Il Padova tira un lungo sospiro di sollievo e può guardare con rinnovato ottimismo al campionato. La scorsa è stata la settimana più tesa, complicata e stressante dell’ultimo ciclo biancoscudato, cominciata con la lite nello spogliatoio di lunedì e continuata con l’esonero di Bisoli e la chiamata di Foscarini.
[…]Ed è stata una settimana complicata, tesa e stressante soprattutto per il direttore generale Giorgio Zamuner, che ha voluto seguire la partita del “Del Duca” dalla panchina, potendo esultare al triplice fischio con squadra e staff: «Non lo faccio spesso», confessa il dg, «ma in un momento di difficoltà come questo mi sentivo di provare a dare sostegno morale al gruppo, provando a stare vicino a tutti per incitarli». Quanto pesa questo successo? «Pesa soprattutto dal punto di vista mentale. Dovevamo sbloccarci e ritrovare una fiducia persa negli ultimi due mesi. Ma questo non vuol dire che abbiamo finito di lottare, soffrire e imprecare. La nostra stagione sarà questa, ma di sicuro guardiamo al futuro con ottimismo». Quanto vi eravate preoccupati nelle ultime settimane di crisi? «Io ho sempre avuto fiducia in questo gruppo, ma è naturale che quando i risultati non arrivano per tanto tempo inizia a instaurarsi qualche dubbio. Del tipo: i valori delle prime due partite erano sballati? La squadra ha così tanti limiti? La vittoria di Ascoli ci ha un po’ rasserenato, ma su un aspetto non ho mai avuto dubbi. Ovvero la coesione del gruppo. E lo si è visto dall’abbraccio collettivo, con tutta la panchina, arrivato al gol del 2-1». Cosa le è piaciuto di più del primo Padova di Foscarini? «Il fatto che abbia ribattuto colpo su colpo di fronte a un avversario di grande spessore. Non dimentichiamoci che l’Ascoli arrivava da due successi consecutivi contro corazzate come Benevento e Verona e allo stadio c’era un clima molto caldo anche per la festa dei 120 anni. Pur avendo commesso un po’ di errori siamo stati bravi a soffrire, lottare e mollare i freni quando è stato necessario».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
—
Lo strappo alla regola di sedersi in panchina l’aveva già fatto con Bisoli nel derby con il Cittadella. E sabato al Del Duca ha concesso il bis per il debutto vittorioso di Foscarini. «La mia presenza è stata più che altro di supporto morale e di sprono un po’ per tutti vista la particolarità del momento – spiega il direttore generale Giorgio Zamuner – Foscarini è una persona molto tranquilla che interviene con i modi giusti, e l’ha fatto solo quando c’è stato qualche errore di concetto: difficilmente l’ho sentito intervenire per un passaggio sbagliato o un altro errore tecnico. Se ci siamo confrontati durante la gara? No, l’avevamo fatto nei giorni precedenti soprattutto per dare al mister informazioni relative all’aspetto caratteriale dei ragazzi. Per il resto è un tecnico che si è sempre tenuto aggiornato, e conosceva già i giocatori». Immaginiamo che anche lei abbia esultato alla grande ai gol di Bonazzoli, Capello e Mazzocco, oltre che al triplice fischio. «Direi di sì, perché stare a lungo senza vincere non è bello. Speravamo di invertire il trend, dato che cominciavamo a preoccuparci un po’ tutti, società e tifosi inclusi. È stata una bella vittoria, mi sentirei di andare in campo con i ragazzi se potessi aiutarli. Del resto ti senti parte del gruppo e tutti devono stare dalla stessa quando le cose vanno bene o male».
[…]Riguardo al collettivo, cosa le è piaciuto di più? «Abbiamo affrontato la partita in condizioni non ottimali considerato che l’Ascoli era reduce da due vittorie con formazioni importanti, festeggiava il suo centoventesimo anniversario e il clima era abbastanza caldo. Abbiamo giocato sotto pressione e i ragazzi sono stati abili a ribattere colpo su colpo, ad affrontare l’Ascoli a viso aperto, senza scoraggiarsi quando siamo andati in svantaggio. Chiaro che il mister dovrà lavorare perché non possiamo avere risolto i problemi in pochi giorni, però si sono visti passi in avanti». Tre punti che rappresentano anche una boccata d’ossigeno per la classifica. «Ci siamo avvicinati a una zona un po’ più tranquilla, pur sapendo che il nostro campionato è lungo e faticoso. È una vittoria che ci dà un po’ di serenità. Alla ripresa ci attende la partita con il Carpi che è una compagine abituata a lottare e a soffrire, come dimostra la rimonta in pochi minuti con il Benevento. Non molla mai, però abbiamo una bella occasione per dare continuità e migliorare ulteriormente la classifica, anche se non sarà una passeggiata».
[…](Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)