Live 24! Cosenza-Padova, il giorno dopo: nuova batosta nel finale, bisogna assolutamente cambiare registro…

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Ore 18.30 – (Il Piccolo) Venire a capo di partite scorbutiche, con poche occasioni e concluse in inferiorità numerica è buon segno. La Triestina ci è riuscita. Ha battuto con il minimo scarto e su rigore un’Imolese tutta corsa, pressing e ordine. E lo ha fatto grazie all’esperienza di Granoche che si è procurato il rigore e lo ha realizzato e poi con quella di Valentini che ha fermato un contropiede letale con il braccio fuori dall’area beccandosi il rosso ma evitando il pareggio quasi fatto.La difesa finale dei tre punti è stata caparbia tanto da esaltare la curva anche al termine di un match bruttino. Se quel che conta è il risultato finale e una classifica sempre più sorridente ben vengano altri match così. Se si vuole valutare la prestazione si è visto di meglio. Ma non si può non tener conto della capacità degli avversari e le tante assenze della Triestina che, oltre a Mensah, Maracchi e mezzo Granoche, ha dovuto rinunciare lungo il cammino anche a Petrella. […] L’Unione vince pe rla quinta volta in casa e il Rocco è inviolato. E resta in alto, davanti c’è solo il Pordenone e la differenza è il punto di penalizzazione.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Basta un pareggio ai ramarri per restare in testa, con un punto di vantaggio su Triestine e FeralpiSalò. Giusta la divisione della posta fra Sudtirol e Pordenone, che al Druso non hanno disputato una gara indimenticabile. È mancato il gioco brillante degli altoatesini della passata stagione, che aveva fruttato a Zanetti (ieri squalificato e sostituito in panca da Bertolini) il premio di miglior allenatore del girone B. In campo non c’era nemmeno quel Pordenone che aveva matato nelle ultime due gare Monza e Ternana. Si è visto solo nella parte finale quando, subito il gol di De Cenco (dura lex, sed l’ex), Tesser ha gettato nella mischia Germinale e Magnaghi al posto di Misuraca e Ciurria, passando a un più offensivo 4-3-3. È arrivato immediatamente il pareggio, firmato proprio dall’ex fanese, appena 3′ dopo l’ingresso in campo. E sarebbe potuto arrivare anche il successo, se il siluro fatto partire da Magnaghi altri 3′ dopo non avesse sorvolato di pochissimo la traversa.
Tesser ripresenta la stessa formazione che ha inflitto la prima sconfitta stagionale alla super Ternana. L’unica variante è rappresentata da Bassoli al posto di Barison, infortunato. L’ex Sudtirol affianca Stefani al centro della difesa, con il confermato Florio e De Agostini sulle corsie laterali. In porta c’è Bindi. A centrocampo Misuraca, Burrai e Bombagi, preferito a Gavazzi. Davanti Berrettoni e Ciurria ad alternarsi in supporto a Candellone, prima punta. Bertolini non cambia il classico 3-5-2 biancorosso, con in prima linea Turchetta e l’ex neroverde De Cenco. […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Lo specialista. Domenico Germinale entra dalla panchina e segna un’altra volta. L’ultimo centro ha permesso alla squadra di mantenere l’imbattibilità in trasferta – ultimo ko a Padova lo scorso marzo – e di rimanere in testa. «Un gol importante – ha ammesso il numero 9 del Pordenone -. Bisogna dimostrare di poter dare sempre una mano, anche quando c’è poco tempo per farlo. È un ottimo punto per come si era messa la gara, combattuta, contro una buona squadra. Abbiamo dimostrato di essere una formazione sempre disposta a lottare e che non vuole stare sotto». Quella di ieri è l’ennesima rimonta portata a termine da parte del Pordenone, la seconda grazie a Germinale. «Quando entri devi sfruttare anche la più piccola occasione – ha chiuso -. Sono contento di fare parte di un gruppo così unito, lo spirito di squadra è la nostra forza».Il tecnico Attilio Tesser, ex di turno, ha analizzato la partita e ha definito il pareggio «giusto: la parte iniziale del primo tempo è stata appannaggio dell’Alto Adige, la seconda nostra – ha detto -. Verso la fine le squadre si sono allungate e poteva succedere di tutto: a mio parere abbiamo interpretato bene la sfida e siamo stati bravi un’altra volta a reagire. A ogni modo nel nostro campionato si continua a vedere grande equilibrio: difficilmente un team mette sotto l’altro». L’ultima battuta su Germinale: «Da due turni non giocava – ha ricordato Tesser -. È entrato con lo spirito giusto e questo mi ha reso felice». […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Chiamatelo l’uomo delle rimonte. Come a Pesaro, quando entrò e immediatamente siglò la rete del pareggio, arrotondando poi il bottino e regalando il successo ai neroverdi, Domenico Germinale a Bolzano entra due minuti dopo l’immancabile rete dell’ex Caio De Cenco e dopo altri tre firma il centro del pareggio contro il Sütirol, ancora una volta su angolo di Burrai. Stavolta manca la rete della vittoria, ma al Pordenone va bene così: l’1-1 del Druso, colto al termine di una partita dura e insidiosa com’era nelle previsioni, consente ai ramarri di conservare il primato solitario, grazie allo 0-0 della Fermana con l’Albinoleffe. E, dopo le due affermazioni con Monza e Ternana, vale un’importante iniezione di fiducia per il carattere dimostrato e l’ennesima rimonta centrata. Fra l’altro la super-corazzata umbra cade ancora, stavolta in casa col redivivo Vicenza di Pablito Rossi e da ieri non è più capolista potenziale, se non a pari merito col Pordenone, imbattuto in trasferta.Partita dura, si diceva, e avversario tosto. Tesser lo sa e per evitare sorprese si affida in toto, fatta eccezione per l’assenza del centrale Barison, fermato da un problema muscolare, all’undici vittorioso cinque giorni prima nel big match, nonostante il ritorno dalle squalifiche di due pedine importanti come Semenzato e Gavazzi. […]

