Ore 17.00 – (Il Piccolo) Venerdì saranno passati 35 anni da quel maledetto derby di Coppa Italia Triestina-Udinese dell’8 febbraio 1984, al termine del quale si verificarono i tragici fatti che poi portarono, qualche settimana dopo, alla morte di Stefano Furlan. Per i ragazzi del gruppo che porta il suo nome e per tutti i tifosi dell’Unione, è ovviamente una data impossibile da dimenticare e per questo da vivere intensamente nel suo ricordo, soprattutto nell’anno del centenario alabardato così ricco di manifestazioni. Per ricordarlo degnamente anche quest’anno, venerdì sarà quindi una giornata tutta nel nome di Stefano: alle ore 18, all’interno della Tribuna Pasinati ci sarà infatti un convegno tutto dedicato a lui. Poi a seguire, alle ore 19, come ogni anno Stefano verrà ricordato con una commemorazione sotto la targa in suo onore posta in via Valmaura.
Ore 16.30 – (Il Piccolo) Se la Triestina viaggia con il vento in poppa nei gol segnati, se ha realizzato 34 reti in 24 partite (1,41 a match) ed è seconda solo al Pordenone, e se vanta la miglior prolificità nel girone di ritorno (10 reti in 5 partite), è anche merito del fatto che a supportare l’attacco in fase realizzativa c’è un robusto sostegno del centrocampo. Anzi, è proprio in questo reparto che gioca il secondo bomber dell’Unione per numero di reti: perché se Granoche guida con 7 gol, a seguirlo da vicino c’è Maracchi con 6. Anzi, il mulo triestino, a dirla tutta, è il capocannoniere della squadra togliendo i rigori (El Diablo infatti ne ha segnati ben quattro, spesso guadagnandoseli personalmente, a onor del vero). Ma non c’è solo Maracchi. Anche Steffè, pur avendo giocato parecchio meno, ha realizzato 2 reti, e un importante contributo è arrivato anche da Beccaro (anche lui 2 gol), che fra i centrocampisti è quello più offensivo e fa più spesso la spola con l’attacco. Ma anche l’ormai ex alabardato Bracaletti a inizio stagione ha segnato 2 reti. Insomma il centrocampo dell’Unione ha dato complessivamente un apporto di ben 12 gol al bottino complessivo della squadra, risultando non distante dall’attacco che ne ha messi a segno in tutto 17, visto che oltre ai 7 di Granoche vanno registrati i 5 di Petrella, i 3 di Mensah e i 2 di Procaccio. A completare il tutto i 4 gol della difesa: 2 di Malomo e uno ciascuno per Lambrughi e Pizzul. […]
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tesser e De Agostini, la testa e il cuore del ramarro. Sono loro i valori aggiunti del Pordenone che sta dominando il girone B della Terza serie. Attilio Tesser studia strategia e tattiche (spesso modificando queste ultime a gara in corso) per raggiungere l’obiettivo. Michele De Agostini, insieme ai compagni, le applica sul campo. Non solo: quando è necessario, lui stesso prende in mano la situazione, trascinando con il suo esempio il gruppo a dare quel qualcosa in più che spesso fa la differenza. Sono nati così anche i cinque gol che il Grande vecchio ha sin qui firmato. Cinque centri che hanno contribuito a portare nel paniere neroverde 10 punti: 2-1 con il Renate, 2-2 a San Benedetto del Tronto, 1-0 con il Ravenna e 2-0 con l’Imolese. Solo nel derby con la Triestina (finito 1-2) il suo gol non è servito a far progredire i ramarri. Ma anche in quel caso il mancino, un ex, fu l’ultimo a mollare. […] Per preparare la sfida al Menti, i ramarri stanno lavorando sodo al De Marchi. Ieri hanno sostenuto una seduta doppia, mattina e pomeriggio. Fuori causa naturalmente Misuraca, al quale serviranno tre settimane per tornare abile. Burrai e Stefani hanno lavorato a parte per smaltire i rispettivi risentimenti muscolari, in gruppo Gavazzi. […]
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Lavori appaltabili dal 20 marzo, chiusura del cantiere il 15 agosto: il tutto con un occhio al cammino del Pordenone, che se dovesse conquistare la serie B comporterebbe un cambiamento di programma. È stato presentato ieri il progetto esecutivo relativo all’opera di adeguamento dello stadio Tognon di Fontanafredda alle regole della Lega Pro. Quattro le fasi: si inizia con le opere edili, si prosegue con i lavori di manutenzione e di recinzione, si chiude con la creazione di un campo sintetico. Per quest’ultimo la Regione ha stanziato 387 mila euro: la parte rimanente del contributo, poco più di 1,6 milioni (totale finanziamento 2,014 milioni), è destinata allo stadio. Tra le opere non è prevista la copertura dell’impianto: quella attuale riguarda un numero limitato di posti in tribuna, ciò significa freddo, vento e soprattutto pioggia per gran parte degli spettatori nella brutta stagione. «Ci sono altre priorità», ha detto al riguardo l’assessore allo Sport del Comune di Pordenone Walter De Bortoli. […] Se Stefani e compagni, strada facendo, saranno sempre più vicini alla serie B «sarà necessario aggiornare il piano dei lavori», ha detto De Bortoli: bisognerà adeguare l’impianto alle regole imposte dalla Lega nazionale di serie B, più “severe” rispetto a quelle della Lega Pro. Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha già fatto sapere di poter stanziare un ulteriore contributo per la messa a norma del Tognon alle norme delle categoria cadetta. Un passo alla volta, però, anche se il tempo stringerà: il Pordenone potrà chiedere eventualmente di giocare in deroga al Tognon oppure emigrerà per un determinato periodo al Friuli di Udine. […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il Vicenza piega la Feralpi al Turina, bissando il successo in campionato, proseguendo il cammino nella Coppa Italia di serie C. Michele Serena manda in campo un undici inedito mantenendo però inalterato il modulo 4-3-2-1. In difesa, davanti al portiere di coppa Albertazzi, Bonetto agisce sulla destra, Stevanin copre la zona di sinistra e capitan Bizzotto e Pasini sono i centrali. A centrocampo trovano spazio Pontisso, che agisce al centro davanti alla difesa, e Bovo che mister Serena schiera da interno destro, con Zonta a sinistra a completare la mediana. In attacco il tridente è composto da Tronco e Curcio che giocano in appoggio alla punta centrale Maistrello. […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sollievo-Venezia, Domizzi graziato salta solo il Lecce. Scampato pericolo per il capitano arancioneroverde, espulso domenica nel concitato finale dell’amara partita di Benevento, conclusa con un ko per 3-0 dagli uomini di Walter Zenga. Quando tutti, precedenti alla mano, temevano una squalifica di due se non tre giornate, la scure del giudice sportivo si è invece rivelata ben più morbida del previsto sulla base di quanto ricostruito nel suo referto dall’arbitro Nasca di Bari, contestato aspramente a fine gara dal presidente Joe Tacopina e dall’amministratore delegato Andrea Rogg per aver commesso «errori imbarazzanti e unidirezionali ai danni del Venezia». Il fischietto pugliese, ad ogni modo, ha riportato nero su bianco che il numero 6 arancioneroverde è stato prima ammonito per proteste nei confronti degli ufficiali di gara, sanzione aggravata perché capitano della squadra, dopodiché espulso con un cartellino rosso diretto per avere al 36′ del secondo tempo, dopo la notifica del provvedimento di ammonizione, spinto alcuni avversari che si trovavano nei pressi. Maurizio Domizzi (che dovrà pagare un’ammenda di mille euro) starà dunque a guardare solo nel posticipo di lunedì prossimo al Penzo contro il Lecce (ore 21) sfida in cui mancherà anche il capocannoniere lagunare Di Mariano, al secondo e ultimo turno di stop e tornerà a disposizione subito dopo la sosta, quindi per la visita al Livorno di domenica 24 febbraio (sempre alle 21). […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Sospiro di sollievo in casa Venezia: il giudice sportivo ha squalificato per una sola giornata capitan Domizzi, dopo l’infuocato finale di partita a Benevento, che aveva visto prima l’ammonizione del numero 6 arancioneroverde da parte dell’arbitro Nasca e poi il cartellino rosso. Il giudice sportivo ha inflitto a Maurizio Domizzi un turno di squalifica e 1000 euro di ammenda “per proteste nei confronti degli ufficiali di gara; sanzione aggravata perché capitano della squadra (ottava sanzione); per avere al 36° del secondo tempo, dopo la notifica del provvedimento di ammonizione, spinto alcuni avversari che si trovavano nei pressi”. Il Venezia aveva da poco protestato per una trattenuta evidente di Letizia su Vrioni, che si stava per avventare sotto porta su un cross di Bruscagin. Sugli sviluppi dell’azione, Nasca aveva decretato un calcio di punizione dai 20 metri per il Venezia, il tiro di Schiavone si è infranto sul volto di Tello, rimasto a terra al limite dell’area. Il pallone non è stato fermato: Coppolaro l’ha spedito in area, dove è stato toccato prima da Pinato e poi da Vrioni verso il centro area e qui Domizzi e Antei sono entrati in contatto, fallosamente secondo le proteste del capitano. Giocatori che si spingevano, parole al vento, fino al cartellino giallo sventolato da Nasca davanti a Domizzi, che non ha riportato la calma, anzi gli animi si sono ulteriormente agitati, fino ad arrivare all’espulsione. […]
