Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Giovanni Colella ieri pomeriggio ha regolarmente guidato la prima seduta di allenamento della settimana e di conseguenza molto probabilmente le voci e le indiscrezioni che portavano ad un cambio sulla panchina biancorossa, almeno fino a sabato prossimo, non si concretizzeranno. Probabile anzi che visti gli impegni ravvicinati che dovrà affrontare la squadra biancorossa — a Fano sabato, poi Albinoleffe il 26 e trasferta contro la Giana Erminio il 29 — A Colella venga concesso un trittico di gare per cementare la sua posizione. Una panchina che dopo il successo sul Monza, ma anche solo 15 giorni fa dopo la bella vittoria contro la Ternana era più che salda, ma evidentemente sono bastate le partite contro Teramo, Gubbio e Ravenna a far cambiare idea alla dirigenza di via Schio che nelle ultime ore ha contattato Massimo Drago e Alessandro Calori, due tecnici che potrebbero fare al caso della società di via Schio. Ma i risultati ottenuti da Colella con il gruppo a disposizione sono veramente così inferiori alle attese? Evidentemente se i vertici societari hanno pensato all’ipotesi di cambiare guida tecnica significa che si attendevano un risultato molto migliore dei 24 punti ottenuti dalla squadra in queste prime 17 gare di campionato. Senza dubbio si poteva fare meglio, ma indicare nel tecnico come l’unico colpevole del fatto che la squadra è a undici punti dalla capolista Pordenone risulta poco corretto. […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Testa già al match di domenica al Penzo col Cosenza (ore 15) per un Venezia che, malgrado il quarto risultato utile di fila, fatica ad accontentarsi dell’1-1 di Crotone. Una vittoria sfumata per un rigore contestato in primis dal presidente Joe Tacopina, oggi con la squadra sul palco di Piazza Ferretto a Mestre (ore 18) per gli auguri ai tifosi prima di fare rientro a New York per le festività. «Sarebbe ora di introdurre il Var anche in Serie B auspica il numero uno arancioneroverde Ultimamente subiamo spesso errori arbitrali, dalle immagini è evidente che il rigore del Crotone non c’è e l’ha ammesso anche l’avversario (Zanellato che ha poi ritrattato su Instagram, ndr). Pensando agli 1-1 di Crotone, Foggia e Palermo ci mancano 6 punti che ci spettavano e con i quali saremmo terzi». Rimpianti (la società si è presa 7 giorni per valutare se presentare ricorso per presunto errore tecnico dell’arbitro, eventualità che potrebbe portare alla ripetizione della partita) a conferma di quanto Big Joe punti in alto. «Con Uolter è tutto nuovo, mentalità, modo di giocare e l’atmosfera che respiriamo, un cambiamento impressionante, la squadra è tornata a credere nei propri mezzi. Zenga ha meriti enormi, a Crotone ce la siamo giocata bene senza quattro titolari, chi è entrato non l’ha fatto notare, vedi Cernuto che non aveva mai giocato. Non voglio mettere pressione o troppe aspettative sui ragazzi, però abbiamo uno standard elevato e obiettivi molto ambiziosi». I playoff distano solo due punti. «Se all’inizio avessimo giocato così oggi saremmo con merito più in alto. Ma ci arriveremo, per come giochiamo oggi non abbiamo nulla da invidiare a nessuno e saremo pericolosi per chiunque. Possiamo fare qualcosa di speciale anche in questa stagione». […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Tacopina, c’era il rigore concesso al Crotone? «Le immagini sono chiarissime. Come si fa a dare un rigore come quello? È già il terzo episodio contro che ci capita, dopo Palermo e Foggia. In classifica ci mancano almeno sei punti e con quelli saremmo a un passo dalla promozione diretta». Obiettivo playoff si può dire? «Non ho dubbi sul nostro valore, se perdiamo quattro titolari e giochiamo come a Crotone, significa che c’è un concetto di squadra, chiunque entra ha un rendimento elevatissimo. Non voglio mettere pressione o troppe tensioni alla squadra, abbiamo standard molto alti e obiettivi ambiziosi. Penso che se avessimo iniziato il campionato con Zenga saremmo dove dovremmo essere, ossia in alto. Il modo in cui la squadra gioca è sotto gli occhi di tutti, penso che possiamo fare qualcosa di speciale. È impressionante quello che ha fatto in questi mesi». Si è pentito di aver scelto inizialmente Vecchi? «Credo che Vecchi diventerà un gran bell’allenatore, ma Zenga è un martello che ha un effetto importantissimo sul gruppo. La buona notizia è che Zenga ha detto ai giocatori che il Venezia