Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Domani pomeriggio, assieme a Manuel Nocciolini e Simone Raffini, tornerà in via Stadio un ex piuttosto discusso, Luciano Foschi. L’ultima volta che il tecnico del Ravenna ha messo piede al Bottecchia era il 22 novembre 2014, giorno in cui – perdendo col Renate per 3-1 – incassò la settima sconfitta di fila alla guida del Pordenone in otto partite.Il giorno successivo, poco dopo pranzo, fu esonerato. Troppo negativo il ruolino di marcia per poterlo salvare: la sola vittoria all’esordio con la Cremonese non poteva essere – e non era – sufficiente. Su “Lucky” il popolo dello stadio è sempre stato tranciante. Ben pochi hanno poi osservato, ad anni di distanza, che forse non era poi così tanto colpa sua. Certo, ci aveva messo del suo, ma era la squadra a essere molto, troppo debole, tant’è vero che la maggior parte di quei giocatori, adesso, milita tra Eccellenza e serie D (e alcuni hanno smesso). Solo Maracchi è rimasto un giocatore di spessore assoluto in C.Tuttavia i professori esistono su ogni tribuna e Foschi li ha smentiti, naturalmente, andando poi a togliersi una bella soddisfazione col Renate (salvato in scioltezza nel 2016-2017) e, ora, col Ravenna, squadra che occupa a sorpresa il quarto posto con 23 punti. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) La differenza, forse mai come nella stagione in corso, la faranno i dettagli. Perché anche un punto in più o in meno potrebbe pregiudicare o viceversa spalancare le porte della serie B. A maggior ragione se quel punto è in palio in un confronto diretto. In pochi, probabilmente, avrebbero pronosticato che la sfida di domani (inizio alle 14.30) tra Pordenone e Ravenna lo fosse. Ma la classifica al riguardo ammette poche obiezioni: la formazione di Attilio Tesser, attuale battistrada del girone, ha appena 3 lunghezze di vantaggio sui prossimi rivali, guidati dall’ex Luciano Foschi. Si tratta di un match dal marcato sapore di vertice. In una zona della classifica affollata come non si vedeva da tempo. Basti pensare che il campionato scorso, dopo 14 giornate, il Padova, che alla fine avrebbe tagliato il traguardo della promozione diretta, aveva 6 punti di vantaggio sulla principale inseguitrice (il Renate) e ben 8 sul gruppetto delle terze, composto da Pordenone, Sambenedettese e Albinoleffe. Scenario ben diverso da quello attuale, che vede otto squadre nel fazzoletto di appena 4 punti. Dal Pordenone alla Vis Pesaro, passando per Triestina, Feralpi, Fermana, Vicenza, Ravenna e Ternana. E con l’incognita primato. Sì, perché i “ramarri”, sulla carta, potrebbero essere ancora raggiunti dalla Ternana, sconfitta al Bottecchia nella splendida, per i colori neroverdi, notte di lunedì 26 novembre, ma potenzialmente in testa assieme al Pordenone qualora vincesse la gara che le manca all’appello (con la Sambenedettese). Insomma, un’autentica mischia sotto la dorata nuvoletta della serie B. […]
Ore 15.00 – Queste le dichiarazioni di Claudio Foscarini alla vigilia di Padova-Palermo: “La costanza è la difesa a quattro, ma ho lavorato sulle varianti, come il 4-2-3-1. Quello che abbiamo fatto sul campo non è stato perfetto, abbiamo concesso troppi spazi e diventa difficile fare risultato. Da quando sono qui è passato un mese e non ho dato un’identità precisa a questa squadra, sono in ritardo anch’io, manca soprattutto la compattezza della squadra. Lavoro ogni giorno sulla mentalità, anche sotto di un gol non ci si deve abbassare e anche su questo c’è da lavorare. Il fatto che Capello sia squalificato non significa nulla, si sta allenando sempre con la squadra e gli hanno tolto una giornata e sono contento di averlo a disposizione. Ha una certa vivacità e mi ha fatto molto comodo. Salviato, Contessa e Guidone si sono allenati e sono a disposizione. L’unico che non recupera è Broh: si può rischiarlo sapendo che c’è una pausa alle porte. Ha gamba in questa squadra, ma ho deciso che non sarà convocato. Mi tocco, ma l’avrò a disposizione al 100% col Lecce. I soliti lungodegenti sono tali, non so se ci sarà qualche sorpresa, lo valuterete voi. Ho fatto scelte tecniche, ho fatto un discorso di poter portare avanti questo gruppo fino al mercato. Tengo in considerazione quello che vedo, magari lascio a casa qualcuno e la volta prossima potrebbe tornare utile. Il Palermo mi auguro che risenta delle vicende societarie, ma dubito fortemente che sarà così. La squadra è forte, non vedo grandi punti deboli. Se il Palermo fa il Palermo andremo in difficoltà, ma la mia squadra può fare qualcosa in più. Non partiamo battuti, mi aspetto la miglior prestazione da quando sono qui. A Cosenza è avvenuto in modo parziale, domani mi aspetto la migliore prestazione della gestione Foscarini “.
