Ore 20.00 – (Il Piccolo) […] Intanto, dopo aver messo a segno il colpaccio Costantino, sul mercato ora tiene banco la questione portiere, che comincia a essere piuttosto urgente visto che il campionato riprende fra una settimana. Tre i nomi emersi nelle ultime ore sul taccuino alabardato: si tratta di Daniel Offredi, David Da Costa e Diamante Crispino. Offredi, classe 1988, dopo essere stato a lungo portiere dell’Albinoleffe, da un anno e mezzo è al Sudtirol, ma sembra che la società altoatesina non gli rinnoverà il contratto. David Da Costa invece, svizzero classe 1986 attualmente al Lugano, ha giocato per due stagioni al Novara in serie B dal 2015 al 2017. In precedenza ancora serie A svizzera con Zurigo e Thun, sempre da titolare. La scorsa stagione è stato fermato da un intervento alla spalla, da cui però si è ripreso perfettamente. Crispino invece, classe 1994, dopo essere cresciuto nelle giovanili del Napoli, ha giocato a Como in C (ma con 7 presenze anche in serie B) e da un anno e mezzo difende la porta del Bisceglie. Su di lui c’è anche il Rieti. Le operazioni comunque sono complesse, perché contestualmente, bisognerebbe anche trovare una sistemazione per Valentini. […]
Ore 19.00 – (Il Piccolo) «Io vivo di emozioni: è questo che mi ha fatto decidere per la Triestina». Rocco Costantino, 28 anni, il nuovo bomber che Milanese ha portato in alabardato e che da oggi si allenerà agli ordini di Pavanel, spiega così la scelta di privilegiare Trieste nei confronti di Teramo e in fin dei conti della sua terra. Già, perché pur essendo nato in Svizzera, l’attaccante dall’età di 6 anni è cresciuto proprio in Abruzzo. Costantino, cosa l’ha convinta a venire alla Triestina?«Al primo posto metto il progetto tecnico che ha la società. E poi era comunque un mio grande desiderio vestire questa maglia, che finora in qualche modo mi ha portato fortuna». […] Questo di Trieste è un ulteriore step? «Sì, con tutto il rispetto ovviamente per il Sudtirol, passare da Bolzano a Trieste emotivamente è una grande cosa. E dico anche che se sono qui, significa che merito di essere un giocatore della Triestina». […] Milanese si è fatto in quattro per portarla in alabardato: si è parlato anche di ambizioni? «Sì, ringrazio il direttore che ha creduto in me e ha insistito tanto per farmi venire, ma quasi non ce n’era bisogno perché c’era già una mia forte convinzione. Sulle ambizioni è la classifica a parlare: è un dato di fatto che si proverà a vincere e a essere promossi». Qui c’è già un certo Pablo Granoche: pensa di riuscire a conviverci in campo e di poter giocare assieme? «Sinceramente penso che dal miglior marcatore straniero che c’è stato in serie B, io posso solamente imparare. Poi sarà ovviamente il mister a decidere cosa fare: io sono a disposizione e cercherò di dare una mano alla squadra». Ha affrontato tutte le rivali: quanto vale questa Triestina? «Ripeto, la risposta la dà la classifica: è vero che c’è grande equilibrio, ma se la squadra è seconda, ci sarà un motivo. E questo testimonia che si può provare a vincere». […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Matteo Rover si allena con la squadra. È un giocatore del Pordenone, dopo il passaggio obbligato che per una mattinata lo ha riportato all’Inter dal Vicenza. Così il ragazzo in predicato di diventare il nuovo Candreva è pronto a stupire i tifosi del Pordenone. Lo può fare grazie al suo curriculum, che parla del campionato 2017-18 dominato con la Primavera dell’Inter. Dieci gol nel torneo, per l’ala destra scelta da Matteo Lovisa. Un bel biglietto da visita in vista del girone di ritorno che dovrà affrontare il Pordenone, capolista del girone. Ma non è tutto. Il giovane Rover, cresciuto come Bryan Cristante nelle giovanili della Liventina di Motta di Livenza, si è messo in luce anche nella Youth League, la Champions dei giovani. Una sua doppietta contro l’Esbjerg aveva lanciato la Primavera dell’Inter nello scorso torneo. C’è quindi anche una piccola dote d’esperienza a livello continentale nell’esterno d’attacco. […]