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Finora solo il Palermo capolista è riuscito a sbancare lo Zaccheria, fortino di un Foggia che domani sera (ore 21) toccherà al Venezia provare a violare. Una trasferta molto tosta ma alla quale gli arancioneroverdi si accostano con grande convinzione, garantita da un Nicola Citro decisivo nel 2-1 contro il Brescia pur senza segnare, avendo lasciato a Vrioni e Pinato gli assist per la doppietta di Di Mariano. «Aver vinto disputando una grande partita contro una della avversarie più in forma del campionato conta tanto, soprattutto a livello di testa conferma l’attaccante arancioneroverde Siamo una squadra e l’abbiamo dimostrato, Brescia comunque è il passato e da giorni siamo concentrati solo sul Foggia». […] Il 29enne di Salerno assicura di non essersi stupito quando Zenga non ha tolto nessuno dei tre attaccanti malgrado la prematura inferiorità numerica. «Una mossa così me l’aspettavo, ormai il mister un po’ l’abbiamo conosciuto e anche in altre partite che stavamo vincendo non si era mai difeso. Avesse messo un centrocampista probabilmente noi in campo avremmo potuto percepire l’idea che volesse coprirsi, ma da quando è qui non ci ha mai dato segnali in questa direzione. Proprio per come lo seguiamo stiamo dimostrando di essere un grande gruppo, alla faccia di qualcuno che fino a poco tempo fa diceva il contrario». […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Destra o sinistra, poco importa, chi non mancherà a Foggia sarà Matteo Bruscagin, che punta a festeggiare con un risultato positivo il rinnovo biennale annunciato a inizio settimana. «Il Foggia ha giocatori di qualità e giocheremo in un ambiente caldo» sottolinea il difensore arancioneroverde, «il Venezia sta attraversando un periodo positivo, siamo in ripresa, la gara con il Brescia ha evidenziato la grande voglia di vincere che ci anima, vogliamo allontanarci rapidamente dalle zone a rischio della classifica». Con l’indisponibilità di Garofalo, Bruscagin è stato impiegato a sinistra da Zenga nelle ultime tre partite con Salernitana, Cittadella e Brescia. «È un ruolo che ho già ricoperto in passato in altre squadre, non è quindi una novità in senso assoluto. Ovvio che a destra, essendo sul mio piede naturale, mi possa trovare meglio, ma sto bene anche a sinistra cercando di dare sempre il mio contributo. Sono molto contento della continuità che sto trovando, l’unica gara che ho saltato da quando è arrivato il nuovo allenatore è stata quella di Cremona, dove non stavo bene fisicamente». Il Venezia punta ad allungare a Foggia il trend positivo avviato con Zenga. «Adesso siamo più liberi a livello mentale e questo fa la differenza in questo sport, come in tutti gli altri. Quando sei tranquillo, riesci a fare tutto con maggior serenità, sei più consapevole dei tuoi mezzi e magari riescono anche giocate che sotto pressione non proveresti mai. Aiutano anche i risultati. Sul piano tattico potremmo rimanere a parlare ore su quello che è cambiato, su quello che possiamo eseguire bene o male, ma ritengo fondamentale la componente mentale. E questo ci ha consentito anche di ritrovare la solidità nella fase difensiva che ci aveva contraddistinto l’anno scorso». […]