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Bruscagin, Coppolaro, Andelkovic: chi tra questi sostituirà in difesa lo squalificato Modolo? È questa la principale domanda in casa Venezia in vista della partita in casa di sabato pomeriggio contro l’Ascoli (arbitro Di Martino di Teramo), nella quale non sarà possibile vedere la tradizionale coppia di centrali Domizzi-Modolo a causa del giallo rimediato dal 13 lagunare a Foggia, costatogli un turno di squalifica. Un rebus sul quale il tecnico lagunare Walter Zenga si sta concentrando in questi giorni, anche se le possibilità di scegliere non mancano decisamente: in cima alla lista dei favoriti per sostituire Modolo c’è Matteo Bruscagin, le cui recenti ottime prove potrebbero portarlo ad un temporaneo abbandono della corsia di sinistra la quale sarebbe occupata da Garofalo, con Zampano a chiudere la difesa a quattro degli arancioneroverdi. La seconda ipotesi porta il nome di Mauro Coppolaro, che ha disputato l’ultima partita di campionato contro il Cittadella giocando da terzino destro, lo stesso ruolo occupato nell’amichevole contro il Nova Gorica, che tornerebbe al centro della difesa nel ruolo che ha ricoperto a Brescia nella prima metà della scorsa stagione prima del passaggio a laterale, con Bruscagin confermato a sinistra e Zampano a destra. L’ultima opzione è quella di Sinisa Andelkovic, la cui ultima presenza corrisponde agli sfortunati minuti finale della gara contro il Palermo in cui i rosanero riuscirono a pareggiare in extremis, seguita dall’amichevole contro il Nova Gorica aveva fatto coppia con Cernuto. […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) […] Dopo aver sopperito nel posticipo serata dello Zaccheria dell’assenza di Falzerano, partendo con Pinato trequartista, Zenga si trova per la prima volta a dover avvicendare, forzatamente a causa della squalifica, Marco Modolo, che a Foggia ha incassato la quinta ammonizione della stagione. Il difensore ha finora saltato la gara iniziale con lo Spezia, dovendo smaltire l’infortunio alla caviglia rimediato in precampionato, poi a Padova è rimasto in panchina, ma nelle due partite il Venezia era ancora guidato da Vecchi che aveva iniziato il campionato riproponendo la difesa a tre della passata stagione. Con l’arrivo di Zenga e il ritorno alla difesa a quattro, Modolo e Domizzi sono stati i due centrali davanti a Vicario, come era accaduto il primo anno di Inzaghi in Lega Pro. Le opzioni non mancano all’interno della rosa: la prima è legata al recupero completo di Garofalo, se l’esterno sinistro sta bene, ritornerà a sistemarsi sulla fascia sinistra con lo spostamento di Bruscagin al centro e la conferma di Zampano a destra. Nel caso in cui Garofalo non garantisse ancora il recupero completo, Bruscagin rimarrebbe a sinistra ed entrerebbero in lizza per una maglia da titolare Coppolaro, Andelkovic e Cernuto, con l’ex difensore del Brescia favorito rispetto ai due compagni di reparto. I problemi per Zenga aumenterebbero qualora, oltre a Citro, fermo anche ieri per i postumi della distorsione alla caviglia, non recuperasse nemmeno Suciu, anche lui al palo per l’affaticamento muscolare accusato dopo Foggia. In quel caso il centrocampo potrebbe presentarsi con Schiavone in regia e Segre e Bentivoglio mezzali. Ancora ai box Mattia Zennaro, per un fastidio alla schiena. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) […] A Benevento, Gabriele Dalla Bernardina non si aspettava di scendere in campo. «Frare ha avuto un fastidio dovuto ad affaticamento forse perchè ultimamente ha giocato parecchio, non era previsto che io lo sostituissi, di norma non mi creo aspettative anche se cerco sempre di farmi trovare pronto. In questo campionato, a differenza dello scorso, sono stato convocato diverse volte restando però sempre in panchina». Su cosa gli ha detto l’allenatore, rivela: «Soprattutto di stare tranquillo, con la mente sgombra e cercare di mettere in pratica quello che so fare. E con il mio inserimento l’ho fatto, fa infatti parte del nostro gioco l’avanzamento dei centrali in fase offensiva». Poco più di mezzora di gioco e già un gol… anche se poi annullato. Un gol che poteva essere molto pesante. «L’arbitro non l’ha convalidato per il fuorigioco di Scappini, ma non potevamo farci niente, il mio compagno era in corsa e per un attaccante è un gesto istintivo quello di cercare di buttarla