Ore 12.30 – (Gazzettino) La sorella è la migliore tennista italiana in circolazione del momento, lui invece farà gol per il Campodarsego. Amadeus Giorgi, classe 1995, nato a Macerata, è da ieri un nuovo attaccante dei biancorossi. E lui è il fratello di Camila, la talentuosa azzurra attualmente numero 27 della classifica mondiale. Già da tre settimane ha iniziato ad allenarsi con i nuovi compagni, e domenica sarà per la prima volta a disposizione di Andreucci in occasione dello scontro diretto in trasferta con l’Adriese dell’ex capitano Aliù. «Si è presentata questa possibilità – racconta – e l’ho sfruttata. Le sensazioni sono molto buone, i compagni mi hanno fatto sentire subito a casa. In attacco sono tutti giocatori di categoria che mi aiuteranno a migliorare. Anche il mister è bravo, imparerò tanto con lui. Spero di dare il massimo per la squadra. Le mie caratteristiche? Non sono un attaccante d’area di rigore, mi piace tanto muovermi e recuperare palla. Velocità e potenza sono i miei punti di forza». […] Sul rapporto con Camila aggiunge: «Siamo molto legati, mi augura sempre il meglio, come io faccio a lei. Appena avrà tempo, verrà sicuramente a vedermi giocare a Campodarsego». […]
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Un nuovo acquisto per il Campodarsego in piena corsa per il primato in Serie D. La società ha comunicato che ieri è stato perfezionato il tesseramento dell’attaccante Amadeus Giorgi, che ormai da tre settimane si allenava con la formazione biancorossa, sotto gli occhi attenti di mister Antonio Andreucci. Da ieri, Amadeus Giorgi, a tutti gli effetti, è un calciatore del Campodarsego. Nato a Macerata l’11 dicembre 1995, attaccante dall’imponente fisicità grazie al suo metro e novanta di altezza, Amadeus Giorgi ha girato il mondo con il pallone tra i piedi. […] Amadeus Giorgi è il fratello minore della fortissima tennista azzurra Camila Giorgi, al momento la migliore in Italia, 27. ma nel ranking mondiale.Il Campodarsego è atteso domenica dalla difficile trasferta sul campo della capolista Adriese che ha appena due punti in più. Una partita che potrebbe dare una svolta decisiva alla stagione dei Gabbiani.
Ore 11.30 – (Gazzettino) Come era nelle previsioni ieri il giudice sportivo ha squalificato per un turno Simone Branca, ammonito a Cosenza e in diffida. Il centrocampista salterà quindi il turno casalingo di sabato con lo Spezia dell’ex Bartolomei. È salito a quattro ammonizioni (e perciò in diffida) il difensore Camigliano. Dall’allenamento di ieri pomeriggio non sono emerse novità rispetto al giorno precedente: Scappini, rientrato in Italia dopo le cure specifiche a cui si è sottoposto in Baviera per curarsi dalla pubalgia, si allena in maniera differenziata, come stanno facendo Ghiringhelli (distorsione alla caviglia) e Drudi, alle prese con uno stiramento del muscolo intercostale che lo ha costretto a saltare la trasferta di Cosenza: questi ultimi due saranno valutati giorno per giorno, ma sembrano recuperabili per il week end. […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Capire quello che è accaduto serve per evitare che si ripeta. Già, ma cos’è accaduto a Cosenza, nella più brutta giornata della storia recente del Cittadella? Davide Adorni, che nell’occasione indossava al braccio la fascia di capitano, dà la sua lettura: «È stata una brutta sconfitta, tanto per il risultato quanto per la prestazione. Sull’aereo, mentre tornavamo a casa, ho voluto subito riguardarla per capire cos’è successo: siamo stati in partita per i primi 20 minuti, poi abbiamo cominciato a pagare troppo lo sforzo: il campo in pessime condizioni non ci consentiva di tenere palla come al solito e così abbiamo speso molte più energie, trovandoci spesso a inseguire gli avversari e facendoci trovare impreparati sui loro lanci lunghi, che avremmo dovuto impedire. E non siamo mai riusciti a reagire», la disamina del difensore centrale granata.