Ore 14.20 – (Mattino di Padova) […] Il Campodarsego, dopo la rocambolesca sconfitta di mercoledì, nel recupero infrasettimanale contro il Levico, si confronta alle 14.30 (arbitro Longo di Cuneo) al Gabbiano con il Sandonà. «È una delle migliori squadre del campionato, completa in tutti i reparti»,commenta il tecnico Antonio Andreucci, «da Aperi e Paladin, temibili in attacco, a giocatori di esperienza in mezzo al campo e in difesa, credo che sia una compagine navigata e tra le più attrezzate del girone: sarà uno scontro diretto molto importante». Da prendere con le pinze anche per la preparazione del collega avversario, Giovanni Soncin. Comunque Andreucci non nasconde la fiducia verso i suoi. «La gara di mercoledì ha provato che possiamo far bene: dopo essere rimasti in dieci per l’espulsione di Cazzaro, siamo stati in grado di riprendere la partita e di creare diverse occasioni per vincerla». A dare man forte è tornato un pezzo pregiato di due stagioni fa: Leonardo Pellizzer, classe 1995. Spiega il diesse Attilio Gementi: «Ci è sempre piaciuto per le sue qualità, a centrocampo ci serviva un altro elemento. Conosce l’ambiente e l’allenatore e quest’aspetto è stato fondamentale nel prenderlo».

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Sale la febbre per il big match di giornata, che oggi (inizio ore 14, 30, arbitra Michele Delrio della sezione di Reggio Emilia) vedrà l’Este, secondo, scendere in campo contro la capolista Adriese. «Andiamo ad Adria per fare la nostra partita, senza nessun timore reverenziale. È una sfida importante vista la caratura dell’avversario, ma non determinante: non siamo ancora a metà della stagione, il campionato è equilibrato e si deciderà alla fine», spiega il vicepresidente Stefano Marchetti. I giallorossi vengono da due pareggi consecutivi, a Chions e in casa contro il Feltre: non sono arrivati i tre punti, ma in entrambi i casi le prestazioni sono state di spessore. «La squadra sta assimilando le idee di gioco di mister Zanini», sottolinea Marchetti. L’Adriese, guidata in panchina dall’ex Florindo, è una compagine solida e ben attrezzata: fare risultato non sarà semplice: «Hanno elementi in grado di fare la differenza in qualsiasi momento, come Marangon». Anche l’attacco atestino, numeri alla mano, può impensierire chiunque. Da valutare invece la tenuta della difesa, specie dopo l’addio di Viscomi. Pensa positivo pure il direttore sportivo Gabriel Maule: «Affronteremo una corazzata, cercando di farlo con l’umiltà degli ultimi e il coraggio dei primi. Ho fiducia nei nostri ragazzi, in difesa abbiamo fatto la scelta di valorizzare i giovani. Indipendentemente dal risultato che otterremo, al gruppo va il mio plauso». […]