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Sul piano del rendimento non gli si può rimproverare nulla. «Sì – annuisce Gavazzi -, sono soddisfatto del rendimento di tutta la squadra e anche del mio. Abbiamo fatto un buon lavoro, nella prima parte della stagione. Ora dovremo ripeterci nella seconda». Alla ripresa dopo la pausa d’inizio anno il Pordenone avrà a disposizione tre partite su quattro da giocare in casa. Sulla carta dovrebbe essere un vantaggio, anche se proprio al Bottecchia sono maturate le due sole sconfitte subite nel girone d’andata: 0-1 con la Fermana e 1-2 con la Triestina. «Giocheremo davanti al nostro pubblico riprende il fantasista il match con l’Albinoleffe di sabato 19 gennaio alle 16.30, poi andremo a Verona dalla Virtus Vecomp e quindi riceveremo ancora in casa le visite di Rimini e Imolese. Speriamo di fare un buon filotto, che ci dia la spinta per disputare alla grande anche il ritorno». Sollecitato, il centrocampista individua nel rendimento in trasferta (20 punti, 5 vittorie, 5 pareggi e nessuna sconfitta) il fattore principale che ha portato i ramarri al primato. «Un ruolino di marcia straordinario giudica . La gara che invece ha materialmente cambiato la nostra etichetta, da buona squadra a favorita, è stata indubbiamente quella con la Ternana, vinta 1-0 al Bottecchia con un gol di Salvatore Burrai. Dopo quella sorride -, hanno cominciato tutti a guardarci in modo diverso». […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Corre e lavora con la squadra Matteo Rover: il jolly offensivo di scuola Inter è da ieri a Pordenone. Classe 1999, nativo di Motta di Livenza, campione d’Italia con la Primavera nerazzurra, il giovane calciatore ha sostenuto le prime sedute di allenamento con la sua nuova squadra e a questo punto è pronto per firmare. La sigla in calce al contratto è attesa nella giornata odierna, quando sarà ufficializzato il suo acquisto. Arriva dal club milanese in prestito secco. Dopo aver iniziato la stagione al Vicenza, il giocatore chiuderà la sua prima annata tra i grandi con la maglia neroverde e lotterà per ritagliarsi uno spazio maggiore di quello avuto con la squadra veneta.È atteso in giornata a Pordenone anche Gianluca Frabotta, terzino classe 1999 del Renate, ma di proprietà del Bologna: l’affare ormai risulta fatto, mancano solamente gli ultimi dettagli. La formula del trasferimento sarà il prestito secco sino al termine della stagione. Slittano all’inizio della prossima settimana l’arrivo del giocatore e l’ufficialità del prestito per quanto riguarda Tommaso Farabegoli, difensore classe 1999 della Primavera della Sampdoria: il centrale è stato infatti trattenuto dai blucerchiati per disputare l’ultima gara con la sua squadra (la partita di domani al cospetto del Milan). […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Nella rosa del Pordenone Davide Gavazzi è il calciatore che vanta il curriculum di maggior prestigio: ha giocato in serie B per nove stagioni e ha collezionato sette presenze in serie A con la Sampdoria (nella stagione 2013-2014), dove ha diviso lo spogliatoio con giocatori come Eder e, seppur per un brevissimo periodo, Icardi. Ma manca qualcosa, alla sua ottima carriera: la vittoria di un campionato. «Non è un’ossessione – precisa – ma quest’anno mi piacerebbe sfatare questo tabù». […] È ancora troppo presto per parlarne? «Direi di sì. C’è un intero girone di ritorno da disputare e tre mesi e mezzi da vivere. Sicuramente stiamo facendo bene e, sotto certi aspetti, siamo andati oltre le aspettative anche se avevo visto delle potenzialità importanti sin dal ritiro, in particolare come gruppo. Bisogna però solamente continuare con questo ritmo e con questa mentalità». […] Pronti, via e il Pordenone ha otto partite, di cui tre delle prime quattro in casa. «Servirà partire subito forte: il girone di ritorno è duro. Tuttavia, di fronte al nostro pubblico, abbiamo le possibilità per fare bene e compiere un altro passo in avanti verso l’obiettivo. Nella mia carriera ho disputato playoff e ottenuto salvezze difficili: manca la vittoria di un campionato. Sarebbe bello». Sinora è stato il miglior Gavazzi o può fare qualcosa in più? Da lei, tifosi e piazza, si aspettano sempre molto. «La