«Se poi mi chiedete come stiamo, la risposta è che non siamo assolutamente depressi, piuttosto arrabbiati: abbiamo voglia di rifarci perché a noi per primi non sta bene perdere in quel modo. Per fortuna il campionato ha di bello che consente subito di ripartire, ed è quello che vogliamo fare. Già da lunedì ci stiamo allenando a mille all’ora per prepararci per sabato e dimostrare che è stato solo un episodio».E sabato, appunto, arriva un avversario ostico come lo Spezia. «Una buonissima squadra. Ritroveremo un amico come Bartolomei, un ragazzo semplice e serissimo sul lavoro, a cui siamo molto legati, ma spero che con i gol si sia fermato alla doppietta alla Cremonese. E comunque, prima ancora di pensare ai liguri, dobbiamo preoccuparci di ritrovare la nostra identità, quella che abbiamo ad esempio mostrato di avere con il Carpi». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Mi manca però il ritmo nei novanta minuti, ci sto lavorando e mi auguro di tornare al più presto al top. Non è facile dopo essere stato fermo a lungo, mi sto impegnando». Quando parte in velocità di solito è irresistibile, con la Salernitana un paio di volte non ce l’ha fatta a superare i difensori. «Con il Verona è andato tutto bene, sentivo che la gamba andava, mentre con Venezia e Salernitana ho fatto invece fatica nelle ripartenze. Anch’io sto cercando di capire il motivo, anche se una spiegazione sta nel fatto di avere affrontato formazioni che giocavano con tre difensori: giocatori strutturati, che ti studiano e ti conoscono, e che cercano di anticiparti. Ripeto, sto lavorando e prima o poi tornerò al cento per cento». Sabato sul tocco in mischia di Cherubin ha sfiorato il gol, finendo però contro il palo. «Quando ho visto la palla ero convinto di segnare. Mi sembrava facile, non capisco come ho fatto a mancare la palla. È stato un mio errore di valutazione». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) La doppietta all’esordio con il Verona, una condizione ottimale ancora da raggiungere e la Cremonese già nel mirino. Jerry Mbakogu si è già ripreso il Padova. «Con il Verona è stato tutto perfetto. Abbiamo giocato da squadra e ho realizzato subito una doppietta. Non potevo desiderare di meglio. Speravo di tenere questo ritmo anche con Venezia e Salernitana, ma sono state due gare difficili. Stiamo comunque lavorando bene, siamo tanti giocatori nuovi e dobbiamo ancora capirci meglio. Sono sicuro che alla fine troveremo la quadratura giusta». In occasione della doppietta con gli scaligeri, ha anche baciato la maglia. «Qualcuno mi ha frainteso negli anni passati, ho sempre detto che sento il Padova come casa mia. Ho fatto di tutto per giocare qui: in passato non mi è stata data la possibilità, appena l’ho avuta sono tornato. Ci tireremo fuori da questa situazione, dobbiamo crederci tutti». «Sento di non essere ancora al cento per cento. Nelle ultime due uscite sono rimasto in campo per tutta la partita, per cui significa che sto bene.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Non lo so, però non ancora al cento per cento. Sono rimasto in campo due volte per 90′, vuol dire che sto bene. Ciò che sento di non avere ancora acquisito è il ritmo all’interno della gara stessa, e non è semplice ritrovarlo dopo essere stato fermo così a lungo». […] Quando vedremo il Padova abbandonare l’ultimo, malinconico posto e risalire la china della classifica? «Per come la vedo io, dobbiamo osare qualcosa in più già a Cremona. Capisco che non sia facile, perché se attacchi e magari subisci la rete degli avversari, poi devi fare un grosso sforzo per tentare di recuperare. Come dice il mister, serve trovare in fretta i giusti equilibri, per provare a vincere qualche partita. Non posso pretendere per me chissà cosa, viene prima la squadra, anche se magari adesso gioca contro quelle che sono le mie caratteristiche. Io sono a disposizione, e voglio ritrovare presto la via del gol». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Jerry ha fretta: di recuperare il tempo perduto. Jerry ci crede: la salvezza è possibile. Jerry ha chiarito e ora vuole giurare fedeltà al Biancoscudo: perché considera Padova come la sua vera casa. […] Un esordio da stropicciarsi gli occhi per la contentezza, a cui sono seguite due gare in cui, invece, hai fatto tanta fatica. Perché? «In effetti, contro il Verona è andato tutto nel migliore dei modi. Abbiamo giocato molto bene di squadra e io ho segnato due gol subito. Che potevo chiedere di più? Poi c’è stato il derby di Venezia, che fa sempre storia a sé, in cui abbiamo fatto un po’ di fatica nei primi 45′, mentre ci siamo espressi meglio nella ripresa; quindi la Salernitana, altro avversario difficile. Non sono andato così forte come contro i gialloblù, ma continuo a lavorare per trovare la condizione migliore e ritornare a far centro». A che livello, in termini di percentuale, ritieni di essere oggi?
