Livorno-Padova, Bisoli: “C’era un contenzioso con la società, ma se sono qui è perché lo abbiamo risolto: e voglio salvare questa squadra”

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Le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Livorno – Padova: “Ad essere sincero seguivo poco. Seguivo i miei figli e giocavo a tennis. Nella vita mi dispiace per Foscarini, però dobbiamo essere abituati e sono tornato qui con un entusiasmo incredibile, il nostro obiettivo è quello di arrivare nei playout e poi vediamo di salvare il Padova. Ieri ho visto la squadra molto giù, l’ho vista mentalmente a pezzi, dobbiamo andare a Livorno con grande consapevolezza. Loro erano nella nostra situazione e in quattro partite l’hanno messa a posto. Riprenderemo il 7 gennaio con la voglia di tornare a lavorare. Il primo obiettivo è girare a 12, andiamo in campo per vincere e andare a 14, ma pareggiare sarebbe già qualcosa perché li terremmo vicini. Quando mi ha chiamato il direttore stavo giocando a tennis. Sono stato mandato via per un piccolo fraintendimento, l’ho accettato malvolentieri perché eravamo quintultimi, ma sono andato avanti. Groppi? Questa è una situazione che dovremo valutare bene, adesso vedremo e valutare bene. Non prenderemo nessuno, poi andremo avanti. Col presidente ci siamo sentiti 3-4 volte. Mi hanno richiamato e sono tornato come il bambino che viene richiamato a fare la cosa che preferisce. Abbiamo condiviso con la società tutte le scelte a inizio anno. Ho il vantaggio che conosco pregi e difetti di questa squadra. Il contenzioso c’era, la società avrà fatto le sue scelte, se sono qui evidentemente abbiamo risolto, altrimenti sarebbe stato impossibile venire qui. La Mantia? Sono situazioni del passato, è brutto ritornarci sopra. I 31 giocatori? Era difficile piazzarli, pensavamo che con qualche risultato in più ci potevamo riuscire. Se io ho commesso degli errori e sono qui, vuol dire che siamo intelligenti, come il direttore e la società, se rivanghiamo tutto facciamo del male al Padova. Se sono tornato la prima cosa che ho detto è che bisogna salvare il Padova. Screzi coi giocatori non ne ho avuti. Quello con Pinzi? Nessuno si è messo le mani addosso. A Perugia e col Cittadella ho visto un grande Padova, abbiamo pareggiato due partite 0-0 e col Cittadella è vero che c’era un rigore ma li abbiamo bloccati. A Perugia abbiamo giocato benissimo, ma abbiamo avuto due episodi arbitrali contro. Io avevo trovato la quadratura col 4-2-3-1 e secondo me in quella scia lì, Marcandella e Cisco con Minesso e Clemenza avevano avuto degli screzi. Mancheranno Serena e Pinzi, in mezzo ci sono Mazzocco, Broh e Cappelletti. In porta mi riguarderò le ultime partite e poi valuterò chi mettere. Abbiamo fatto un passo reciprocamente uno verso l’altro con la società. Sugli acquisti ci confronteremo dal 15 giugno al 3 novembre. Non ho parlato di mercato, bisogna tamponare l’emorragia di cinque sconfitte, cercheremo di vincere, ma quantomeno di pareggiare 0-0”




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