mia annata è stata contraddistinta da alti e bassi. Ero partito abbastanza bene, poi ho avuto un calo, infine mi sono rialzato. Si può sempre migliorare ma penso al contempo di aver fatto buone cose. Posso dire che manca qualcosa dal punto di vista realizzativo: il gol a Teramo, dove a mio parere ho disputato la mia miglior gara, è stato l’unico acuto in questo senso. La rete dà sempre maggior sostanza alla prestazione». […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La dirigenza vicentina ha quindi tolto dalla lista dei rinforzi Maiorino, elenco che comprende sempre i nomi noti di Mattia Minesso, Davide Luppi, Simone Guerra e Gianluca Sansone, che nella sessione di mercato in corso lascerà Novara. Obiettivi che, soprattutto gli ultimi due, sono difficili da raggiungere in quanto rappresentano operazioni con costi elevati e che sono seguiti da parecchie società. Guerra è un attaccante che Serena conosce bene e che nella stagione scorsa, con il tecnico mestrino in panchina alla Feralpisalò, ha segnato 21 gol tra campionato e coppa Italia. Ma la società bresciana sembra avere poca voglia di privarsi di Guerra e potrebbe decidere di farlo solo di fronte ad offerte irrinunciabili. Diverso è il discorso relativo a Gianluca Sansone, attaccante che ha le caratteristiche giuste per completare il reparto offensivo dei berici, ma che ha un ingaggio decisamente fuori dal budget della società di via Schio. Ecco che, per poter aprire una trattativa, Sansone deve prima rescindere il contratto che lo lega al Novara e che scadrà il prossimo 30 giugno, e poi valutare l’offerta che il Vicenza potrebbe presentare. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Prosegue il momento d’oro di Mattia Zennaro, convocato dalla nazionale under 19 in occasione del Torneo dei Gironi, svoltosi a Coverciano dal 5 al 7 gennaio, dove il centrocampista lagunare ha collezionato due presenze nelle altrettante gare disputate. […] “Le parole di Mattia Collauto mi hanno fatto tanto piacere, per me lui è una figura molto importante, un fratello maggiore. Ringrazio anche il direttore Angeloni, non posso che essere contento di come stanno andando le cose, ma so bene che devo lavorare con costanza e più degli altri, visto che sono il più giovane. Spero di riuscire a dare il mio contributo alla squadra in questo girone di ritorno”. Che inizierà con la trasferta di La Spezia in programma lunedì 21. “Sappiamo come lo Spezia sia un’ottima squadra, ma noi vogliamo partire con il piede giusto. Dobbiamo rimanere concentrati e continuare a lavorare bene”. […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tante idee: Gaetano Monachello dal Pescara, Adrian Stoian dal Crotone, Marco Carraro dal Foggia, per il quale il Venezia è entrato in concorrenza con il Padova. Ma ancora nessun affare fatto in entrata. Il mercato condotto dal direttore sportivo arancioneroverde Valentino Angeloni si snoda attraverso una serie di cessioni, la seconda delle quali è maturata nella giornata di ieri ufficialmente. Marcello Falzerano è passato al Perugia con un contratto di due anni e mezzo, lasciando Venezia esattamente a due anni dal trasferimento che tanto fece discutere da Bassano in laguna. Con tanto di parole di fuoco del presidente giallorosso Stefano Rosso nei confronti del giocatore, accusato di un comportamento poco professionale. La storia si ripete, con contorni però decisamente meno burrascosi, perché almeno a parole i rapporti fra le parti sono rimasti buoni fino alla fine. E i 300mila euro messi sul piatto dal Perugia alla fine hanno fatto la differenza, accontentanto sia la società che il giocatore, che voleva una soluzione vicino a casa, visto che risiede in provincia di Roma. […]