sarà in Serie A nei prossimi due anni, la cattiva notizia è che metà di loro non ci sarà quando succederà. Nelle difficoltà servono persone come Walter». Che progetti avete per il 2019? «Dipende da dove saremo, se saremo in Serie B o in Serie A. Siamo sbarcati su Amazon ed è una svolta incredibile dal punto di vista commerciale. La Roma sta ancora cercando un accordo con Amazon, il Napoli lo ha fatto e noi lo abbiamo seguito». Capitolo stadio. È soddisfatto di come sta procedendo l‘avvicinamento alla costruzione del nuovo complesso di Tessera? «A Londra ho visto lo stadio spaziale del Tottenham, gli architetti che l’hanno costruito sono stati fantastici. Abbiamo persone interessate a questo tipo di investimenti, tutto procede secondo i piani. Costruire uno stadio è un passaggio storico ed è logico che ci siano tanti aspetti da approfondire con attenzione». […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia riprende oggi pomeriggio la preparazione, domenica contro il Cosenza torneranno a disposizione Domizzi e Bentivoglio, da valutare le condizioni di Suciu e di Vrioni. Questa sera staff tecnico e giocatori del Venezia saranno in piazza Ferretto, a partire dalle 18, per uno scambio di auguri di Natale con i tifosi arancioneroverdi. […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Soddisfatto e arrabbiato, Joe Tacopina, che domenica ha seguito la squadra in Calabria e che domani ritornerà a New York. Soddisfatto per il repentino cambio di rotta avuto dal Venezia con l’arrivo di Walter Zenga, arrabbiato per il rigore concesso domenica al Crotone. «Negli ultimi tempi ci capita di essere dalla parte di chi viene penalizzato, Crotone è l’ultimo episodio in ordine di tempo, ma ricordo anche i rigori che non ci sono stati invece concessi a Palermo e a Foggia. Sulla carta il Venezia potrebbe avere 6 punti in più in classifica». Con Zenga, il Venezia ha compiuto il salto di qualità. «Non avevo dubbi che ci avrebbe riportato sulla strada giusta. Con Walter è cambiato tutto: mentalità, modo di giocare, atmosfera all’interno dello spogliatoio. Se pensiamo che a Crotone eravamo privi di quattro titolari, chi li ha sostituiti non li ha fatti rimpiangere. Chiunque va in campo, si fa trovare pronto», i playoff sono vicini, la Serie A è sempre un obiettivo di Tacopina. «Non voglio, però, mettere troppa pressione alla squadra, ma il livello dell’organico è molto alto e abbiamo obiettivi precisi. Se avessimo iniziato a giocare come adesso fin dalla prima giornata, saremmo in una posizione di classifica migliore, dove meriteremmo di essere. Saremo, comunque, una squadra pericolosa da affrontare per chiunque. È straordinario quanto siamo riusciti a fare negli ultimi due mesi, ma quel che conta di più è che la squadra è ritornata a credere in se stessa». […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Tra due settimane aprirà la sessione invernale del mercato. Il Cittadella – lo dicono i risultati finora raccolti – non ha la necessità di mettere le mani a una rosa di giocatori che sta facendo bene, ma se si presenterà l’occasione giusta potrebbe anche rinforzarla. Il direttore generale Stefano Marchetti almeno inizialmente resterà infatti alla finestra, a guardare l’evolversi delle trattative. Non ritiene nemmeno urgente ricercare sul mercato un terzino sinistro, con Alberto Rizzo che è fuori causa per il resto della stagione. «La mia attenzione sarà a 360 gradi, ma non devo per forza di cose ricercare correttivi. Ho una squadra che gioca, che esprime un bel calcio. Se nasceranno situazioni positive le studierò con attenzione, ma non mi affaccerò al mercato con l’assillo di dover per forza di cose fare qualcosa». Nessuna urgenza quindi, nemmeno in difesa. «Non prenderò qualcuno tanto per riempire una casella vuota. Possiamo giocare come fatto ad Ascoli, con Ghiringhelli spostato a sinistra. I giocatori validi ci sono già». […] Marchetti cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno. «Nelle due partite consecutive fuori casa abbiamo raccolto risultati positivi, dando continuità al nostro campionato. Ci è mancata la ciliegina sulla torta, il successo nell’ultimo week end che a conti fatti avremmo anche meritato». Ci sarà modo di rifarsi nella settimana di Natale, con tre partite in otto giorni. «Il Cittadella è un gruppo maturo, sta lavorando bene. L’asticella vogliamo alzarla, la dobbiamo alzare. Adesso la differenza la fanno i particolari: quando ti si presentano occasioni da gol come quelle di Ascoli non puoi fallirle. I miei giocatori hanno tutte le potenzialità per riuscire a fare grandi cose».
