Giornata di presentazioni quella di oggi per Jerry Mbakogu, che torna al Padova dopo tanti anni. E che ha voluto chiarire, si spera una volta per tutte, la vicenda che gli ha attirato la freddezza degli ultras della Tribuna Fattori: “Prima di tutto sono veramente molto felice di essere qui, è una scelta di cuore perché mi sento qui a casa. Con la dirigenza vecchia non ho mai avuto la possibilità di giocare, mano mano andavo e facevo bene, tornavo e non avevo mai possibilità di giocare qui. Magari in passato ho detto qualcosa, ma qualsiasi cosa abbia fatto o detto era contro la dirigenza vecchia. Non ho mai detto qualcosa contro gli ultras, se lo avessi fatto non sarei mai tornato. C’è stato questo equivoco e vorrei chiarire perché sono veramente felice di essere a casa. L’unico rammarico che ho avuto è quello di non aver mai giocato qui. Ho rifiutato tantissime offerte per tornare qui, mi sento di essere tornato a casa. Dimostrerò con i fatti, oltre che col le parole quanto volevo tornare qui. Ho tanti amici e il ginocchio sta bene. Col Leeds avevo trovato un accordo a gennaio, si era rimandato l’accordo a gennaio, avevo questo problema al ginocchio e non riuscivo più a giocare nonostante le infiltrazioni. Dovevo essere a Leeds il 20 giugno e non avrei mai potuto essere lì. Col Carpi la decisione è stata presa insieme, volevo capire che problema avesse il mio ginocchio. La squadra era stata smantellata e volevo stimoli nuovi. Volevo solo curare il mio ginocchio. Negli ultimi tre mesi mi sono sempre allenato, ho sempre lavorato a livello di forza mi mancano solo le partite. Sono veramente motivato, non vedo l’ora di cominciare e di dare una mano. Bisoli mi ha detto che era tanto che mi voleva, mi ha detto di stare tranquillo e che ci salveremo, condivido perché le motivazioni fanno la differenza. Ieri abbiamo giocato insieme io e Bonazzoli, è forte e ha qualità, devo capire bene come gli piace giocare, dobbiamo metterci a disposizione reciprocamente e possiamo fare bene insieme. Secondo me serve prima di tutto un gruppo compatto, dobbiamo essere bravi noi perché c’è da salvarsi e bisogna lottare su ogni pallone. Tutte queste cose le alleni già in allenamento. Se uno sbaglia e non rincorre è giusto che qualcun altro lo riprenda. In questo momento c’è bisogno di gente motivata, io lo sono. Mi aspetto la stessa grinta, tutti servono e bisogna allenarci bene, facendoci trovare sempre pronti e remare dalla stessa parte. Impresa? Si ma neanche poi tanto, la classifica è corta e in B non c’è la Juventus, ogni partita si può vincere, anche contro la più forte. Qui non è cambiato niente, sono andato alla Guizza l’altro giorno e mi è venuta la pelle d’oca. Sono molto emozionato di essere qui, non vedo l’ora di ricominciare. Siamo rimasti che ci salviamo e poi ci siederemo e parleremo, vedendo cosa fare e come comportarci. Non voglio dire qualcosa di sbagliato, ma la priorità dopo l’estate sarà sempre Padova. Se vorranno fare qualcosa di importante ancora di più”