Ore 20.00 – (Il Piccolo) Come previsto, dopo l’espulsione rimediata sabato scorso contro l’Imolese per aver colpito il pallone con le mani fuori area impedendo una chiara occasione da rete (gesto provvidenziale che ha permesso all’Unione di vincere), il portiere della Triestina Alex Valentini è stato squalificato per una giornata. Sabato contro il Gubbio toccherà dunque a Boccanera difendere la porta alabardata. Per quanto riguarda altri giocatori di spicco colpiti dal giudice sportivo, da segnalare la squalifica per un turno di Burrai del Pordenone, e quella per ben quattro giornate di Giandonato della Fermana. […]
Ore 19.00 – (Il Piccolo) Il 27 maggio 2012, alla fine di quel pareggio con il Latina che per la Triestina significava non solo play-out persi e retrocessione in C2, ma in seguito anche il fallimento e la caduta agli inferi dell’Eccellenza, Giuseppe Galderisi era rimasto a lungo sulla panchina alabardata piangendo e poi si era presentato nella sala stampa del Rocco letteralmente in lacrime. Sabato il popolare Nanu, fresco allenatore del Gubbio (è subentrato a Sandreani la settimana scorsa e ha debuttato con uno 0-0 col Monza), ritornerà a Trieste stavolta da avversario e non nega che per lui sarà una giornata molto particolare: «Come si fa a dire che non sarà emozionante? – afferma Galderisi – nonostante sia finita in quel modo e abbia pianto poche volte nella mia vita, per me Trieste resta un ricordo indimenticabile che mi riempie il cuore, un pensiero sempre vivo dentro di me, per la bellezza di una piazza che mi ha accolto bene nonostante le mille difficoltà vissute quell’anno e che sono note a tutti, e per l’amore che la città ci ha dato in quei mesi nei quali non sapevamo come gestire nemmeno la quotidianità. La tifoseria ha fatto sì che mi sentissi uno di loro pur in un momento davvero molto difficile, per questo io e il mio vice di allora Daniele Cavalletto, che è sempre rimasto con me e ora è qui anche a Gubbio, lanciamo un abbraccio caloroso a tutta la piazza e ai tifosi, ringraziandoli ancora per quanto ci sono stati vicini quella volta e per cosa hanno rappresentato per noi». […] Per quanto riguarda la Triestina, Galderisi è certo si tratti di una squadra di valore e che parte del merito del suo rendimento vada proprio alla guida tecnica: «Parlando della squadra alabardata, io non ho dubbi sulla bravura del suo allenatore perché lo conosco perfettamente: ho studiato la squadra di Pavanel, le sue idee sono ottime e si vede che c’è la mano del mister. Sono convinto che per noi sarà molto dura, sia per la qualità della Triestina e dei suoi giocatori, ma anche per le idee di calcio che sono di un certo spessore».
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Pordenone contro Ravenna, in programma sabato (14.30) al Bottecchia, sarà anche Candellone contro Nocciolini. Il bomber giallorosso, classe ’89, ex Parma in serie B, ha ritrovato in Romagna la voglia di giocare e il fiuto del gol che aveva perso nella seconda metà della scorsa stagione in maglia neroverde. Sono 6 i centri di Barbasette, com’era stato soprannominato a Pordenone per la folta barba e il numero sulle spalle, con la casacca dei leoni. Che l’esperienza in riva al Noncello sia stata vissuta da Nocciolini come una sorta d’incubo sportivo venne testimoniato dalle parole che pronunciò alla presentazione al Benelli. «Dopo il periodo non positivo della scorsa annata disse ad agosto , avevo bisogno di una piazza come Ravenna, con uno stadio bellissimo e caloroso e un’atmosfera magnifica. Della Romagna continuò mi piace veramente tutto. Ringrazio il club di avermi dato questa opportunità, cercherò di ripagarlo nel migliore dei modi». Cosa che Manuel sta facendo, visto che ha realizzato quasi la metà (6) dei 13 gol ravennati. Compreso quello che sabato ha steso la Vis Pesaro di Leo Colucci, portando i giallorossi sul quinto gradino (insieme a Vicenza e Ternana) a quota 23, con sole 3 lunghezze di ritardo dalla capolista Pordenone. In neroverde Barbasette, arrivato in gennaio fra squilli di trombe, ne aveva realizzato uno solo in 14 presenze. Se ne andò senza lasciare rimpianti popolari. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) A sfidare Manuel Nocciolini sarà Leonardo Candellone, l’attaccante più prolifico del Pordenone: il 21enne torinese è a quota 5 reti, a un centro dal collega che veste la maglia romagnola. «Spero di superarlo realizzando una doppietta – afferma il neroverde -. Sarebbe bello e, al di là di questo, è un calciatore importante». CL27, come è stato ribetazzato dall’ufficio stampa del Pordenone, tiene alta la tensione del gruppo in vista del triplice impegno in una settimana: dopo il Ravenna la squadra affronterà martedì il Teramo e sabato il Gubbio. «Non possiamo e vogliamo perdere punti – carica la squadra Candellone -, bisogna farne il più possibile. Sicuramente per noi è un buon momento, perché con l’Alto Adige abbiamo dimostrato grande maturità. Potevamo concedere qualcosa a livello mentale dopo il successo con la Ternana e invece non abbiamo regalato nulla e pareggiato sul campo di una formazione molto forte. La nostra dote migliore è l’equilibro e – chiude – sono consapevole che la strada che stiamo percorrendo sia quella giusta». […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Manuel Nocciolini, con la maglia del Ravenna, ha già realizzato 6 gol. Sta facendo ciò che non è riuscito a fare al Pordenone (solo una rete): «E mi dispiace molto, perché ho ricevuto tanto. Per questo, se segno, non esulto: non voglio mancare di rispetto a chi mi ha trattato coi guanti». È sincero l’attaccante dei romagnoli, che sabato torna per la prima volta da ex. In città ha giocato da gennaio a maggio senza incidere, nonostante fosse arrivato con i gradi della stella dal Parma salito in B: «La stagione, difficile, e le pressioni non mi hanno fatto rendere come volevo».Nocciolini, partiamo dai sei mesi coi ramarri. Cosa non ha funzionato?«Dovevo dimostrare tanto per forza: arrivavo da un grande torneo di C coi gialloblù e avevo disputato sei mesi con loro tra i cadetti. Sono stato presentato come ciliegina sulla torta del mercato. Ho iniziato col piede giusto ma poi, col passare del tempo, anche in seguito a un torneo che a livello di squadra non decollava, non sono riuscito a dare il contributo che volevo. E più si andava avanti e più mi innervosivo. A volte mi sentivo frustrato durante il match. Una situazione di grande negatività per me».Alcuni suoi ex compagni l’hanno incontrata e hanno detto che era molto dispiaciuto per non aver soddisfatto le attese.«È vero. Li ho incontrati in hotel durante la loro trasferta a Imola. Sono stato a trovarli e ho riferito il mio stato d’animo. Dal punto di vista calcistico è stata una parentesi negativa. E mi pesava perché il club ha fatto uno sforzo importante. Poteva essere una bella opportunità per me, per confermarmi a ottimi livelli. Peccato non averla sfruttata». […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Antonio Cinelli torna a Vicenza. Il centrocampista romano ha firmato ieri un contratto che lo legherà alla società berica fino al 30 giugno del 2020, ma già da oggi si allenerà agli ordini di Giovanni Colella e conoscerà i suoi nuovi compagni. Il centrocampista romano, tra i compagni, ritroverà Stefano Giacomelli ed Andrea Mantovani con i quali ha giocato nel Vicenza allenato da Pasquale Marino, e Andrea De Falco con cui ha militato nel Sassuolo guidato dall’ex allenatore del Vicenza, e attuale secondo di Roberto Mancini in Nazionale, Angelo Gregucci. Cinelli dopo aver rescisso il contratto che lo legava al ChievoVerona lo scorso 7 novembre, ha