Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Il primo obiettivo a Foggia? Scendere in campo con la stessa mentalità dimostrata contro il Brescia». A sentire Maurizio Domizzi trovare la miglior continuità possibile sul piano dell’atteggiamento, dev’essere il presupposto di partenza per un Venezia che ha tutte le intenzioni di continuare a risalire la china in Serie B. […] «Inizia un dicembre molto intenso con sei partite ravvicinate, noi però dobbiamo restare concentrati solo a breve raggio, guardare troppo avanti non sarebbe giusto. Di certo in questa fase puntiamo a fare più punti possibile per cercare la miglior posizione stando lontani dai guai. Più avanti eventualmente faremo altri discorsi alzando l’asticella». Il Venezia che in inferiorità numerica ha battuto il Brescia fa ben sperare per la sfida di questa sera. «Nell’ultima gara abbiamo giocato bene nelle due fasi e molto meglio di altre volte in 11 contro 11, ecco perché ha assunto valore per la dimostrazione di mentalità che siamo stati capaci di fornire come squadra. Teniamo presente che il Foggia senza penalizzazione sarebbe davanti a noi di un punto in classifica e stabilmente in zona playoff, ha dei valori e una filosofia precisa, è in condizione anche se ultimamente, pur avendo qualità superiori a chi lotta nella zona bassa, non è facile uscirne». […]
Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Scende a Foggia a caccia di conferme un Venezia determinato a far punti pesanti anche lontano dal Penzo. Stasera alle ore 21 il posticipo dello Zaccheria chiude la 14. giornata di una Serie B nella quale gli arancioneroverdi, grazie alla risalita targata-Zenga, navigano in un limbo sospesi a metà strada fra playoff e playout. Viene da dire che il Venezia fa visita al Foggia con ancora negli occhi il bel 2-1 sul Brescia, ma Walter Zenga raddrizza subito il tiro. «Si va a Foggia scordando ciò che si è fatto e con l’attenzione e la concentrazione necessarie per affrontare una partita complicata. A volte è più facile gestire il momento negativo, prima del Brescia avevamo perso a Cittadella la nostra prima partita (col tecnico milanese in panchina, ndr), adesso invece c’è da gestire l’entusiasmo di una vittoria, bella ma da dimenticare per esprimerci ai massimi livelli». […] Sulla mezzala destra testa a testa Suciu-Segre, mentre in avanti con l’intoccabile Di Mariano (giustiziere del Brescia con una doppietta) probabile conferma di Citro jolly e Vrioni centrale. «Inizia un periodo intenso per tutti, un allenatore durante la settimana valuta sempre tutti gli elementi a disposizione e pensa sempre al bene della propria squadra, guardando le caratteristiche avversarie. Io ho a disposizione 28 giocatori, tutti devono essere pronti perché può capitare il loro momento in qualsiasi situazione e condizione. Basta vedere la Cremonese che sabato ha battuto il Crotone con un gol di un giovane (il 20enne marocchino Boultam, a segno al primo pallone toccato, ndr) entrato dalla panchina 7 prima. Noi ci siamo preparati bene in questa settimana lunghissima, abbiamo fatto le cose come pensiamo sia giusto farle e siamo pronti per questa partita». […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) «Questa è la prima volta che vado a Foggia alla guida di una squadra, ma da giocatore era uno spettacolo scendere in campo allo Zaccheria. Bellissima piazza, pubblico sempre numeroso e fantastico». Parole di Walter Zenga poco prima della partenza, ieri, per Foggia. Il tecnico del Venezia è già proiettato sulla partita di questa sera. «Ci siamo preparati bene, è stata una settimana lunghissima, partiamo con entusiasmo e fiducia». Zenga ha recuperato Agostino Garofalo e il terzino sinistro sarà della sfida dal primo minuto. «Potrei