Un tuffo nel passato, a quel lontano luglio del 2013, è necessario perchè il Tribunale civile di Venezia (sezione specializzata in materia di impresa) si è espresso contro il padrone della Ormis Spa in favore dell’ex presidente Marcello Cestaro, dell’ex numero due Barbara Caron, dell’ex direttore generale Gianluca Sottovia e delle Unicomm Srl società della famiglia Cestaro. Penocchio aveva agito in giudizio sia in proprio sia come legale rappresentante di Ormis Spa, chiedendo nei confronti di Unicomm Srl e degli ex componenti del Cda del Calcio Padova (tra i quali però non era stato chiamato a giudizio l’allora consigliere delegato Luca Baraldi) la somma di oltre tre milioni di euro a titolo di risarcimento danni, perchè secondo l’uomo d’affari bresciano Cestaro gli aveva venduto una società gestita male.
[…]Penocchio sosteneva che avrebbe dovuto incassare 812 mila euro dal credito cedutogli da GSport, e oltre 2 milioni di euro a titolo di importo prestato in fideiussione nei confronti dell’istituto di credito sportivo. Ma i giudici del Tribunale civile lagunare gli hanno dato torto su tutto, condannandolo a pagare 23 mila euro di spese processuali.
Sotto il profilo societario e sportivo dalla sentenza emerge che nessuna responsabilità può essere ascritta a Sottovia (difeso dal legale Luisa Miazzi) e a Unicomm Srl e agli ex esponenti del Cda del Calcio Padova (difesi dagli avvocati Francesco Rossi e Mattia Gurian) per i fatti che hanno interessato la società dopo l’estate del 2013. Inoltre che il dissesto a cui è andato incontro il Calcio Padova dopo l’arrivo di Penocchio è ascrivibile alle decisioni prese dall’uomo d’affari bresciano.
(Fonte: Gazzettino, Marco Aldighieri. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)