Live 24! Ascoli-Padova, -4: esonero per Bisoli, Foscarini il sostituto. Gli aggiornamenti

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Ore 20.00 – (Il Piccolo) La legge del Rocco non fa sconti a nessuno. Stavolta la Triestina chiude la pratica Giana Erminio in 21′ con tre reti di Maracchi, Petrella e Mensah. L’approccio è quello giusto, la fortuna anche perché gli ospiti colpiscono quattro pali. L’ex Daniele Rocco dimostra di saperci fare, prende una traversa, segna e si merita gli applausi. Che vanno anche all’Unione, un rullo in casa che resta a contatto con la zona nobile della graduatoria in vista del derby con il Pordenone. E con la seconda vittoria consecutiva è un bell’andare. Gli ospiti intendono portare via almeno un punto, la Triestina vuole rimpinguare il suo ottimo curriculum casalingo per tenersi in contatto con le prime della classe. Per l’occasione Pavanel conferma l’assetto ma ritrova tra gli interpreti Malomo al centro della difesa e preferisce Formiconi a destra al posto di Libutti. La Giana va aggredita sin da subito e questo è l’approccio alabardato. Ma dopo la prima occasione per l’Unione con Granoche è l’ex Daniele Rocco a far tremare la traversa di Valentini. Gli ospiti sono messi in campo in modo speculare e sono tutt’altro che timidi. Maracchi però mette il match sul binario più favorevole. Punizione dalla destra di Petrella e il triestino su primo palo batte taliento al 13′. Passano 2′ e proprio Petrella raddoppia di sinistro (servito da Beccaro) da vero rapinatore d’area. Il pubblico si esalta. L’Unione è anche fortunata perché su una disattenzione della difesa il destro a colpo sicuro di Perna si stampa sul palo (20′). Ma lo show continua. Mensah fugge sul filo del fuorigioco e batte Taliento in uscita al 21′. Tre reti in neanche metà frazione al Rocco è un record. Come quello dei legni colpiti dalla Giana con dalla Bona che su calcio franco ne coglie ben due. E quando non ci sono i legni ci pensa Valentini a salvare la porta con un gran intervento su diagonale di Rocco (31′). […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Siamo ancora lì re Mauro spiega la sua immutata convinzione -, a un passo dal primo posto. Non cambia nulla. Indubbiamente c’è stata una flessione, ma solo nei risultati, non nel rendimento della squadra che ha chiuso in crescendo sia con la Fermana che con la Samb. La Coppa è stata un discorso a parte per la scelta fatta da Tesser, da me condivisa, di far giocare diversi giovani. Il nostro obiettivo è restare nelle prime posizioni il più a lungo possibile. Magari strizza l’occhio anche sino alla fine». Lovisa non manca di sottolineare i torti arbitrali subiti nelle ultime due gare di campionato. «Con la Fermana ricorda è stato annullato un gol regolarissimo a Magnaghi e ci è stato fischiato contro un rigore per presunto fallo di Stefani su Comotto. A San Benedetto è stato ignorato un fallo in area rossoblù grande come una casa su Candellone. Posso comprendere che in certe situazioni dubbie ci possano essere valutazioni diverse, ma quando le cose sono chiare non capisco come si possano ignorare. Se ci fosse stato dato tutto ciò che a mio avviso ci spettava sibila -, ora avremmo almeno tre punti in più». Posta l’attenzione sui fattori esterni che hanno contribuito a rallentare la corsa dei ramarri, Lovisa non tace i fattori interni. Ci sono giocatori che rendono meno di quanto era lecito aspettarsi e si tratta di colonne della squadra. Al Riviera delle Palme, Tesser ha lasciato negli spogliatoi Stefani e Berrettoni e subito dopo ha richiamato in panca anche Semenzato. «Ci vuole coraggio evidenzia il presidente per fare a meno di monumenti come quelli. Attilio lo ha avuto e ha avuto ragione, perché con i nuovi innesti (Bassoli, Germinale e Florio) la squadra è cambiata nell’atteggiamento. Ha ritrovato cuore, carica agonistica e convinzione, riagguantando il pareggio». Match riequilibrato grazie ai gol di Ciurria e di un intramontabile De Agostini, l’elemento di maggior rendimento nella passata stagione e in quella attuale. «Stefani, Berrettoni e Semenzato riprende il numero uno – restano giocatori importantissimi per la nostra causa. Stanno subendo un momento di flessione di rendimento. Torneranno ai loro livelli ne è certo – già nel Monday night di lunedì 12 con la Triestina». […]