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) In campo anche a Natale. Ma pure alla vigilia e a Santo Stefano. Il campionato di Serie B non conosce soste e, anzi, sotto le feste infittisce i suoi appuntamenti. E così capitan Iori e compagni non avranno requie sino alla gara interna con il Palermo del 30 dicembre, dovendosi allenare tutti i giorni. Ieri l’ultimo giorno di riposo, oggi si riparte alle 14.30 al Tombolato, con la consueta doppia seduta infrasettimanale fissata per domani.Domenica 23 c’è la gara con il Perugia, poi due allenamenti mattutini il 24 e il 25 dicembre e la rifinitura del derby a Verona programmata per il pomeriggio del 26. Giovedì 27 la sfida del Bentegodi, poi altri due giorni di allenamento prima di affrontare la capolista (i biglietti sono già a disposizione da ieri, così come lo sono per la partita con il Perugia) e godersi, dal giorno dopo, gli 8 giorni di pausa invernale imposti dal regolamento.Intanto, la seduta di questo pomeriggio permetterà di verificare le condizioni di Proia, alle prese con un risentimento agli adduttori, e Frare, vittima di un sospetto stiramento al collaterale proprio alla vigilia della trasferta di Ascoli. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Una mano dovrà poi necessariamente venire anche dal mercato. «La squadra va rinforzata con tre giocatori di spessore che possano fare crescere anche la fiducia nel gruppo. Dobbiamo intervenire perché in questo momento siamo deficitari, e conto di operare gli innesti nei primi giorni di mercato per metterli a disposizione del mister alla ripresa della preparazione», che sarà intorno al 7-8 gennaio 2019. «Stiamo valutando di ripetere l’esperienza del ritiro invernale come l’anno scorso: oltre a stare insieme e lavorare, permette di riposare e di seguire un’alimentazione corretta». «Ho visto in tv la partita dei pugliesi con il Brescia. Al di là della sconfitta nel recupero, il Lecce dà la sensazione di essere una squadra forte e con un’identità: sa quello che vuole, gioca bene e ribalta velocemente l’azione. La sua posizione in classifica non è frutto del caso, per cui ci aspetta una partita difficile».
Ore 10.20 – (Gazzettino) «I verdetti del fine settimana ci hanno messo ancora di più in una condizione di sofferenza – esordisce il diggì Giorgio Zamuner – ma la lotta per salvezza passa attraverso i nostri risultati e non quelli degli altri. Dobbiamo pensare a invertire il nostro trend, se ci aggrappiamo alle disgrazie altrui non andiamo da alcuna parte. Del resto non si può pensare che il Carpi non vinca mai e che il Livorno perda sempre. È indispensabile che il Padova cambi marcia e che si renda conto che occorre cercare prestazioni e risultati su tutti i campi: non significa vincerle tutte, ma prendere un ritmo positivo». Il risultato che più l’ha sorpresa? «Il successo del Carpi è forse quello più eclatante, ma già nelle scorse settimane avevo sottolineato che è una formazione abituata a lottare e a fare un campionato di un certo tipo. Probabilmente la Salernitana non attraversa un periodo brillante, ma bisogna essere anche bravi a sfruttare il momento». […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Almeno dal punto di vista dell’esborso finanziario in termini di stipendi, per il Padova sta procedendo tutto secondo programma. Dall’analisi dei dati risulta che i biancoscudati hanno un monte ingaggi lordo di 4 milioni e 742 mila, ai quali va sommato il milione e 344 mila euro di bonus, da pagare una volta raggiunti determinati obiettivi singoli e di squadra. In Serie B spendono meno solo (oltre al già citato Cittadella) Livorno, Carpi e Cosenza, tutte formazioni che stanno lottando con i biancoscudati per non retrocedere. Il Padova la scorsa estate si è dato una politica chiara, ovverosia non superare il “salary cap” imposto dalla Lega, che prevede un ingaggio massimo per un giocatore di 150 mila euro lordi, ai quali possono essere aggiunti altri 150 mila di bonus. L’obiettivo è stato rispettato e così i biancoscudati non avranno alcuna trattenuta dai contributi che la Lega elargirà a fine stagione alle società.