Ore 13,00 – (La Nuova Venezia) In attesa di affondare il colpo con Adrian Stoian del Crotone, il Venezia ha messo nel mirino anche il centrocampista Marco Carraro, ventun anni compiuti il 9 gennaio, veneziano di Malcontenta che ha disputato il girone d’andata con il Foggia (14 presenze, 1 rete), dove è stato mandato in prestito dall’Atalanta. Il club bergamasco lo aveva acquistato a inizio luglio dall’Inter che ha il diritto di ricompra sul giocatore. Altro nome nuovo abbinato al Venezia, questa volta per l’attacco, è quello di Gaetano Monachello, ventiquattrenne cresciuto nel settore giovanile dell’Inter con esperienze anche all’estero (Metalurh Donec’k, Olympiacos Nicosia, Monaco, Cercle Bruges, Ergotelis Candia), prima di essere acquistato nel 2015 dall’Atalanta. Da allora i prestiti a Bari, Ternana, Palermo e, ultimo, Pescara (12 presenze, 3 reti), in panchina contro il Venezia.Quanto alla squadra, Geijo ancora con la febbre, ancora a parte Lezzerini, mentre è rientrato Domizzi e lavoro a parte per Bentivoglio a causa di un fastidio al flessore destro. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) Un infortunio così grave non era mai capitato ad Alberto Rizzo che, fermo da un mese per la rottura del tendine dell’adduttore sinistro, ha potuto passare le vacanze natalizie con la propria famiglia a Trapani. […] Un vero peccato perchè Rizzo stava entrando sempre più in forma, tanto da conquistarsi un certo spazio, in campionato. «Sentivo che aumentava da parte di tutti la fiducia nei miei confronti e questo per un giovane è molto importante. Dovermi fermare è stato un brutto colpo, ma ho tanta voglia di reagire e diventare più forte di prima». Nel frattempo la società sta cercando un sostituto. «Sono scelte che spettano alla dirigenza, io dovrò solo pensare a segyuire il programma di riabilitazione per poter tornare in campo al più presto». Con un occhio a cosa succede in campionato. «Ho visto tutte le partite dei miei compagni. In particolare nelle ultime due con Verona e Palermo avrebbero meritato un risultato diverso, costruire tanto e non raccogliere nemmeno un punto lascia tanta rabbia dentro». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) «Al mio amico Panìco ho detto che dopo tutti i pali che ha colpito ultimamente, la prossima volta provi a buttarla dentro con le mani». Non ha perso la voglia di scherzare Alberto Rizzo, sfortunato terzino del Cittadella, appena tornato sotto le mura per la fase di riabilitazione dopo il brutto infortunio rimediato il 1° dicembre nel match con la Salernitana.Il difensore siciliano un mese fa è stato operato a Pavia al tendine lungo dell’adduttore sinistro, che si era rotto in partita. Sino a qui è stato costretto al riposo assoluto e solo da poco ha abbandonato la stampella. «Ora però posso camminare normalmente», spiega da bordo campo, mentre guarda i compagni allenarsi al Tombolato, «dovrò sottopormi a breve a nuovi controlli, tornando a farmi a vedere al policlinico di Pavia, ma, se tutto andrà secondo i piani, nel giro di tre mesi potrei tornare a disposizione, intorno ad aprile. Questo è il primo infortunio serio della mia carriera: non avevo capito subito che fosse così grave, tanto che ho continuato a giocare per una decina di minuti anche se ho sentito una fitta abbastanza forte». […] Tra i compagni Panìco non è stato citato per caso, visto che i due condividono lo stesso appartamento. «Ci siamo sentiti quasi tutti i giorni. La prima cosa che mi ha detto è di non preoccuparmi e di pensare solo a recuperare. Io invece gli ho ribadito che, al di là della sfortuna in zona gol, deve continuare su questa strada, perché l’ho visto muoversi bene».Ora la società ricorrerà al mercato per sostituirlo. «Ma non mi disturba se succederà, è giusto che il Cittadella si rinforzi». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Ho solo scaricato la mia rabbia perché vedevo che non riuscivo a realizzare il mio sogno. A Zamuner ho fatto presente che se pensavo di avere qualcosa contro gli ultras che non si poteva perdonare, non sarei tornato. Ripeto, non ho mai detto niente contro i tifosi, non sono il tipo, ma negli anni si è portato avanti questo equivoco». Aggiunge. «Sono veramente felice, dopo tanti anni in giro sono tornato dove ho sempre voluto. Il mio unico rammarico è stato sempre quello di non avere giocato con il Padova, e quando il mio agente mi ha avvisato che c’era questa possibilità gli ho risposto che volevo parlare con la società. Ho rifiutato tante offerte perché ciò che voglio realmente è giocare qui». Ha firmato sino al termine della stagione, ma immaginiamo che voglia restare a lungo. «Certo, l’obiettivo è salvarci, poi parleremo con la società. La mia priorità sarà sempre il Padova». