Ore 19.00 – (Il Piccolo) Potrebbe essere sfumato proprio sul più bello il colpaccio che la Triestina stava realizzando in attacco. La società alabardata ha valutato in questi giorni con grande attenzione Rocco Costantino, l’attaccante del Sudtirol che dopo aver fatto sfracelli in serie D con la Vis Pesaro, lo scorso anno con gli altoatesini in C ha realizzato 14 reti e in questa stagione finora è andato a segno 4 volte. Anzi, fino a ieri mattina la Triestina sembrava in pole position, con anche l’accordo con il giocatore e superando tutte quelle che erano le molte rivali interessate all’attaccante ventottenne, non solo Entella e Teramo, ma anche Pesaro, Rimini e Ravenna.Il progetto evidente, visto che Costantino non può certo essere considerato una riserva, era quello di passare a due punte, con la coppia Costantino-Granoche al vertice di un 4-4-2 o al limite di un 4-3-1-2. E di avere comunque un bomber di valore quando uno dei due dovesse essere assente. Un progetto di indubbio fascino. Il problema è che ieri c’è stato un prepotente ritorno del Teramo, che per accaparrarsi l’attaccante ha chiesto aiuto al Pescara. L’offerta molto allettante fatta a Costantino è infatti quella di un contratto fino al 2022 proprio con il Pescara, con prestito immediato al Teramo. Anzi, ieri pomeriggio il presidente del Teramo Campitelli ha già annunciato l’operazione come conclusa, ringraziando addirittura il patron del Pescara Sebastiani e specificando che la società biancazzurra prende a titolo definitivo Costantino per girarlo in prestito. Manca ancora però l’ufficialità, e si sa che nel calcio mercato fino all’ultimo tutto può succedere. Tanto che Milanese oggi farà un ulteriore tentativo prima di mollare questa pista. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Farabegoli ok, Frabotta e Rover quasi, De Anna rescinde e va a Tamai per provare a dare una mano alle Furie rosse a rincorrere la salvezza in serie D. Giornata piena di notizie, quella di ieri al De Marchi. Il mercato, prorogato sino al 31 del mese, sta iniziando a regalare sia ufficialità che operazioni praticamente definite. Si parte dall’ufficialità: l’attaccante Marco De Anna, che non aveva trovato spazio nella rosa, ha scelto di rescindere il contratto con i ramarri e di dire ancora una volta sì al Tamai di Bianchini, il club con il quale ieri sera ha già cominciato ad allenarsi. In casa neroverde è fatta anche per Farabegoli, centrale difensivo, capitano della Sampdoria Primavera. Il Pordenone ha battuto la concorrenza di Casertana, Pro Vercelli e Vis Pesaro. La firma è una questione di ore: probabilmente l’annuncio sarà diffuso dalla società già nella mattinata odierna. Ora si aspetta il sì definitivo del terzino Frabotta, mentre un’altra operazione in dirittura d’arrivo è quella che porterà a Matteo Rover, praticamente un pordenonese. […]
Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Anno nuovo, determinazione vecchia. Nemmeno la finestra spalancata del mercato di riparazione distrae i ramarri dal loro lavoro. Vorrebbero tutti ricominciare subito, senza dover attendere altri 10 giorni prima di rimettere piede in campo per un match ufficiale. La prima gara del nuovo anno arriverà soltanto sabato 19 gennaio, quando alle 16.30 al Bottecchia scenderà l’Albinoleffe. All’andata a Bergamo i neroverdi si imposero con il risultato di 2-1. Andarono a segno Simone Magnaghi e Leonardo Candellone, ribaltando in questo modo il momentaneo vantaggio della Celeste firmato da Giorgione dopo appena 3′ di gioco. Se riusciranno a fare il pieno anche contro i bergamaschi, i ramarri dovranno poi completare il tris a Verona con la Vecomp, impresa non impossibile per una squadra che fa tanti punti in trasferta (20) quanti ne raccoglie in casa. Sono discorsi che, se pure non lo infastidiscono, fanno per lo meno sorridere Attilio Tesser. Il tecnico da sempre impone a se stesso e ai suoi discepoli di concentrarsi solo sull’immediato avversario da affrontare, senza tabelle. L’attenzione è quindi rivolta unicamente verso l’Albinoleffe. Per valutare meglio le condizioni dei giocatori dopo la pausa e questa prima settimana di richiamo della preparazione, è stata organizzata per sabato un’amichevole con la Primavera della Spal. Verrà giocata al De Marchi con inizio alle 14.30. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Comincia a prendere quota il mercato del Pordenone. La novità più rilevante – e l’unica ufficiale al momento – riguarda la rescissione consensuale del contratto con Marco De Anna. Il jolly offensivo, classe 1998, ha preferito andare a giocare: anche quest’anno andrà a rafforzare il Tamai, che in serie D ha bisogno di lui. Le “furie rosse” sono ultime e hanno bisogno di una iniezione di qualità se vogliono mantenere la categoria. Nel precedente campionato il calciatore a Tamai è stato decisivo, perché oltre alle 4 reti realizzate in 13 gare, ha dato grande vivacità al reparto offensivo. I ramarri continuano a lavorare per quanto riguarda le operazioni in entrata. Ieri è arrivato il capitano della Primavera della Sampdoria Tommaso Farabegoli, classe 1999, difensore: oggi l’operazione sarà ufficiale. A breve si aggiungerà anche Gianluca Frabotta, terzino classe 1999 proveniente dal Renate ma di proprietà del Bologna. Davanti, mentre si attende l’offerta giusta per Simone Magnaghi (’93) – la cui uscita permetterebbe di andare all’attacco di Benjamin Mokulu (’89) del Carpi – i neroverdi sono vicinissimi a Matteo Rover, seconda punta classe 1999 in forza al Vicenza, ma di proprietà dell’Inter. […]
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) […] Attualmente, se promozione fosse, l’unica soluzione possibile sarebbe emigrare allo stadio Friuli di Udine. «Mi piacerebbe come soluzione – afferma Lovisa -, prima conquistiamo la B e poi parleremo con la famiglia Pozzo». Inevitabile, anche se può apparire prematuro, parlare del futuro “teatro” dei ramarri. È vero che il termine del campionato è lontano – primo weekend di maggio -, bisognerà però farsi trovare pronti. E bisogna iniziare a farlo adesso, nonostante il primo posto con tanti punti di vantaggio abbia colto un po’ tutti impreparati. «Ma io – attacca Lovisa – non ho mai smesso di puntare in alto e di sognare. La squadra mi è piaciuta sin dal primo giorno di ritiro. Si vedeva che avevamo qualcosa in più, vedevo il giusto mix tra esperienza e gioventù. Poi mister Tesser ci ha messo del suo, supportato anche da alcune scelte che ha portato avanti mio figlio Matteo, che si è occupato del mercato: in pochi – continua – puntavano su Bombagi, invece l’ha riconfermato; non molti avrebbero scommesso su Barison ad alti livelli. Entrambi stanno disputando un ottimo campionato». […] Sul qui e ora il presidente non ha dubbi: «Bisogna partire subito forte – afferma -. Abbiamo tre delle prime quattro partite di fronte al nostro pubblico. Non accontentiamoci, diamo un altro strappo: nella peggiore delle ipotesi pensiamo a conservare il primato. Spero che il pubblico ci sostenga in questa fase delicata del torneo. Ne abbiamo bisogno». […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In casa biancorossa da giorni si lavora per definire la partenza del terzino Tommaso Bortot ma al momento non ci sono trattative in stato avanzato. Da Este la dirigenza padovana fa sapere che l’arrivo di Bortot è improbabile. Tante sono le voci e le indiscrezioni che girano attorno al terzino Matthias Solerio che, particolare non da poco, di lasciare Vicenza pare non averne tanta voglia. A centrocampo , come è già noto, è Stefano Salvi che sembra essere con la valigia in mano considerato che il suo contratto scade a giugno e che non ci sono state aperture per un rinnovo. In attacco l’idea della dirigenza berica è di far partire uno tra Tommy Maistrello e Andrea Razzitti con il match winner di Gorgonzola che in queste ore ha visto Piccioni approdare al Rimini e Cori all’Albinoleffe chiudendo così due possibili destinazioni per il centravanti di Correggio. In uscita è il giovane di scuola interista Matteo Rover sul quale c’è la Giana Erminio ma anche il Pordenone che pare in vantaggio. Per quanto riguarda le entrate, definita da tempo quella di Antonio Cinelli a centrocampo, in attacco il colpo potrebbe essere rappresentato dall’arrivo in biancorosso di Simone Guerra, un attaccante che si integrerebbe molto bene con Arma e Giacomelli avendo le caratteristiche per giocare