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone ha bisogno di ritrovare un grande protagonista della sua storia recente, il capitano Mirko Stefani. Il difensore centrale, classe 1984, non ha iniziato del tutto col piede giusto la stagione. Le ultime due gare sono state condite da due episodi negativi: con la Fermana ha provocato il rigore decisivo, trasformato da Giandonato e poi valso il primo ko in campionato dei ramarri; con la Sambenedettese il cross da cui è scaturito il gol dell’1-0 è passato sotto le sue gambe.Contro i rossoblù la sua prestazione è stata insufficiente, tanto da convincere Tesser a sostituirlo durante l’intervallo: una scena che non si era mai vista nei suoi anni a Pordenone. Forse è solo un periodo negativo per il centrale, colonna dello spogliatoio e tra i leader tecnici della squadra: battute d’arresto così sono comprensibili nel percorso di un calciatore e, nel suo caso, tollerabili visto anche ciò che ha dato alla causa. Sicuramente lui stesso sa che deve dare di più e che trainer e dirigenza si aspettano altro.Basta avere la pazienza di aspettare, così come è necessario aspettare un altro “sultano”, Emanuele Berrettoni, che con Fermana e Sambenedettese è stato pure lui protagonista in negativo. […]

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) «Non chiediamo di essere aiutati, ci basta ricevere ciò che ci spetta». Il Pordenone alza la voce dopo il secondo torto arbitrale consecutivo. A farlo è Matteo Lovisa, dirigente che si occupa del mercato, al fianco della squadra in ogni gara e pure a San Benedetto del Tronto dove – a distanza di sette giorni dalla mancata convalida del gol regolare di Magnaghi – è stato negato alla sua formazione un rigore parso netto, prima per un tocco di mano del difensore Zaffagnini, immediatamente dopo per l’atterramento di Candellone in area da parte dello stesso numero 5 rossoblù. «Sono numerosi, ormai, i fischi a nostro sfavore», afferma Lovisa junior. […] «Io non commento le circostanze dubbie – afferma Matteo Lovisa -: gli errori ci possono stare e a volte ti premiano, altre ti penalizzano. Io mi arrabbio di fronte a episodi così evidenti. Chiediamo di avere ciò che ci meritiamo, perché non è possibile vedere situazioni del genere. Mi dispiace, l’atteggiamento degli arbitri ci mette in difficoltà: forse stiamo antipatici a qualcuno». Il dirigente commenta anche l’espulsione comminata a Ciurria, col secondo cartellino giallo arrivato per una simulazione al di fuori dell’area. «Difficilmente viene fischiato un fallo del genere», chiude il discorso. Lovisa è allo stesso tempo consapevole che non sono solo gli errori arbitrali a determinare questo momento poco felice della squadra, anche il Pordenone deve crescere, è andato sotto per la sesta volta nelle ultime sette gare. «Va migliorato l’approccio alla partita – ammette il dirigente -, non possiamo subire gol per primi così spesso. Ci sono tanti altri aspetti in cui bisogna progredire: il gruppo sta facendo il suo percorso, assolutamente in linea con quanto ci siamo prefissati. Ma ripeto, non chiediamo una mano agli arbitri, pretendiamo equilibrio». […]

Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Imola ha segnato il settimo gol in campionato consolidando il primato nella classifica cannonieri del girone B della serie C, ma Stefano Giacomelli non è per nulla soddisfatto di come è andata la gara in Romagna. «È una partita che abbiamo perso noi – sottolinea il vicecapitano della squadra biancorossa – nel primo tempo abbiamo lasciato l’iniziativa a loro, arrivavamo sempre secondi nei contrasti e la conseguenza è stata che siamo andati sotto nel punteggio. Siamo andati al riposo dopo il rigore che Grandi ha parato a Lanini e questo ci ha dato forza e speranza di poter rimettere in piedi la partita ma nella ripresa una parata quasi miracolosa del loro portiere e una traversa ci hanno impedito di pareggiare. Poi la gara si è complicata perché i nostri avversari si sono chiusi, hanno cominciato a fare tanti falli per bloccare sul nascere le nostre azioni e tutto è diventato tremendamente difficile». L’umore di Giacomelli è un misto di delusione e arrabbiatura perché c’è la consapevolezza che giocando come nella ripresa i biancorossi non avrebbero perso: «Si è visto chiaramente – sottolinea il numero 10 biancorosso – nella ripresa abbiamo giocato tutta un’altra partita rispetto al primo tempo mettendo in campo molta più corsa e aggressività. Quello che dobbiamo fare è giocare sempre con la mentalità del secondo tempo e non con quella del primo. Parlarne ormai non serve a niente, guardiamo avanti e ripartiamo dalla prestazione della ripresa perché sappiamo di essere forti». […]

Ore 16.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.30 – Qui Guizza: grande agonismo nelle esercitazioni finali.