Ore 13.30 – (Gazzettino) Strizzolo (doppietta) e Schenetti (che non segnava dalla prima giornata) regalano al Cittadella la seconda vittoria di fila in casa che vale anche l’ottavo risultato utile consecutivo. Superata di slancio una Salernitana che ha messo sul piatto della bilancia la sua grande fisicità, ma che nulla ha potuto di fronte all’intraprendenza dei granata. E la classifica è da stropicciarsi gli occhi: la truppa di Venturato si è infatti insediata da sola alle spalle della capolista Palermo, in piena corsa per la serie A. Il tutto deliziando i tifosi con un calcio sempre propositivo. Ci sono voluti una ventina di minuti al Cittadella per entrare in sintonia con l’avversario e con la partita, dopo che nelle fasi iniziali è stata la Salernitana a proporre le giocate migliori, sfruttando soprattutto la corsia di destra dove Casasola ha messo ripetutamente alle corde Rizzo con le sue poderose avanzate. Pericolosa la conclusione al volo di Castiglia che Paleari ha sventato in angolo. Per due volte poi gli ospiti sono andati ad impattare di testa sui cross del laterale argentino, ma in entrambe le circostanze la mira è stata troppo centrale. In queste fasi di disagio i granata hanno però avuto il merito di non disunirsi mai. Anzi, un po’ alla volta, hanno cominciato a velocizzare il giro palla e a dare più profondità alla loro azione. La squadra ha così alzato il baricentro fino a trovare la rete del vantaggio (34′). Pregevolissimo lo spunto sulla sinistra di Branca, spiovente con il contagiri e stacco vincente di Strizzolo, bravo a bruciare Vitale sul tempo. Il gol ha dato ulteriore linfa al Cittadella, che ha preso il comando delle operazioni ed è andato a un passo dal raddoppio ancora con Strizzolo che da distanza ravvicinata non è riuscito a dare forza al suo mancino, consentendo a Micai di sventare la minaccia. […]

Ore 13.10 – (Gazzettino) Non può che arrivare in sala stampa molto soddisfatto il tecnico granata Roberto Venturato: battendo la Salernitana il Cittadella porta a otto i risultati utili consecutivi raggiungendo anche un momentaneo secondo posto. «Queste sono cose che fanno piacere, il gruppo se le merita per come sta lavorando durante la settimana». Una vittoria meritata di fronte a un avversario che ha messo in difficoltà il Cittadella solo nei primi venti minuti. «Conoscevamo il valore della Salernitana che ha giocatori bravi e si presentava con gli stessi nostri punti in classifica. All’inizio noi non riuscivamo a mantenere il possesso palla e ci allungavamo troppo, poi abbiamo preso le contromisure accorciando e nell’arco della partita il nostro atteggiamento è stato premiato». L’allenatore non guarda per ora la classifica: «Siamo ancora molto lontani dalla conclusione del campionato, pensiamo a preparare una partita alla volta con la necessaria concentrazione». Dimostrare regolarità è comunque un bel segnale. «La continuità è un valore importante in questa serie B, l’ho sempre detto. Anche oggi abbiamo messo giù un mattoncino, dobbiamo però andare oltre. Adesso possiamo gioire per questa vittoria, ma fra due giorni dovremo affrontare in trasferta il Benevento in Tim Cup con la testa giusta. Recuperiamo quindi le energie fisiche e mentali per essere nelle condizioni di fare bene la nostra parte. Il passaggio del turno è importante sia per noi che per il Benevento, con l’opportunità di andare a San Siro per giocare con l’Inter». […]

