Riceviamo e pubblichiamo dalla Questura di Padova
QUESTURA PADOVA
Ufficio Stampa
C O M U N I C A T O
Con riferimento alle dichiarazioni rese dal presidente del Padova Calcio, il Questore esclude tassativamente che personale delle forze di polizia abbia mai impedito ad alcuno spettatore in possesso di regolare biglietto di assistere all’incontro , men che meno a bambini.
E’ notorio che dall’inizio del campionato la capienza dello stadio Euganeo sia stata fissata dalla licenza comunale in 7500 spettatori per criticità legate al sistema di videosorveglianza. Spiace dover rilevare che solo stavolta la società si sia determinata a non riservare nei limiti della capienza tagliandi omaggio per i minori e sorprende ancora di più che l’idea di fare arrivare arrivare minori senza biglietto allo stadio sia colpa del Questore.
Il DM 6 giugno 2005 prescrive che i sistemi di accesso e deflusso debbano essere sempre distinti tra le opposte tifoserie con percorsi dedicati, a prescindere dal livello di rischio dell’incontro. La pianificazione del deflusso della tifoseria locale in direzione tangenziale e l’impiego di uno specifico dispositivo delle forze dell’ordine e della concessionaria Veneto Strade ha snellito oggi notevolmente i tempi, consentendo all’ultima autovettura di lasciare il parcheggio trenta minuti dopo la fine della partita. Non si esclude che in occasione dei prossimiincontri possano essere adottate ulteriori iniziative finalizzate a ridurre ulteriormente i disagi e garantire la sicurezza, dovendosi tuttavia considerare che l’imprevedibilità dei tempi di afflusso della tifoseria ospite non consente ai sostenitori locali di percorrere lo stesso tragitto.
Padova, 3 novembre 2018
CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE INTEGRALE