Ore 16.10 – Qui Guizza: lavoro col pallone.

Ore 15.50 – Qui Guizza: si ferma Salviato, possibile problema muscolare per lui.

Ore 15.30 – Qui Guizza: inizia l’allenamento. Assenti solo Mandorlini, Madonna e Ravanelli.

Ore 15.10 – Qui Guizza: mister Foscarini ancora in spogliatoio per il primo colloquio.

Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Quella di domenica è stata un’altra sfida difficile, tosta, contro un altro avversario di spessore e grande fisicità l’analisi del ds Valentino Angeloni I ragazzi hanno saputo soffrire, hanno combattuto con ardore dimostrando veramente uno spirito fantastico, capacità di lettura e di interpretare nel modo giusto le varie situazioni. Credo che oggi definire il Venezia camaleontico sia il miglior complimento possibile». Reagire alla crisi pareggiando col Verona e a Palermo, e superando Cremonese e Salernitana (tutte più in alto in classifica) era tutt’altro che scontato. «Assolutamente, ci aspettava un calendario di fuoco, avercela fatta in questo modo ci dà una grande spinta, ma in questa Serie B le insidie sono sempre dietro l’angolo. Basta vedere l’Ascoli che in quattro giorni ha battuto il Verona e vinto a Benevento. Stiamo mostrando qualità e capacità di sofferenza oltre che di gruppo, basta vedere l’esultanza al gol di Domizzi e al fischio finale da parte di chi è rimasto in panchina 90′. Questo spirito è il nostro primo punto di forza, le motivazioni del gruppo prioritarie per tutti su quelle dei singoli». Domenica derby a Cittadella (ore 15) prima della sosta. «Dopo la pausa avremo Brescia al Penzo e Foggia in trasferta, squadre costruite per vincere e arrivare in alto. Le nostre ambizioni si sono rilanciate? Sono d’accordo con Zenga, abbiamo appena rialzato la testa e l’unica cosa da fare è giocare gara per gara. Certo oggi siamo più sereni, ma a Cittadella bisognerà essere concentrati e sul pezzo perché i padovani sono una delle grandi realtà della B. Il dg Marchetti poi è il mio più grande amico nel mondo del calcio e non solo, ciò che costruisce ogni anno è davanti agli occhi di tutti. Aggiungiamoci un allenatore preparato come Venturato e tanti giocatori perfettamente inseriti nel loro contesto tecnico e sempre molto aggressivi». […]

Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Quattro partite, otto punti. Una media di due a match. Quanto basta per mettere la freccia e prendere il largo dalla zona pericolo. Walter Zenga è riuscito per il momento nell’intento che si era prefissato dal giorno del suo arrivo a Venezia: «Dobbiamo uscire il prima possibile dalla zona pericolosa della classifica, per tutto il resto si vedrà. La classifica non la guardo, in questo momento dobbiamo ragionare partita dopo partita». Ieri Zenga è tornato sulla vittoria contro la Salernitana con un post sul suo profilo social ufficiale. E ha ribadito con parole ferme e dirette il suo pensiero e la sua filosofia portata in Laguna quando ha accettato la sfida di guidare la squadra e si portarla fuori dalle rapide della bassa classifica: «Temevo molto questa partita ma oggi la squadra si è applicata bene contro una Salernitana difficile da affrontare, i complimenti quindi sono tutti per i ragazzi. Il nostro unico obiettivo ora è quello di tirarci fuori da questa posizione scomoda di classifica prima possibile. L’atteggiamento visto in campo è frutto del lavoro e dell’impegno di tutta la rosa, una rosa che aveva solo bisogno di ritrovare lo spirito di squadra che piace alla gente e di giocare divertendosi. Adattarsi in così poco tempo non era facile ma loro ci sono riusciti, quindi ancora una volta bravi loro». […]

