Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Primo anticipo della stagione per l’Este, che oggi alle 14,30 affronta il Delta Porto Tolle al Nuovo Stadio. Una partita che si preannuncia delicata per diversi motivi, in primis perché i giallorossi arrivano da una pesante sconfitta. «A Bolzano avevamo avuto un buon impatto, poi con il passare dei minuti l’inerzia è cambiata e abbiamo sofferto un avversario che ha meritato di vincere, mettendoci grande foga», spiega il ds atestino Gabriel Maule. Il match ha avuto anche alcuni strascichi fuori dal campo: l’Este, infatti, ha presentato ricorso, ritenendo irregolare il colore delle porte con cui si è disputato l’incontro all’Internorm Arena. Il 4-1 inflitto dal Bolzano, in ogni caso, è un risultato pesante. «Ci è girato un po’ tutto male, ma abbiamo commesso sicuramente degli errori sui quali i ragazzi hanno lavorato in settimana», ammette il dirigente giallorosso. […] Dopo la prima vittoria della nuova gestione, alle 14.30 il Campodarsego e il suo tecnico Antonio Andreucci vanno alla caccia del risultato pieno in una partita di cartello. L’avversario è l’Arzignano Chiampo, in una gara anticipata per il turno infrasettimanale di mercoledì 14. «Le vittorie ti fanno lavorare meglio, è normale», commenta Andreucci, «Domenica siamo stati concreti, compatti. E siamo venuti a capo di una Clodiense che – come mi aspettavo – ha cercato di metterci in difficoltà. Averla battuta è senz’altro un buon segnale». […]
Ore 11.40 – (Gazzettino) Come aveva auspicato il presidente Andrea Gabrielli, domani al Tombolato ci sarà un bellissimo colpo d’occhio. Magari non le 7.500 presenze del derby di sabato scorso all’Euganeo di Padova, ma la cornice di pubblico sarà senz’altro degna di una sfida che si preannuncia davvero interessante. Con l’arrivo di Walter Zenga in panchina il Venezia ha ripreso entusiasmo ed è tornato a fare punti (due vittorie di fila) e di conseguenza anche la tifoseria arancioneroverde seguirà con un nutrito numero di appassionati la propria squadra al Tombolato. I numeri a ieri sera parlavano di 1.159 biglietti venduti in prevendita, di questi quasi 400 del settore ospiti (che potranno essere acquistati sino alle 19 di stasera). Con gli abbonamenti sottoscritti dal popolo granata, siamo a quota 4.000 persone. I biglietti si possono acquistare alle ricevitorie Listicket e online sul sito (dove non sarà applicato nessun costo di prevendita), oppure alla sede del Cittadella di via Ca’ Dai Pase che questa mattina sarà aperta dalle 9 alle 12. Domani le casse dello stadio apriranno alle 13, escluso il botteghino del settore ospiti che resterà chiuso secondo quando deliberato dalle autorità competenti in materia. Ricordiamo che metà dell’incasso sarà devoluto alle popolazioni del Veneto recentemente colpite dalle alluvioni. […]
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) L’Highlander e l’Uomo Ragno. Dici Cittadella-Venezia e pensi ai tanti destini che si incrociano. Quelli del digì granata Stefano Marchetti, attaccante arancioneroverde dall’86 all’89; del secondo allenatore granata Edoardo Gorini, veneziano doc; del preparatore atletico Andrea Redigolo, di San Donà di Piave; di Andrea Turato, doppio ex, oggi nello staff tecnico lagunare; e di vecchie glorie come Amedeo Bressa ed Enrico Sambo. E poi c’è lui, Andrea Pierobon, una bandiera sotto le mura, in forza al Venezia nel campionato ’96-’97. “Piero”, che ha giocato più di tutti, smettendo solo a 45 anni, 10 mesi e 3 giorni, sin da quando ancora calcava i campi dell’Interregionale e lavorava di giorno nel distributore di benzina di famiglia, ha sempre visto Walter Zenga come un modello.«La stagione al Venezia? È trascorso davvero tanto tempo», ricorda l’attuale preparatore dei portieri al Citta. […] «Zenga era al Padova, lo incontrai nei derby. Lui è del ’60, io del ’69, era già affermato, io cominciavo a fare sul serio. Era normale guardare a lui come a un riferimento, sia dal punto di vista tecnico sia per il carisma: mi piaceva il suo essere spericolato nell’interpretare il ruolo, ma anche la sua esuberanza e il suo essere “personaggio”. Vi svelo un aneddoto: non ci siamo più rivisti di persona, ma diversi anni fa mi chiese lui la maglia autografata, attraverso un comune conoscente. Chissà se si ricorda di averla».Anche oggi, l’ex portiere (ner)azzurro è un avversario. «Il Venezia è in un momento positivo, si è visto che Zenga ha dato la scossa all’ambiente. Ma ci deve importare poco quello che accade in casa d’altri, pensiamo a far bene noi: vogliamo vincere e vogliamo farlo giocando bene. Dobbiamo fare quello che ci chiede il mister – Pierobon dice proprio così, ed è un po’ come se fosse ancora lui ad andare in campo – ed essere belli tosti». […]
Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Perisan; Cappelletti, Capelli, Trevisan, Contessa; Broh, Della Rocca, Belingheri; Clemenza; Capello, Bonazzoli.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Mi piace, quando è possibile, che giochino la palla in un certo modo. Ho la necessità di creare una struttura sul piano del gioco e serve tempo. Anche se so di averne poco, anzi non ce l’ho visto che la classifica piange. Bisogna coniugare da subito la creazione di un’idea di gioco con i risultati». «Vorrei una squadra più compatta e corta rispetto alle partite che ho analizzato. Un altro concetto che ho dato ai ragazzi è giocare semplice, che la palla giri in modo lineare. Poi l’atteggiamento deve essere quello di una squadra che sa ciò che vuole. Anche con l’Ascoli, al di là di tutto, non voglio che ci sia alcunché da recriminare: io per primo devo accettare qualunque risultato perché so di avere fatto di tutto, e lo stesso deve essere per i giocatori. Voglio che abbiano la coscienza a posto. Non guarderò il passaggio o i movimenti sbagliati perché ci dobbiamo ancora lavorare, però sul modo di interpretare la partita ci tengo tanto e non bisogna sbagliare». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) […] «L’importante era stare insieme e conoscere i giocatori – esordisce Foscarini – In questo momento c’è bisogno di lavorare sulle gambe, sulla tecnica e sulla tattica, ma anche capire la testa dei giocatori. L’approccio è stato positivo, e me l’aspettavo perché quando arriva un nuovo allenatore c’è attenzione, concentrazione e disponibilità da parte dei ragazzi. Dovrà però continuare per mesi, dato che abbiamo la necessità di creare un’idea di gioco. Non che prima non ci fosse, ma ogni allenatore ha una sua identità. Ora ci sono io e ho un mio modo di pensare il calcio, ci vuole tempo e un po’ di pazienza. Ma mi sono anche raccomandato con i ragazzi che ci aspetta la gara con l’Ascoli, e non bisogna sbagliare niente sul piano mentale perché ci tengo a fare bene. Anche se sono appena arrivato, non ci sono scusanti, dobbiamo fare la partita». Come ha trovato i giocatori? «Fisicamente a posto e ricettivi.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Una squadra in grande forma e un ambiente che sta vivendo un momento di grande entusiasmo. Due motivi in più per avere un’idea sulle insidie dell’impegno di oggi che coincide con i festeggiamenti per il compleanno numero 120 del club marchigiano. Per celebrare questo evento la squadra indosserà una maglietta speciale e allo stadio saranno ospiti tanti protagonisti della sua storia, a partire dall’allenatore Carlo Mazzone e numerosi ex calciatori tra cui Soncin e Di Venanzio, che hanno giocato pure nel Padova. E ci sarà soprattutto uno stadio pieno, con almeno ottomila persone e la curva sud già esaurita da due giorni. Sul fronte tecnico il quadro non cambia, con una squadra reduce da due successi con avversarie di alta classifica quali il Verona, sconfitto in casa per 1-0, e il Benevento, superato martedì in terra campana per 2-1, risultati che hanno permesso all’Ascoli di allontanare i bassifondi della graduatoria. Finora quattro vittorie, tre pareggi e altrettante sconfitte per la compagine di Vivarini, imbattuta in casa dove ha vinto tre volte per 1-0, a spese di Lecce, Carpi e Verona e pareggiato con Cosenza e Cremonese. Non solo. La difesa bianconera (nove gol al passivo) è la terza meno battuta della serie B a livello complessivo (dietro a Cittadella e Cremonese) e la migliore in casa con una sola rete subita dall’attaccante del Cosenza Maniero seguita da quattro incontri con la porta inviolata. […]
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Perisan; Cappelletti, Capelli, Trevisan, Contessa; Broh, Della Rocca, Belingheri; Clemenza; Capello, Bonazzoli.