anche dare la formazione, ma è giusto che la sappiano prima i miei giocatori e io gliela dico solo alla mattina prima dell’incontro. Posso solo aggiungere che ci sarà Vicario in porta, gli altri dieci, vedremo, anzi gli altri nove». Detta così, arriva la conferma che Garofalo si riprenderà la fascia sinistra fin dal primo minuto. Per la prima volta Zenga non potrà schierare Falzerano. «Marcello ha disputato tante partite da esterno, domenica l’ho riportato in mezzo ed è stato espulso, quindi è meglio che ritorni sull’esterno così non ha più problemi nei contrasti. Vediamo, ho a disposizione tante soluzioni, le abbiamo provate in settimana». […]
Ore 13.10 – (La Nuova Venezia) Scende in Puglia, il Venezia, per provare a risalire ancor di più in classifica. Trasferta insidiosa, su un campo caldissimo, contro una squadra che in campo ha conquistato più punti (16) degli arancioneroverdi (15). Il capestro degli 8 punti di penalizzazione pesano sulla classifica del Foggia, ancora zavorrata in zona retrocessione, mentre il Venezia, dopo la vittoria sul Brescia, vede socchiudersi l’uscio della zona playoff dopo una partenza complicata. Un anno fa, Foggia-Venezia si giocò in anticipo, stasera sarà il posticipo, sempre di notte, con il ricordo della beffa (2-0 a 5′ dalla fine, 2-2 finale), ben impressa nella memoria di tanti giocatori.Cambi. Sarà un Venezia diverso da quello che ha liquidato il Brescia, scelte dettate dalla squalifica di Falzerano e dal recupero di Garofalo, che ha saltato le ultime tre gare. Il rientro del terzino a sinistra comporterà il ritorno di Bruscagin a destra, la sua fascia naturale, con Zampano che scala inizialmente in panchina. Prevedendo un match d’assalto del Foggia, è plausibile l’impiego di Suciu a centrocampo con Pinato a sinistra e Bentivoglio a dettare i ritmi in mezzo al campo. In base al modulo che deciderà di utilizzare Zenga, sarà decisa la posizione di Citro, alle spalle delle due punte (Vrioni e Di Mariano favoriti) in caso di 4-3-1-2, largo a destra in caso di 4-3-3. Fuori gioco per il mal di schiena Zennaro, si rivede tra i convocati Gianni Fabiano, mentre per scelta tecnica sono rimasti a casa Migliorelli, Zigoni e Geijo. […]
Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Un punto e una rete a testa per Campodarsego e Sandonà, ottenuti dopo una gara combattuta e vibrante. All’ottimo primo tempo degli ospiti, abili nello schiacciare gli avversari nella propria area, ha risposto la caparbietà dei padroni di casa, in grado di concretizzare l’aggancio e sfiorare il ribaltone finale. […] Al rientro dagli spogliatoi i Gabbiani ingranano un’altra marcia e si lanciano subito in avanti. Sono però i sandonatesi a passare in vantaggio poco prima del quarto d’ora: l’arbitro decreta il rigore per un fallo di Pelizzer su Cavallini, batte Paladin che non sbaglia. […] Pure Vuthaj si fa vedere al 35′, con una zampata al volo parata in due tempi. È il preludio al pari, che arriva soltanto un minuto dopo con una bella giocata di Raimondi: l’attaccante ex Padova è abile a inserirsi su un assist dello stesso Vuthaj e a dribblare mezza difesa, portiere incluso, per poi insaccare. I biancorossi padovani hanno persino l’opportunità di rovesciare la partita nei minuti finali: lo impedisce un formidabile tuffo di Colonna su un rasoterra di Vuthaj, mentre sulla successiva respinta si fa anticipare Florian. Nel recupero il Sandonà potrebbe beffare gli avversari in contropiede, ma Bigoni non controlla la palla e l’azione si esaurisce. Un risultato tutto sommato giusto, che permette al Campo di mantenere la terza posizione assieme all’Este (sconfitta fuori casa dall’Adriese). A 5 lunghezze dalla stessa capolista Adriese e subito dietro all’ArzignanoChiampo.
Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Mai verdetto fu più giusto: l’Adriese è in questo momento la squadra più forte del girone C di Serie D. E l’Este, che sino a ieri era, classifica alla mano, la principale inseguitrice dei polesani, si è dovuto inchinare, nella sfida diretta, allo strapotere di Marangon e compagni, interpreti di una prova eccellente e meritatamente vincitori alla fine, con un punteggio persino stretto rispetto alle opportunità avute. Este superato in graduatoria dall’Arzignano, ora secondo, e affiancato sul terzo gradino dal Campodarsego, bloccato in casa sul pari dal Sandonà. Nulla da dire, dunque, il sigillo della capolista su una partita che era molto attesa per capire quanto e come i giallorossi di Zanini avrebbero potuto rendere la vita difficile ai rivali è stato pesantissimo, a testimonianza che i valori al vertice sono ben delineati, e che il primato della squadra di Florindo (ex allenatore proprio dell’Este) è più che legittimo. Per i padovani è la seconda sconfitta in 13 giornate: nessun dramma, ma indubbiamente hanno pagato dazio sia la giovinezza della difesa contro l’attacco numero uno della categoria che la scarsa prolificità di un reparto avanzato mai entrato davvero nel vivo del match. L’Adriese ha messo al sicuro il risultato nei primi 45′, correndo però inizialmente un bel rischio perché l’Este non era partito male, reggendo discretamente con i 5 centrocampisti l’impatto contro il mestiere dei vari Pagan e (soprattutto) Delcarro, ispiratori della manovra granata. E se Giusti, pescato in profondità da De Giorgio (unico assist dell’ex Vicenza, apparso in giornata storta) dopo 11′, non si fosse divorato la palla del possibile vantaggio, calciando alle stelle da ottima posizione in area, forse la piega dell’incontro avrebbe potuto essere un’altra. Su quella occasione sprecata malamente si fondano i rimpianti degli ospiti, inferiori comunque a livello tecnico-tattico rispetto agli avversari. […]
Ore 11.50 – (Gazzettino) […] Strizzolo ha messo sotto tiro il record personale raggiunto in maglia granata, sette gol al primo anno in serie B, traguardo assolutamente alla portata. Poteva essere ancora più vicino, se Strizzolo avesse finalizzato il pallone più semplice avuto in partita, sul finire del primo tempo, con tutta la porta spalancata davanti e il portiere Micai a terra. «È vero, bisogna allenarsi per essere ancora più concreti negli ultimi metri». Venturato ha elogiato l’intera squadra. «È un bel segnale che ci siamo dati. Aumenta l’autostima collettiva, ci fa guardare avanti fiduciosi, ma dobbiamo continuare così, senza cullarci sugli allori, cercando invece di allungare il più possibile la serie positiva». È giusto dire che il Cittadella ha meritatamente superato una diretta concorrente per la promozione finale? «È stata una gran bella sfida, contro un’avversaria, la Salernitana, forte e completa». Nessuna dedica particolare per la doppietta realizzata. «È merito della squadra, che mi ha messo nelle condizioni di fare due gol». […] Domani si torna nuovamente in campo, a Benevento, nel quarto turno di Tim Cup, che potrebbe regalare un prestigioso ottavo di finale a San Siro contro l’Inter. Mica cose di tutti i giorni. «Non possiamo nemmeno goderci la vittoria in campionato che bisogna subito guardare avanti – riprende l’attaccante – Dovremo dare tutto per cercare di qualificarci. Per me sarebbe la prima volta a Milano». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] «Le critiche sono utili a crescere e quelle che mi hanno riguardato sono motivate», risponde Strizzolo.«A volte non l’ho buttata dentro, ma sto lavorando per migliorare. Anche contro la Salernitana ho avuto una grossa occasione dopo il primo gol e non l’ho sfruttata, sulla ribattuta del tiro di Iori: lì ho pensato a piazzare la palla invece che a una conclusione potente. In ogni caso, quando parliamo dell’importanza della continuità vale per la squadra ma anche a livello individuale: questo è un bel momento e sono felice, ma so che devo ripetermi». […] Sabato tutti i riflettori erano puntati sugli attaccanti, stante l’assenza per squalifica di Finotto, l’uomo che, sin qui, aveva guidato il reparto. Luca nega, però, di aver avvertito maggiori responsabilità per l’occasione. «Non è così: in questo gruppo tutti ci sentiamo importanti e vogliamo dare il massimo. In particolare merita un elogio Panìco, che recentemente ha giocato un po’ meno ma è stato autore di una grande prova: è stato molto intelligente nel vedermi in mezzo all’area nell’azione del terzo gol».Difficile indicare qualcuno al di sotto della sufficienza contro gli uomini di Colantuono, per un Cittadella che, turno dopo turno, sembra sempre più maturo, tanto da aver infilato l’ottavo risultato utile di fila. «Siamo stati bravi a riprenderci dopo il gol preso. E non dimentichiamo che davanti avevamo una buonissima squadra, molto fisica ma anche con notevoli qualità tecniche, che non mi stupirebbe vedere nelle zone di alta classifica anche a fine campionato. Questa vittoria ci dà ulteriore autostima e consapevolezza nei nostri mezzi, ma, allo stesso tempo, sappiamo che dobbiamo dimenticarla subito per pensare alla gara di domani a Benevento. Anche perché, in palio, c’è la partita contro l’Inter a San Siro».
