Trevor Trevisan in conferenza stampa dopo Cosenza – Padova: “Le parole non servono a tanto, bisogna soltanto lavorare e pedalare. È un periodo negativo con due partite in cui non si riesce a fare punti, peraltro contro dirette concorrenti. Adesso spetta a noi cercare di risalire la corrente, a livello di rapporti con l’allenatore i rapporti sono ottimi. Noi seguiamo in tutto e per tutto quello che ci chiede il mister, oppure lo stiamo facendo ma non per tutto il match. L’episodio dell’espulsione ci ha condizionato, ma non deve essere un alibi perché ci sono state occasioni in cui altri anni abbiamo recuperato anche in un uomo in meno. Adesso arriva il Palermo, sappiamo che è una squadra forte, che è prima e che lotta per andare in Serie A. La voglia di riscatto c’è, giochiamo in casa e dobbiamo riuscire a ribaltare il rapporto di forza. Ci sentiamo quartultimi perché lo siamo, dopo la vittoria di Ascoli tutti noi ci sentivamo che fosse iniziato un altro campionato. Ci dobbiamo rimboccare nuovamente le maniche, abbiamo dimostrato che quando lo vogliamo siamo una squadra. Purtroppo i risultati in questo momento dicono che non siamo una squadra. Quell’errore che abbiamo commesso al 93′ non andava assolutamente commesso. I tifosi a Cosenza? È giusto che ci abbiano detto quelle cose a fine partita, dobbiamo capire i sacrifici che fa chi ci segue, perdere al 93′ fa girare le palle sia a loro, ma anche a noi. Un paragone con l’anno di Penocchio? Sono situazioni imparagonabili, anche perché quell’anno eravamo partiti con cinque partite e cinque sconfitte”