Ore 19.30 – (Il Piccolo) […] Offredi, la trattativa per il suo arrivo è stata tribolata: cosa ha contato di più? «La volontà di entrambi: mi ha fatto piacere la voglia della Triestina di avermi, ma anch’io volevo provare questa esperienza in una squadra importante». […] A proposito dello scorso anno, per lei è stata una stagione importante, vero? «Molto. Venivo da un periodo in cui non giocavo tanto, il diesse Valoti che mi conosceva dai tempi dell’Albinoleffe mi ha portato a Bolzano per rilanciarmi ed è stata un’annata straordinaria». Saprà anche la ricetta su come andare lontano nei play-off: come si fa? «Credo che ogni anno sia diverso. Noi avevamo un ambiente tranquillo senza quelle aspettative come possono esserci qui quest’anno, quello che veniva era preso. Poi è girato tutto bene, a partire dal secondo posto acciuffato all’ultima giornata. Ovviamente ci tenevamo ad andare avanti, e alla fine ha pesato molto essere un gruppo unito. La cosa che mi dispiace è aver lasciato tanti amici, era quasi una famiglia». […] Crede ancora al primo posto? «Certo, non ci penso nemmeno che sia finita. Nulla è impossibile, basta un attimo per girare le cose. Loro sono stati bravi a raddrizzare certe partite giocate male, ma tutto si può ancora ribaltare. E comunque la gara è su noi stessi. Se poi alla fine vinceranno, bravi loro». […] Quanto vale questa Triestina? «Il valore della squadra è alto, ma anche quello della Ternana è altissimo eppure incontra tante difficoltà. In questa categoria a volte chi gioca un bel calcio è penalizzato, perché poi prende un contropiede da chi si difende ed è finita lì. Paga più l’essere cattivi e concreti, che il bel gioco. Insomma è una categoria a cui bisogna essere bravi ad adattarsi». […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Se il mister mi chiama sono pronto avanza con entusiasmo la sua candidatura Zamma -. Sto bene e sono allenato». Roberto fatica a nascondere la sua soddisfazione per il ritorno dal Pisa al Pordenone. «Qui dice ho passato sei mesi fantastici l’anno scorso». In realtà ne ha passati bene quattro e mezzo, dal 14 febbraio (quando Rossitto rilevò sulla panca neroverde Colucci) a fine giugno. Nella mezza stagione trascorsa in neroverde Zamparini collezionò 15 presenze e firmò 5 centri, diventando uno dei beniamini del popolo neroverde. «Anche per le dimostrazioni di stima e affetto dei tifosi riprende , qui mi sono trovato benissimo. Quando ho saputo che la società si stava nuovamente interessando a me non ho avuto alcuna esitazione e ho subito deciso di accettare la proposta. Nei sei mesi durante i quali sono stato a Pisa ho continuato a seguire le vicende dei ramarri. Possiamo dire sorride che in 24 ore sono passato da semplice tifoso a giocatore del Pordenone». A Pisa, nella prima parte di questa stagione, Zamma non è stato certo a guardare. È sceso sul rettangolo 16 volte, ma ha collezionato un solo gol. «Spero di fare meglio al Bottecchia commenta Roberto e magari di andare anche oltre ciò che ho mostrato durante il mio primo passaggio da queste parti. So che il popolo neroverde mi stima. Lo ha confermato anche sabato, quando Tesser mi ha mandato in campo per sostituire Berrettoni. Il Bottecchia ha giustamente applaudito a lungo Emanuele, ma poi ha applaudito anche me e scandito in coro il mio cognome. Farò di tutto e anche di più è la sua promessa per ripagare i tifosi di tanto affetto». […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) […] Anche ieri Stefani e Burrai hanno svolto un lavoro differenziato per recuperare dai rispettivi acciacchi muscolari. Non dovrebbero esserci problemi per il loro utilizzo, ma l’incognita resta. Nessun dubbio sul fatto che il tecnico neroverde dovrà rinunciare a Misuraca, infortunatosi con l’Imolese, e costretto ai box per una ventina di giorni. […] Amara sorpresa dell’ultimo allenamento un altro forfait eccellente: quello di Davide Gavazzi, alle prese con l’influenza. Anche per lui sarà una corsa contro il tempo. Qualora non ce la facesse, si aggreverebbe l’emergenza in un centrocampo già privo di Misuraca e Bombagi, squalificato.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) […] «Io sono pronto – fa sapere Zammarini -, ma ovviamente la decisione finale spetta al mister». Un allenatore, per lui, nuovo, alla guida di un gruppo che in buona parte già conosceva, grazie alla parentesi di un anno fa. Quando in neroverde segnò 5 gol da gennaio a giugno.