Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Attilio Tesser non esaltava il primato a +4 prima e non si deprime per il primo stop dei suoi ramarri ora. «Non è solo la prima sconfitta in campionato precisa il tecnico di Montebelluna , è la prima sconfitta in gare ufficiali della stagione perché a Pescara in Coppa Italia ricorda avevamo pareggiato e siamo stati eliminati ai rigori. Cosa cambia? Assolutamente nulla». Tesser temeva però proprio questo momento. Aveva sottolineato più volte in passato il pericolo derivante dall’eccesso di entusiasmo per il buon inizio dei suoi ragazzi. «Non eravamo fenomeni prima ripete il concetto, se mai ce ne fosse bisogno e non siamo diventati improvvisamente brocchi. Se qualcuno la pensava in modo differente o è in malafede o non vede la verità delle cose. Siamo una buona squadra, che non ambisce però a vincere il campionato. Vogliamo semplicemente fare del nostro meglio ribadisce – per raggiungere i playoff». Tesser torna anche sulla sfida di domenica, decisa da un rigore contestato trasformato da Giandonato e prima ancora da un gol annullato ai ramarri per un fallo di mano di Magnaghi che pare non essere stato commesso. «Non ho contestato il penalty tiene a precisare . Dà fastidio il gol annullato, ma quello che indispettisce di più è la conduzione in generale della partita da parte dell’arbitro, che ha concesso ai marchigiani di perdere tempo continuamente e permesso falli a centrocampo fatti per interrompere la nostra continuità. Comunque il mister guarda già avanti nessun dramma: archiviamo la partita con la Fermana e ricominciamo pensando alla prossima, che sarà quella con il Vicenza in Coppa Italia (domani al Bottecchia, con inizio alle 18.30, ndr). È una manifestazione che onoreremo, anche se darò spazio ai ragazzi che sin qui hanno giocato meno. L’obiettivo principale precisa concludendo Tesser – rimane il campionato, che continuerà domenica con la trasferta a San Benedetto del Tronto». […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) […] Ieri, intanto, la squadra neroverde ha ripreso subito ad allenarsi. Chi è sceso in campo con la Fermana ha sostenuto una seduta defaticante. Gli altri hanno lavorato normalmente. È certo che domani, nel secondo turno di coppa Italia di serie C al cospetto del Vicenza, giocheranno le seconde linee e i giovani (ammesso che si giochi, visto il maltempo). Sarà l’occasione per rivedere dal 1′ Meneghetti, portiere pordenonese classe 2001, già in campo a Pescara nel match della coppa Italia dei big; si assisterà al debutto del nuovo acquisto Cotroneo, terzino sinistro ingaggiato per far rifiatare De Agostini e sarà la volta di Cotali in mezzo al campo, regista anche lui nato nel 2001 di cui si parla un gran bene. Non solo: Tesser farà scendere in campo dall’inizio anche Germinale, ormai pienamente recuperato come dimostrato nelle ultime uscite. […]
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) […] È evidente il problema dei neroverdi. Anche con i marchigiani non sono riusciti ad andare per primi avanti. Era già capitato con l’Albinoleffe e con il Rimini. Quindi il fatto si è verificato nelle ultime quattro partite: con Imolese, Vis Pesaro, Renate e infine la vicecapolista. Prima Stefani e compagni hanno sempre raddrizzato la partita, portando a casa almeno un punto. A volte, però, può mancare la rimonta, anche per meriti dell’avversario e non solo per una propria mancanza. La Fermana, anche aiutata da una direzione di gara decisamente troppo “all’inglese”, è riuscita a trovare il modo di indispettire il Pordenone e portarlo a forzare la giocata. A proposito della squadra di Destro, una Tac di approfondimento ha evidenziato un’altra frattura per il capitano Comotto: non solo quella scomposta del setto nasale, ma anche dello zigomo. Il difensore, uscito anzitempo e sanguinante dal campo dello stadio Bottecchia, sarà operato nei prossimi giorni e dovrà rimanere ai box per almeno trenta giorni. Il Pordenone dovrà risollevarsi già da domenica a San Benedetto del Tronto. I rossoblù, allenati da poco più di un mese da Giorgio Roselli, sono reduci da una domenica di stop visto il rinvio del match con la Ternana. Non hanno iniziato il campionato col piede giusto, hanno vinto solo un match, ma sono costruiti per disputare un ottimo torneo e, pochi mesi fa, hanno chiuso al secondo posto la stagione regolare. Dopodiché, l’11 novembre, arriverà al Bottecchia la Triestina degli ex Pavanel e Maracchi. Un derby molto insidioso, in cui i ramarri l’anno scorso hanno ricavato solo un punto e in particolare un brutto ko al Bottecchia. Dopodiché sarà la volta del Monza al Brianteo, casa del nuovo allenatore Brocchi e del nuovo proprietario Silvio Berlusconi. Una squadra ben allestita, uno stadio che evoca brutti ricordi al team cittadino: nel 2015 perse i playout coi biancorossi e scese in serie D (poi fu ripescato). Infine, il 