«Purtroppo siamo tornati a casa per l’ennesima volta senza punti – sottolinea il direttore generale Giorgio Zamuner – Abbiamo un obiettivo che non è cambiato da inizio stagione, e in questo momento bisogna essere bravi a dare fiducia alla squadra e trasmetterle sicurezza anche se non è facile in simili situazioni. Al tempo stesso bisogna rendersi conto, e devono farlo anche i ragazzi, che per fare risultato occorre fare qualcosa di più in termini di coraggio, attenzione e applicazione».
[…]«Dobbiamo comunque capire che per raggiungere la salvezza bisogna cambiare atteggiamento: a Cosenza per l’ennesima volta abbiamo smesso di giocare nel secondo tempo e questo ti porta a subire l’avversario. Poi non siamo neanche fortunati avendo preso il 2-1 nel recupero, anche se il Cosenza aveva avuto altre occasioni in precedenza». Quella negli scontri diretti, visto che sabato è stato il quarto ko con formazioni di pari classifica dopo quelli con Foggia, Crotone e Carpi. In queste sfide solitamente si parla di punti che valgono doppio, per il diggì non è proprio così: «È un piccolo svantaggio, ma non mi preoccupa più di tanto perdere gli scontri diretti. Mi preoccupa cercare la soluzione per tornare a fare punti. La serie B insegna che magari non li fai con il Carpi, ma a volte con qualche episodio fortunato li ottieni con formazioni di alto livello. Certo che sabato non è il migliore avversario che ci potesse capitare visto che il Palermo è assolutamente la squadra più forte del campionato, e dobbiamo anche fare la conta dei giocatori a disposizione: Mazzocco sarà squalificato, come lo è ancora Capello, Ravanelli starà fuori per almeno tre mesi, non sappiamo se recuperano Broh e Contessa. Dobbiamo trovare però una soluzione per raccogliere punti in queste ultime quattro partite del girone d’andata, poi in questa categoria nel girone di ritorno ci sono recuperi importanti. Bisogna restare compatti e sereni sapendo che non dobbiamo farci sfuggire il nostro obiettivo. Devono capirlo in fretta anche i giocatori, altrimenti diventa dura. Anche se sabato per l’impegno alla squadra non si può dire niente, dato che ha provato a difendere con le unghie il risultato».
[…]Tanto più che a gennaio ci sarà modo di mettere mano al mercato, ma pur essendo quella biancoscudata una piazza ambita sarebbe più arduo convincere i rinforzi se il distacco in classifica dalla zona salvezza fosse marcato. «Un ragionamento giusto, però la mia bravura sarà andare a cercare quei giocatori che vedono nel Padova una sfida importante, magari gratificandoli con un premio a salvezza raggiunta. Per fare una risalita di un certo tipo ci vuole gente con le giuste motivazioni e che conosce la categoria. Quanti volti nuovi? Potrebbero essere cinque-sei».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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[…]Zamuner, perché dopo tre mesi la squadra ricade sempre negli stessi errori? «Ci sono dei limiti evidenti a cui dovremo mettere mano. Sono diventati ormai troppi gli episodi che si ripetono, come i gol presi all’ultimo minuto o quelli da calcio da fermo. Strappare un punto al Cosenza, per come si era messa la partita, sarebbe stato importante per il morale e la classifica. Invece abbiamo preso gol all’ultimo minuto su calcio d’angolo. Ci vuole più personalità, più attenzione e determinazione. Siamo troppo fragili e andiamo in campo impauriti». Quanto sono state accentuate queste paure dalla sciagurata decisione arbitrale al quarto d’ora della ripresa, con il rigore dubbio concesso al Cosenza e l’espulsione di Mazzocco? «Quell’episodio, clamoroso, ha pesato molto. Così come hanno pesato le tante assenze. Ma non ha senso attaccarci agli alibi. Dopo un discreto primo tempo siamo calati ancora vistosamente e continuiamo a prendere un sacco di gol». Cosa ci dobbiamo aspettare dal mercato? «Capisco che la piazza possa volere nomi altisonanti, ma quello che più di tutti serve a questa squadra sono giocatori di categoria. Calciatori che diano qualità, ma anche gamba e personalità. E poi dovremo sfoltire. Resto convinto che possiamo sistemarci e con qualche vittoria tornerà l’entusiasmo. La situazione non è disperata, ma occorre chiudere bene il girone d’andata nonostante ci aspettino quattro partite tostissime». State pensando adesso a un ritiro anticipato? «Ne parlerò con il mister. Magari andremo in ritiro un giorno prima del solito».
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)