Live 24! Padova-Cittadella, c’è solo una cosa da fare: sostenere il Biancoscudo dal primo all’ultimo minuto…

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Ore 12.20 – (La Nuova Venezia) «Quello di Salerno fu un episodio sfortunato» ricorda Bentivoglio riavvolgendo il nastro «vissuto in un periodo particolare per il Venezia, dove la vittoria non voleva arrivare. Venni accerchiato, quando ti trovi in determinate situazioni, non è facile girarsi dall’altra parte. È comunque il passato, adesso stiamo vivendo un bel periodo, arriviamo con maggior fiducia in noi stessi alla partita con la Salernitana». Calendario per nulla favorevole per il Venezia dall’arrivo di Zenga: dopo Verona, Palermo e Cremona, adesso sotto con Salernitana e Cittadella. «Credo che la vittoria di martedì sera possa darci la spinta giusta, già a Palermo ci eravamo andati vicino. Nelle ultime tre partite il Venezia ha dimostrato di aver ritrovato una grande solidità, non solo tattica, ma anche mentale. In Serie B tante partite vengono decise da episodi, dobbiamo tenere alta la concentrazione dal primo all’ultimo secondo. Se rimaniamo concentrati, ce la possiamo giocare contro tutti. Sono arrivati punti preziosi per lasciare una posizione scomoda, ma quel che conta è non sono arrivati per caso, ma grazie a prestazioni positive. Con la Cremonese avevamo anche un conto da saldare, dopo l’1-5 rimediato alla fine della passata stagione». […]

Ore 11.50 – (Gazzettino) […] Decisamente opposto lo stato d’animo e di forma nel Cittadella, che se si esclude il doppio passaggio a vuoto in appena quattro giorni con Spezia e Benevento, ha sempre fatto risultato. Tre vittorie nelle prime tre giornate, e adesso una serie di tre pareggi e una vittoria, conquistata proprio nell’ultima trasferta con la capolista Pescara. I granata sono sempre una garanzia e dopo l’ampio turnover martedì con il Foggia, quasi certamente Venturato darà spazio a chi ha potuto riposare, a maggiore ragione considerato che si tratta di quegli elementi che sono stati finora maggiormente impiegati. Scontato il 4-3-1-2, ormai un marchio di fabbrica per la truppa granata. Davanti al portiere Paleari la retroguardia sarà composta da Ghiringhelli e Benedetti sugli esterni, con Frare e Drudi tandem centrale. Iori in cabina di regia in mezzo al campo verrà supportato da Settembrini e Branca, trequartista Schenetti alle spalle della coppia Finotto e Scappini. Forze fresche dunque, ma anche qualcuno chiamato a fare gli straordinari con la terza gara in una settimana, ossia la spina dorsale della squadra formata da Paleari, Frare, Iori e Schenetti. […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato conserva l’abituale flemma, anche mentre conferma che «questa è una sfida sentita, da tutte e due le parti. Il fatto che ad affrontarsi siano due realtà della stessa provincia, lontane pochi chilometri, aumenta la voglia di prevalere. Gare come questa sono belle da vivere e io l’attendo con entusiasmo e con la voglia di andare a giocarmela. Citta favorito? Credo che in questi match non ci sia mai una squadra ch e parta davanti all’altra. L’aspetto agonistico è alto, la logica del campanile spinge entrambe a voler fare la partita e i pronostici contano poco». Ben diverso il clima in casa biancoscudata, perché, come noto, una sconfitta potrebbe portare a un cambio in panchina. «Bisoli a rischio? È un argomento su cui non voglio entrare». Di fatto, il derby è anche uno scontro tra due idee di calcio. Venturato vuole una squadra capace di giocare a memoria e dopo le prime uscite in Lega Pro, tre anni fa, non ha mai abdicato dal 4-3-1-2. Bisoli ha invece cambiato più volte interpreti e modulo. «Come scenderà in campo il Padova effettivamente non lo so, perché nelle ultime giornate ha variato il suo modo di farlo. Ma saper usare più sistemi di gioco può essere una risorsa, una maniera per mettere in difficoltà l’avversario. Sicuramente ha un suo modo di essere, quello di una squadra che punta molto sulla determinazione e che ha qualità individuali. È stato costruito basandosi su giovani interessanti che si assommano a qualche elemento più esperto, un’esperienza che non manca all’allenatore». […]

Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Tensione da una parte, serenità dall’altra. Vigilia di derby con umori opposti sulla direttiva Padova-Cittadella, poco più di 30 chilometri ora separati da un abisso. Toni e profili bassi nella città murata, dove Roberto Venturato fa spallucce di fronte alla statistica che lo vede sempre sconfitto contro Pierpaolo Bisoli. Nel 2009 guidava la Cremonese e si arrese al Cesena e nel 2016 fu battuto ancora alla vigilia di Natale al Menti dal Vicenza guidato dall’attuale tecnico del Padova. «Ma sul fatto che Bisoli rischi la panchina non voglio dire nulla — taglia corto Venturato — non sono cose che mi competono. Posso dire che il Padova è costruito con giocatori esperti e con giovani interessanti. Bisoli, poi, è un allenatore esperto che conosce la categoria. È la partita del campanile, all’Euganeo ho già giocato una volta e in quell’occasione vincemmo, ma non significa nulla. Un derby è una partita che fa storia a sé, in cui tutti i valori si azzerano e chi è più bravo nel corso dei 90 minuti porterà a casa il risultato. Sarà una partita bella da vivere e bella da giocare, il risultato sarà determinato da una serie di variabili, conta poco essere favoriti o meno». […]

Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Merelli; Cappelletti, Capelli, Trevisan; Salviato, Broh, Serena, Pulzetti, Contessa; Capello, Bonazzoli.

Ore 10.30 – (Gazzettino) In caso contrario il destino di quest’ultimo sarebbe segnato, con la proprietà più arrabbiata che mai dopo la sconfitta al fotofinish rimediata con il Perugia, tanto che il presidente Roberto Bonetto e il figlio Edoardo mercoledì si sono intrattenuti a lungo in spogliatoio con il tecnico dando poi mandato di rilasciare dichiarazioni solo al direttore generale Zamuner fino al termine del derby. Insomma, una partita che sa davvero da spartiacque e nella quale Bisoli si gioca il futuro. Fermo restando che da due giorni i biancoscudati si sono allenati a porte chiuse, si può ipotizzare un undici disposto con il 3-5-2 che avrà come interpreti giocatori nei quali l’allenatore ripone massima fiducia. Tra i convocati però non figurano un po’ a sorpresa Della Rocca e Pinzi. Merelli dovrebbe essere confermato tra i pali, in difesa Capelli e Trevisan appaiono sicuri, mentre al posto di Ravanelli (elongazione al quadricipite) non è da scartare l’ipotesi di un arretramento di Cappelletti. Quanto agli esterni, Contessa a sinistra e uno tra Salviato e Zambataro le opzioni a destra. In mezzo al campo Serena dovrebbe agire come play, capitan Pulzetti e uno tra Broh e Belingheri come interni, e in attacco appare favorita la coppia Bonazzoli e Capello. […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Il Padova per salvare Bisoli, il Cittadella per continuare a marciare nella zona nobile della classifica. Sono le due facce del derby in programma oggi alle 15 all’Euganeo, che sarà da vivere tutto d’un fiato in un turbinio di emozioni e spettacolo. I biancoscudati non hanno margine d’errore, dal momento che sono obbligati a vincere per rompere un digiuno che dura dalla seconda giornata (1-0 con il Venezia) e per puntellare la panchina del tecnico, che è appesa a un filo. Cosa impensabile a inizio stagione, alla luce dell’entusiasmo che si era creato per il ritorno in serie B e dei quattro punti raccolti nelle prime due giornate, per di più nel doppio derby ravvicinato con Verona e appunto Venezia. Eppure la miseria dei tre punti raccolti nelle ultime otto partite hanno fatto precipitare la situazione, con un’involuzione tattica e tecnica della squadra alla quale oggi si chiede di fornire una prestazione tutto cuore e grinta, accompagnata ovviamente dal risultato, per evitare l’esonero di Bisoli.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Vincerà la forza dei nervi ‘agitati’ o quella dei nervi distesi?”) Non bastassero le sempre più esagerate restrizioni, sul piano della viabilità, per avvicinarsi all’Euganeo, con un enorme cancello piazzato a metà di viale Nereo Rocco per separare le opposte tifoserie prima e dopo la partita (già, perché oggi si contrappongono padovani a padovani, davvero un pericolo…), e non bastasse la scelta di inviare un arbitro assai discusso, Luigi Nasca, a dirigere il Cittadella cinque mesi dopo la semifinale di ritorno playoff di Frosinone in cui negò ben tre rigori, di cui due nettissimi, ai granata, ci ha pensato la proprietà biancoscudata a piazzare un carico da novanta sul derby, tutto padovano, di oggi pomeriggio: Bisoli deve vincere, altrimenti il suo destino sarà segnato. Il calcio è questo, nulla di cui stupirsi, contano solo i risultati. E l’allenatore di Porretta Terme, dopo la promozione della precedente stagione (si era messo in discussione, accettando di ripartire dalla terza serie) e il positivo inizio tra i cadetti (un pareggio e un successo contro Verona e Venezia), non è più riuscito, insieme al suo gruppo, a tenere dritta la barra del timone, sbandando paurosamente. Il Padova è ad un bivio: ormai prossimo a virare la boa di un terzo del campionato, deve trovare un’identità precisa e soprattutto una continuità di risultati che mancano da parecchie giornate. […]

