Live 24! Padova, nuova doppia seduta per allenare corpo e mente…

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Ore 12.30 – (Gazzettino) La sfida di Ascoli con due ex (e mezzo) nel mirino e la solidità della difesa qualunque siano gli interpreti. Davide Adorni inquadra questa fase del campionato dopo essere rientrato con Salernitana e Cremonese: «Adesso sto bene, il piede è a posto e le sensazioni erano buone già da alcune settimane con tanta voglia di ricominciare. La squadra sta fornendo delle prestazioni soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva. Le due ultime partite di campionato erano difficili e le abbiamo affrontate con grande impegno di tutti». Il Cittadella attualmente è in corsa per il secondo posto, che significherebbe la promozione diretta, un obiettivo che non sorprende il centrale difensivo granata: «L’auspicio era quello di fare bene, lo si vedeva fin dal ritiro di Lavarone. Si cerca sempre di migliorare e quando si riesce a farlo si è contenti». Non esiste, però, una tabella di marcia da seguire. «Ogni partita e ogni avversario hanno caratteristiche diverse, per cui noi ci concentriamo su una gara alla volta. Abbiamo sempre fatto così». […] «In questo campionato – conclude Adorni – ogni squadra è una insidia. Noi giocheremo come sempre per puntare al massimo. Ardemagni e Kupitz li conosco perchè li ho affrontati lo scorso anno rispettivamente con l’Avellino e il Cesena e sono ottimi giocatori, mentre Ngombo si è allenato per un po’ di tempo con noi. Sappiamo come affrontarli, ma prima di tutto cercheremo di mettere in pratica le nostre idee di calcio».

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) È difficile pensare che, se sta bene, lui resti in panchina. Dopo due mesi e mezzo ai box Davide Adorni ha fatto il suo rientro nel cuore della retroguardia del Cittadella nella sfida contro la Salernitana e domenica scorsa ha concesso il bis a Cremona, uno 0-0 in cui questo centrale ventiseienne prelevato nella scorsa stagione dal Santarcangelo è stato fra i migliori.«Non vedevo l’ora di ricominciare. Sono contento sia perché non ho avuto problemi al piede reduce dalla microfrattura, sia per la qualità delle prestazioni offerte dalla squadra in due partite complicate», sorride. […] Venturato ha ripetuto più volte un primo bilancio si tirerà solo dopo l’andata. Mancano quattro giornate. «Quando la scorsa estate siamo partiti per il ritiro l’auspicio era di essere lì dove siamo ora. Anche se era impossibile fare previsioni, si è vista subito la voglia di lavorare e migliorarsi. Oggi non abbiamo tabelle di marcia, l’unica cosa da fare è allenarsi bene pensando a una gara alla volta».E la prossima è la trasferta di Ascoli, dove ci saranno due ex, Ardemagni e Kupisz, e Ngombo, in estate vicinissimo ai colori granata. «Li conosco bene tutti e tre e so quanto valgano. Però lo sapete come ragioniamo qui: qualche accorgimento legato all’avversario c’è sempre, ma, in generale, noi preferiamo badare a imporre il nostro gioco». […]

Ore 11.20 – (Gazzettino) «Abbiamo vissuto insieme momenti fantastici – le sue parole – Ora è una fase un po’ più complicata, ma si sa che non c’è sole tutto il giorno. Siamo assolutamente dietro a questo progetto di un uomo come Bonetto che ha fatto delle meraviglie, senza dimenticare il club e tutta la comunità padovana che ci dà quell’amore e quella forza che aiutano a superare i problemi». Così sul progetto stadio: «Non è il mio mestiere, ma posso aiutare nella ricerca di investitori e sponsor. Lo ritengo ampiamente realizzabile se siamo in serie B e la città ne ha bisogno per cui bisogna salvarsi». In questa ottica è possibile uno sforzo in più finanziario? «La mia disponibilità c’è, bisogna vedere quanto viene richiesto. Credo che l’attuale squadra possa dare di più e fare la sua parte. Il nostro progetto è molto ambizioso, di lungo periodo, ma anche ragionevole e dunque non si può fare il passo più lungo della gamba». […]

Ore 11.10 – (Gazzettino) Toni pacati, in linea con il momento difficile della squadra, ma anche una grande voglia di venirne fuori. Questi gli umori a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta nella consueta cena di Natale del Padova, con oltre 250 ospiti e il presidente Roberto Bonetto a fare gli onori di casa. «Quest’anno abbiamo realizzato il sogno promozione – ha detto – per il quale ringrazio tutti gli artefici, in campo e fuori. Da settembre non è stato molto bello, ma nella vita arrivano questi periodi difficili e il gruppo, società e squadra, si vede proprio nei momenti più duri e sono certo che tutti insieme remeremo nella giusta direzione». Al suo fianco il socio franco armeno Joseph Oughourlian, ricercatissimo per avere lumi sul nuovo stadio e sulla sua disponibilità a un ulteriore investimento per il mercato di gennaio.