dentro. La palla però sarebbe entrata anche se Scappini non l’avesse deviata. Dispiace moltissimo a tutti aver perso questa partita che ci avrebbe permesso di affrontare l’Inter a San Siro». Sulla sconfitta arrivata nella ripresa, precisa: «Dovevamo concretizzare meglio nel primo tempo, mentre nel secondo si è abbassato il ritmo di entrambe le squadre. Gli episodi che hanno deciso il risultato non ci sono stati a favore». E sulla sua prova: «Che voto mi darei ? Io guardo alla prestazione e cerco di esprimermi al massimo seguendo le indicazioni che mi dice l’allenatore. Ho cercato di giocare semplice facendo al meglio la mia parte, le valutazioni le lascio ad altri. Per me è importante aver accumulato un po’ di minutaggio in una gara ufficiale». […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Piccoli Varnier crescono sotto le mura. Tra le note positive del k.o. incassato a Benevento in Coppa Italia c’è l’esordio nella prima squadra granata del diciannovenne Gabriele Dalla Bernardina. In attesa di scoprire se questo difensore centrale di scuola Inter ripercorrerà le fresche orme del suo giovane predecessore oggi all’Atalanta, di sicuro si può già dire che la personalità non gli fa difetto. Entrato all’11’ del secondo tempo al posto dell’acciaccato Frare, nel giro di pochi minuti ha subito portato in vantaggio il Cittadella svettando su corner. Se non che, la posizione di fuorigioco di Scappini gli ha tolto la gioia di debuttare con una rete. «Mi ero proiettato in avanti perché anche Frare lo fa sempre sui calci d’angolo. Peccato per il gol: la palla sarebbe entrata anche senza la deviazione di Scappini, ma lui non poteva togliersi, perché stava arrivando in corsa», racconta Dalla Bernardina, faccia pulita e atteggiamento umile. «Al di là di quell’episodio, sono contento di aver giocato e dispiaciuto per la sconfitta. Cosa mi ha detto il mister prima di andare in campo? Di cercare la giocata semplice e rimanere tranquillo. Io ho cercato di farmi trovare pronto».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Nel frattempo è arrivato Foscarini con cui ha subito trovato spazio: «Mi ha chiesto se in caso di bisogno fossi pronto e io non mi sono tirato indietro, pur facendo presente che ero un po’ in ritardo dato che l’ultima partita disputata era stata quella con il Gubbio a inizio maggio. Con l’esperienza ad Ascoli sono riuscito a fare quasi un’ora dignitosa, anche se poi ho avuto l’infortunio alla spalla. Sabato scorso a Cosenza nel primo tempo mi sentivo meglio, poi la gara si è messa male con l’espulsione e il rigore e nel finale ho sofferto come tutti i compagni». Le sensazioni nel ritrovare il campo? «Sempre bello. Non fa piacere restare fuori, ma la voglia di riscatto fa parte del mio carattere altrimenti a 37 anni non sarei qui in un’annata che si sapeva difficile. Pensavo di esser utile al Padova, per il gruppo e per la mia esperienza e ne sono ancora convinto. C’è bisogno di tutti, la società ha avuto fiducia in me riconfermandomi quest’estate, cosa non da tutti alla mia età e ho sempre ho avuto la percezione dell’affetto dei tifosi, motivo in più per dare il mio contributo». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Un lungo periodo nel dimenticatoio, un martedì dopo il derby con il Cittadella piuttosto burrascoso con un diverbio con l’allora tecnico Bisoli e ora il ritorno da protagonista, con due gare in cabina di regia agli ordini di Foscarini in attesa di ritrovare la forma giusta. A dir poco tormentata questa prima parte di stagione per Giampiero Pinzi, 37 primavere ma ancora tanta voglia di dare una mano al Padova. «Fisicamente non posso essere al meglio spiega – ma cerco di dare una mano quando vengo chiamato in causa. Per due dei primi tre mesi mi sono praticamente allenato da solo e se non si gioca, avendo saltato pure le amichevoli, è più difficile trovare la condizione. Purtroppo è andata così, ma non mi piango addosso e ce la sto mettendo tutta con l’impegno e il lavoro per rimettermi al passo con i compagni». Il giocatore evita di guardare indietro e lascia correre sulle incomprensioni con il precedente allenatore: «Quel che è successo è successo e riguarda il passato. A livello personale, anche se ne ho vissute di tutti i tipi, non mi era mai capitato, ma ora Padova ha bisogno di pensare al presente e al futuro e siamo tutti concentrati sull’obiettivo salvezza».
