Niente conferenza per Pierpaolo Bisoli prima di Padova-Cittadella. A parlare è Giorgio Zamuner, direttore generale, che fa il punto della situazione nella settimana più difficile della stagione per il Padova. Bisoli deve vincere per evitare l’esonero: “È cambiato qualcosa? Abbiamo cercato di concentrarci sulla partita di domani, spartiacque importante della nostra stagione. Stiamo cercando di buttare energie sulla partita di domani. In questo momento i problemi sono più mentali. Perché siamo finiti a questo punto? La partita da dentro o fuori non lo è in realtà, perché ci sono tantissime partite ancora da giocare. Magari qualcuno pensava che fossimo partiti in un certo modo e che ci aprisse una strada semplice, ma oggi siamo in un momento di grande difficoltà e il campionato del Padova non può essere semplice. Domani è il momento di dimostrare quello che valiamo. Il Cittadella da tempo viene preso come esempio perché costruisce sempre squadre con pochi mezzi e fa risultati importanti. Non ha segreti particolari, ha un direttore unico molto bravo che sa scegliere i giocatori, una proprietà forte ed è una realtà piccola che ha poche pressioni. Il Cittadella oggi per noi è come il Real Madrid. Bisoli sente anche lui il momento, sente che siamo un po’ tutti in discussione ed è carico. L’autostima va ricreata e coltivata, sapevamo prima che dopo Verona e Venezia, forse abbiamo sopravvalutato il momento e sottovalutato le nostre prerogative, ossia ottenere il risultato col gioco sporco e sulle seconde palle. Questo tipo di atteggiamento ci serve per ottenere i risultati. Ravanelli ha un’elongazione al quadricipite, dopo la sosta mi sa che tornerà. Sarno e Madonna sono infortunati, gli altri stanno bene. A Crotone si erano visti dei progressi, poi purtroppo non ci sono stati i miglioramenti che ci aspettavamo. Con lo Spezia abbiamo pareggiato una partita di categoria senza subire gol, a Perugia abbiamo subito ancora episodi che ci hanno fatto perdere la partita. Non è una situazione drammatica, ma dobbiamo svoltare assolutamente, va risolta questa situazione. Dev’essere una partita tosta e gagliarda, questo derby è il primo derby, loro vanno sulle ali dell’entusiasmo e noi siamo in difficoltà. Partono nettamente più avvantaggiati loro, ma io so che non sarà così perché so che questa squadra ha dei valori. Noi alla pari con loro? La classifica dice di no, hanno il doppio dei nostri punti…. ma stiamo facendo meno di quello che pensavamo. L’allenatore deve fare le scelte tecniche, spesso parliamo di giocatori e di situazioni, ma la formazione la fa il mister, io non invado il suo campo. Ci siamo però confrontati in maniera più approfondita per trovare la soluzione migliore. Il 3-5-2? Siamo partiti con quella idea, al tempo stesso abbiamo preso giocatori duttili per poter fare qualche altro modulo. Non la ridurrei nel modulo e nei numeri. Ci mancano coraggio e convinzione, gli manca entusiasmo, se dopo otto partite non vinci mai è normale. Nelle prime due partite avevamo fatto bene, perché non possiamo essere quelli visti contro Verona e Venezia? Domani mi aspetto che il Padova faccia una partita cattiva e intensa da subito, una palla mezza e mezza dev’essere nostra. Questo dev’essere l’atteggiamento del Padova, non dobbiamo essere attendisti e do