Ore 11.00 – (Gazzettino) «Non è un budget da poco, riteniamo che ci metta nella condizione di fare un buon girone di ritorno. Chiaramente non possiamo fare solo entrate, ma anche delle cessioni. Oughourlian farà la sua parte in base alla propria quota. È socio al quaranta per cento, quindi coprirà per quella quota i costi che andremo ad aggiungere al bilancio di quest’anno». […] La preoccupa dovere operare più di qualche cessione viste le precedenti difficoltà? «È un lavoro che deve fare il direttore. Mi viene da dire che adesso il mercato potrebbe essere più facile in uscita, chiaramente in serie C. Qualche giocatore dovrà prendere in considerazione di scendere di categoria. D’altronde non dimentichiamo che siamo venuti tutti su dalla C, non è un diritto divino restare in B. Sono tutti giocatori che hanno fatto molti anni la C, le categorie sono fatte per questo». […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) […] «Abbiamo analizzato la situazione della squadra e della classifica – spiega il patron – È stato deciso di intervenire sul mercato di gennaio cercando di fare delle scelte giuste, con giocatori che possono venire a darci una grossa mano e che possono essere anche di prospettiva per la prossima stagione. Sappiamo che non sarà un mercato facile, ma dobbiamo trovare gente che abbia anche già giocato, con gamba e preparazione adatta, e sono convinto che Giorgio (Zamuner, ndr) si darà da fare per inserire gli elementi giusti. Abbiamo ancora tre partite, i ragazzi devono dimostrare quello che valgono e in base al messaggio che riceveremo dopo queste gare, ci muoveremo in maniera più o meno decisa sul mercato». Punterete su giocatori di nome o di esperienza in cadetteria? «Andremo su gente dai requisiti che il mister ricerca per portarci alla salvezza. Chiaramente non possiamo andare a pescare dalla serie C perché dobbiamo trovare calciatori che abbiano fame, che conoscano la categoria e che siano abituati a giocarci, oltre ad avere la personalità necessaria per dare una mano in campo ai compagni». […]

Ore 10.30 – (Mattino di Padova) «Se parliamo di un’area commerciale prettamente sportiva allora perché no, ma se qualcuno pensa di portare altro alimentare se lo scordi». È categorico Nicola Rossi di Confesercenti, che sull’ipotesi di una zona “mercantile” attorno all’eventuale nuovo stadio Euganeo storce il naso. Per ora il presidente del Calcio Padova Roberto Bonetto non ha svelato le sue carte, sempre che ne abbia di buone, ma tra i primi nomi accostati al progetto e pronti a metterci un po’ di soldi ci sarebbero i francesi di Decathlon. A Palazzo Moroni pende ancora la loro richiesta di spostare l’attuale sede di via Venezia in via della Croce Rossa, ma sono mesi che gli emissari della catena di articoli sportivi transalpina non bussano più alla porta dell’amministrazione. Questo, e altri indizi, portano quindi in viale Nereo Rocco. È ovvio che le forze di Decathlon sarebbero limitate e basterebbero a coprire solo una piccola percentuale dell’investimento previsto da Bonetto, ma l’operazione calzerebbe a pennello all’interno del progetto di realizzare un’area commerciale dedicata allo sport. […] «Non conosco i dettagli, ma mi auguro che anche se dovesse essere immaginata una cittadella dello sport, non siano previsti spostamenti dei negozi sportivi dal centro», prosegue Rossi. «Aspetto con ansia di conoscere gli investitori». Polemico, ma più aperto invece Patrizio Bertin, presidente di Ascom: «Con noi non hanno mai parlato e mi aspetto una telefonata perché quando si tratta di commercio devono confrontarsi anche con noi. Sono favorevole ad uno stadio nuovo perché la città ne ha bisogno e perché guardare la partita all’Euganeo non è un piacere. Sul commerciale non pongo veti, ma è ovvio che bisogna valutare le condizioni. Per adesso nessuno ha parlato di alimentare nel commerciale e quindi non ne parlo nemmeno io».