ricevuto una importante offerta del Foggia, ma decisivo è stato l’inserimento del direttore sportivo del club berico Werner Seeber che ha contattato Cinelli sfruttando il desiderio del centrocampista romano di tornare a vestire la maglia biancorossa. […] Il prossimo obiettivo, su cui sta lavorando il direttore sportivo Seeber, è un attaccante che abbia caratteristiche diverse da Arma e Razzitti, una punta che all’occorrenza possa giocare anche sull’esterno e ami attaccare la profondità. I nomi che vengono accostati al club biancorosso sono parecchi, dal solito Andrea Brighenti della Cremonese a Stefano Scappini che a Cittadella non sta trovando spazio, fino all’ex biancorosso Matteo Di Piazza che in serie C ha dimostrato di essere attaccante di buonissimo livello. Molto dipenderà dalle operazioni che il club berico riuscirà a perfezionare in uscita con Tommy Maistrello e Matteo Rover che sono gli indiziati principali a lasciare Vicenza. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un Venezia che in questo momento non può perdere. È questa la sensazione avuta al termine del pareggio per 1-1 ottenuto dagli arancioneroverdi lunedì sera a Foggia, dove come in occasione della gara contro il Brescia, un episodio negativo non ha abbattuto la truppa di Walter Zenga capace prima di recuperare lo svantaggio subito, poi di andare vicina al colpaccio. Uno stato d’animo che il tecnico del Venezia è riuscito a trasmettere alla perfezione alla squadra, come spiega in dettaglio Simone Bentivoglio, che dall’arrivo di Zenga sembra essere riuscito ad ingranare una marcia in più. Da Foggia torniamo con qualche rimpianto – spiega il centrocampista – perchè credo abbiamo giocato uno dei migliori secondi tempi della nostra stagione, in cui abbiamo avuto molte occasioni per segnare il secondo gol. Stiamo molto bene sia fisicamente che mentalmente ed a livello personale adesso sto davvero alla grande, anche se credo che un giocatore possa far bene solo se tutta la squadra gira al massimo. Noi abbiamo sempre basato le nostre prestazioni sulla squadra, mai sul singolo, ma quello che ora abbiamo è il rifiuto di perdere, qualsiasi cosa accada, uno stato mentale che ad inizio anno non avevamo. Un concetto tanto semplice quanto difficile da attuare, se non c’è la giusta predisposizione. Alcune cose le alleniamo sul campo ma altre derivano dalla mentalità della squadra, perché possono capitare mille episodi in una partita ma quello che dobbiamo fare è reagire, come abbiamo fatto a Foggia. Siamo stati bravi a farlo e rimanere in partita, dimostrando la nostra tenacia. […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La vita può cambiare da una settimana all’altra. Basta una partita, un’espulsione, un gol per rovesciare il mondo di un calciatore. A inizio 2018 Simone Bentivoglio rimediò un’espulsione a Salerno, prese tre giornate di squalifica, perse il posto a vantaggio di Leo Stulac, che stava per essere ceduto in prestito proprio in quei giorni. E la sua stagione cambiò. In peggio. Adesso, ecco che il karma è cambiato. Con Stefano Vecchi c’era feeling, con Walter Zenga ancora di più. E Bentivoglio si è messo a correre, a giocare a mille all’ora, a dispensare assist e talvolta a segnare pure. Sinora sono due le reti messe a segno, la prima allo Spezia all’esordio in campionato, la seconda su rigore a Cittadella. Ora si parla di rinnovo contrattuale per il centrocampista arancioneroverde, per il quale Zenga stravede e che a Foggia ha saputo tenere a freno gli istinti quando, già ammonito, è riuscito ad evitare per due volte il cartellino rosso. La prima volta per proteste, la seconda per una trattenuta. «Sto da Dio — ammette — e sono felicissimo di come sto giocando, ma soprattutto che la squadra sia tornata ad esprimersi ai livelli che può raggiungere. A Foggia