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) […] E si prosegue proprio con la Coppa: stamattina la squadra granata svolgerà la seduta di rifinitura prima di partire per Benevento nel pomeriggio. La gara con i campani vale per il quarto turno della rassegna, è in programma alle ore 15 di domani e sarà trasmessa da Rai Sport. Vista la distanza ravvicinata dal match con la Salernitana è facile ipotizzare un ampio ricorso al turnover: considerata la situazione dell’infermeria, con l’infortunio di Rizzo che andrà valutato, con Benedetti acciaccato, con Drudi ancora out e Scaglia non convocato è possibile che solo Ghiringhelli e Frare siano chiamati agli straordinari. Per il resto, la formazione potrebbe cambiare totalmente rispetto a quella di sabato scorso, con Finotto destinato a riprendersi il suo posto in attacco, visto che in campionato non giocherà. Di sicuro la Coppa non è vissuta come un fastidio, anche perché una vittoria consentirebbe di andare a sfidare l’Inter negli ottavi di finale, molto probabilmente il 13 gennaio. Lo ribadisce il direttore generale Stefano Marchetti: «La Coppa Italia è una competizione che vogliamo onorare e a cui teniamo molto, andare a giocare a San Siro contro i nerazzurri sarebbe qualcosa di straordinario. Chiaro che siamo alle prese, in questo periodo, con qualche infortunio di troppo, il che rende complicato gestire il doppio impegno, anche perché i tempi di recupero sono corti. Di sicuro noi andremo a Benevento per cercare di imporre il nostro gioco, poi saranno il campo e gli episodi a decidere la sfida, ma noi ci proveremo». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Bisogna restare compatti e sereni sapendo che non dobbiamo farci sfuggire il nostro obiettivo. Devono capirlo in fretta anche i giocatori, altrimenti diventa dura. Anche se sabato per l’impegno alla squadra non si può dire niente, dato che ha provato a difendere con le unghie il risultato». […] Tanto più che a gennaio ci sarà modo di mettere mano al mercato, ma pur essendo quella biancoscudata una piazza ambita sarebbe più arduo convincere i rinforzi se il distacco in classifica dalla zona salvezza fosse marcato. «Un ragionamento giusto, però la mia bravura sarà andare a cercare quei giocatori che vedono nel Padova una sfida importante, magari gratificandoli con un premio a salvezza raggiunta. Per fare una risalita di un certo tipo ci vuole gente con le giuste motivazioni e che conosce la categoria. Quanti volti nuovi? Potrebbero essere cinque-sei».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Quella negli scontri diretti, visto che sabato è stato il quarto ko con formazioni di pari classifica dopo quelli con Foggia, Crotone e Carpi. In queste sfide solitamente si parla di punti che valgono doppio, per il diggì non è proprio così: «È un piccolo svantaggio, ma non mi preoccupa più di tanto perdere gli scontri diretti. Mi preoccupa cercare la soluzione per tornare a fare punti. La serie B insegna che magari non li fai con il Carpi, ma a volte con qualche episodio fortunato li ottieni con formazioni di alto livello. Certo che sabato non è il migliore avversario che ci potesse capitare visto che il Palermo è assolutamente la squadra più forte del campionato, e dobbiamo anche fare la conta dei giocatori a disposizione: Mazzocco sarà squalificato, come lo è ancora Capello, Ravanelli starà fuori per almeno tre mesi, non sappiamo se recuperano Broh e Contessa. Dobbiamo trovare però una soluzione per raccogliere punti in queste ultime quattro partite del girone d’andata, poi in questa categoria nel girone di ritorno ci sono recuperi importanti.
Ore 10.20 – (Gazzettino) «Purtroppo siamo tornati a casa per l’ennesima volta senza punti – sottolinea il direttore generale Giorgio Zamuner – Abbiamo un obiettivo che non è cambiato da inizio stagione, e in questo momento bisogna essere bravi a dare fiducia alla squadra e trasmetterle sicurezza anche se non è facile in simili situazioni. Al tempo stesso bisogna rendersi conto, e devono farlo anche i ragazzi, che per fare risultato occorre fare qualcosa di più in termini di coraggio, attenzione e applicazione». […] «Dobbiamo comunque capire che per raggiungere la salvezza bisogna cambiare atteggiamento: a Cosenza per l’ennesima volta abbiamo smesso di giocare nel secondo tempo e questo ti porta a subire l’avversario. Poi non siamo neanche fortunati avendo preso il 2-1 nel recupero, anche se il Cosenza aveva avuto altre occasioni in precedenza».
