Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Rinforzare la squadra per poter puntare a scalare la classifica. Più che sulle responsabilità di Giovanni Colella i tifosi biancorossi sottolineano che il valore dell’organico attuale è da sesto-ottavo posto e che per cambiare rotta servirà un mercato di gennaio che porti a Vicenza, oltre ad Antonio Cinelli, almeno un altro paio di giocatori di valore. «Non sono un tecnico – sottolinea Maurizio Salomoni, presidente del centro di coordinamento club biancorossi – ma questo gruppo ha palesato limiti tecnici chiari, anche se l’impegno è encomiabile. Non mi sembra giusto indicare Colella come il colpevole di questa situazione anche se il tecnico ha commesso qualche errore». […] Qualche appunto al tecnico biancorosso lo fa Giuseppe Grendene, tifoso del Vicenza da 50 anni: «L’allenatore ha cambiato troppo spesso la formazione e così facendo ha tolto amalgama all’undici titolare, anche se è vero che nelle ultime partite ci sono stati tanti infortunati e in questo lo staff medico ha non poche colpe. È evidente che manca un attaccante forte e Brighenti della Cremonese sarebbe l’ideale». Più ampia è l’analisi di Carlo Florio, uno dei leader della curva sud: «l campo non mente mai e se siamo al decimo posto vuol dire che abbiamo un organico che ha dei limiti anche se qualche bella vittoria ce l’ha regalata — dice — chiaro che il mercato di gennaio ci dirà che obiettivi ha la proprietà e in questo momento ritengo sarebbe giusto che spiegasse ai tifosi come stanno le cose. Invece parla solo l’allenatore che qualche errore l’ha commesso ma indicarlo come l’unico colpevole di questa situazione è sbagliato».
Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La carica e la fiducia ritrovata dei tifosi per spingere il Venezia all’impennata-playoff prima del giro di boa. Ieri sera nel cuore di Mestre gli arancioneroverdi hanno ricevuto un caloroso e rumoroso abbraccio a suon di cori da parte di circa 250 fedelissimi, in occasione del previsto scambio di auguri natalizi. Sul palco di Piazza Ferretto il presidente Joe Tacopina e la dirigenza, il tecnico Walter Zenga e tutti i giocatori, sfilati uno ad uno prima di concedersi all’immancabile surplus a base di autografi e selfie con tifosi di tutte le età. «Tre anni e mezzo fa il club non esisteva e da allora c’è stata una vera e propria rinascita dalle ceneri ha ricordato l’amministratore delegato Andrea Rogg Ora siamo orgogliosi della crescita societaria e di avere una squadra che combatte ovunque». Immancabile la domanda al dg Dante Scibilia sul nuovo stadio («Una grande avventura iniziata due anni fa, oggi stiamo lavorando al progetto definitivo che presenteremo nel corso del 2019 alla Regione per ottenere le autorizzazioni a costruire») mentre il ds Valentino Angeloni ha spronato i giocatori. «C’è soddisfazione per quanto fatto finora ma dobbiamo ancora dimostrare tanto, questo è il compito di tutti noi e abbiamo margini di crescita per giocarcela su tutti i campi». Il microfono è poi passato ai due protagonisti più attesi, prima Walter Zenga per il quale i tifosi hanno rispolverato il vecchio portaci in Europa riservato ai tecnici più amati («Io non ho fatto nulla, sono i giocatori che sono bravi» la modestia dell’Uomo Ragno) ed infine ad un trafelato Joe Tacopina: «Si chiude un 2018 molto bello le parole, bandiera unionista alla mano, del patron oggi in partenza per gli States ora siamo sulla strada giusta e siamo forti, credo molto in ciò che potremo fare nel 2019. Come ha detto Zenga, forse non sarà quest’anno ma torneremo in Serie A». […]
