Zamuner, perché ha deciso di prendere Baraye? «Perché è un giocatore che mi è sempre piaciuto tantissimo. Ne avevamo parlato con il Parma a inizio mercato, poi non c’erano le condizioni per poterlo concludere, alla fine complice la chiusura del Pescara per Monachello e valutando le diverse alternative, abbiamo deciso di puntare su di lui». È un giocatore, ovviamente di livello superiore, che rappresenta il sostituto di Cisco, andato all’Albissola e con le caratteristiche di Marsura, un altro che avevate trattato? «Sì, in rosa soltanto Bonazzoli come caratteristiche personali migliori il fatto di saper saltare l’uomo e di creare superiorità numerica, magari prendendosi qualche rigore. Bonazzoli può fare anche la prima punta se mancherà Mbakogu…». Perché Barisic? «Cercavamo un giocatore duttile, che potesse anche fare il vice Longhi sulla fascia sinistra». Parliamo, però, di un attaccante, almeno come ruolo originario «È un jolly. Lucarelli lo scorso anno lo ha impiegato anche da esterno sinistro nel centrocampo a cinque. Può giocare anche punta di sfondamento, insomma, con i giocatori che sono arrivati possiamo giocare con qualsiasi modulo possibile».
[…](Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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[…]Baraye arriva dal Parma con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore del Padova. Senegalese classe 1992, è un giocatore offensivo che viene impiegato per lo più sulla fascia sinistra, anche se con la sua duttilità si presta a più ruoli nel reparto avanzato: con i ducali dal 2015 ha collezionato novanta partite con trenta sigilli, contribuendo al triplo salto dalla serie D alla A. Curiosità: suo fratello Joel è un difensore del Catania. «Lo conosco sin dai tempi della Primavera del Chievo e del Lumezzane – spiega il direttore generale Giorgio Zamuner – Può fare tutti i ruoli in attacco. Ci mancava un giocatore con le sue caratteristiche: ha cambio di passo, è bravo a saltare l’uomo e a fare assist. In realtà l’avevo sempre seguito con attenzione e quando ho intuito che Monachello non sarebbe andato via dal Pescara, mi sono buttato su di lui». Proprio dal Catania sempre con la formula del prestito con diritto di riscatto per i biancoscudati arriva Barisic. Sloveno classe 1995, oltre a essere impiegato come punta sfruttando i suoi 187 centimetri d’altezza, può fare il quinto di centrocampo, ruolo che ha fatto nella passata stagione. La sua carriera finora si è svolta quasi sempre in serie C, eccetto la parentesi cadetta proprio con gli etnei nella stagione 2014-2015 (sei presenze). «Avevo già provato a prenderlo in estate, ma il Catania non me l’aveva dato. Alla fine è venuta fuori l’occasione, e l’ho sfruttata perché dobbiamo fare di tutto per salvarci. E’ un giocatore che mi piace molto: ha corsa, forza fisica e può essere utilizzato in più ruoli». Non manca un bilancio su questa finestra del mercato che ha visto il Padova tra le società più attive. «Abbiamo fatto quello che ritenevamo opportuno per rinforzare la squadra. La classifica era troppo deficitaria, per cui è stato inevitabile operare una mezza rivoluzione prendendo giocatori che hanno esperienza in questa categoria».
[…](Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)