«Sono stati 6 mesi fantastici – commenta il centrocampista – e quando ho saputo che il Pordenone mi rivoleva, non mi sono fatto sfuggire l’occasione. Anche da Pisa mi interessavo sempre alle partite dei miei ex compagni. Inoltre, giocare al Bottecchia mi suscita emozioni particolari. Le ho riprovate non appena sceso in campo sabato scorso con l’Imolese: ringrazio il pubblico per avermi riaccolto così bene».Da un anno all’altro: che Pordenone ha trovato? «La differenza principale – risponde Zammarini – sta soprattutto nella posizione in classifica. Anche allora avevamo una mentalità vincente. Ma ora siamo lì, in testa, a giocarci un traguardo storico, e proveremo a fare di tutto per riuscire a conquistarlo». […]
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Primato, ma quanto mi vali? Una domanda che il Pordenone si sta facendo, visto che il cammino esaltante della squadra di Tesser sta innalzando il valore di mercato dei suoi protagonisti. O almeno quello presunto, sulla base dei parametri del quotato sito Transfermarkt.it. Nell’arco di un girone, ovvero dal match d’andata tra Pordenone e Vicenza, sabato di nuovo rivali al Menti, il patrimonio neroverde, relativo ai giocatori in rosa, è cresciuto di ben 700 mila euro. Passando dai 3,85 milioni dello scorso ottobre agli attuali 4,55. In serie C i trasferimenti da una squadra all’altra non sono soliti smuovere ingenti somme di denaro. Ma il dato è comunque significativo della crescita esponenziale del club cittadino. […] In mezzo al campo Salvatore Burrai ha toccato per la prima volta quota 400 mila. È la quotazione top della rosa neroverde, che il regista sardo condivide con Davide Gavazzi, compagno di reparto arrivato in estate dall’Avellino. L’ex irpino è sceso un po’(da 450 a 400 mila) forse anche a causa dell’utilizzo a singhiozzo. Ultima squalifica a parte, sta invece diventando un punto fisso del centrocampo neroverde Francesco Bombagi, anche lui in rialzo (225 mila). Una scommessa sinora vinta da Tesser. In attacco freccia all’insù per Leonardo Candellone (250 mila). Non è il bomber infallibile di inizio stagione, ma la sua generosità è tra gli ingredienti principali del solido primato neroverde. In generale, la classifica dei più cari dell’organico neroverde vede al primo posto Burrai e Gavazzi, quindi Bindi e Misuraca, entrambi accreditati di un valore di 300 mila euro, e a seguire Ciurria (275 mila) e Candellone. […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) È uno dei nuovi arrivi dal mercato ma Simone Salviato non è ancora sceso in campo a causa di un infortunio. «Mi sono procurato una contusione al soleo a Livorno e ancora adesso non sono riuscito a guarire del tutto anche se spero ormai sia questione di poco tempo. Adesso sto seguendo un programma di lavoro differenziato. Purtroppo non ho avuto ancora il piacere di stare con i ragazzi pienamente, però mi sono fatto un’idea di un gruppo compatto. Alcuni li conoscevo già, così come sono già stato alle dipendenze di mister Serena. L’ho ritrovato uguale, con le stesse ambizioni e lo stesso carattere che aveva anche a suo tempo. Il mio ruolo? Sono un terzino destro, ma ho giocato a sinistra, e sono stato impiegato anche da centrale difensivo nella difesa a tre». […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Sta succedendo tutto molto velocemente e devo ancora realizzare bene cosa sto vivendo ammette il giovane centrocampista . Sono molto felice e soddisfatto delle opportunità che mi sta dando mister Zenga perché sto iniziando a giocare con più frequenza. Posso assicurare che quando mi chiamerà in causa darò cuore e anima per questa maglia e per la mia squadra, stiamo vivendo un periodo con qualche alto e basso ma ci rialzeremo». A vederci lungo scommettendo sulle sue qualità non poteva che essere l’ex ds Giorgio Perinetti, con il quale, peraltro, c’è un accordo di massima per una possibile permanenza di Zennaro a casa anche nella prossima stagione, seppur non prima di aver affrontato il ritiro estivo in rossoblù. «A gennaio hanno cominciato a girare voci ma io non sapevo nulla, solo verso la fine del mercato il mio procuratore mi ha detto di andare a Genova. Ho sostenuto le visite mediche e sono andato nella sede del Genoa dove ho firmato col direttore Perinetti che già