Ore 10.10 – (Gazzettino) Allarme rientrato per Pulzetti. Il centrocampista biancoscudato, che aveva interrotto mercoledì la seduta per un problema al ginocchio a seguito di uno scontro di gioco, ieri mattina si è allenato regolarmente. In campo per l’intera seduta a porte chiuse pure Contessa per il quale si apre uno spiraglio per la difficile sfida di domani alle 12.30 con la capolista Palermo. Ha lavorato tutta la settimana in gruppo pure Salviato, mentre non recupera Broh per cui a centrocampo Foscarini si troverà gli uomini contati, considerate le assenze di Mazzocco, squalificato per un turno, e del lungodegente Mandorlini. Dietro mancheranno ancora Ravanelli e Madonna e in avanti deve scontare la seconda giornata di stop Capello, Guidone anche ieri si è allenato a parte. Non è da escludere perciò che domani possano esserci novità pure nel modulo dato che nei giorni scorsi è stato provato anche il 4-3-3. Sempre per squalifica, i rosanero, imbattuti da quando in panchina è tornato il tecnico Stellone, non potranno contare sul regista Jajalo. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) È innegabile, tuttavia, che i primi mesi hanno lasciato diversi strascichi sulla stagione del centrocampista, non tanto dal punto di vista mentale (“Ne ho viste di tutti i colori in carriera” ), quanto da quello fisico. «Attualmente non sono al meglio e non posso esserlo. Nei primi mesi mi sono allenato quasi da solo e non è una bella sensazione. Ascoli è stata la prima partita, ho saltato quasi tutte le amichevoli, mi sono allenato molto, ma se non giochi è difficile trovare la forma e i tempi da gioco. Alla mia età bisogna allenarsi più dei ragazzini e io ce la sto mettendo tutta per ritrovare una forma fisica accettabile. Conto di essere presto al 100% per poter dare una mano alla squadra».Si può avere tanta voglia di rivalsa anche dopo una carriera come la sua? «La voglia di riscatto ha sempre fatto parte del mio carattere, sapevo sarebbe stata un’annata difficile, ma voglio ripagare la fiducia della società che mi ha rinnovato il contratto. A inizio stagione pensavo di poter essere utile al gruppo per la mia esperienza e ne sono ancora convinto». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Se al Padova serve maggior esperienza, non ci potrebbe essere uomo migliore. 37 anni, più di 300 partite in Serie A, bronzo olimpico, oro Under 21. Non ha bisogno di presentazioni Giampiero Pinzi, eppure è come se fosse quasi un nuovo acquisto. Dopo essere stato messo in disparte da Bisoli, nonostante il sofferto rinnovo contrattuale dello scorso giugno, il mediano romano è stato ripescato da Foscarini, che nel momento del bisogno l’ha piazzato a guidare il centrocampo. Non è stato un periodo facile per Pinzi, che per la prima volta nella sua lunga carriera ha dovuto ingoiare diverse esclusioni, anche dalla lista dei convocati. E proprio il suo nome è finito al centro del polverone sollevatosi dopo l’esonero del tecnico, per la lite avuta quel fatidico lunedì successivo al derby contro il Citta. «Ma adesso il Padova ha bisogno di pensare al presente e al futuro», taglia corto Pinzi, «quello che è successo è acqua passata, sono concentrato solo sull’obbiettivo della squadra».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La squadra sta preparando la sfida di domani contro il Palermo, non solo sul campo ma anche a tavola. Non è mai semplice affrontare il “lunch match”, che la Lega ha deciso di piazzare eccezionalmente anche in Serie B, essendo domani un sabato festivo. All’Euganeo si giocherà alle 12.30 ed è per questo che oggi i giocatori si troveranno per un pranzo mattutino verso le 9, prima dell’allenamento a porte chiuse alla Guizza. Quindi, tutti in ritiro e rituale che si ripeterà domani in vista della partita, con la squadra che pranzerà all’ora della colazione. Diversi, invece, i dubbi di formazione per Foscarini. Contessa ieri è tornato a lavorare con la squadra, ma non può essere in ottime condizioni, probabilmente verrà convocato ma è difficile che possa partire dal primo minuto. Broh è ancora out, mentre ha recuperato Salviato. Pulzetti, dopo il contrasto che l’ha costretto ad abbandonare il campo anzitempo nell’allenamento di mercoledì, ieri si è allenato regolarmente. Mazzocco è squalificato così come Capello (anche se la società attende ancora il verdetto sul ricorso) e il tecnico potrebbe anche optare per un 4-3-3. In difesa Ceccaroni insidia Zambataro, a centrocampo Minesso è stato provato anche da mezz’ala, mentre in attacco Sarno appare in grande crescita e potrebbe anche trovare finalmente spazio. […]