da seconda punta, oppure da esterno. Un obiettivo, quello di Guerra, che però è molto difficile da raggiungere considerato che L’attaccante della Feralpisalò ha appena rinnovato il contratto fino al giugno de 2020 e che la società bresciana è restia a rinforzare una diretta concorrente. […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Colpa degli acciacchi? No, la questione fisica non c’entra, ho avuto qualche problema solo durante la preparazione – fa chiarezza Geijo -. Peraltro è il cane che si morde la coda, se non stai bene non giochi e al contempo solo giocando puoi crescere di condizione. L’amarezza c’è, mi dispiace non mi sia stata data la possibilità di dimostrare il mio valore. Se Zenga mi ha mai spiegato le mie esclusioni? Sono state scelte tecniche, non posso dire nulla di più perché non ho mai parlato con l’allenatore». Per l’ex Udinese le cose con Stefano Vecchi erano andate un po’ meglio con 4 gettoni in sei giornate e una rete nel ko del Penzo col Benevento. «Finora ho giocato poco, il mister ha fatto le sue scelte ed è chiaro che io non sono tra queste. So bene che nel calcio puoi giocare di più o di meno in base a quanto piaci o no al tuo allenatore, tuttavia tra il non avere molto spazio al ritrovarmi quasi fuori rosa e fuori dalla squadra c’è una bella differenza. Sono sorpreso da questa situazione e non ne capisco molto il senso, visto che la società mi aveva rinnovato il contratto per questa stagione. Ad ogni modo non importa che io sia d’accordo o no, di sicuro non sono mai andato a chiedere agli allenatori il motivo di certe scelte, è il loro lavoro e sono pagati per decidere. Solo, ripeto, non è lo stesso giocare o non giocare ed essere messo ai margini del gruppo». […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Alex Geijo lascerà Venezia nell’attuale sessione di mercato. Un epilogo tutto sommato abbastanza sorprendente, considerato che il centravanti spagnolo aveva rinnovato nel giugno scorso e che l’addio pareva rinviato a fine stagione. Invece nelle ultime settimane l’accelerazione verso l’uscita, con Geijo che si è allenato a parte assieme agli altri partenti, Gianmarco Zigoni, Sinisa Andelkovic (oggi le visite mediche e la firma con il Padova) e Gianni Fabiano, venendo ripetutamente escluso da Walter Zenga dalla lista dei convocati. Geijo è amareggiato e fa poco per nasconderlo, ma allo stesso tempo ha un carattere solare e ottimista e anche in questa occasione sfoggia una serenità invidiabile. «Non mi aspettavo che finisse così — ammette — fa molta differenza finire fuori dal progetto e non essere schierato titolare. Non ho mai preteso nulla, non capisco però perché rinnovarmi il contratto in estate e adesso essere in questa situazione. Ma lo accetto, so come va il calcio. Sto valutando alcune soluzioni, anche una in Spagna. Ma adesso non è il momento di dire dove andrò». […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) […] Come lo scorso gennaio, anche quest’anno Alexandre Geijo ha le valigie in mano. «Vediamo come andrà a finire, il calcio mercato è ancora molto lungo» spiega l’attaccante spagnolo nato in Svizzera, «finora ho giocato poco, l’allenatore ha fatto le sue scelte e io non sono una di queste. È una scelta tecnica. Stiamo valutando alcune soluzioni, ma è inutile fare nomi di squadre perché non c’è ancora nulla di concreto. Se posso, vorrei trovare una destinazione dove possa essere contento. Per il momento è ancora tutto per aria, come l’anno scorso». […] «Triestina? Pordenone? Personalmente non ho avuto contatti con questi club». Una situazione, al Venezia, che Alexandre Geijo vive con il tradizionale sorriso. «Se non sorridessi, la situazione resterebbe la stessa. Non sono sorpreso. So benissimo che in una squadra puoi giocare di più o di meno, puoi piacere di più a un allenatore che a un altro. Da non giocare a essere proprio ai limiti della squadra, c’è però un bel passo, e questo sicuramente non me l’aspettavo. A gennaio non mi sono trovato mai in una situazione del genere, durante l’estate sì, quando magari ti trovi in una squadra che ha una rosa di quaranta giocatori e deve sfoltirla prima del campionato. Tra l’altro ho rinnovato lo scorso giugno per un anno. Io