avevo conosciuto quand’era a Venezia. Sì, si può dire che comincio a fare sul serio, però so di dover stare sereno e concentrato sui progressi che devo compiere. Per me sarà una grossa opportunità, tuttavia penso al presente che si chiama Venezia, il futuro verrà col tempo. Bocalon? Sarebbe bellissimo ripercorrerne le orme da veneziano». […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Zennaro, si è reso conto di quello che è successo? «Sono veramente contento per le possibilità che mi sta dando Zenga. Ringrazio il Venezia e il Genoa per aver creduto in me». Com’è nata la trattativa con il Genoa? «Non ho saputo nulla fino all’ultimo. Leggevo siti e quotidiani, alla fine il mio procuratore mi ha chiamato informandomi che il Genoa aveva raggiunto un accordo con il Venezia. Ho cercato di rimanere tranquillo e di vivere tutto con la massima naturalezza possibile». Com’è stato il primo contatto con Pegli e con il quartier generale rossoblù? «Emozionante, perché non è passato tanto dal mio esordio in B. E’ successo tutto in fretta, ringrazio anche la mia famiglia per essermi stata vicina e i tifosi per l’appoggio e il sostegno». Un veneziano a Venezia: vien da pensare che abbia avuto poco tempo per lasciare il segno… «Questa maglia la porto nel cuore, fino a quando sarò qui sputerò sangue per i colori arancioneroverdi. Al Genoa penserò dopo». Qual è il suo prossimo obiettivo? «Mi piacerebbe segnare un gol. L’ho fatto in Nazionale, spero di riuscire a farne uno anche con la maglia del Venezia. Sarebbe una gioia impossibile da descrivere, per me che sono un tifoso di questa squadra». […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) […] «Sono molto contento di aver firmato per il Genoa», ha ammesso Mattia Zennaro, «per me si tratta di una grande opportunità. Adesso come adesso, però, sono concentrato unicamente sul presente. Quello che verrà in futuro, vedremo, ci penserò allora». […] Poche ore a Genova, poi la firma. «Sono arrivato il giorno prima, di sera, poi ho effettuato le visite mediche, infine la firma. Tutto molto veloce, anche in quel caso. Ho incontrato Perinetti, lo conoscevo già qui a Venezia. Adesso il mio obiettivo è arrivare anche al primo gol con la maglia arancioneroverde, ci tengo molto». Spazio, Zennaro, lo sta trovando anche nel Venezia: titolare con Carpi, Spezia e Benevento. «Sono molto contento e soddisfatto delle possibilità che mi dà Zenga. È un periodo un po’ così, ma ci rialzeremo. Sul piano fisico sto bene, nessun problema. Quando verrò chiamato in causa, darò cuore e anima per il Venezia». […]
Ore 11.40 – (Gazzettino) «Ci aspetta una partita importante. Secondo me la portiamo a casa, abbiamo il gioco che ci premia». Se il Campodarsego avesse avuto mai bisogno di una spinta in più sul piano morale in vista dello scontro diretto di domenica con l’Adriese che può valere il sorpasso all’attuale capolista (primato condiviso con l’Arzignano), ecco le parole del presidente Daniele Pagin. Che arrivano direttamente da Panama, dove il patron biancorosso si trova per motivi di lavoro. Domenica però sarà regolarmente al fianco della sua squadra, visto che il rientro in Italia è fissato per oggi. «Non ho potuto assistere al pareggio con l’Union Feltre, ma mi sono tenuto sempre in contatto durante la partita. Al termine della gara ho parlato con Andreucci e ho capito che abbiamo fatto la nostra solita prestazione positiva: facciamo un bel gioco, i ragazzi sono tranquilli dato che non hanno pressioni e in campo sanno quello che devono fare. Siamo in un momento felice, la squadra è veramente compatta e gioca bene». […]
Ore 11.10 – (Gazzettino) Se la difesa resiste bene e l’attacco stenta a concretizzare, rientra nella logica che dal mercato di gennaio i movimenti di mercato del Cittadella abbiamo riguardato il reparto offensivo con gli arrivi di Moncini e Diaw e le partenze di Strizzolo e Malcore. Ecco che il pensiero va a Mattia Finotto, attuale capocannoniere granata con cinque sigilli assieme a Schenetti, che ha iniziato bene la stagione ma non segna dalla tripletta messa a segno con il Venezia quasi tre mesi fa. «Lo so che il mio digiuno dura un po’ di tempo – sostiene il ventiseienne ex Ternana – però sono tranquillo perchè le occasioni ci sono state. Con il Carpi, ad esempio, ho colpito la traversa, per cui sono fiducioso e convinto che i gol arriveranno. Sto