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) «Non credo proprio che un progetto di questa portata sia sostenibile senza la vendita alimentare all’interno dell’area commerciale. Mi auguro si faccia, ma a me sembra un sogno». A stroncare il progetto del nuovo stadio è l’architetto Fabio Michelon, urbanista. […] «Esistono esempi di stadi in cui senza alimentare il commerciale ha retto lo stesso, ma parliamo di Londra», spiega. «Nei giorni in cui non c’è la partita chi andrebbe invece in un’ipotetica area commerciale monotematica fino all’Euganeo? Credo sia veramente complicato trovare investitori disposti a mettere i propri soldi in un progetto del genere. Io mi auguro si faccia perché sarei ben felice che crescesse sia il Calcio Padova che la città, ma ho dei forti dubbi». […] «Credo che una città media debba ambire ad un progetto più sostenibile, ma mi auguro che il presidente Bonetto non molli anche se la squadra dovesse retrocedere».

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Palazzo Moroni ha chiesto al Padova di dare una risposta, sulle coperture economiche, entro la prossima estate. È chiaro che a lungo termine la categoria non è fondamentale (se il Padova dovesse scendere in C, proverebbe subito a risalire in B) ma una retrocessione in questa stagione potrebbe spaventare qualche investitore. Ecco perché ieri Alessandra Bianchi, la collaboratrice italiana di Oughourlian e membro del cda biancoscudato, ha voluto chiarire così: «Il progetto del nuovo stadio è un programma ambizioso ma al tempo stesso realistico, che ci vede come soci già in prima linea per poterlo realizzare. Non saremo noi a finanziare direttamente il progetto, questo non è il nostro mestiere. Noi ci occuperemo, e a dire il vero ci stiamo già occupando, di ricercare i possibili finanziatori e gli sponsor più adeguati e qualificati per questo livello di iniziativa. Questo sperando ovviamente nel mantenimento della categoria, considerando anche il livello dell’investimento necessario, anche se conservare la serie cadetta non è una condizione obbligatoria per realizzare il nuovo impianto. Confermiamo quindi ancora una volta il nostro grande impegno su questo progetto».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) È già partita la caccia ai cento milioni di euro necessari per costruire il nuovo stadio di proprietà che il Calcio Padova sogna di mettere in piedi al posto dell’Euganeo. Il progetto presentato martedì dal presidente biancoscudato Roberto Bonetto all’amministrazione comunale è di quelli ambizio, tanto da aver ricevuto l’approvazione e i complimenti da parte del sindaco Giordani. Ma per il momento le coperture economiche non ci sono, né i nomi dei potenziali investitori. Ecco perché, in questa partita, gioca un ruolo fondamentale il finanziere franco-armeno Joseph Oughourlian, che proprio dodici mesi fa è entrato nella compagine azionaria del Padova, la scorsa estate ha alzato le proprie quote fino al 40%, e ha ricevuto mandato da Bonetto di trovare gli investitori giusti per finanziare il progetto del nuovo stadio. […] Se il presidente biancoscudato aveva subito dichiarato come il progetto fosse slegato dalla categoria di appartenenza del club, Oughourlian si è espresso in altri termini, dicendo che sarebbe stato realizzabile solo in caso di permanenza in B. Un misunderstanding che si spiega molto chiaramente.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) In pochi sono incedibili e non ci sarà da sorprendersi se lasceranno Padova il prossimo mese più di sei o sette pedine. Ma si potrebbe anche arrivare in doppia cifra. Il primo obiettivo è quello di rinforzare la squadra, il secondo (strettamente collegato) di sfoltire una rosa che attualmente conta 31 elementi. L’ideale sarebbe arrivare a 25. I due pezzi in vendita più pregiati, per le squadre di prima fascia di Serie C, sono Sarno e Guidone. In uscita ci sono anche Chinellato e Della Rocca, mentre dovrebbero essere dati in prestito i giovani Marcandella, Serena e Scevola. Potrebbero rientrare alla base, rispettivamente Juve e Sassuolo, Vogliacco e Cisco, mentre non è da escludere qualche addio un po’ più a sorpresa (ma sarà legato all’evolversi delle trattative) come quelli di Belingheri e Minesso. In ogni caso Zamuner sta cercando di stringere già per gli acquisti principali, uno per reparto. I nuovi centrocampisti dovrebbero essere anche due (un regista e una mezz’ala), mentre in subordine potrebbero arrivare un terzino sinistro e un portiere. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Più di un paio d’ore di colloquio, alla presenza anche del direttore generale Giorgio Zamuner, per stabilire le linee guida per la seconda parte della stagione e soprattutto il budget da destinare al mercato di riparazione. Si è conclusa così la visita lampo in Italia del socio biancoscudato Joseph Oughourlian, che dopo aver partecipato alla cena natalizia di martedì, ieri mattina si è riunito con il presidente Roberto Bonetto negli uffici di viale Rocco, prima di far ritorno in Francia, lasciando lo stadio Euganeo attorno alle 11.30. Un summit fruttuoso, a quanto pare, visto che si sono stabilite a grandi linee le modalità di investimento per cercare di mettere mano a gennaio alla squadra. Top secret le cifre, ma sembra che per il mercato di riparazione la società biancoscudata possa mettere sul piatto tra il milione e il milione e mezzo di euro. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Continuano i doppi allenamenti per il Padova, che nonostante il prossimo weekend debba osservare il suo turno di riposo, è chiamato a non staccare la spina. Foscarini ha intenzione di mantenere alta la concentrazione in vista della ripresa del campionato domenica 23 dicembre a Lecce. Non è ancora stata presa una decisione in merito a un ritiro, ma è probabile che la squadra parta qualche giorno prima per il Salento. Alla seduta di ieri pomeriggio hanno lavorato a parte Broh, Contessa e Capello, mentre era assente Sarno. Anche per oggi e domani previsti doppi allenamenti, mentre sabato è in programma un’amichevole: il club sta cercando come avversario una formazione di Primavera-2.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Da Palazzo Moroni, intanto, fanno sapere che la palla è completamente nelle mani del Calcio Padova, visto che soldi pubblici non ne verranno spesi. Piena fiducia, insomma, nei confronti del presidente biancoscudato Roberto Bonetto e dei suoi collaboratori. Il primo a dirlo, l’altro pomeriggio, è stato il sindaco Sergio Giordani, definendo «bellissimo» anzi «fantastico» il progetto del nuovo Euganeo e augurandosi che il patron di viale Rocco possa presto individuare i finanziatori dello stadio dei sogni da cento milioni di euro. Concetti, quest’ultimi, ribaditi ieri dall’assessore cittadino allo Sport, Diego Bonavina: «Ho sempre detto che tra ristrutturare l’Euganeo e rifarlo totalmente da zero è di certo meglio la seconda. Ora quindi mi aspetto che il presidente Bonetto trovi gli investitori per concretizzare il tutto». […] Nel frattempo, va registrato che il principale studio d’architettura a cui si è affidato il patron biancoscudato, lo Sportium di Milano, è lo stesso che si sta occupando del nuovo stadio del Cagliari, che sorgerà al posto del vecchio Sant’Elia: impianto «all’inglese» da 25mila posti, campi d’allenamento attorno, centro commerciale di 10mila metri quadri e costo dell’operazione intorno ai 55 milioni di euro. Un progetto, evidentemente, molto simile a quello del nuovo Euganeo. Infine, un’ultima curiosità: per tutta la giornata di ieri, pareva che Decathlon (colosso francese di articoli sportivi) e Obi (gigante tedesco di bricolage) fossero interessati al retail park che dovrebbe nascere nell’area a Ovest di corso Australia. Ma in serata, nel merito, sono giunte solo smentite.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Rinforzare la squadra sul mercato per evitare a tutti i costi la retrocessione. Ieri mattina il presidente del Padova Roberto Bonetto ha incontrato nuovamente allo stadio Euganeo il suo socio Joseph Ourghourlian. Argomento del faccia a faccia: lo stanziamento del budget in vista della riapertura delle liste a gennaio. Arriveranno almeno quattro giocatori e ci sono già due nomi cerchiati in rosso sul taccuino del dg Giorgio Zamuner: quello di Sinisa Andelkovic, difensore del Venezia in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno 2019 e quello di Emanuele Calaiò, attaccante del Parma a cui scadrà la squalifica per la vicenda Spezia-Parma il prossimo 31 dicembre. L’intenzione è quella di acquistare anche un regista e almeno un quarto giocatore, da scegliere fra centrocampo e attacco: «Si andrà su giocatori che Foscarini riterrà adatti al suo sistema di gioco – spiega Bonetto a fine riunione – chiaramente non andremo su giocatori di Serie C perché abbiamo bisogno di gente pronta e di categoria. In uscita adesso, invece, le cessioni potrebbero essere meno complicate rispetto all’estate scorsa. Arriviamo tutti dalla C, la B non è un diritto divino o un diritto acquisito per nessuno». […] «Non possiamo avere 42-43 giocatori in rosa – taglia corto Bonetto –. Oughourlian coprirà la spesa per la sua parte, quando Joseph parla di squadra “potente” intende una squadra con ottime potenzialità, al momento non pienamente espresse. Squadre che ci hanno messo sotto non ne abbiamo trovate molte, ma ci mancano 5-6 punti».




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