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Venire al Padova è stata una scelta di cuore. E’ stato sempre il mio sogno giocarci, qui sono cresciuto e mi sento a casa». Ecco le prime dichiarazioni di Jerry Mbakogu, affiancato in occasione della presentazione all’Euganeo dal direttore generale Giorgio Zamuner che introduce così l’attaccante. «Sono felice di averlo con noi, è un giocatore forte e ha una motivazione particolare. Dopo un minuto che ci siamo parlati, ha detto al suo agente che voleva venire per salvare il Padova. Ha le caratteristiche per darci una mano a uscire da questa situazione di classifica non bella». Con gli ultras, che hanno dichiarato di accogliere con freddezza Mbakogu. «Può essere che in passato abbia detto qualcosa, ma mai niente contro i tifosi e gli ultras. Qualsiasi cosa abbia detto o fatto come un gesto, era contro la vecchia dirigenza che non mi ha mai dato la possibilità di giocare anche se il mio desiderio è sempre stato quello di rimanere al Padova.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Michel Morganella è reduce dall’esperienza di pochi mesi con gli svizzeri del Rapperswill-Jona con i quali ha collezionato sette presenze tra campionato e Coppa elvetica, ed è senz’altro un elemento che aggiunge esperienza e sostanza alla squadra, in particolare sulla fascia destra essendo abile nelle due fasi come ha fatto vedere in passato con Novara e Palermo, formazione quest’ultima nella quale ha avuto come compagno Andelkovic. Alla Guizza era presente anche Calvano che sarà ufficializzato oggi, dopo le visite mediche. Arriva dal Verona con la formula del prestito sino al termine della stagione con diritto di riscatto per il Padova e controriscatto scaligero, e andrà a rinforzare la linea mediana. Già questa mattina dovrebbe mettersi a disposizione di Bisoli. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Manca solo l’ufficialità sull’ingaggio di Morganella e per Calvano è atteso l’annuncio della società dato che già ieri era alla Guizza dove ha assistito a bordo campo all’allenamento dei compagni. Due innesti che portano a sei il totale dei volti nuovi (Minelli, Mbakogu, Andelkovic e Cherubin le operazioni già concluse), con il mercato del Padova che nelle prossime ore potrebbe fare registrare ulteriori novità in entrata. Morganella ha firmato un contratto fino a giugno 2020. Ieri la sua giornata biancoscudata è iniziata al mattino con il passaggio in sede, a seguire le visite mediche, quindi la prima seduta sul campo. Non insieme alla squadra, ma a parte tra corsa attorno al campo ed esercizi con il pallone effettuati con Mbakogu. Il tutto sotto gli occhi del suo agente.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Dopo tanti anni e tanti giri sono tornato dove ho sempre voluto stare e in questi mesi ho rifiutato altre offerte. Quando sono tornato alla Guizza mi è venuta la pelle d’oca, perché è il luogo dove sono cresciuto».Parole a cuore aperto, all’apparenza sincere. Come quelle che riserva per chiudere il capitolo relativo alla sua prima vita biancoscudata. «Con la vecchia dirigenza del Padova non ho mai avuto la possibilità di giocare. Avrei tanto voluto farlo e dimostrare il mio valore, ma i dirigenti dell’epoca mi avevano sempre mandato in prestito, senza farmi restare. Non nego che in passato abbia detto qualcosa, ma mai contro i tifosi. Non sono certo il tipo e se l’avessi fatto non sarei tornato. Parole e gesti di rabbia erano solo contro la vecchia dirigenza. Ma alla fine sarà il campo a dimostrare tutto, il resto sono parole. Conteranno solo i fatti». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Tornare a Padova era il mio sogno». Parole nette e chiare, con le quali Jerry Mbakogu spera di aver archiviato i mugugni di una parte della tifoseria che non ha visto di buon occhio il suo ingaggio in biancoscudato. Così si è espresso il centravanti, nel giorno della sua presentazione ufficiale andata in scena a meno di 24 ore dalla presa di posizione della “Tribuna Fattori”, che ha ribadito la propria diffidenza nei confronti del giocatore, accusato di aver dichiarato di non voler tornare a Padova ai tempi in cui giocava con la Juve Stabia.Una storia che ieri ha provato a chiarire lo stesso attaccante: «Negli anni si è sempre portato avanti questo equivoco, sembrava avessi detto qualcosa contro i tifosi ma non è mai stato così», la spiegazione di Mbakogu, «tornare a Padova è stata una scelta di cuore. Sono cresciuto qui, mi sento a casa e ho tanti amici. L’unico rammarico che ho avuto nella mia carriera era quello di non essere riuscito a giocare a Padova in prima squadra.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Anche la società, per bocca del direttore generale Giorgio Zamuner, ha voluto esprimere la propria fiducia nei confronti di Jerry Mbakogu, presentato ieri allo stadio Euganeo. «Sono davvero felice che siamo riusciti a centrare questo acquisto», le parole del dg, «sono felice perché ho la convinzione che il giocatore arrivi con grandissime motivazioni. Già dopo la prima chiacchierata che abbiamo avuto, Mbakogu mi ha confessato che il suo sogno è sempre stato poter giocare nel Padova. Sapeva che c’era stato questo piccolo fraintendimento con i tifosi, ma voleva tornare, e un minuto dopo che abbiamo finito di parlare mi ha chiamato il suo agente per dirmi che avremmo trovato l’accordo. In un’altra situazione non sarei riuscito a portarlo a Padova, ma ora sono convinto che abbia le motivazioni e le caratteristiche giuste per darci una mano».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Da quando si è aperto ufficialmente il mercato, il Padova viaggia quasi alla media di un acquisto al giorno. Anche ieri Zamuner è riuscito a portare definitivamente a casa altri due giocatori promessi, ovvero Simone Calvano e Michel Morganella, entrambi presenti alla Guizza nel pomeriggio. L’acquisto più sorprendente è proprio quello del terzino, che non più tardi di tre stagioni fa era ambito da alcune squadre di fascia medio-alta in Serie A. Quindi un piccolo declino, qualche infortunio di troppo, fino alla ripartenza la scorsa estate dalla Serie B svizzera dopo la scadenza del contratto con il Palermo. Ora una nuova chance in Italia per il terzino destro classe 1989, che vanta anche alcune presenze con la nazionale elvetica, e ha firmato il contratto con il Padova fino a giugno 2020.Ieri mattina il giocatore si è sottoposto alle visite mediche e già nel pomeriggio si è allenato al Centro Gozzano, lavorando a parte assieme a Mbakogu. Alla Guizza era presente, in borghese, anche Simone Calvano, che prima di allenarsi deve ultimare le visite mediche, ma già da oggi sarà a disposizione di Bisoli. Il mediano classe 1993 arriva in prestito dall’Hellas Verona e rappresenta il primo rinforzo in un centrocampo che entro la fine di gennaio si arricchirà di un’altra nuova pedina (si fa il nome del giovane Carraro, attualmente al Foggia). […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Altra giornata campale per il mercato del Padova. Le notizie in pillole: Michel Morganella si è allenato alla Guizza ed è l’ennesimo acquisto di questo gennaio da fuochi d’artificio del club di viale Rocco, Simone Calvano è un giocatore biancoscudato e potrebbe sbarcare presto un altro cavallo di ritorno in città oltre a Francesco Renzetti, con cui si sta continuando a trattare. Si tratta di Marco Carraro, di proprietà dell’Atalanta ma in prestito a Foggia nella prima parte della stagione. Carraro non è contento dell’impiego e del minutaggio garantitogli da Gianluca Grassadonia prima e da Pasquale Padalino poi, con Agnelli che gli viene regolarmente messo davanti. A questo punto l’Atalanta potrebbe farlo tornare dal prestito e il Padova è molto interessato. In questo momento avanti rispetto a Venezia, l’altro club interessato al centrocampista di Dolo, cresciuto nel settore giovanile biancoscudato. Ieri, però, è stata la giornata di Jerry Mbakogu, presentato ufficialmente dalla società nella sala stampa dello stadio Euganeo. Oggi sarà la volta degli altri due neoacquisti Sinisa Andelkovic e Nicolò Cherubin. […]