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Cambiare, a volte, serve. E la sterzata, in laguna, è arrivata con la chiamata di Walter Zenga, anche se il cammino deficitario nelle prime sei giornate di campionato non si deve imputare unicamente a Stefano Vecchi. C’è stato un cambio a livello tecnico e caratteriale, ma anche i giocatori hanno cambiato passo in campo. Il Venezia di Walter Zenga è imbattuto con 8 punti (due vittorie, due pareggi) conquistati contro Verona, Palermo, Cremonese e Salernitana, la squadra viaggia quindi a due punti esatti di media a partita. Il cambio di rotta auspicato da Tacopina c’è stato visto che nelle precedenti sei giornate Stefano Vecchi aveva ottenuto solo quattro punti (0,66 di media) con un solo successo all’esordio contro lo Spezia e poi un pareggio e quattro sconfitte. Sono sette le società, Venezia compreso, che dall’inizio del campionato hanno cambiato allenatore, ma il confronto si può fare solo con altre cinque realtà, visto che Massimo Rastelli è subentrato solo ieri ad Andrea Mandorlini alla Cremonese.Meglio di Walter Zenga, finora, ha fatto solo Roberto Stellone a Palermo con 13 punti conquistati in cinque partite (2,60 di media) con quattro successi e un pareggio (contro il Venezia), un punto esatto in più del suo predecessore Bruno Tedino (1,60 con 8 punti in cinque partite). Ancora imbattuto è anche Eugenio Corini, subentrato il 19 settembre a Brescia a David Suazo: il neotecnico delle rondinelle ha ottenuto 13 punti in 7 incontri (3 vittorie, 4 pareggi) con una media di 1,85 punti. […]

Ore 14.10 – (Gazzettino) La settimana che porterà al derby con il Venezia è cominciata all’insegna della solidarietà. La società granata da sempre è sensibile agli eventi straordinari che purtroppo colpiscono il nostro Paese, e anche questa volta ha deciso di fare la propria parte, devolvendo metà dell’incasso della vendita dei biglietti della sfida in programma domenica al Tombolato a favore del conto corrente arrivato dalla Regione Veneto per fronteggiare i danni e sostenere la popolazione colpita dalla recente ondata di maltempo che ha interessato la nostra regione. È stato il presidente Andrea Gabrielli, anticipando una nota ufficiale della società, a darne notizia: «L’abbiamo fatto ancora nel passato recente, di fronte a calamità naturali così devastanti. Il maltempo che ha colpito il Veneto ha fatto danni che ogni giorno si rivelano sempre più pesanti, e se possiamo dare una mano, lo facciamo più che volentieri». È anche per questa ragione che il presidente sogna di vedere un Tombolato gremitissimo. «È stato bello avere visto l’Euganeo con così tanta gente, a noi ha fatto piacere aver contributo a portare tante persone allo stadio. Magari domenica con il Venezia non vedremo 7.500 tifosi, ma spero proprio che il secondo derby consecutivo ci regali una grande risposta da parte del pubblico, confidando che anche le condizioni meteorologiche ci possano dare una mano in questo senso». È d’obbligo fare un passo indietro alla sfida di sabato all’Euganeo. «Il risultato è giusto, per quanto si è visto nell’arco dei novanta minuti credo che il pareggio ci possa stare. Un punto a testa che premia l’impegno profuso in partita da entrambe le squadre che si sono fronteggiate». Anche sabato, però, l’incontro è stato condito da un dubbio episodio – che tanto dubbio poi non era – sfavorevole ai colori granata. «Non mi va di aggiungere altro, perché andremo ad affrontare discorsi già detti e ripetuti. Prendiamo per buono il pareggio, che ha fatto fare un passo in avanti a noi e al Padova, anche se un nostro successo ci avrebbe proiettato a ridosso delle primissime posizioni di classifica». […]

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) «Non vogliamo che ci venga regalato nulla, ma solo che venga fischiato ciò che è giusto». È il ritornello echeggiato più volte nella sala stampa dell’Euganeo, nel momento in cui, dietro ai microfoni, si sono alternati il tecnico del Cittadella Venturato, il digì Marchetti e capitan Iori. Ognuno dei quali ha rimarcato come il mancato rigore per il fallo di mano di Trevisan dentro l’area del Padova sia solo l’ultimo di una serie di casi che hanno coinvolto la squadra granata.E mentre scatta la prevendita per il prossimo derby, domenica al Tombolato contro il Venezia, vien voglia di fare due conti: quanti e quali sono gli episodi in questione? E quanti punti sarebbero stati persi per i torti arbitrali? Venturato ha risposto citando i casi più recenti, ma aggiungendo anche di «non voler più entrare nell’argomento per non creare alibi» e rimarcando che «dobbiamo migliorare ancora, al di là delle decisioni arbitrali».E tuttavia, a considerare tutti gli episodi, si arriva a contare sino a 8: tanti sono i punti lasciati per strada così, e aggiunti ai 16 conquistati legittimamente proietterebbero la squadra da sola al primo posto. […]