sinceramente alla fine avremmo meritato di vincere per come si è messa la partita, nel secondo tempo siamo stati superiori dopo aver faticato nel primo. Con Zenga mi trovo benissimo, sono in scadenza di contratto ma al rinnovo contrattuale non penso, non ci sono novità in tal senso, ma io vorrei tornare in serie A con questa maglia, perché è il terzo anno che sono a Venezia, lo scorso anno l’abbiamo sfiorata e quest’anno secondo me ci sono tutte le premesse per riprovarci, anche se al momento siamo un po’ indietro. Ringrazio la società per la possibilità che mi ha dato e spero che tutti insieme possiamo raggiungere un grande traguardo». […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Il metronomo del centrocampo è ritornato: regista o mezzala, a seconda delle esigenze. Come lunedì sera, quando Walter Zenga ha inserito nelle battute finali Schiavone in cabina di regia e lui, Simone Bentivoglio, si è spostato a destra.Due reti all’attivo (contro Spezia e Cittadella), come lo scorso anno (Bari e Salernitana), ma con la prospettiva di una stagione ancora lunga davanti. Venezia pimpante, che si appresta ad affrontare l’Ascoli puntando all’aggancio dei marchigiani, che ha reagito alla grande contro Brescia e Foggia alla sconfitta di Cittadella.«Anche perché siamo ritornati dalla Puglia con la consapevolezza che si poteva portare a casa la vittoria», ha spiegato Simone Bentivoglio, piemontese di Pinerolo, «rimane l’immagine di una squadra che nel secondo tempo ha fatto gioco, tenendo sotto scacco gli avversari in casa loro, e costruendo almeno 2-3 occasioni clamorose per andare in vantaggio».Venezia, che riesce a superare anche i momenti difficili, atteggiamento diametralmente opposto a quello avuto nelle prime sei giornate. «Non era questione di sfortuna, non eravamo noi, adesso ci siamo ritrovati, lo si vede non solo dai risultati, ma anche da come stiamo in campo. Sappiamo ricompattarci nei momenti difficili. Ho ancora in mente il Cittadella che ci ha battuto nel derby: quando sono passati in svantaggio, i giocatori di Venturato hanno portato palla a centrocampo, senza lamentarsi, senza cambiare volti o atteggiamento, e sono ripartiti. Il Venezia sta crescendo anche sotto questo aspetto: lo si è visto quando ci siamo trovati in inferiorità numerica con il Brescia, ma anche a Foggia quando siamo andati sotto dopo nemmeno 20 minuti». […]
Ore 11.50 – (Gazzettino) Come si era intuito già dai primi momenti, l’infortunio capitato ad Alberto Rizzo è di quelli gravi. La risonanza alla quale si è sottoposto martedì sera ha fugato ogni dubbio: il giocatore ha rimediato la rottura del tendine adduttore lungo sinistro. Stagione ormai compromessa, come spiega il medico sociale, Ilario Candido: «Purtroppo l’entità di questi infortuni è importante e richiede tempi lunghi di recupero. Saranno necessari quattro, cinque mesi per il ritorno all’attività agonistica. In questi casi si deve intervenire chirurgicamente. Ora sarà da decidere la data dell’operazione, che sarà comunque fatta in tempi brevi. Dopo l’intervento chirurgico lo specialista farà anche luce in maniera più precisa sui tempi di recupero». L’infortunio di Rizzo è analogo a quello del centrocampista Bonaventura del Milan. «Effettivamente la diagnosi è la stessa», conferma il medico sociale granata.