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Lorenzo Lollo quasi certamente salterà la partita di Cremona. Il centrocampista arrivato dall’Empoli soffre infatti di un problema muscolare al bicipite femorale e Bisoli sembra intenzionato a lasciarlo fuori dai convocati per la trasferta in casa dei grigiorossi lombardi, per non rischiare di perderlo a lungo.Un po’ com’è successo a Longhi, che dopo l’eccellente prestazione all’esordio nel derby con il Verona ha risentito di un affaticamento muscolare e non ha giocato a Venezia, per tornare successivamente a occupare la fascia sinistra contro la Salernitana.Per il resto, è rientrato l’allarme che lunedì, alla ripresa, era scattato sul conto di Trevisan e Calvano, ieri presenti entrambi alla doppia seduta andata in scena al Centro Sportivo Geremia, baciato da un sole quasi primaverile.Ci saranno entrambi allo “Zini”, dove con ogni probabilità, nell’ottica dell’osare di più, Bisoli sembra orientato a schierare un Padova impostato sul 3-4-1-2. Dunque, nell’ipotesi di riproporre il trequartista alle spalle delle due punte, torna in auge la candidatura di Clemenza, schierato dal tecnico proprio dietro Bonazzoli e Mbakogu nelle prove tattiche effettuate in campo. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) “Non è mica fallo, quello? Perché non lo ha fischiato? “. Così si era espresso, rivolgendosi al quarto uomo, il direttore generale del Padova, Giorgio Zamuner, alzandosi dalla panchina al 22’della ripresa della partita con la Salernitana. Subito dopo l’arbitro Di Martino di Teramo lo aveva invitato ad allontanarsi dal terreno di gioco. Ieri il giudice sportivo della Serie B ha inflitto la semplice ammonizione al dirigente biancoscudato “per avere contestato l’operato arbitrale”. Per la cronaca, anche Angelo Gregucci, l’allenatore della Salernitana espulso dal direttore di gara al 49′ della ripresa, è stato ammonito per “avere, uscendo dall’area tecnica, contestato l’operato arbitrale”. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il messaggio a Pierpaolo Bisoli arriva forte e chiaro. L’ultimo in ordine di tempo è Jerry Mbakogu, uno che non teme di prendersi le responsabilità quando serve lanciare un messaggio diretto senza giri di parole: «Per come la penso dobbiamo osare qualcosa in più, capisco che se cerchi di attaccare magari puoi prendere gol — ha spiegato il giocatore — adesso non posso pretendere chissà cosa, anche se la squadra gioca contro le mie caratteristiche. Dobbiamo uscirne tutti insieme. Siamo ultimi e dobbiamo tirarci fuori da questa situazione con equilibrio e intelligenza». È il terzo spunto che arriva nella stessa direzione nello spazio di tre giorni. Il primo era stato un big come Lorenzo Lollo, subito dopo lo 0-0 con la Salernitana: «Serve più coraggio, dobbiamo osare di più». Poi era stato il turno lunedì della dirigenza e cioè di Giorgio Zamuner: «Abbiamo preso certi giocatori perché certe partite dovremo provare a forzarle, cercando di vincerle». Insomma, tre voci all’unisono, con sfumature diverse e un solo imperativo: d’accordo non perdere, ma le partite per salvarsi bisogna vincerle, anche perché la squadra è sempre ultima in classifica, nonostante i cinque punti conquistati nelle ultime quattro uscite. […]