Ore 13.30 – Claudio Foscarini: “Ho visto qualche volta questa squadra giocare e sono convinto che possa fare di più. Ci può essere qualche carenza, ma credo che si possa uscire da questa situazione. A volte bisogna far scoccare la scintilla, non mi sarei mai aspettato di passare da Cittadella a Padova. Sfida molto intrigante, dopo Livorno ed Avellino. Il mio secondo sarà Alessandro Turone, Chiodi è stato con me a Rimini un anno, dobbiamo valutare in questi giorni se poter andare avanti in questo modo. Il contratto sarà fino a fine anno. Vorrei confermare la difesa a quattro, continueremo su questa strada. Credo che in questo momento i giocatori abbiano l’esigenza di avere qualche certezza sul modulo. Se posso cambiare il meno possibile lo farò per dare qualche certezza in più. Mi interessa conoscere i giocatori, come qualità lì conosco quasi tutti, sono curioso di conoscerli dal punto di vista umano. Conosco Cappelletti e Minesso, che ho avuto a Cittadella. Cappelletti a centrocampo? Io lo vedo come difensore, in caso di necessità in certi momenti può giocare anche a centrocampo. Abbiamo già parlato di mercato, non ho chiesto garanzie tecniche, in questo momento è lontanissimo. Vedremo cosa succederà, al momento questa situazione va valutata. La rosa di 31 giocatori è troppo ampia, non è facile gestirla. Dovremo parlarne. Squadra contro l’allenatore? Non mi è sembrato che sia andata così, una squadra contro l’allenatore non gioca in quel modo. Ad Avellino e a Vercelli sono subentrato in corsa, a Vercelli sono subentrato quasi subito, ad Avellino sono entrato nelle ultime dieci partite. Qui c’è un ambiente molto polemico, particolare, bisogna remare tutti nella stessa direzione. Avellino è una piazza da Serie A, c’erano molte più attese rispetto a Vercelli. Situazioni più stimolanti come questa rappresentano per una nuova sfida”

Ore 13.20 – Giorgio Zamuner: “Siamo convinti che Foscarini possa risolvere questa situazione in cui ci troviamo e che non è quella che ci aspettavamo: dispiace per com’è finita con Bisoli, ma non c’erano le condizioni per andare avanti”

Ore 13.10 – Roberto Bonetto: “Questa mattina abbiamo deciso di cessare il rapporto di collaborazione con Bisoli. Riteniamo che Foscarini sia la persona adatta per portarci fuori da questa situazione”

Ore 12.25 – ARRIVA L’UFFICIALITA’ DELL’ESONERO DI MISTER BISOLI. Questo il comunicato ufficiale: “Il Calcio Padova informa che nella mattinata di oggi la Società biancoscudata ha sollevato dall’incarico il tecnico della prima squadra Pierpaolo Bisoli a cui va il ringraziamento della Società per quanto fatto nella passata stagione e gli auguri per il prosieguo della carriera sportiva”.

Ore 12.15 – Mister Foscarini fa capolino allo stadio Euganeo alle 12.10 entrando subito in sede accompagnato dall’addetto stampa Massimo Candotti. Poche scarne parole: “Adesso non posso parlare. Inizia una nuova avventura? Assolutamente sì, ma ne parliamo dopo dai…”. Alle ore 13.00 la conferenza stampa di Claudio Foscarini, che diventa quindi il nuovo allenatore del Calcio Padova.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Infatti prima del vertice societario si era tenuto un altro colloquio, questa volta a bordo campo, tra il presidente Bonetto, Zamuner e i senatori Pulzetti, Trevisan e Pinzi. Oltre un’ora la durata, e alle 15.30 il resto della squadra stazionava ancora davanti allo spogliatoio in attesa di iniziare l’allenamento, che è avvenuto circa un quarto d’ora più tardi. Indubbiamente una situazione anomala, che ha destato un certo stupore. Tanto più che successivamente la seduta è stata effettuata a ranghi ridotti dato che molti giocatori non hanno lavorato sul campo. A dirigere il lavoro c’era comunque Bisoli, anche se a dire il vero restando molto sulle sue. […] In serata poi Zamuner è intervenuto alla trasmissione Tuttincampo su Tv7 Triveneta, e alla domanda specifica se Bisoli può essere esonerato prima di Ascoli, il diggì ha tentennato salvo poi replicare. «Mi auguro di no».