rispetto sempre le scelte, ma c’è una bella differenza tra giocare o non giocare ed essere fuori dal gruppo, non avere l’opportunità di dimostrare niente». […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) «È vero che la società mi aveva proposto un accordo per il rinnovo, ma non l’ho accettato. Una scelta non dettata dall’aspetto economico. Semplicemente dopo cinque anni, con gli ultimi due vissuti con gli infortuni, ho deciso di provare una nuova esperienza», raccontato Scaglia dal ritiro maltese. «Mi si è presentata quest’opportunità, l’ho presa al volo». Quando si è fatto avanti il Monza? «È arrivata l’indiscrezione da parte del mio agente, non pensavo fosse una cosa seria, anche perché c’era in ballo il rinnovo che stavamo discutendo. Invece il club si è fatto avanti in maniera decisa e convinta, anche con il Cittadella per il mio cartellino. E a metà dicembre c’è stata l’accelerata decisiva». «Cittadella per me sarà sempre casa mia, mi sono trovato benissimo. La nostra vita lavorativa, però, è fatta anche di sfide continue, e dopo due anni sfortunati, con il rammarico per non aver disputato i play off, ho deciso di indirizzare altrove la mia carriera. Non ho mai preteso cifre astronomiche dal Cittadella, anzi: credo di essere sempre stato una persona ragionevole sotto questo punto di vista, anche perché mi trovavo bene. Avevo però bisogno di una scossa a livello personale». Oltre al Monza si era fatta avanti anche qualche altra società «Ci sono stati interessamenti dalla serie B, ma con le liste e arrivando da sei mesi di stop, i club dovevano valutare. Il Monza invece ha fatto subito offerte buone e me e al Cittadella: scendo in serie C, ma in una società guidata da chi ha vinto la Champions. Mi è sembrata una sfida interessante, bella, e dopo un consulto con mia moglie sono molto felice di aver accettato». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] «Mi era stato proposto – spiega Scaglia – il rinnovo, ma dietro al mancato accordo non c’è mai stata una questione economica. Mi è spiaciuto leggere che non ho firmato per via dei soldi, anche perché non ho mai preteso cifre astronomiche. La verità è che avevo bisogno di una scossa a livello personale. Il Cittadella per me rimarrà per sempre una sorta di casa, ma ogni vita lavorativa deve vivere di nuove sfide. Dopo cinque anni, e dopo gli ultimi due che sono andati come sono andati, avevo voglia di provare una nuova esperienza: mi si è presentata un’occasione che reputavo importante e l’ho colta. Il Monza aveva manifestato da tempo interesse al mio procuratore, ma all’inizio non pensavo fosse reale, tant’è che stavo ancora parlando del rinnovo col Cittadella. Verso metà dicembre c’è stata l’accelerazione, quando il club brianzolo si è fatto avanti col direttore Marchetti per pagare il mio cartellino». […] «I ricordi sono tanti, in assoluto quello della promozione è il più bello, perché si era creato un legame fortissimo nel gruppo e con quasi tutti ci sentiamo ancora, anche dopo aver cambiato maglia. Certi rapporti me li porterò dietro per sempre: Andrea Schenetti, in particolare, più che un semplice compagno è per me un fratello. Ma vale anche per Manu Iori, per Salvi, per Alfonso. E poi a Cittadella ho deciso di sposarmi e con mia moglie ci stavamo benissimo. Oggi voglio dire un grazie speciale a tutto l’ambiente granata, a cominciare dal mister e dal direttore: mi spiace che si possa pensare che è finita male con il digì Marchetti, non è così. Ringrazio il presidente Andrea e la famiglia Gabrielli, e poi… mia moglie Erica, che mi ha sopportato in questi mesi sei mesi non facilissimi, seguiti all’operazione al ginocchio». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Il Padova cambierà volto anche sulle fasce, in particolare nei terzini che all’occorrenza sappiano fare anche i quinti a centrocampo. Con Contessa ai saluti (Vicenza e Feralpisalò se lo contendono), arriverà un nuovo interprete sulla sinistra. Il favorito sembra Renzetti, un ritorno. «Potrebbe essere un’idea e andare in porto visto che a Cremona non sta giocando», chiosa il diggì. Anche sulla destra la società appare intenzionata a migliorare l’organico visto che Madonna dovrebbe riaggregarsi al gruppo a fine mese, ma non gioca una partita da oltre un anno (infortunio nel derby d’andata della passata stagione con la Triestina), e Salviato attualmente ai box per infortunio potrebbe essere oggetto di una valutazione. Fatto sta che nelle ultime ore è stato accostato al Padova il nome di Morganella, in forza agli svizzeri dello Rapperwill-Jona. