Formalmente non è un passaggio di proprietà vero e proprio. Nella pratica però lo è. Ed è un primo passo, anche per la Serie B, verso il cambio di rotta per quel che riguarda gli impianti che sta interessando sempre più club sulla scorta di quanto già accaduto, in A, a Juventus, Sassuolo, Udinese, Atalanta e Frosinone, solo per restare a casi clou. In B la prima impronta in questa direzione la lascia la Cremonese: ieri il comune di Cremona ha ufficializzato quanto già era nell’aria da settimane, concretizzando l’assegnazione del diritto di superficie dello stadio Zini ai grigiorossi per 99 anni. La proprietà resta al comune ma di fatto è una rivoluzione copernicana.
[…]Lì, allo Zini, la Cremonese ha sempre giocato, lì i grigiorossi hanno operato sulla struttura negli ultimi mesi, lì — come rivela il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti — il club di Arvedi ancora investirà 8 milioni di euro. La cronistoria del bando che il comune di Cremona ha pubblicato lo scorso 20 dicembre è rapida da riassumere: l’avviso di asta pubblica nasce infatti dall’esigenza di riammodernare l’impianto e al contempo dalla presa di coscienza da parte dell’amministrazione comunale che il costo dei lavori da effettuare sarebbe stato superiore al valore del bene. Quando, il 30 gennaio scorso, l’asta è andata deserta, ecco che il comune s’è rivolto alla Cremonese, che ha preso le chiavi di casa.
[…](Fonte: Gazzetta della Sport. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)