Ore 11.40 – (Gazzettino) Ieri alla Guizza quella che doveva essere la consueta ripresa della preparazione, si è rivelata una giornata convulsa caratterizzata da un confronto di oltre due ore nell’infermeria accanto agli spogliatoi tra lo stato del maggiore del club. In particolare, non è passata inosservata la presenza di Alessandra Bianchi, che è la referente del socio Joseph Oughourlian nel Padova, e che al termine del summit ha lasciato il centro sportivo insieme al presidente Roberto Bonetto. Oltre a loro, al faccia a faccia erano presenti il vice presidente Edoardo Bonetto e il direttore generale Giorgio Zamuner. Se a livello ufficioso la rappresentante di fiducia di Oughourlian era alla Guizza per vedere il patron biancoscudato, la sensazione è che si sia parlato della posizione di Bisoli che stando ai rumors avrebbe avuto un duro confronto con una parte dello spogliatoio, per cui appunto si potrebbe arrivare alla rottura immediata.

Ore 11.30 – Finisce l’avventura di Pierpaolo Bisoli quale allenatore del Padova: alle ore 11 il tecnico ha lasciato lo stadio Euganeo in compagnia del preparatore atletico Danilo Chiodi. E ha voluto rilasciare una semplice dichiarazione in esclusiva alla nostra redazione: “Voglio ringraziare tutti i tifosi del Padova per il continuo sostegno anche nell’ultima sfida col Cittadella. E ringrazio anche chi ha giocato sabato perché hanno fatto una grande partita. Abbiamo portato la squadra in B, ma adesso non c’erano i presupposti per continuare”.

Ore 11.15 – Trivenetogoal news:  Pierpaolo Bisoli ha lasciato poco fa la sede del Calcio Padova assieme al preparatore atletico Danilo Chiodi. Bisoli ha confermato di essere stato esonerato. Al suo posto la scelta sembra essere stata compiuta: Claudio Foscarini è il prescelto e ha battuto la concorrenza di Serse Cosmi e di Michele Marcolini.

Ore 11.10 – (Gazzettino) La parata su punizione è stata bella, ma mi è piaciuta soprattutto quella su Scappini uscendo con il tempo giusto: del resto questa è una sua qualità dato che è molto reattivo». Quando le ha detto che sarebbe stato il suo turno? «Mi ha mandato un messaggio sabato alle 11.30 dopo la riunione tecnica, gli ho risposto con un messaggio vocale dicendogli di stare tranquillo e di divertirsi. Avevo comunque in programma di venire a vedere il derby, essendo l’agente anche di Minesso nel Padova e di Strizzolo e Maniero nel Cittadella. Sono contento per Samuele. Uno dei suoi punti di forza è quello di essere molto freddo e non emotivo, ero più agitato io in tribuna. A fine gara ci siamo incontrati, gli ho fatto i complimenti: ripeto, non era facile dopo cinque mesi, considerato anche il momento difficile del Padova. Era sereno, come se non avesse fatto niente di particolare». […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) […] Una giornata da incorniciare per Samuele Perisan, preferito da Bisoli a Davide Merelli che aveva sempre giocato nelle partite precedenti. Il portiere, attualmente in prestito secco al Padova, ha esibito un paio di interventi provvidenziali: uscita bassa sui piedi di Scappini (ammonito per non avere tirato indietro la gamba) e parata con la mano di richiamo sulla punizione di Benedetti. In tribuna era presente il suo agente Federico Francioni. «Considerato che non giocava una partita ufficiale da cinque mesi, avendo saltato per un infortunio alla caviglia le ultime gare della passata stagione, è andato bene. Non era facile visto che doveva ritrovare le misure, perché un conto è allenarsi e un altro è giocare la gara. La prima uscita un po’ avventata, senza però conseguenze, gli è servita per scrollarsi di dosso un po’ di muffa ed entrare in partita, poi si è comportato al meglio.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Alle 12.30 si è saputo che era stato raggiunto il limite massimo di capienza e allora ci siamo subito adoperati per fare avere degli accrediti ai nostri ospiti della Fidas, ma nonostante la disponibilità del Padova, dalla Questura arrivava il divieto di stamparli e così a malincuore, dopo aver offerto loro una birra, li abbiamo dovuti osservare impotenti mentre riprendevano la loro auto per tornare a casa». Così sul blocco dei bambini. «Bisogna fare presente che loro non pagano l’ingresso e devono solo ricevere un titolo d’accesso gratuito e nominativo che non può essere stampato in prevendita nelle rivendite ufficiali, ma può essere richiesto solo al Padova Store o in biglietteria il giorno della partita. A gara iniziata erano circa un centinaio i genitori con i bimbi in lacrime che cercavano di entrare, salvo poi essere respinti. Per questo motivo abbiamo deciso di astenerci dal consueto tifo ed eravamo pronti anche a svuotare la Fattori, se fosse stato necessario. Solo a quel punto i funzionari hanno deciso di aprire i cancelli e far entrare quanti rimasti fuori». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Non solo i bambini, e conseguentemente, i loro genitori. Il blocco degli ingressi all’Euganeo in occasione del derby con il Cittadella per il raggiungimento della capienza massima consentita di 7.500 posti ha costretto a rimanere fuori anche sette volontari della Fidas, l’associazione che promuove la donazione del sangue, invitati allo stadio dai ragazzi della Fattori i quali, nel ricordo di un membro della sezione di Montà e Ponterotto recentemente scomparso, avevano partecipato a una raccolta fondi per donare all’organismo un defibrillatore. E così sulla vicenda sono intervenuti gli stessi ultras con un lungo comunicato in cui manifestano il proprio punto di vista. «Sabato all’Euganeo si legge – abbiamo assistito all’ennesima farsa in una partita dai più non considerata un derby e nella quale i tifosi in passato spesso erano mescolati dentro e fuori allo stadio. Non c’erano dunque i presupposti per complicare la vita a tutte le componenti della tifoseria.