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) L’isola felice del calcio veneto è in festa. È arrivata un’altra vittoria al Tombolato; la striscia di risultati utili si è allungata a otto (tre successi e cinque pareggi); e anche se il calendario del 14° turno è incompleto, i granata sono secondi, a tre lunghezze dalla capolista Palermo. Cittadella protagonista, in grado di poter battere chiunque e di dire la sua nella corsa alla A. Sulla sfida con la Salernitana, che era appaiata ai padovani a quota 20, sul quarto gradino, Iori & C. hanno impresso il sigillo doc di una prova convincente, per qualità, personalità e concretezza. E mancavano tre giocatori significativi come Benedetti, Drudi e Finotto: Venturato ha dovuto rivoluzionare il reparto arretrato, il meno battuto del campionato ( 9 reti).STRIZZOLO, FINALMENTEPer 20-25′ il Citta ha sofferto l’intraprendenza e la spigliatezza dei campani, avvantaggiati da un centrocampo folto (5 uomini). Un paio di volte Bocalon di testa ha chiamato Paleari all’intervento (sempre sicuro) e in un’occasione Castiglia ha costretto l’estremo difensore a deviare in angolo. Ma poi, guidati da Iori, i granata sono riusciti ad attuare le contromisure più efficaci e a passare alla prima azione in profondità sulle corsie laterali. Branca è andato giù a sinistra e da lì ha pennellato un cross al bacio per Strizzolo, bravo di testa a battere Micai, anticipando in corsa Vitale (34′). Lo stesso “gigante” friulano si è divorato il raddoppio, appoggiando sul portiere da pochi passi dopo che Iori aveva impegnato lo stesso Micai in una parata difficile (39′). […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Manca Finotto? Ecco che Strizzolo e Panìco sono i migliori in campo. Quella sulla Salernitana è (anche) la vittoria del gruppo, come sottolinea Roberto Venturato: «Ripeto spesso che in questa rosa tutti meritano di giocare, partite come questa me lo dimostrano. Oggi più che mai per fare risultato serve poter contare sul gruppo al completo. Questa vittoria ci regala ulteriore consapevolezza nei nostri mezzi». Tra i meriti del tecnico del Cittadella quello di saper riassestare la squadra dopo un inizio di partita complicato. «Il valore della Salernitana è fuori discussione. Nei primi venti minuti, nello specifico, non riuscivamo a tenere la palla, verticalizzavamo con i tempi sbagliati e ci allungavamo troppo, andando in difficoltà. Poi, già dalla seconda metà del primo tempo, siamo riusciti ad accorciare e, per contro, a far allungare i campani». […] La classifica è esaltante. «Ma in questo momento non vale la pena di guardarla. Chiaro che oggi ci sorride, ma siamo ancora molto, molto lontani dalla conclusione. Già martedì saremo impegnati a Benevento in una trasferta lunghissima, che andrà affrontata con la testa giusta. In questo momento ci stiamo dimostrando capaci di dare continuità alle prestazioni e ai risultati, ma non dobbiamo fermarci. Certo, l’obiettivo è quello di provare a rimanere in queste posizioni di classifica». […]

Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Andrea Schenetti non segnava dalla prima giornata, contro il Crotone. In mezzo tanti assist, altrettante conclusioni sfortunate, ma il gol non tornava. È arrivato ieri, al termine dell’ennesima prova da incorniciare. «Abbiamo affrontato una squadra molto fisica e, se abbiamo vinto, è stato perché siamo riusciti a muovere la palla senza andare mai al contrasto con loro, ma giocando negli spazi». L’ottavo risultato utile consecutivo ha lanciato la squadra provvisoriamente al secondo posto, ad appena tre lunghezze dal Palermo capolista. Inevitabile pensare in grande, pur senza lanciarsi in proclami. «La promozione? Lavoriamo tutti i giorni per un sogno che inseguiamo da diversi anni, ma un primo bilancio lo faremo alla fine del girone d’andata».Quella con la Salernitana è stata anche la partita del ritorno in campo di un elemento importante come Davide Adorni, di nuovo nel cuore della difesa a più di due mesi di distanza dall’infortunio al piede (una microfrattura) patito a La Spezia. Sfortunato nella deviazione che ha propiziato il gol di Rosina, è per il resto rientrato con autorevolezza. «Era da un po’ fuori e non vedevo l’ora di rientrare per dare il mio contributo. Le cose sembrava si mettessero male, perché dopo pochi minuti ho subìto un pestone allo stesso piede a cui avevo avuto problemi, rimediando una piccola distorsione. Sono però stato in grado di continuare anche grazie all’aiuto dello staff medico, bene così». […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Il pomeriggio si è aperto con la consegna da parte del presidente della Lega B, Mauro Balata, del Premio Rispetto-Fair Play 2017-2018, direttamente nelle mani del numero uno granata Andrea Gabrielli e dei rappresentanti della tifoseria. […] Nell’intervallo, Balata ha affrontato anche altri temi, a partire dal format a 19 squadre che tanto ha fatto discutere negli scorsi mesi. Quante saranno le partecipanti al prossimo campionato? «Sto facendo fatica a uscire da questo periodo tormentato e non sono in grado di anticipare cosa accadrà nella prossima stagione: ci sarà una riflessione, assieme alla Federazione, e poi arriverà la risposta. Rendetevi conto che non siamo stati noi a decidere per la riduzione a 19, ma in quel momento, per far partire il campionato, dovevamo iniziare con le squadre che avevano i titoli per farlo. Da parte nostra, vogliamo tutelare la parte sana del calcio, è la direzione da prendere. Dopodiché serviranno scelte chiare e tempestive per la ristrutturazione del campionato, prima dell’inizio della prossima stagione».Altro argomento spinoso: l’introduzione del Var in Serie B. «Ci sto lavorando quotidianamente: non dipende solo dalla Lega che rappresento, ma anche dall’Aia, che deve formare una classe di direttori di gara adeguata non solo per la Serie A ma anche per la B. Faremo di tutto per arrivarci il prima possibile».