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Arrivata anche l’ufficialità per Mbakogu, che ieri ha effettuato il primo allenamento, è attesa oggi la fumata bianca per Andelkovic che ha già salutato i compagni al Venezia e si legherà ai biancoscudati fino al giugno 2020. Ma non sarà l’unico innesto tra i centrali di difesa. Alla corte di Bisoli dovrebbe infatti arrivare anche il trentaduenne Nicolò Cherubin, ex Cittadella, perché è sempre di ieri la notizia che il Padova perderà Capelli almeno per la parte iniziale del girone di ritorno. Il giocatore ha effettuato un esame strumentale che ha evidenziato un problema al menisco del ginocchio sinistro: necessario l’intervento chirurgico. Ecco allora la virata del diggì Zamuner su Cherubin, che al Verona è attualmente fuori lista e con il contratto in scadenza a fine stagione, sia pure a cifre proibitive per le tasche biancoscudate considerato che si parla di un ingaggio sottoscritto quando militava in serie A. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Bisoli indica anche una tabella di marcia da tenere nel girone ritorno. «Con 34-35 punti si fanno i play out, con 38-39 è salvezza. Vuole dire che per arrivare allo spareggio dobbiamo farne 22, per salvarci direttamente 26 0 27. Ogni partita deve essere una finale: prima riusciamo a colmare il gap dal quart’ultimo posto meglio è. Non dobbiamo guardare alla classifica e all’avversario, ma solo a noi stessi per cercare di fare più punti possibile per rimetterci in pista e a maggio essere salvi o giocarci lo spareggio, che al momento è il primo obiettivo. Peccato per il pareggio di Livorno, perché senza quell’errore in occasione del rigore avremmo vinto recuperando già il distacco di tre lunghezze dal quart’ultimo posto». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) «Ho un chiodo fisso, salvare il Padova in tutti i modi». Bastano queste poche parole per fare capire che alla ripresa della preparazione Pierpaolo Bisoli si è presentato carico a mille. «Ringrazio ancora la società per avermi richiamato. Quando sono stato mandato via a novembre per me è stata una mezza sconfitta perché il lavoro che stavamo facendo era in linea con le aspettative di inizio stagione essendo quint’ultimi a un punto dalla salvezza. Adesso siamo in una situazione più complicata, dobbiamo cercare di fare questa impresa. Il primo step è agganciare il quart’ultimo posto, poi se saremo bravi scaleremo altre posizioni. È fondamentale l’unione di tutte le componenti, non dobbiamo ripetere gli errori commessi in precedenza».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Partiamo allora dagli affari fatti. Che portiere è Minelli? «L’ho incontrato diverse volte da avversario, ha più di 100 partite in Serie B e ha lottato sia per la promozione che per la salvezza. È ancora abbastanza giovane ma ha già un’esperienza importante. Disporre di giocatori con maggior esperienza aiuta a limitare qualche errore, visto che finora siamo sempre stati castigati ogni volta in cui abbiamo sbagliato, proprio come successo a Livorno». L’arrivo di Mbakogu potrà permettere a Bonazzoli di arretrare leggermente il raggio d’azione? «Entrambi hanno la capacità di attaccare la profondità. Bonazzoli è stato il nostro terminale avanzato, anche se come caratteristiche è un giocatore che ama venire incontro per giocare la palla. La presenza di Mbakogu gli potrà permettere di svariare maggiormente». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Cosa prevede il programma d’allenamenti? È quasi un mini-ritiro? «Dobbiamo mettere a posto la condizione fisica, anche se abbiamo dato i compiti a casa a tutti. Questa settimana insisteremo la mattina sull’aspetto fisico, con lavori di fondo e forza. Nel pomeriggio staremo in campo con grande intensità. Solo sabato diminuiremo i carichi, in vista dell’amichevole contro l’Udinese». Intanto impazza il mercato, che preannuncia una mezza rivoluzione. «La società si sta muovendo bene. Abbiamo già preso due giocatori importanti come Minelli e Mbakogu ed entro la fine della settimana conto di poter contare su qualche altro arrivo. Dovremo essere bravi a non commettere gli errori fatti in precedenza, per poter lavorare con una rosa di 23-24 giocatori di movimento».