Ore 10.30 – Trivenetogoal news:  in mattinata verrà presa una decisione sulla panchina del Padova. Salvo sorprese Pierpaolo Bisoli dovrebbe essere esonerato. Al suo posto ci sono tre candidature, quelle che vi avevamo già fatto: Serse Cosmi, Claudio Foscarini e Michele Marcolini. Diverse le variabili in gioco: la questione economica, la durata contrattuale e la scelta tecnica nel suo complesso. Cosmi difficilmente accetterebbe un contratto fino a fine stagione, cosa che invece potrebbero fare Foscarini e Marcolini. Fra questi due si sarebbe preferire Foscarini per la maggiore esperienza.

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Il pareggio e la prestazione della sfida con il Citta ci hanno soddisfatto, è vero, ma i risultati del giorno dopo ci hanno messo di nuovo un po’ di ansia». Sull’obiettivo a breve termine le parole del direttore sono state altrettanto chiare: «In trasferta bisogna cambiare registro, servono punti, il che significa provare a vincere. Proprio l’Ascoli lo ha dimostrato, con due successi contro Verona e Benevento nelle ultime giornate che lo hanno spinto verso la metà della graduatoria». Mentre la squadra si allenava, agli ordini di un Bisoli estremamente silenzioso, che ha limitato al minimo le sue proverbiali alzate di voce, i dirigenti si sono chiusi in conclave per una panoramica della situazione, con riferimento ovviamente a squadra e mister. La sorpresa c’è stata quando, a un certo punto, si è aggiunta ai due Bonetto, padre e figlio, e allo stesso Zamuner la portavoce del socio franco-armeno, Alessandra Bianchi, che è anche componente del Cda di viale Rocco. Ufficialmente la sua presenza è stata spiegata con la necessità di incontrare il presidente, visto che poi avrebbe dovuto raggiungere Venezia, ma in realtà potrebbe essere stata inviata da Oughourlian per essere messa al corrente, e poi riferire al finanziere, di idee e strategie per superare il momento complicato che si sta vivendo in casa biancoscudata. […]

Ore 10.15 – (Mattino di Padova) Il Padova e il suo allenatore sono di nuovo sulla graticola. I risultati dei posticipi di domenica in Serie B, con le vittorie di Venezia e Perugia e il pareggio fra Crotone e Carpi, hanno (ri)complicato una classifica già di per sé pesante, creando in particolare un “buco” fra chi, a quota 12, può respirare una tranquilla aria di salvezza e chi, come i biancoscudati e il Cosenza, quattro lunghezze sotto, se il campionato finisse oggi si giocherebbe la permanenza tra i cadetti ai playout. Inevitabile, nel momento in cui si riparte per iniziare la marcia di avvicinamento alla trasferta di Ascoli di sabato, fare il punto della situazione e ieri pomeriggio, al Centro sportivo del Petrarca rugby dove la squadra si allena, è andato in scena un altro lungo summit societario. Preceduto da un confronto ristretto a bordo campo, durato più di un’ora, fra il presidente Edoardo Bonetto e il d.g. Giorgio Zamuner e tre dei “senatori” del gruppo, capitan Pulzetti, il suo vice Trevisan e Pinzi. […] Il vertice dello stato maggiore del club è durato due ore e mezzo e alle 18 Zamuner si è limitato a scattare una fotografia molto realistica del momento: «Abbiamo fatto una chiacchierata…