lavorando in particolare nella finalizzazione, devo essere più preciso davanti alla porta». Gli ingaggi di Moncini e Diaw non hanno modificato l’apporto sul piano tattico di Finotto. «Il modo di giocare del nostro allenatore resta uguale e a me vengono chieste le stesse cose, che sono adeguate alle mie caratteristiche. Con i nuovi compagni cercheremo di integrarci, ognuno ha caratteristiche differenti che consentono soluzioni alternative e nuove opportunità. Sarà il tecnico di volta in volta a fare le scelte». In questa stagione il Cittadella ha finora segnato con il contagocce lontano dal Tombolato (appena quattro reti), mentre nello scorso campionato era la squadra che vinceva più di tutte. «Dobbiamo sfatare questo dato. Noi ci proponiamo allo stesso modo sia in casa che fuori, magari è l’avversario che cambia atteggiamento. Quest’anno non ci riesce come vorremmo in trasferta, ma credo che sia una situazione passeggera e insistendo i risultati possono cambiare». […]
Ore 10.50 – (Mattino di Padova) Il pallone se l’è portato a casa lo scorso 11 novembre. Da quell’indimenticabile tripletta al Venezia non solo Mattia Finotto non ha aggiunto altri cimeli alla sua collezione, ma non ha proprio più segnato. Tre mesi dopo, i suoi gol mancano molto al Cittadella. E, probabilmente, mancano pure a lui. «Ho avuto diverse opportunità, prendendo pure qualche traversa, come quella che ho centrato contro il Carpi. E comunque non è vero che sento un peso per il digiuno, sono abbastanza tranquillo e fiducioso. Il gol tornerà. L’importante è avere le occasioni, se le hai prima o poi le sfrutti», replica l’ex Spal.Attorno a lui, nel frattempo, il reparto è cambiato per metà: via Strizzolo e Malcore, dentro Moncini e Diaw. «Ma il modo di giocare è rimasto lo stesso, i miei movimenti prescindono da chi ho al fianco, anche se Moncini è più uomo d’area e Diaw uno che si butta negli spazi». […] In teoria lo Spezia, avversario sabato in via Gabrielli, dovrebbe provare a fare la partita e magari concedere qualcosa di più, in termini di metri, alla manovra granata. «Proveremo a batterlo anche per superarlo in classifica: è una buona squadra, non a caso ci è davanti di un punto. In questi primi giorni abbiamo lavorato soprattutto sulla fase difensiva: credo che dovremo stare attenti soprattutto ai suoi esterni offensivi, che sono molto pericolosi. Quel che posso assicurare è che la sconfitta incassata a Cosenza ci ha dato una scossa e lo vedo anche in allenamento: sappiamo che una partita così non deve più ricapitare, e più ancora che al risultato mi riferisco alla prestazione offerta. È stata la nostra prova più brutta, lo sappiamo». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Mercato nel quale la squadra è stata rivoluzionata. «Sul mio conto sono uscite alcune voci, che erano però solo tali. Non ho avuto alcun contatto durante la finestra del mercato, del resto la mia volontà è sempre stata quella di rimanere qui per dare il massimo. Sono arrivati giocatori forti che conoscono la categoria, e che hanno portato maggiore esperienza in tutti i ruoli. Questo gruppo può fare davvero bene». «Sento di avere la fiducia del mister, e di tutto l’ambiente. Con l’allenatore ho un rapporto molto bello perché anche quando non mi fa giocare, percepisco di avere la sua considerazione in allenamento. Quando arriverà il mio turno, mi farò trovare pronto. Adesso mi sento in forma e che posso dare qualcosa alla squadra e al tecnico». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) […] «Avevo iniziato benissimo – spiega Clemenza – poi ho attraversato un periodo complicato al quale non so dare una spiegazione. Ho avuto questo calo, sono cose che purtroppo succedono. Ho pensato solo ad abbassare la testa e a lavorare per fare il bene della squadra quando sarò chiamato in causa. L’importante è che vada bene il Padova, perché di conseguenza lo sarà anche per i singoli». Tante continuano a essere le aspettative su di lei. Immaginiamo che ci tenga a dimostrare ancora molto con il biancoscudo, avendo già dato dimostrazione del suo potenziale. «Certamente, ho voglia di fare il meglio per tutta la squadra, per il mister e per questo ambiente che se lo merita. Siamo un gruppo davvero bello, che si è rafforzato ulteriormente con il mercato di gennaio. Ci sono i presupposti per fare bene, e dobbiamo riuscirci».