Ore 09.50 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Merelli; Cappelletti, Capelli, Trevisan; Salviato, Broh, Pulzetti, Contessa; Clemenza, Capello; Bonazzoli.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Stiamo attraversando un momento di grande difficoltà e dobbiamo cercare tutti di fare qualcosa di diverso. Ma sono convinto che la squadra abbia i mezzi per regalare a proprietà e tifosi maggior serenità». La speranza è che il confronto con il Cittadella possa ravvivare una scintilla spentasi improvvisamente. «La squadra fisicamente sta bene, il problema è mentale. Ma adesso ci troviamo davanti un’occasione importante, un derby bello e difficile. Dobbiamo riprendere un cammino smarrito, e quale occasione migliore per farlo se non un derby?».Come è stato possibile arrivare a una gara da “dentro o fuori” già a novembre? « Dopo Verona e Venezia, forse abbiamo sopravvalutato il momento, tralasciando le nostre prerogative: lavoro, sacrificio ed entusiasmo. Dobbiamo ripristinare questo atteggiamento, troppo spesso non abbiamo avuto continuità nell’arco della stessa partita, subendo episodi che ci hanno fatto perdere. Non è una situazione drammatica, ma va risolta». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Come fosse una finale. «Dobbiamo affrontare il Cittadella pensando sia il Real Madrid», carica il direttore generale Giorgio Zamuner alla vigilia di un derby importantissimo per il Padova, che arriva al culmine di una settimana destinata a lasciare il segno in casa biancoscudata. Il dg non lo dice apertamente, cerca di infondere fiducia e ottimismo, ma la gara di oggi all’Euganeo suona come un’ultima spiaggia per il tecnico Pierpaolo Bisoli. Dovesse arrivare un’altra sconfitta, l’esonero sarebbe praticamente inevitabile, vista la crisi profonda in cui si è inabissata la squadra. Ma è un’eventualità che tutti stanno cercando di scacciare, per non dover mettere in atto un ribaltone tecnico assolutamente impensabile fino a un mese fa. La società nega la difficoltà del momento, blindando gli allenamenti e autorizzando a parlare solo il dg Zamuner. «È una gara spartiacque per la nostra stagione», ammette il dirigente.

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Merelli; Cappelletti, Capelli, Trevisan; Salviato, Serena, Pulzetti, Contessa; Clemenza; Capello, Bonazzoli.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) È l’unico giocatore ad aver vestito sia la maglia del Padova che quella del Cittadella e a detenere un piccolo record: aver segnato nel derby con entrambe le maglie. Totò Di Nardo, poi, ha anche un altro invidiabile «tesoretto», quello di essere amato da entrambe le tifoserie, cosa non semplice, considerata la rivalità. Inevitabile, che la geografia del calcio cambi, quando dalla città murata, anno dopo anno, si continuano a guadagnare tifosi e consensi e il Padova solo quest’anno è tornato nel calcio che conta. […] Oggi il derby significa destino in bilico per Pierpaolo Bisoli, aggrappato a una vittoria per salvare la panchina. Il Cittadella, invece, veleggia in acque tranquille: «Ma il derby è una partita a sé – chiosa Di Nardo – si azzerano tutti i valori. Bisoli, per esempio, nella sua carriera i derby li sbaglia poche volte, non credo sia un caso. Ma ovviamente non è una garanzia che sarà così anche stavolta. Non mi aspettavo tutte queste difficoltà, almeno non subito. Nel primo anno di B a fine ottobre eravamo secondi, avevamo persino espugnato Torino con un mio gol, i problemi arrivarono più avanti. Dispiace vedere il Padova così in difficoltà, oggi non so cosa succederà ma spero che si riprenda presto. Il Cittadella, invece, in questa categoria ormai è una certezza». […]




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