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Come caratteristiche i giocatori li conoscevo, devo conoscerli bene dal punto di vista caratteriale, ho bisogno di lavorare sulla testa oltre che su gambe e tattica».Sotto l’aspetto del gioco, invece, che Padova vedremo? «C’è necessità di creare un’idea di gioco, non che prima non ci fosse, ma ogni allenatore ha il suo modo di pensare e io sto cercando di trasmetterlo ai miei. Ma ci vuole pazienza, anche se non abbiamo tanto tempo e dobbiamo iniziare a fare punti». Che atteggiamento ha chiesto ai suoi ad Ascoli? «Io ho chiesto principalmente una cosa: che la mia squadra scenda in campo pronta per fare la sua battaglia e al fischio finale non abbia rimpianti. È nel modo di interpretare la partita che non possiamo assolutamente sbagliare. Per il resto, rispetto al passato, vorrei una squadra un po’ più corta e compatta. Mi piace il gioco semplice, tenere palla e provare a costruire da dietro. Tendenzialmente non aspetteremo gli avversari, in B gestire la partita non paga».Oggi si riparte dal 4-3-1-2. Sarà questo il modulo base? «Non so se diventerà una certezza, non conosco ancora la squadra alla perfezione e alcuni giocatori sono indisponibili. L’idea è andare avanti con la difesa a quattro, poi, davanti, se la squadra necessita di avere altre direzioni sono pronto a cambiare». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) L’era Foscarini comincia ad Ascoli. Si apre un nuovo capitolo della tormentata storia biancoscudata, perché possono passare le stagioni, le categorie, i dirigenti, ma difficilmente il Padova riesce a stare sereno per un tempo lungo. Questione di karma, probabilmente, fatto sta che si è vissuta un’altra settimana di passione, aperta martedì dall’esonero di Pierpaolo Bisoli, il condottiero dell’ultima promozione in Serie B. È arrivato Claudio Foscarini, allenatore esperto e pacato, che oltre a rasserenare l’ambiente è chiamato a raccogliere i punti necessari per risalire la classifica e invertire una rotta che parla di una sola vittoria nelle prime 11 giornate e una striscia di 5 sconfitte consecutive in trasferta. Raccogliere punti oggi dal “Del Duca” darebbe una boccata d’ossigeno in vista anche dell’imminente sosta. «I primi giorni passati assieme alla squadra sono stati positivi», spiega Foscarini. «Ma me l’aspettavo. Quando arriva un nuovo allenatore trova sempre le componenti ideali. Il gruppo ha offerto disponibilità e attenzione, l’importante è che continui così».Come ha trovato la squadra? «Bene, fisicamente è a posto e recettiva.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Sono usciti gli orari delle sfide a cavallo del Natale. La Lega B ieri ha ufficializzato il programma di 17°, 18° e 19° turno, gli ultimi tre d’andata. Diverse le variazioni che coinvolgono Padova e Cittadella. Nella 17ma giornata entrambi i club scenderanno in campo domenica 23 dicembre alle 15, quando si giocheranno Cittadella-Perugia e Lecce-Padova. Il turno successivo, infrasettimanale, vedrà le due squadre in campo giovedì 27 dicembre alle 21, con Verona-Cittadella e Padova-Benevento. Infine, domenica 30 dicembre la squadra granata riceverà il Palermo alle 15 e i biancoscudati saranno di scena a Livorno alle 18. A queste partite seguiranno due settimane senza impegni ufficiali, con la B di nuovo in campo nel weekend del 19 gennaio per l’inizio del girone di ritorno.
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Perisan; Cappelletti, Capelli, Trevisan, Contessa; Broh, Della Rocca, Mazzocco; Clemenza; Capello, Bonazzoli.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La prima di Claudio Foscarini porta con sé mille dubbi, tanti ballottaggi e altrettanta serenità. Il clima al quartier generale del Memo Geremia è decisamente diverso, a detta di tutti si respira un’altra aria. Che poi questo coincida con un’inversione di rotta dopo l’esonero di Pierpaolo Bisoli e il ribaltone in panchina arrivato martedì mattina è tutto da vedere. Perché è lo stesso Foscarini a precisare di «non avere la bacchetta magica, serviranno tempo e pazienza per vedere un cambio più radicale». Oggi alle 15 ad Ascoli, però, va in scena già una partita molto importante per il Padova, che boccheggia e annaspa sul fondo della classifica dopo nove partite senza un successo e che prova a risalire la corrente contro un avversario capace di battere nientemeno che Verona e Benevento in rapida successione. Cosa sottolineata pure da Foscarini in conferenza stampa. «Hanno battuto due squadroni – conferma il tecnico biancoscudato – e questo è un biglietto da visita importantissima. È chiaro che ciò fotografa bene il loro momento di forma, ma allo stesso tempo li espone a qualche rischio. Quello che assolutamente dobbiamo fare. Non voglio recriminazioni, non accetto l’approccio sbagliato, andiamo in “guerra” ad Ascoli, alla fine della partita dobbiamo avere dato tutto. Poi la stampa chiaramente può scrivere quello che vuole, ma noi dobbiamo avere la coscienza pulita. Non bisogna sbagliarla. Credo che in questo momento dobbiamo fare la nostra partita e attaccare gli spazi. Non dobbiamo aspettare ma giocare e proporci». […]