Ore 11.30 – (Corriere del Veneto) Un pomeriggio magico ieri al Tombolato per i tifosi del Cittadella, che guardano la classifica e gongolano. La squadra di Venturato, grazie alla fantastica vittoria sulla Salernitana, si ritrova in seconda posizione, (aspettando i risultati odierni di Pescara e Lecce) che vorrebbe dire Serie A. Anche se manca parecchio, dopo 14 giornate i numeri stanno dalla parte dei veneti: miglior difesa del torneo (solo 9 reti subite), ottavo risultato utile consecutivo e la consapevolezza di avere in panchina uno degli allenatori più preparati del campionato. Pure ieri Venturato si è dimostrato un abile stratega e ha dominato il duello contro Colantuono: esemplare il dato del possesso palla finale, con i veneti che hanno tenuto il pallone il doppio dei minuti rispetto agli avversari. Schenetti, artefice del 2-1, non trattiene l’entusiasmo :«Vediamo dove saremo a fine dicembre, ma i playoff sono un traguardo concreto». […]

Ore 11.00 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Perisan 6.5; Cappelletti 5.5, Capelli 6, Trevisan 6, Zambataro 5; Mazzocco 5.5, Pinzi 5, Belingheri 5; Pulzetti 5.5; Chinellato 5.5 (Guidone sv), Bonazzoli 6.5 (Minesso sv). 

Ore 10.50 – (Gazzettino) Per otto undicesimi trovano dunque spazio giocatori della passata stagione. Per i calabresi conferma del modulo 4-3-3, con Baclet a sostituire in avanti lo squalificato Maniero. L’avvio è al piccolo trotto. Il Padova agisce con un buon piglio, tenendo bene il campo e cercando di rimanere alto, puntando soprattutto in fascia destra sull’asse Cappelletti-Mazzocco, sostenuti dal dinamismo di Bonazzoli e Pulzetti che limita il regista avversario Mungo e recupera di forza più di qualche pallone. […] Il pareggio, seppure tra mille sofferenze sembrerebbe in archivio, ma al quarto minuto di recupero, su azione d’angolo, Garritano, lasciato colpevolmente libero, incorna in rete e infligge al Padova un ko che fa veramente male. A fine gara un lungo chiarimento tra la squadra e i sessanta tifosi biancoscudati presenti a Cosenza, sobbarcandosi un lunghissimo viaggio. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Più che un tabù, i campi del sud si confermano una vera e propria maledizione per il Padova. La sconfitta subita a Cosenza arriva all’ultimissimo assalto dei calabresi, in superiorità numerica per oltre mezz’ora dopo l’affrettata decisione dell’arbitro Marini di punire con il rigore e il rosso il contrasto in area di Mazzocco su Baez. Dopo un discreto primo tempo, si dimostrano ancora troppo rinunciatari Pulzetti e colleghi, che pure si erano portati in vantaggio a loro volta con un rigore di Bonazzoli nella loro fase migliore. E la classifica piange ancora di più, con all’orizzonte il difficile impegno casalingo di sabato con il capolista Palermo. Non cambia modulo Foscarini che dietro ritrova Capelli e Trevisan, affida la regia a Pinzi e avanza sulla trequarti Pulzetti (fuori Minesso). In attacco al fianco di Bonazzoli gioca Chinellato, al debutto in campionato e in serie B, che prende il posto dello squalificato Capello.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Nel primo tempo avevamo fatto discretamente e dopo essere passati in vantaggio negli ultimi quindici-venti minuti del primo tempo abbiamo sofferto. Sinceramente anche nel secondo tempo non abbiamo fatto bene. Ribadisco, al di là dell’episodio dell’espulsione che ha condizionato molto la gara, bisogna fare di più perché altrimenti così diventa dura: gioca uno o gioca un altro, ma è la mentalità e l’atteggiamento che dobbiamo cambiare. Mi dispiace che nella seconda parte la squadra non abbia fornito una prova caratteriale importante da formazione che si deve salvare, il Padova deve fare qualcosa in più». Una volta rimasti in inferiorità numerica, vi siete abbassati troppo. «Penso che ci possa stare di abbassare il centrocampo, perché sotto certi aspetti magari non abbiamo giocatori con determinate caratteristiche. Il baricentro si può abbassare, come anche ci può stare subire qualche azione del Cosenza con un uomo in meno, ma non in questo modo perché ogni tanto devi ripartire e non l’abbiamo fatto. Qualche volta devi fare male, altrimenti se subisci troppo alla fine la giocata te la fanno. Azioni sulle quali potevamo prendere gol ce ne erano state anche prima». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Logico che prendere gol dopo il novantesimo fa male perché portare a casa un punto da Cosenza era fondamentale in questo momento, invece torniamo a casa con qualche problemino in più. L’espulsione di Mazzocco non l’ho capita, ha condizionato tanto». Esordisce con queste parole in sala stampa Claudio Foscarini, visibilmente amareggiato per il secondo ko di fila con un’altra diretta rivale alla corsa salvezza. «È sicuramente una brutta sconfitta, sinceramente non ho capito l’episodio dell’espulsione anche rivedendolo in televisione: ci sta magari il rigore, non capisco il cartellino rosso. Ho chiesto all’arbitro, mi ha detto che ha fatto questa valutazione, che gli sembrava da espulsione. Io resto molto scettico però, ripeto, è un episodio che ha condizionato tanto e giocare in dieci per tanti minuti era difficile. Non dico che gli arbitri debbano usare il buon senso, ma essere tra virgolette equilibrati come è stato nel primo tempo. Mi sembra che nel secondo tempo ci sia stata una misura diversa per quanto riguarda l’espulsione». Niente alibi comunque, tanto che il tecnico puntualizza: «Non possiamo però attaccarci solo su questo singolo episodio, è giusto fare anche una valutazione generale.

