«È l’ennesima sconfitta e siamo scivolati all’ultimo posto in classifica. Per tirarci fuori dobbiamo fare tutto l’opposto di quello che abbiamo fatto fino adesso». È un boccone molto amaro da digerire tra i biancoscudati lo stop con il Lecce (quarto consecutivo), come si evince dalla parole del direttore generale Giorgio Zamuner. E resta indigesto soprattutto il modo in cui i salentini, senza strafare, abbiano trovato la via della rete. «Dopo 28 minuti eravamo già sotto per 2-0, sugli sviluppi di un angolo e di un’azione normale. Una squadra che deve salvarsi non può prendere questi gol: se ci fosse una prodezza o un’invenzione degli avversari sarebbe un conto, ma questi gol erano evitabilissimi. Incluso il terzo, dopo che avevamo avuto la fortuna e la bravura di riaprire la partita, e invece ce la siamo chiusi da soli a venticinque minuti dalla fine, questa purtroppo è la realtà». Pur nella consapevolezza di una trasferta dal coefficiente di difficoltà elevato, con il Lecce ci si attendeva un segnale dalla squadra che non è arrivato dato che è stato inaugurato nel peggiore dei modi un trittico prima del giro di boa (Benevento giovedì, Livorno domenica) nel quale è fondamentale muovere la classifica. «Per noi tutti gli impegni sono difficilissimi, a maggiore ragione se consegni la vittoria agli avversari. La sconfitta con il Lecce poteva anche essere messa in preventivo, il problema grave è come è maturata. Ripeto, non mi aspettavo di prendere tre gol in questo modo».
[…](Fonte: Gazzettino, Claudio Malagoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)