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un saluto infreddolito sul palco di piazza Ferretto e una promessa che arriva quando sul palco sale Joe Tacopina. «Zenga quando ha parlato per la prima volta al gruppo, ha detto che forse non sarà quest’anno, ma sarà l’anno prossimo che raggiungeremo la serie A…. Walter, lo hai promesso eh… Sì, sì, lo ha promesso, è sicuro che andremo in serie A». Zenga sorride, poco prima aveva salutato i tifosi del Venezia minimizzando la qualità del suo lavoro: «Cerco solo di fare meno danni possibile, il merito è tutto di chi scende in campo». Fa irruzione sul palco con il suo telefonino e filma la platea, alzando il pollice destro. E così, mentre il dg Dante Scibilia parla di «anno decisivo per il decollo del progetto stadio», la frase più bella è di Simone Bentivoglio: «Le prossime tre partite sono importanti, se riusciamo ad agganciarci al gruppo davanti possiamo toglierci tante soddisfazioni». […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Auguri con blitz presidenziale in piazza Ferretto. Il Venezia abbraccia i tifosi per lo scambio di auguri e, mentre stanno per scorrere i titoli di coda, balza sul palco allestito vicino al gigantesco albero di Natale il presidente Joe Tacopina, berrettino d’ordinanza in testa. Arriva una bandiera arancioverde sul palco, dalla piazza si alza l’urlo “Tacopina, alè”, il presidente saluta, prende il microfono e poi si diletta in italiano. «Grazie per essere qui. Buon Natale e buon anno… Basta con l’italiano». Ma poi continua. «Siamo sulla strada giusta. Con questa squadra, lo staff e i tifosi: siamo forti». Non poteva mancare un accenno allo stadio. «Adesso è solo questione di tempo» ha sottolineato Tacopina, sempre in italiano. Poi uno sguardo al prossimo anno. «Faremo molto bene nel 2019. Se non sarà quest’anno, il prossimo andremo in Serie A». E, microfono in mano, è andato alla ricerca di Zenga. «Walter me l’ha promesso».Duecentocinquanta tifosi si sono assiepati davanti al palco allestito in piazza Ferretto, palloncini arancio, neri e verdi sono stati distribuiti ai bambini in transito con mamme o genitori. Apertura con il trio societario composto da Rogg, Scibilia e Angeloni. «Tre anni e mezzo fa non c’era nulla, questa società è risorta dalle ceneri» parole di Andrea Rogg «siamo contenti della nostra crescita». Dante Scibilia ha parlato dello stadio: «È una grande avventura iniziata due anni e mezzo fa, a luglio abbiamo presentato il progetto di fattibilità, che ha avuto il via libera della Conferenza di Servizi e dell’amministrazione comunale. Adesso stiamo lavorando per il progetto definitivo per presentarlo nel 2019 e avviare l’iter burocratico che ci porterà ad avere i permessi per la costruzione: è un progetto fondamentale per la crescita della società». […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) Andrea Settembrini è stato protagonista sabato ad Ascoli di due discussi episodi, sempre per una trattenuta su Beretta: nel primo caso l’arbitro ha lasciato correre e sulla successiva ripartenza è arrivato il gol del vantaggio granata, la seconda volta invece il direttore di gara ha fischiato il rigore che ha permesso ai marchigiani di acciuffare il pareggio. Spiega il ventisettenne nato ad Arezzo: «Nel preparare questa partita era previsto il mio compito di seguire Beretta sulle palle inattive. L’Ascoli ha parecchi giocatori ben strutturati, per cui i nostri difensori centrali avevano altri compiti, in primis se la dovevano vedere con Ardemagni». […] Quattro pareggi nelle ultime trasferte e solo un gol, tutto il contrario dell’anno scorso. «Non ci sono spiegazioni, è andata così, è una casualità. Nelle ultime due trasferte avremmo potuto vincere e segnare più di un gol. Non è andata così, fa parte del calcio». Domenica al Tombolato arriverà il Perugia. «Vincere darebbe valore e continuità agli ultimi risultati. Ci proveremo, anche se il Perugia è una squadra ostica. È una realtà solida, in B da tanti anni cambiando spesso diversi giocatori, ma sapendo costruire sempre buonissimi organici. Vido davanti sembra stia carburando bene, noi però dovremo fare attenzione al Perugia nel suo insieme e più di tutto mettere in pratica quello che sappiamo fare». […]