Ore 10.00 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Perisan 6.5; Cappelletti 5.5, Capelli 6, Trevisan 5.5, Zambataro 5; Mazzocco 5.5, Pinzi 6, Belingheri 5.5; Pulzetti 5.5; Chinellato 5.5 (Guidone sv), Bonazzoli 6.5 (Minesso sv). 

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Cosa sarebbe successo se Marini avesse semplicemente applicato il regolamento? Chissà. Siamo nell’area di rigore biancoscudata, il Cosenza sta spingendo per recuperare lo svantaggio di 1-0. Baclet, di tacco, serve Baez che si incunea al limite dell’area piccola. Mazzocco è alle sue spalle, gli appoggia una mano sul braccio e l’uruguaiano si lascia cadere. Sembra un contatto veniale eppure l’arbitro lo giudica da rigore. Una decisione dubbia, molto dubbia. Ma non è tutto. Marini decide anche di espellere Mazzocco, considerando un fallo che ha interrotto una chiara occasione da rete. Un errore forse ancora più grave del precedente, visto che c’era Capelli in agguato pronto a chiudere. E così il Padova si ritrova in 10 per l’ultima mezz’ora, Baclet dal dischetto firma il pareggio e la partita inevitabilmente si trasforma. E un altro dubbio si insinua nella mente degli osservatori: non è che si tratta della classica compensazione, visto che nel primo tempo l’arbitro aveva assegnato un rigore al Padova e aveva già sorvolato su un paio di episodi “al limite” nell’area ospite? Già, perché i biancoscudati stavano vincendo. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La domanda che sorge al termine dei 95′ dello stadio “San Vito-Marulla” è semplice: più debole il Padova o l’arbitro Marini? Ha più lacune tecniche e di personalità la squadra di Foscarini o il fischietto romano? La risposta non la si avrà mai e non è nemmeno utile conoscerla. Ma con un interrogativo del genere non è difficile intuire che cosa resta in mano al Padova dopo la partita di Cosenza. Nessun punto, tanta rabbia, altrettanto sconforto.I biancoscudati capitolano 2-1 perdendo il secondo scontro diretto consecutivo e scivolando al quart’ultimo posto in classifica, in attesa delle gare odierne. Foscarini alla vigilia aveva battezzato questa partita come un bivio importante per il proseguo del campionato e la sua squadra ha preso la strada sbagliata, ricadendo nei vizi mostrati nella precedente gestione. Un’altra rimonta subita, altri gol incassati da fermo, ancora un crollo nei minuti conclusivi. Ma se vogliamo continuare a parlare di bivio bisogna soffermarsi al minuto 12 della ripresa. Classico “sliding doors”.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Non cerca alibi ed è molto deluso mister Foscarini. Il secondo scontro diretto consecutivo perso è una mazzata sia per la classifica sia per il morale. «Prendere gol al 93′ fa davvero male», scuote la testa il tecnico. «Portare a casa un punto da Cosenza sarebbe stato fondamentale e ci avrebbe dato tanto. E invece torniamo con qualche problema in più rispetto alla scorsa settimana». Il passo indietro, infatti, è anche dal punto di vista della prestazione, sebbene resti un grande punto interrogativo su come sarebbe andata la partita