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il mercato del Padova ha accelerato improvvisamente e anche la giornata di ieri è stata ricca di notizie, trattative e qualche colpo di scena. Come, per esempio, il primo movimento ufficiale in uscita. Ieri mattina, infatti, la società biancoscudata e Giampiero Pinzi hanno trovato l’accordo per la risoluzione del contratto. […] Ieri, invece, è scoccata finalmente l’ora di Jerry Mbakogu. Dopo aver superato le visite mediche, il 26enne attaccante nigeriano si è subito aggregato ai nuovi compagni, disputando il primo allenamento agli ordini di Bisoli e sancendo così il suo ritorno nella società dove è cresciuto, cinque anni dopo il suo addio. Oggi, invece, sarà il giorno di Sinisa Andelkovic. Risolte le ultime formalità, in mattinata il difensore sloveno proveniente dal Venezia firmerà il contratto che lo legherà al Padova fino a giugno 2020 e disputerà i primi allenamenti alla Guizza. Ma non sarà lui l’unico centrale destinato ad arrivare in questo mercato di gennaio. L’infortunio di Capelli costringerà infatti la società ad acquistare un’altra pedina d’esperienza e l’obiettivo numero uno risponde al nome di Nicolò Cherubin, 32enne attualmente fuori lista a Verona. Il giocatore piace sia a Bisoli che a Zamuner, tanto che il direttore generale ha incontrato proprio ieri il suo agente. La trattativa è ben avviata, sono stati fatti passi avanti, ma non è ancora conclusa, visto che attualmente Cherubin guadagna cifre completamente fuori portata dal budget biancoscudato. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Sarà un’amichevole di lusso ad aprire il 2019 biancoscudato. Non è ancora ufficiale, ma al 99 per cento il Padova scenderà in campo domenica prossima alle 15 alla “Dacia Arena” per affrontare l’Udinese. Un test probante e molto utile per mister Bisoli, a una settimana dal ritorno in campo contro il Verona. Ieri, intanto, dopo otto giorni di stacco, la squadra è tornata ad allenarsi alla Guizza. Brutte notizie per quanto riguarda Daniele Capelli. Il difensore centrale, uscito alla mezz’ora del primo tempo contro il Livorno, ha rimediato una lesione al menisco del ginocchio destro. Il giocatore dovrà sottoporsi a ulteriori accertamenti per capire l’entità dell’infortunio, ma sicuramente sarà operato e sarà fuori causa molto probabilmente per due mesi. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Giornata da fuochi d’artificio, quella di ieri in casa biancoscudata. Tante le novità importanti, gran parte delle quali riguardanti il mercato. Innanzitutto, Jerry Mbakogu ha superato le visite mediche d’idoneità agonistica ed è ufficialmente un giocatore del Padova. Si è allenato già ieri alla Guizza sotto l’occhio vigile e attento di Pierpaolo Bisoli. Oggi sarà la volta di Sinisa Andelkovic, che firmerà un contratto di un anno e mezzo con il club di viale Rocco e diventerà ufficialmente il terzo acquisto del mercato di gennaio biancoscudato dopo il portiere Stefano Minelli e, appunto, Mbakogu. Ieri l’ex portiere del Brescia sarebbe dovuto essere presentato ufficialmente, ma la conferenza è slittata per gli impegni del direttore generale Giorgio Zamuner, alle prese con diverse trattative di mercato, in entrata e in uscita. La giornata è stata animata pure dalla notizia, per la verità non troppo sorprendente, della rescissione contrattuale di Giampiero Pinzi con il Padova. […] Oltre a Minelli, Andelkovic e Mbakogu, i prossimi due arrivi potrebbero essere Calvano e Cherubin, entrambi in arrivo dal Verona. Con il club scaligero ci sono già gli accordi, mentre con i giocatori ancora non sono stati raggiunti. E ci sono novità anche per la fascia sinistra, perché l’obiettivo numero uno si chiama Francesco Renzetti, che ha comunicato alla Cremonese la sua volontà di cambiare aria. […]