Ore 10.40 – (Mattino di Padova) Andrea Settembrini, nel bene e nel male. I suoi piedi sono entrati nell’azione del gol del Cittadella ad Ascoli. Le sue mani hanno causato il rigore che ha consentito ai padroni di casa di pareggiare, e prima ce ne sarebbe stato pure un altro. «In quel primo caso il rigore poteva starci: Beretta era di spalle e io l’ho leggermente trattenuto, anche se dalle immagini sembra che io l’abbia strattonato clamorosamente, mentre in realtà si è lasciato andare. Il secondo episodio, quello sanzionato, nasce da una mischia: ci tenevamo entrambi, ma è stato lui a buttare a terra me più che io lui. Secondo me l’arbitro ha fischiato il fallo per farsi perdonare l’errore precedente». […] Rispetto all’anno scorso il Citta vince meno in trasferta, ma lo fa più spesso in casa. «Sono numeri che vanno guardati ma a cui non darei troppo peso, perché mi sembrano casuali. L’importante è aver prolungato la striscia positiva, anche se ora occorre dar seguito agli ultimi due pareggi con una vittoria sul Perugia».Già, il Perugia, domenica di scena al Tombolato. «Una società che conosce bene la categoria e che costruisce sempre buonissime squadre. Davanti ha un attaccante come Vido, che proprio in questa fase sta carburando. Ma noi non vogliamo farci mettere sotto da nessuno». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Beninteso, la fumata bianca non sarebbe dietro all’angolo, ma la situazione è in evoluzione nel senso che Zamuner non ha incassato al momento una risposta negativa dai suoi interlocutori, pur non avendo ancora trovato una quadra riguardo all’eventuale accordo. La proposta contrattuale avanzata dal diggì sarebbe della durata di un anno e mezzo, con le dovute cautele del caso visto anche le cifre in ballo per gli emolumenti: nell’ipotesi da scongiurare di una retrocessione, gli ingaggi sarebbero oggetto di un ridimensionamento. […] Intanto, nel tardo pomeriggio di ieri si è tenuto il consiglio di amministrazione che ha varato il budget da investire sul mercato. Cifra che sarà utilizzata per andare a prendere i tre elementi di caratura, mentre tutto ciò che sarà ricavato dalla cessioni sarà reinvestito per rinforzare ulteriormente il gruppo. Che nel frattempo è chiamato a muovere la classifica nelle ultime tre partite, sfide che Bonetto inquadra così: «Il mio sogno è fare 5 punti».
Ore 10.00 – (Gazzettino) «Abbiamo già tre giocatori di categoria superiore che vorrebbero venire da noi. Padova è una città importante nella quale si vive bene, qui i giocatori vengono e non vogliono più andare via». Le parole pronunciate lunedì sera dal presidente Roberto Bonetto nel corso della trasmissione Tuttoincampo Spogliatoi su Tv7 Triveneta lasciano chiaramente intendere i buoni propositi della società per rinforzare la squadra a gennaio. Il patron ha sottolineato come il direttore generale Giorgio Zamuner sia già passato all’azione, tanto appunto da sbilanciarsi affermando di tre elementi di serie A pronti a sposare la causa biancoscudata. Top secret naturalmente i nomi, ma due dei suddetti giocatori sarebbero in forza a compagini in lotta per la salvezza: un difensore e un centrocampista. In linea con l’intenzione di compiere almeno un innesto importante per reparto.