Roberto Venturato, al termine della partita con la Salernitana, aveva sottolineato quanto capitato a Rizzo con queste parole: «È la nota negativa del nostro successo. Mi spiace perché il giocatore era cresciuto tanto dal suo arrivo a Cittadella, ci avrebbe dato una grossa mano nel prosieguo della stagione». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Sembra un bollettino di guerra, invece è l’elenco degli infortunati. Sicuri assenti in alcuni casi, da recuperare in extremis in altri, in vista della trasferta a Cremona di domenica pomeriggio. Il Cittadella fa la conta dei “superstiti” dopo due gare, quelle con la Salernitana in campionato e con il Benevento in Coppa Italia, che hanno lasciato strascichi. Messo peggio di tutti è il terzino Alberto Rizzo, uscito anzitempo nel match vinto per 3-1 sabato: gli esami strumentali hanno riscontrato la rottura del tendine dell’adduttore lungo sinistro. Un infortunio grave, per il quale solo nei prossimi giorni si potranno ipotizzare i tempi di recupero (si parla di mesi), ed è già certo che sarà necessario un intervento chirurgico, da fissare appena possibile. Il problema è simile a quello capitato al milanista Bonaventura, e non ci voleva, non solo sul piano umano, ma anche perché, come ha sottolineato subito il tecnico Roberto Venturato, «Rizzo stava crescendo partita dopo partita» e perché nel suo ruolo la coperta è corta. Ghiringhelli sarebbe stato fuori causa allo Zini in ogni caso, perché squalificato, ma al Vigorito ha rimediato una distorsione alla caviglia, pertanto in rosa restano solo due terzini “sani”, Cancellotti e Benedetti.Quest’ultimo, per fortuna, si è ristabilito dalla contrattura agli adduttori che l’aveva fatto finire ai box contro gli uomini di Colantuono, ma solo ieri mattina ha svolto il primo allenamento con i compagni (col gruppo diviso in due: seduta defaticante per chi ha giocato a Benevento). […]
Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Brutte notizie per il Cittadella in arrivo in queste ore. Non soltanto la squadra è stata eliminata dal Benevento, fallendo l’aggancio agli ottavi di finale di Coppa Italia, ma ieri è arrivata anche un’altra tegola dall’infermeria. L’esterno sinistro Alberto Rizzo, uscito anzitempo sabato scorso contro la Salernitana per infortunio, ha concluso anzitempo la propria stagione. La risonanza alla quale si è sottoposto martedì sera ha evidenziato la rottura del tendine adduttore lungo sinistro. Nei prossimi giorni si conosceranno la data dell’intervento e i tempi di recupero, ma di sicuro ci vorranno mesi prima di rivederlo in campo. Ecco perché il dg Stefano Marchetti correrà presto ai ripari acquistando un sostituto, magari giovane, per affiancare Amedeo Benedetti, a sua volta infortunato. In Coppa Italia al Vigorito sono scesi in campo Cancellotti e Ghiringhelli, ma domenica a Cremona Roberto Venturato dovrà fare i conti con una vera e propria emergenza sulle corsie esterne. La speranza è di recuperare Benedetti, altrimenti bisognerà studiare una soluzione alternativa, magari spostando Frare a destra e facendo giocare Cancellotti a sinistra. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Nel pomeriggio il presidente Bonetto ha seguito parte dell’allenamento della squadra: attimi di apprensione per un infortunio a Pulzetti durante la partitella in famiglia. Scaturito in uno scontro di gioco quando il capitano accentrandosi palla al piede ha rimediato un colpo all’altezza del ginocchio destro da Clemenza, urlando di dolore e restando poi a terra. Il gioco è stato subito fermato. I compagni e Foscarini sono accorsi da Pulzetti per sincerarsi delle sue condizioni. Naturalmente è arrivato anche lo staff medico e dopo qualche istante le cure sono proseguite a bordo campo, con il giocatore che si teneva le mani sulla faccia. Partita finita anzitempo per lui, dato che ha fatto rientro in spogliatoio piuttosto claudicante con una vistosa fasciatura al ginocchio. Tutto comunque sembra essersi risolto con un semplice spavento. Già oggi infatti Pulzetti dovrebbe riprendere ad allenarsi regolarmente con la squadra. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) «I nostri ragazzi sanno cosa devono fare, sono ottimista e convinto che ne verremo fuori». È nella Cappella delle Reliquie, quando ormai la visita della delegazione biancoscudata alla Basilica del Santo è terminata, che il presidente Roberto Bonetto si sofferma sul momento complicato in campionato della squadra, che sabato affronterà la capolista Palermo. «Non siamo venuti qui per prendere la benedizione in vista della partita di sabato, non mischiamo il sacro con il profano. Siamo tutti un po’ tristi e amareggiati, ma anche consapevoli che dobbiamo rialzare la testa e gonfiare il petto sapendo che indossiamo una maglia gloriosa, che rappresenta una città importante. Ripeto, dobbiamo alzare la testa e pensare al biancoscudo che abbiamo qui (si batte il pugno sul cuore, ndr) e lottare con tutte le nostre forze». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Una nutrita delegazione biancoscudata ha presenziato ieri mattina nella Basilica del Santo alla presentazione dei lavori di restauro dell’affresco intitolato Sant’Antonio che predica ai pesci, finanziati dalla società di viale Nereo Rocco insieme ai tifosi che hanno sottoscritto l’abbonamento in questa stagione. Con tanto di bonus dal momento che è stata superata la quota delle cinquemila tessere staccate, per cui per ciascun abbonamento sono stati devoluti due euro anziché uno. Oltre al patron Roberto Bonetto, che ha voluto ringraziare i tifosi per avere contribuito a questa bella iniziativa nell’auspicio che ce ne possano essere altre di analoghe anche in futuro, erano presenti il direttore generale Giorgio Zamuner, lo staff tecnico al completo guidato da Claudio Foscarini e almeno una dozzina di giocatori. Tutti hanno ascoltato la spiegazione sul valore e sul significato dell’opera da parte della professoressa Giovanna Baldassin, presidente della Veneranda Arca di Sant’Antonio, e poi sono rimasti a bocca aperta davanti alla bellezza dell’affresco che raffigura un miracolo di Sant’Antonio davanti al mare di Rimini (città a quel tempo di eretici), sul quale al momento sono state effettuate delle prove di pulizia per accertare i danni che la superficie pittorica ha riportato e quindi scegliere le modalità di consolidamento dello strato affrescato sull’intonaco sottostante. […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) «Credo che alla fine centreremo l’obiettivo che la società si è prefissata perché ci sono tutti i presupposti tecnici, ma anche morali. E so che quando in una squadra e nelle persone ci sono valori importanti è più facile raggiungere il traguardo». Così si è pronunciato Claudio Foscarini alla serata degli auguri natalizi dell’Aicb nella sala conferenze della Croce Verde. Il tecnico ha parlato ad una platea di oltre duecento tifosi in rappresentanza dei venti club coordinati dall’organismo. «Fa piacere ha aggiunto Foscarini che la gente abbia fiducia in ciò che facciamo. L’impegno è arduo, l’ho detto sin dal primo giorno, ma io stesso ho grande fiducia nella mia squadra, nella società che rappresento e nelle persone che vivono il calcio a Padova e che possono sicuramente essere coinvolte nel nostro progetto. Sono venuto qui tante volta da avversario e ora, dall’altra parte, vedo una realtà diversa e sono contento di lavorare in una piazza bella, difficile ma pure stimolante». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Forse anche per questo il presidente Bonetto, nel bel mezzo della presentazione di ieri all’interno della Basilica, ha posato l’occhio sulla lunetta sovrastante il vecchio ingresso della sacrestia, che conserva un affresco della Madonna con il Bambino, San Francesco e Sant’Antonio. «È il più antico di tutti, ma non abbiamo trovato ancora i fondi per restaurarlo», ha spiegato Giovanna Baldissin, presidente della “Veneranda Arca di Sant’Antonio”. «Non c’è problema, facciamo questo voto. Se ci dovessimo salvare, giocatori e società metteranno di tasca propria quanto necessario per sistemare l’opera». La promessa è fatta, ora tocca solo mantenerla sul campo. Padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica, ha sorriso prima di proporre una riflessione ai giocatori presenti (una decina, accompagnati dallo staff tecnico capeggiato da Foscarini e Zamuner). «Sant’Antonio era una persona molto convinta di ciò che faceva», le parole di Padre Svanera. «Era convinto e accettava le sfide. Per questo vi auguro di affrontare le vostre sfide con lo stesso spirito, coraggio e determinazione». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Ieri mattina la società biancoscudata ha tenuto fede alla propria promessa, inaugurando i lavori di restauro dell’affresco “San’Antonio che predica ai pesci”, presente nella sacrestia della Basilica di Sant’Antonio. La scorsa estate il Padova, lanciando la campagna abbonamenti, aveva annunciato che per ogni tessera sottoscritta avrebbe donato un euro alla “Veneranda Arca di Sant’Antonio” per il restauro di quest’affresco. Ma non solo. Se si fosse superata la fatidica soglia dei 5.000 abbonamenti la stessa società di tasca propria avrebbe raddoppiato la donazione. E così è stato, il record di tessere degli ultimi 20 anni è valso una donazione superiore ai 10. 000 euro, che permetterà di restaurare questo affresco che risale sedicesimo secolo e raffigura uno dei miracoli del Santo. Un’iniziativa che ha toccato e coinvolto tutti, dalla società ai giocatori, passando per i tifosi, la cui partecipazione ha permesso di arrivare a questa cifra.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Non si può certo dire che il sostegno del tifo sia mancato. Anche martedì sera il direttore generale Zamuner e l’allenatore Foscarini sono stati accolti da grandi applausi di incoraggiamento al brindisi pre-natalizio organizzato dall’Aicb. L’associazione presieduta da Ilario Baldon ha riunito un gran numero di rappresentanti dei club nella sede della Croce Verde.Ospiti dg e tecnico, che hanno ringraziato così i tifosi: «È la mia prima uscita pubblica da quando sono a Padova», le parole di Foscarini. «Sono felice di essere approdato in questa piazza bella, difficile e stimolante. Posso solo promettervi il massimo impegno e spero abbiate sempre fiducia in noi. Io ho fiducia nella squadra, nella società e in chi vive il calcio a Padova. Ci sono tutti i presupposti per far bene, per questo credo che ci salveremo».Così Zamuner: «Abbiamo avuto più difficoltà di quelle che pensavamo. So che i tifosi sono stanchi di soffrire, ma abbiamo bisogno del loro supporto e sono convinto che raggiungeremo l’obiettivo». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) L’occasione è la visita alla Basilica di Sant’Antonio, andata in scena ieri mattina per il restauro dell’affresco «Sant’Antonio che predica ai pesci», reso possibile dallo sfondamento della quota di 5mila abbonamenti come promesso dal presidente Roberto Bonetto. C’era anche una delegazione di giocatori del Padova, all’appuntamento, ma si sono visti tanti musi lunghi e parecchia tensione dipinta nelle espressioni di chi non riesce a scrollarsi di dosso il momento difficile. Le due sconfitte contro Carpi e Cosenza, due fra le dirette concorrenti alla salvezza, hanno fatto piombare l’ambiente in uno stato depressivo che soltanto una grande prestazione con il Palermo potrebbe allontanare. A cercare di ricaricare le batterie alla squadra, alla tifoseria e all’ambiente stesso ha provveduto il presidente Roberto Bonetto, che si è soffermato per qualche minuto con i cronisti cercando di fare il punto della situazione: «È stata un’esperienza bellissima e profonda — conferma il numero uno di viale Rocco — siamo venuti qui per l’iniziativa relativa al restauro dell’affresco di Sant’Antonio, e devo ringraziare per questo i tifosi. Già che c’eravamo abbiamo ricevuto una speciale benedizione, che non guasta mai…». […]