Cinquantaquattro anni festeggiati domenica, un giorno prima rispetto a Claudio Foscarini che lunedì ne ha compiuti sessanta. Scontato sottolineare che Giorgio Zamuner domani nella sfida all’Euganeo con il Carpi si attenda un regalo dai biancoscudati, tanto più che è uno scontro diretto salvezza. «Se me lo fanno è molto gradito, ma me lo aspetterei anche se non fosse stato il mio compleanno. Sappiamo che è una partita tosta, anche se il Carpi ha meno punti di noi in classifica. E’ però una compagine che incarna le caratteristiche del suo allenatore, vende cara la pelle, ha bisogno di fare risultato e finora ha raccolto la maggiore parte dei punti in trasferta. Questo per dire che sono molteplici le insidie, e dobbiamo essere bravi a fare la gara giusta perché vincere sarebbe un segnale importante, incrementerebbe l’autostima del gruppo e ci metterebbe in una posizione più tranquilla».
[…]Dopo l’esordio vincente con l’Ascoli, per Foscarini sarà il debutto biancoscudato all’Euganeo. Come l’ha visto durante la sosta che è servita anche per approfondire la conoscenza reciproca con i giocatori? «Si è calato perfettamente nella parte, e il gruppo lo sta seguendo. Come tutti gli allenatori ha una sua filosofia di gioco che sta cercando di trasmettere ai ragazzi, ed è chiaro che ha bisogno più di diciotto giorni per inculcare le sue idee. Però il gruppo è ricettivo e siamo fiduciosi che apprenda velocemente».
[…]Sin dal giorno del suo insediamento Foscarini non ha fatto mistero che un gruppo formato da trentuno elementi è troppo ampio. Se inizialmente si era pensato a fare una scrematura per questo fine settimana, la valutazione è stata posticipata. «E’ assodato che la rosa sia troppo numerosa, ma in questo periodo abbiamo sempre indisponibili cinque-sei giocatori: per Mandorlini la stagione è finita, Madonna resterà fuori ancora a lungo per una ricaduta muscolare dall’entità maggiore rispetto all’infortunio precedente, Capelli è squalificato, Salviato è mezzo infortunato, Serena non è a pieno regime, mentre Broh dovrebbe rientrare la prossima settimana. Al momento, anche considerato che Foscarini riesce a tenere tutti sul pezzo negli allenamenti, ci siamo dati come primo step la prossima sosta (ossia dopo la gara con il Palermo, ndr) nella quale l’allenatore mi comunicherà le sue valutazioni. Dopodiché inizierà il mio lavoro muovendomi sia per fare mercato in uscita, e sia per rinforzare la squadra nei ruoli che il tecnico riterrà opportuno».
(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Avanti così fino alla fine del 2018. Ovvero fino alla fine del girone d’andata e alle porte del mercato di riparazione. Avanti così, con 31 giocatori in rosa, senza escludere nessuno e provando a coinvolgere il più possibile tutti gli elementi di un gruppo extralarge. Foscarini ha deciso, non è ancora “ufficiale”, ma il tecnico sembra intenzionato a non voler mettere nessuno fuori rosa dopo le prime tre settimane di lavoro con il Padova.
[…]Le idee ci sono già per la tipologia di giocatori da acquistare, non per quanti provare a cederne. Ma di sicuro non saranno meno di cinque o sei, a seconda anche di quanti ne arriveranno. Scevola e Chinellato sono sul mercato, rischiano anche Sarno e Guidone e probabilmente saluterà uno tra Vogliacco e Ceccaroni. Da valutare anche la posizione di Della Rocca, mentre non è da escludere che qualche giovane di proprietà (vedi Serena e Marcandella) possa essere ceduto in prestito per fare esperienza in Serie C.
[…]All’Euganeo arriva il Carpi e il direttore generale Giorgio Zamuner si aspetta una prova di spessore come quella sfoderata prima della pausa contro l’Ascoli: «Sono queste le sfide più dure da affrontare», spiega il dg, «il Carpi è una squadra rognosa, ma se vogliamo risollevarci dobbiamo fare punti in queste partite e negli scontri diretti che ci aspettano da qui alla fine di dicembre. Finora il bilancio non può essere positivo, ma siamo fiduciosi di poter inanellare un filotto di buoni risultati se continueremo a mostrare lo spirito visto nell’ultima sfida». Inevitabile un flash sul prossimo mercato di riparazione: «Partiamo dal presupposto che sia io che il mister siamo convinti che la rosa abbia buone qualità. Quel che mi ha sempre fatto restare fiducioso è che nessun avversario ci abbia mai schiacciato. Di sicuro, però, per essere ancora più competitivi dovremo intervenire anche sul mercato in entrata con un paio di rinforzi utili. L’identikit? Non giocatori troppo anziani, ma che abbiano almeno 5 o 6 anni di esperienza in questa categoria».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)