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Lunedì sera il numero uno biancoscudato è stato ospite di Tuttincampo su Tv7Triveneta, dove ha affrontato i temi più caldi. Iniziando con un passo indietro. L’analisi di Bonetto è partita da un mea culpa. «Ammetto che in questa prima parte di stagione sono stati fatti alcuni errori, ma sono convinto che siamo ancora in tempo per rimediare. Voglio tornare a essere me stesso perché finora lo sono stato poco. Diciamo che nella mia azienda comando di più rispetto a quanto faccio nel Padova, dove ho dato retta a tante persone». […] «Rimpianti del mercato estivo? Soprattutto uno, quello di non aver preso l’attaccante La Mantia, adesso al Lecce. Avevamo già l’accordo su tutto il fronte, poi qualcuno non ha voluto procedere». L’allusione è a Bisoli, anche se il presidente non ha voluto parlare dell’ex allenatore, facendo capire che il divorzio ha lasciato qualche strascico negativo. […] «Non possiamo fare scommesse e non dobbiamo sbagliare nulla. Abbiamo solo bisogno di giocatori che abbiano esperienza di categoria o che possano venire da quella superiore. Giocatori che abbiano anche giocato poco in A in questa stagione, ma che possiedano le qualità per avere subito un forte ascendente sulla squadra. Abbiamo alcuni contatti, compresi tre giocatori di categoria superiore che vorrebbero venire a Padova. Vorremo concludere qualche affare entro la prima settimana di gennaio. Non faremo il ritiro invernale». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La squadra è tornata ad allenarsi ieri per preparare il ritorno in campo a Lecce, dopo i due giorni di riposo concessi da Foscarini. Hanno lavorato a parte Madonna, Chinellato, Vogliacco e anche Broh. Quest’ultimo ha corso a bordo campo, ma da oggi tornerà stabilmente in gruppo. Il mediano è assente dall’ultima vittoria in casa dell’Ascoli dello scorso 10 novembre, a Lecce tornerà a disposizione e dovrebbe rientrare anche dal primo minuto, così come Mazzocco che ha scontato il turno di squalifica.La squadra oggi sosterrà una doppia seduta al centro Geremia, mentre la partenza per la Puglia è prevista per venerdì pomeriggio. […] Infine il direttore generale Zamuner continua a tessere la sua tela di mercato. Nelle ultime ore è tornato a circolare con insistenza il nome dell’attaccante Jerry Mbakogu, già accostato al Padova la scorsa estate. Il 26enne nigeriano, che tra l’altro è cresciuto proprio in biancoscudato, è svincolato dopo l’ultima annata nel Carpi in Serie B e tornerebbe volentieri a Padova. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «Meluso uomo vero». Uno striscione sorprendente, che fu esposto al via del Mare il 26 maggio scorso, nel settore ospiti riservato ai tifosi del Padova. E che dedicò all’ex direttore sportivo biancoscudato un tributo toccante, dopo gli anni vissuti nella città del Santo. Mauro Meluso sta continuando a stupire. […] Meluso, sono passati alcuni mesi dalla finale di Supercoppa Lecce-Padova. E tante cose sono cambiate… «Mi dispiace dover affrontare il Padova in questa situazione. Speravo di non trovarmi a dover vivere una partita simile. Auguro al Padova di rialzarsi a partire dalla settimana prossima». Quello striscione se lo ricorda bene? «È una delle cose che mi ha più emozionato in tanti anni di calcio. Lo devo ammettere, mi sono commosso e non mi capita spesso. Ricordo che dalla panchina mi chiamarono e mi dissero: “Guarda il settore ospiti, ne vale la pena”. Quando vidi lo striscione, non credevo ai miei occhi, non so come ringraziare i ragazzi della curva per quella dedica. Totalmente inaspettata e, per questo, ancora più bella». Padova le è nel cuore? «Penso che il tempo abbia fatto capire molte cose. E mi fa piacere che a distanza di anni sia stato riconosciuto quello che ho fatto». […] Il Padova non riesce a rialzarsi. Quali i punti di forza della squadra, secondo lei? «Ho visto il primo tempo contro il Palermo e il Padova ha giocato benissimo. Poi ha preso quel gol nel finale di frazione e da lì in poi è andato in difficoltà. Magari è fragile psicologicamente, ma le qualità le ha, altrimenti non giochi partite di livello contro determinati avversari». […] Cosa direbbe a Zamuner? «È un amico e un bravo direttore. Troverà la chiave per far risalire il Padova».