fatto sta che il tecnico era di buon umore come poche volte è capitato di vederlo. E anche per questo ha spiegato i motivi che l’hanno portato a optare per un 3-4-1-2, con la grande novità di Capello riproposto da trequartista. «Secondo me Capello è un giocatore molto evoluto tatticamente», l’analisi di Bisoli.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Si pensa a Cremona e al tifoso biancoscudato non può che tornare in mentre il ricordo più dolce degli ultimi 60 anni: la storica promozione in Serie A, ottenuta battendo il Cesena il 15 giugno 1994 proprio allo stadio Zini. Una gioia che ha spezzato una lunga maledizione e dà sempre un sapore molto più dolce alla trasferta lombarda. Sarà un caso, poi, ma negli ultimi 20 anni il Padova può vantare una tradizione favorevole contro la Cremonese. L’ultimo successo grigiorosso in casa contro i biancoscudati risale addirittura al 2001 in Serie C/2. Il Padova, oltretutto, vanta una striscia aperta di sei risultati utili consecutivi contro la Cremonese, ultimo dei quali il pareggio dell’andata. Per la gara di oggi, tuttavia, i padroni di casa restano temibilissimi. Per budget e ambizioni la Cremonese ha una marcia in più, sebbene la classifica per la formazione di Rastelli sia ancora parecchio deficitaria. Anche oggi contro i biancoscudati mancherà il gioiellino Castrovilli, infortunato, e la coppia d’attacco sarà formata dai nuovi acquisti Strizzolo e Longo. […]
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Minelli; Andelkovic, Cherubin, Trevisan; Morganella, Calvano, Pulzetti, Longhi; Capello; Mbakogu, Bonazzoli.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Un inedito assoluto, nella stagione. Pierpaolo Bisoli stupisce tutti nella conferenza stampa pre partita di Cremonese – Padova svelando la formazione che oggi pomeriggio scenderà in campo allo Zini. Non in parte, ma nella sua completezza, 11/11 dal portiere all’ultimo attaccante. «Giocheremo con il 3-4-1-2 e vi darò la formazione – spiega – a meno che stanotte non succeda qualcosa e qualcuno si senta male. In porta giocherà Minelli, in difesa i soliti tre (Andelkovic, Cherubin e Trevisan ndr), sulle fasce Longhi e Morganella, in mezzo Calvano e Pulzetti, trequartista Capello, davanti Bonazzoli e Mbakogu». Sarà vero? L’impressione è che non si tratti di un bluff, ma oggi si saprà. La sorpresa è Capello nel ruolo di trequartista, esperimento già tentato più volte lo scorso anno con scarsi risultati e un rendimento non certo esaltante del diretto interessato in relazione alle sue caratteristiche dietro due punte di ruolo. Ma Bisoli motiva la scelta e la preferenza accordata rispetto a Clemenza sulla base di quanto visto in settimana e delle indicazioni emersi nell’amichevole contro l’Under 17 disputata mercoledì pomeriggio. […]