Ore 10.10 – (Gazzettino) Dopo un sabato di grande amarezza, la domenica regala un mezzo sorriso al Padova che ha visto perdere due dirette concorrenti nella corsa salvezza. Il fanalino di coda Livorno è uscito sconfitto per 2-0 dal campo di Brescia per effetto della doppietta di Torregrossa, a segno nel primo e nel secondo tempo. Buone notizie anche da Carpi dove l’undici emiliano, dopo avere espugnato l’Euganeo, è stato costretto alla resa dal Lecce che l’ha spuntata per 1-0 grazie a un gol di Lamantia prima dell’intervallo. […] I risultati: Ascoli-Spezia 3-1; Brescia-Livorno 2-0; Carpi-Lecce 0-1; Cittadella-Salernitana 3-1; Cosenza-Padova 2-1; Cremonese-Crotone 1-0; Palermo-Benevento 0-0; Perugia-Pescara 2-1. La classifica: Palermo 26, Lecce 25, Cittadella e Pescara 23, Benevento e Brescia 21, Salernitana e Perugia 20, Ascoli e Verona 19, Cremonese 18, Spezia 17, Venezia 15, Cosenza 14, Crotone 12, Padova 11, Carpi 10, Foggia 8, Livorno 6. Foggia e Venezia una partita in meno. Cosenza, Crotone, Lecce, Padova e Pescara una partita in più. Foggia 8 punti di penalizzazione.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Quell’episodio, clamoroso, ha pesato molto. Così come hanno pesato le tante assenze. Ma non ha senso attaccarci agli alibi. Dopo un discreto primo tempo siamo calati ancora vistosamente e continuiamo a prendere un sacco di gol». Cosa ci dobbiamo aspettare dal mercato? «Capisco che la piazza possa volere nomi altisonanti, ma quello che più di tutti serve a questa squadra sono giocatori di categoria. Calciatori che diano qualità, ma anche gamba e personalità. E poi dovremo sfoltire. Resto convinto che possiamo sistemarci e con qualche vittoria tornerà l’entusiasmo. La situazione non è disperata, ma occorre chiudere bene il girone d’andata nonostante ci aspettino quattro partite tostissime». State pensando adesso a un ritiro anticipato? «Ne parlerò con il mister. Magari andremo in ritiro un giorno prima del solito».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Zamuner, perché dopo tre mesi la squadra ricade sempre negli stessi errori? «Ci sono dei limiti evidenti a cui dovremo mettere mano. Sono diventati ormai troppi gli episodi che si ripetono, come i gol presi all’ultimo minuto o quelli da calcio da fermo. Strappare un punto al Cosenza, per come si era messa la partita, sarebbe stato importante per il morale e la classifica. Invece abbiamo preso gol all’ultimo minuto su calcio d’angolo. Ci vuole più personalità, più attenzione e determinazione. Siamo troppo fragili e andiamo in campo impauriti». Quanto sono state accentuate queste paure dalla sciagurata decisione arbitrale al quarto d’ora della ripresa, con il rigore dubbio concesso al Cosenza e l’espulsione di Mazzocco?
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La buona notizia, se proprio si può definire così, è che i risultati della domenica sono stati favorevoli al Padova. Sia Carpi che Livorno hanno perso, permettendo ai biancoscudati di non retrocedere ulteriormente in classifica dopo le due sconfitte consecutive in altrettanti scontri diretti. I biancoscudati restano quart’ultimi in zona playout e guarderanno con interesse al posticipo di stasera tra Foggia e Venezia. Ma con quali aspettative? Meglio una vittoria rossonera, con i pugliesi che aggancerebbero il Padova ma terrebbero a portata di mano i lagunari, o un nuovo successo di Zenga che accentuerebbe la crisi del Foggia? Forse un pari sarebbe la soluzione migliore. Per il resto di motivi per sorridere ce ne sono pochi, e l’analisi di questa prima parte di stagione è impietosa. […] Dopo la gara di Palermo Foscarini e Zamuner faranno il punto, ma si prevede una mezza rivoluzione. Non c’è un piano definito, ma potrebbero esserci almeno 6 cessioni e 4 acquisti. L’ideale, per il club, sarebbe cedere ancor più giocatori, visto che 31 elementi sono di difficile gestione. Dopo la mano morbida avuta in estate, con il reintegro di Chinellato e Mandorlini inizialmente finiti fuori rosa, la società dovrebbe essere più dura con i giocatori in uscita, che se non dovessero accettare la nuova destinazione, finirebbero ai margini da gennaio in poi.