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il massimo risultato con il minimo sforzo. O, se preferite un altro detto, è come celebrare nozze sfarzose con i fichi secchi. A spulciare nel monte ingaggi dell’intera Serie B, e valutando quanto si spende sotto le mura, è questa la prima considerazione che viene in mente, col Cittadella ultimissimo nella classifica degli stipendi dei giocatori ma quinto nella graduatoria vera dei punti conquistati in campo, davanti, ad esempio, a un Benevento che paga i suoi uomini cinque volte di più. E il Padova? In questo caso la classifica è più simile a quella reale, con i biancoscudati che attualmente sarebbero attardati di tre posizioni rispetto al loro quindicesimo posto. In realtà non c’è niente di nuovo in casa granata. Perché anche nella scorsa stagione il Cittadella era la società che spendeva di meno, assestandosi appena sotto ai 2 milioni e mezzo. 12 mesi dopo la stessa statistica – elaborata dal portale Cds news su dati forniti dalla Lega B – continua a premiare il lavoro del dg Marchetti: la sua società è infatti l’unica a sborsare meno di 3 milioni l’anno, fermandosi a 2 milioni e 682 mila e sforando il tetto superiore (3 milioni e 245 mila) solo nel caso vengano corrisposti tutti i bonus. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Nel calcolare il valore del monte ingaggi delle società di Serie B, hanno un peso determinante i contribuiti che ciascun club riceve dalla Lega. Le tre retrocesse lo scorso anno dalla A (che non a caso occupano i primi cinque posti della classifica), possono usufruire del cosiddetto “paracadute” che permette loro di ammortizzare le perdite economiche derivanti dal cambiamento di serie, con il Verona che ha intascato 25 milioni, il Crotone 15 e il Benevento 10. Per tutte le altre i contribuiti oscillano attorno ai 4 milioni, per una cifra che varia parecchio a seconda delle infrastrutture, dell’utilizzo dei giovani, dello sforamento del salary cap e degli anni di permanenza in B. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dall’ipotesi di un ritiro settimanale, a un giorno in più di riposo. Mister Foscarini ha lasciato anche il lunedì libero alla sua squadra, con il Padova che tornerà ad allenarsi soltanto questo pomeriggio alla Guizza in vista del ritorno in campo domenica alle 15 contro il Lecce. Evidentemente i giocatori avevano bisogno di un po’ più di stacco dopo le doppie sessioni quotidiane della scorsa settimana, ma da oggi si entra già nel vivo di una settimana “calda”, visto che i risultati dello scorso turno in cui Pulzetti e compagni hanno risposato, hanno fatto piombare i biancoscudati al penultimo posto in classifica. Per l’allenamento di oggi Foscarini conta già di recuperare Broh, assente da un mese per un problema muscolare. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Per l’attacco la pista principale porta sempre a Emanuele Calaiò, in scadenza di contratto con il Parma e che cerca una soluzione vicino a Napoli, dove risiede. Se la Salernitana non ingaggerà, il Padova potrà buttarsi a capofitto, sfruttando anche gli ottimi rapporti col Parma. Ma la trattativa non avrà tempi brevissimi e nelle ultime ore si sta facendo strada un’ipotesi affascinante, sia pure tutt’altro che definita nei dettagli. Quella che punta dritto a Jerry Mbakogu, 26 anni, centravanti cresciuto nelle giovanili del Padova e con il quale il rapporto si era interrotto in malo modo nell’estate del 2014 per la scelta della dirigenza guidata da Diego Penocchio di preferirgli Daniele Vantaggiato. Mbakogu è svincolato dal Carpi dall’estate scorsa e si è sottoposto nei mesi scorsi a un intervento di pulizia al ginocchio per un problema di cartilagine. Dopo la riabilitazione e dopo che è saltato in estate il trasferimento al Leeds United per una cifra di 3,5 milioni di euro proprio per il suo problema al ginocchio, Mbakogu si è ripreso e si è allenato nelle ultime settimane con continuità a Salzano (Mestre), con la squadra locale che milita nel campionato di Eccellenza. Il giocatore era stato al centro di qualche polemica per un’esultanza durante Juve Stabia – Padova di 6 anni fa quando vestiva la maglia delle Vespe, in prestito dal club di viale Rocco. Ma il giocatore in quell’esultanza chiarì in un successivo momento di non avercela affatto coi tifosi ma con l’allora direttore sportivo Fabrizio Salvatori e che, anzi, il suo desiderio sarebbe quello di tornare a Padova per aiutare la squadra a salvarsi. Per adesso non c’è una trattativa vera e propria, il Padova sta riflettendo e prenderà una decisione nelle prossime ore, dopo aver incassato la disponibilità di massima del giocatore. […]