senza il penalty con annessa espulsione che ha permesso al Cosenza di trovare il pari: «L’espulsione ha condizionato molto il match e francamente non la capisco. Può anche starci il rigore, ma perché il cartellino rosso? L’ho chiesto anche all’arbitro, lui dice di averla valutata in questo modo, ma occorre essere più equilibrati nella gestione delle partite. Invece il metro arbitrale è cambiato da primo a secondo tempo. In ogni caso anche i direttori di gara possono sbagliare, questo errore ha pesato molto ma la mia analisi non può soffermarsi a un episodio».Ed è un’analisi piuttosto dura con i suoi: «La squadra, soprattutto nella ripresa, non ha fornito una prova importante dal punto di vista caratteriale. Una formazione che si deve salvare deve fare assolutamente qualcosa di più. Ci può stare abbassarsi dopo essere rimasti in inferiorità numerica, ma bisognerebbe anche provare a ripartire e noi non l’abbiamo fatto. Se subisci solamente gli avversari, prima o poi il gol lo prendi». […]

Ore 09.10 – Le pagelle del Padova (Corriere del Veneto): Perisan 7; Cappelletti 5.5, Capelli 5, Trevisan 4.5, Zambataro 5; Mazzocco 5, Pinzi 5.5, Belingheri 4.5; Pulzetti 5; Chinellato 5 (Guidone sv), Bonazzoli 6 (Minesso sv). 

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Sprofonda ancora il Padova, che perde anche a Cosenza e adesso vede lo spettro della Serie C sempre più concreto anche se ovviamente il campionato è ancora lungo. Allo stadio San Vito la beffa arriva ancora all’ultimo respiro, con un calcio d’angolo battuto da Palmiero, che al 94’ trova Garritano libero di colpire in incredibile solitudine in mezzo all’area. Colpo di testa e rete, con lo stadio che esplode e il Padova che ingoia l’ennesimo boccone amaro e adesso vede improvvisamente complicarsi tutti i piani anche per gennaio. La squadra, falcidiata da assenze e infortuni, mostra ancora una volta tutti i suoi limiti e la sensazione è che questa sconfitta potrebbe lasciare il segno. Sabato prossimo 8 dicembre la partita casalinga contro il Palermo è una sorta di ultima spiaggia, più che mai dal punto di vista psicologico. Se la squadra precipita anche il mercato diventerà più difficile da condurre. L’episodio che cambia il pomeriggio arriva al 13’ della ripresa. Baez entra in area e sfrutta il colpo di tacco di Baclet, Mazzocco lo trattiene e l’esterno del Cosenza si lascia cadere. Il rigore può anche starci, ma è l’espulsione che stride terribilmente, considerata la situazione di gioco e il provvedimento della massima punizione. […] Ieri non ha convinto neppure la gestione di Foscarini. Che ha escluso Clemenza proponendo ancora Belingheri, lontano parente del bel centrocampista ammirato in diverse parti d’Italia negli ultimi anni. A deludere sono stati anche i «senatori», in particolare Pulzetti (costantemente fuori dal gioco) e Trevisan, che si perde Garritano nell’azione decisiva dopo aver sventato più di qualche occasione scabrosa. Insomma, la barca affonda e adesso per evitare il peggio ci vuole una vera manovra capolavoro.




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