25 novembre, la Ternana, forse il gruppo più attrezzato per la salire tra i cadetti e con giocatori del calibro dell’ex Torino Vives e dell’ex Frosinone Diakitè. […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «È stata una partita in cui si sono succedute diverse fasi — sottolinea capitan Bizzotto — avevamo cominciato meglio noi ma nella seconda metà del primo tempo loro sono stati bravi e ci hanno sorpreso. Andare al riposo in svantaggio ci ha caricato perché nella ripresa dopo soli due minuti abbiamo ottenuto il pareggio con il rigore di Giacomelli. Aver segnato subito la rete del 2 a 2 è stato importante perché ci ha permesso di giocare il secondo tempo aspettando il momento giusto per colpire, cercando di limitare i rischi in difesa». L’attimo decisivo Bizzotto l’ha trovato a tre minuti dal termine della gara quando il 2 a 2 sembrava difficile da sbloccare. «C’è grande felicità perché ho segnato una rete che ha portato i tre punti — precisa Bizzotto — ripartire con una vittoria dopo la sconfitta di Fermo era importante e, pur soffrendo, ci siamo riusciti. Nell’ultimo quarto d’ora di gara stavamo meglio dal punto di vista fisico, ed è anche per questo che il gol è arrivato. Più di tutto però c’è che ci credevamo, non abbiamo mai pensato di poter pareggiare questa gara anche perché il pubblico di Vicenza ci ha sostenuto alla grande, ci ha spinto a trovare il gol della vittoria. Alla fine abbiamo fatto festa insieme sotto la curva, ed è stato un momento in cui ci siamo sentiti molto vicini ai nostri tifosi». […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia stasera a Cremona (ore 21) a caccia del guizzo giusto per riprendere finalmente a correre. Il penultimo posto in Serie B mette fretta agli arancioneroverdi di un Walter Zenga alle prese con un corso accelerato di venezianità, visto che ieri, dopo aver scelto (caso più unico che raro) di risiedere nella città insulare, si è ritrovato a lottare con l’acqua alta per uscire di casa e raggiungere Mestre per l’ultimo allenamento prima della seconda trasferta di fila. Un Venezia reduce da due 1-1 di spessore contro le big Verona e Palermo, ma obbligato dalla magra classifica (6 punti in 8 gare) a ritrovare in fretta possibile quella vittoria che manca dal 25 agosto. «Dobbiamo uscire velocemente da questa brutta situazione suona la carica il tecnico lagunare Turnover? Se stanno bene giocheranno gli stessi di Palermo, quello odierno sarà il terzo match in dieci giorni ma non vedo problemi, in Inghilterra giocavamo anche 7 gare in un mese. Peraltro noi abbiamo giocato venerdì sera e la Cremonese sabato pomeriggio, quindi il mio amico Mandorlini è nella mia stessa situazione». Con il tecnico avversario, Andrea Mandorlini, Zenga aveva giocato sette campionati con l’Inter vincendo lo scudetto dei record nel 1989. Solo oggi all’ora di pranzo però il mister lagunare (squalificato dopo l’espulsione di Palermo) saprà se potrà essere a bordo campo o se toccherà a Benny Carbone. «Abbiamo inoltrato ricorso d’urgenza perché il giudice sportivo ha totalmente distorto la realtà. Ci sarà pur stato qualcuno della panchina avversaria (si vocifera di offese per i trascorsi di Zenga al Catania, ndr) che avrà fatto qualcosa, no? Invece sembra che abbia fatto tutto io, con la mia squadra avanti 1-0 e un uomo in più, il che non ha davvero senso». […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La prima notizia di giornata: il Venezia ha presentato ricorso d’urgenza contro la squalifica per un turno di Walter Zenga con diecimila euro di multa dopo l’espulsione di Palermo. Lo annuncia in conferenza stampa il diretto interessato, lamentandosi del trattamento ricevuto e parlando apertamente di «realtà distorta rispetto a quanto accaduto». Zenga va dritto al punto, senza troppi giri di parole. E affonda il colpo. «Il giudice sportivo — attacca — si è basato ovviamente sul referto dell’arbitro e ha distorto totalmente la realtà rispetto a quanto accaduto. Faremo ricorso d’urgenza. Mi chiedo e chiedo: ci sarà stato qualcuno della panchina avversaria che avrà fatto qualcosa, o no? Non è che impazzisco improvvisamente, sembra che abbia fatto tutto io… È successo che l’arbitro mi aveva indicato e io pensavo che mi stesse richiamando in panchina, ho interpretato quel dito indice in modo diverso rispetto a quello che stava accadendo. Fosse stato più chiaro non sarebbe successo nulla. Hanno mandato Domizzi a calmarmi, ok, ma questo non va bene, deve venire l’arbitro a dirmelo. Sarebbe stato sufficiente che fosse venuto a parlarmi: “Mister, guarda che hai capito male, sei fuori”. C’è confusione in questo referto, vorrei capire perché non viene sentita la controparte». […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Amici contro. Sette anni insieme non si possono dimenticare, anche se per una sera entrambi cercheranno di prevalere sull’altro. Cremonese-Venezia è