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Dalle 15.40 alle 17.15 il Padova si è allenato ieri sul campo del centro sportivo intitolato a Memo Geremia, iniziando così la preparazione in vista della gara di Ascoli di sabato (ore 15). Per alcuni, come Della Rocca, Pinzi, Trevisan, Pulzetti e Capelli, pochi i giri di campo, molto invece il lavoro in palestra. Ma nessuno desta preoccupazioni. Chi invece salterà la trasferta sarà ancora Ravanelli, il cui problema muscolare alla gamba sinistra si risolverà con un’altra settimana di riposo. In miglioramento le condizioni di Sarno, anche se pure lui è per ora out. Oggi capitan Pulzetti sarà squalificato in seguito al raggiungimento della quinta ammonizione in campionato. Una perdita pesante per Bisoli, che, se dovesse confermare il 4-2-3-1 anche al Del Duca, è chiamato a trovare un valido sostituto. L’ipotesi più accreditata è il rientro fra i titolari di Clemenza, oltretutto l’ex di sponda biancoscudata, che proprio ad Ascoli si è salvato nel maggio scorso con il playout contro l’Entella (grazie a due pareggi per 0 a 0), ma l’allenatore potrebbe anche sposare altre soluzioni come l’inserimento di Serena in mezzo ai tre e lo spostamento di Capello a sinistra, ferma restando la conferma di Minesso a destra. […]

Ore 10.00 – Da capire, in caso di esonero di Bisoli, anche le sorti dello staff tecnico.

Ore 09.50 – Oltre all’ex tecnico del Cittadella, reduce dalle ultime esperienze con Pro Vercelli, Livorno e Avellino, figurano tra i papabili anche Serse Cosmi e Michele Marcolini.

Ore 09.40 – Quale successore torna in auge il nome di Claudio Foscarini, potrebbe essere lui il sostituto di Pierpaolo Bisoli.

Ore 09.30 – Ore convulse in seno al Calcio Padova, la società sta decidendo il da farsi con mister Bisoli: l’esonero sembra ormai dietro l’angolo.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Non c’è pace per il Padova. Nonostante il pareggio contro il Cittadella e la conferma di Pierpaolo Bisoli arrivata sabato per bocca del presidente Roberto Bonetto, ieri alla Guizza, nel giorno del primo allenamento settimanale, era evidente che il clima fosse tutt’altro che sereno. L’allenamento è cominciato con quasi un’ora di ritardo e a dirigerlo c’era Bisoli, ma la tensione si tagliava a fette e che fosse accaduto qualcosa in precedenza era lapalissiano. Dopo la seduta, andata in scena in un clima surreale, sono emersi i primi dettagli dell’accaduto. Tutto sarebbe cominciato da un pranzo saltato fra l’allenatore e il direttore generale Giorgio Zamuner, a cui è seguito un durissimo confronto, avvenuto davanti a tutto lo spogliatoio e al presidente Roberto Bonetto, fra Bisoli, il suo vice Simone Groppi, Giampiero Pinzi, Francesco Della Rocca e Marco Guidone. Sono volate parole grosse e, nonostante il tentativo di Bonetto e di Zamuner di placare gli animi, la situazione è degenerata, tanto da provocare un ritardo di quasi un’ora sull’inizio della seduta. […] Insomma, al di là delle dichiarazioni ufficiali e delle puntualizzazioni di Bonetto, che a Telenuovo nel pomeriggio ha evitato qualsiasi riferimento all’accaduto invocando «serenità nell’ambiente», l’impressione è che siamo veramente al dentro o fuori. Difficilmente, dopo quanto successo nella giornata di ieri, si andrà avanti con Bisoli. La società è rimasta spiazzata, ma ieri sera qualche prima telefonata esplorativa sarebbe partita. Fra i nomi possibili in caso di esonero prima della partita di Ascoli in programma sabato, ci sono Serse Cosmi (in pole position), Claudio Foscarini e Michele Marcolini. Più sfumati Roberto Breda e Domenico Di Carlo.




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