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ho tanta voglia di far bene per questa maglia. Meritiamo di più e lo meritano tutti. I compagni, lo staff, l’intero ambiente padovano. Il gruppo si è rafforzato ulteriormente a gennaio e ci sono i presupposti per risollevarci». Bisoli, anche quando non l’ha fatta giocare, ha sempre speso belle parole sul suo conto. Quanto è importante la sua stima? «Molto. Sento la sua fiducia e con il mister ho un bellissimo rapporto. Anche quando non sono chiamato in causa mi sprona e credo che aver fatto la preparazione di gennaio con lui mi possa essere utile. Abbiamo lavorato tanto fisicamente e mi sento veramente bene». A Cremona tocca a lei? «Questo non lo so, ma voglio farmi trovare pronto e dimostrare che ci sono. La Cremonese sarà una rivale molto tosta, una squadra che gioca bene a calcio ma proprio per questo potrebbe eccedere in presunzione. E a quel punto dovremo approfittarne». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Adesso è pronto a ripartire e siamo sicuri sia proprio un caso che il calo del Padova sia coinciso con il calo dello stesso Clemenza?«Ho attraversato un periodo complicato dopo un ottimo inizio, ma l’andamento di una squadra non può dipendere da un singolo», spiega il 21enne trequartista, «purtroppo la squadra non ha più girato, ma io ho continuato a lavorare con l’obiettivo di uscire, assieme a tutti i miei compagni, da questo periodo negativo». Dal suo punto di vista cosa può essersi inceppato? «Non ho una spiegazione, a volte succede di non riuscire a incidere. Io ho pensato soltanto ad abbassare la testa e pedalare. Senza ascoltare alcuna voce dall’esterno». E alcune voci parlavano anche di una sua possibile cessione a gennaio. Cosa c’è di vero? «Niente. Direttamente non mi è arrivata alcuna proposta, solo voci false. Non ho avuto contatti con nessuno e ho sempre desiderato restare in biancoscudato.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Amichevole in famiglia ieri per i biancoscudati, che allo stadio Appiani hanno affrontato la formazione Under 17 allenata da Claudio Ottoni. Un test che ha confermato le indiscrezioni emerse nei primi giorni della settimana, vale a dire l’intenzione di mister Pierpaolo Bisoli di modificare leggermente l’assetto della sua squadra per aumentare il peso offensivo. Spazio, dunque, ancora al 3-4-1-2, con l’inserimento di Clemenza alle spalle delle due punte.Per il resto il tecnico, che si riserva ancora qualche sorpresa per la prossima sfida contro la Cremonese, sembra intenzionato a dare continuità alla squadra modellata in questa prima parte del girone di ritorno. La difesa è ormai intoccabile e sugli esterni continuano ad agire i nuovi arrivati Longhi e Morganella. Lollo, invece, dopo l’esordio dal primo minuto contro la Salernitana, sarà costretto a fermarsi di nuovo per un problema al bicipite femorale della gamba destra. Al suo posto, quindi, con ogni probabilità rientrerà capitan Pulzetti al fianco di Calvano. In avanti Bonazzoli e Mbakogu hanno continuano ad affinare l’intesa, prendendosi la scena nel primo tempo contro i baby: tripletta per il centravanti di scuola interista, doppietta per Jerry. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Andelkovic, come procede il suo inserimento a Padova? «Mi sono ambientato e ho trovato un gruppo sano, affiatato e che sta remando nella stessa direzione. Certo, la posizione di classifica purtroppo è deficitaria e siamo ancora ultimi. Ma sono convinto che possiamo uscire da questa situazione». Che idea si è fatto della situazione della squadra? «È importante muovere la classifica, soprattutto in trasferta. Credo che in casa dobbiamo rischiare qualcosa in più, perché facendo tre punti si faranno passi decisivi verso la salvezza. In trasferta è diverso. L’atteggiamento dev’essere sempre quello di provare a fare bottino pieno, ma allo stesso tempo, se non dovessimo riuscirci, anche un punto in questo campionato può fare la differenza». […] Qual è la qualità migliore di Bisoli? «Ci tiene sempre in tensione e concentrati. Con lui non puoi fermarti neppure per un attimo». A Venezia ha sfiorato il gol di tacco, ma il derby è andato male… «Potevo fare meglio in quell’occasione, ero entrato col tempo giusto, ma non sono riuscito a dare forza sufficiente, perché pensavo di avere il mio avversario appena dietro di me». […]