anche la sfida a distanza tra Andrea Mandorlini e Walter Zenga, difensore centrale e portiere dell’Inter tra il 1984 e il 1991, vincendo scudetto e Supercoppa Italiana nel 1989 con la squadra dei record di Giovanni Trapattoni e la Coppa Uefa nel 1991. Zenga, in attesa di sapere se questa sera potrà accomodarsi in panchina o andare in tribuna, prova ad allungare la striscia positiva con i pareggi con Verona e Palermo, Mandorlini chiede alla sua squadra di scuotersi dopo il passo falso (1-2) di Benevento, il primo della stagione dopo sette risultati utili consecutivi (due vittorie, cinque pareggi).Squadra. Pinato e Migliorelli ancora out, Fabiano e Zigoni ancora a casa, mentre ritorna nella lista dei convocati Geijo. Zenga non crede nel turnover, non ci saranno tanti cambi rispetto alla trasferta a Palermo: ballottaggi Segre-Bentivoglio a centrocampo, Litteri-Vrioni e Di Mariano-Citro in attacco. «Mi lega una bella amicizia con Andrea Mandorlini, abbiamo condiviso per anni lo stesso spogliatoio, vittorie e sconfitte» racconta Walter Zenga, «è stato un bravissimo compagno di squadra, uno su cui poter sempre contare, ma ognuno cercherà stasera di fare meglio dell’altro. La Cremonese è una squadra che gioca bene, ben organizzata, ha fisicità e qualità». Zenga non sembra intenzionato a operare cambi. «Se stanno bene, giocano gli stessi di Palermo. Adesso sono curioso di vedere come ci comporteremo in una partita giocata a quattro giorni di distanza dall’altra». […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) Se il maltempo e la pioggia di questi giorni hanno guastato la tradizionale Fiera Franca di Cittadella, questa sera il turno infrasettimanale di campionato che vede il Foggia di scena al al Tombolato dovrebbe disputarsi regolarmente. È lo stesso Venturato a garantire sulla tenuta del terreno di gioco: «Sembra che non debba piovere il giorno della partita, così c’è tutto il tempo necessario per il drenaggio del campo. Già in passato il Tombolato ha dimostrato di reggere bene la pioggia, magari l’erba sarà scivolosa, ma in condizioni accettabili per disputare una partita». Più che alle condizioni del campo, il pensiero dell’allenatore è però rivolto al Foggia, che – ha sottolineato Venturato – al netto della penalizzazione di otto punti si troverebbe a quota 13 in classifica, a una lunghezza dal Cittadella. «La sfida con la squadra pugliese sarà difficile, se sommi la penalizzazione ai punti fatti ritroveresti il Foggia tra le prime in graduatoria, a dimostrazione che è una formazione di valore». Se dovessimo raffrontarla con un’avversaria sin qui incontrata, a chi penserebbe Venturato? «Per caratteristiche somiglia molto al Crotone, per come sta in campo e per la mentalità. È una squadra che prova sempre a giocare, ha qualità importanti dal punto di vista tecnico e può contare su giocatori di assoluto valore. Finora ha sbagliato poco, ha un’identità e un modo di stare in campo. È stata costruita per dire la sua in serie B, la piazza è importante e può contare su una grande tifoseria». Mai come in questa occasione sarà decisivo il turnover: Venturato l’ha sottolineato, ricordando che, più degli anni scorsi, la rotazione è una filosofia adottata da quasi tutte le formazioni. «La prima cosa da tenere in considerazione è la condizione di chi ha giocato a Pescara e valutare per bene il recupero dallo sforzo. C’è stato un buon allenamento da parte di chi non è stato impiegato sabato, al termine della rifinitura tirerò le somme. Sicuramente la freschezza fisica è un aspetto molto importante, prima ancora di quello mentale. Nelle partite infrasettimanali è da ponderare molto bene, anche perché i terreni di gioco sui quali lavorare in queste ore sono resi pesanti dalla pioggia e non riesci quindi ad allenarti come vorresti. Andrà in campo la formazione che riterrò più affidabile». […]
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Domare i “satanelli” per continuare a volare. Reduce dalla scorribanda in casa della capolista Pescara, il Cittadella prosegue la settimana che sfocerà nel derby ospitando il Foggia al Tombolato. Ma il rischio che l’impegno venga preso sottogamba, schiacciato tra due sfide molto sentite, per Roberto Venturato non si pone: «Ci attende una partita difficile, non dimentichiamo che ai 5 punti della classifica attuale dei pugliesi vanno assommati gli 8 di penalizzazione con cui hanno iniziato questa stagione. Oggi il Foggia sarebbe a quota 13, a ridosso delle prime posizioni. E noi siamo concentrati solo su questa partita, poi, in pochi giorni, cercheremo di prepararci per quella di Padova, ma non ci pensiamo ora». Nella lista dei convocati, diramata nel pomeriggio di ieri dopo l’allenamento di rifinitura, non c’è Pasa, che se fosse stato bene forse sarebbe partito titolare e che invece si accomoderà in tribuna, per via della sublussazione alla spalla rimediata cadendo male a Pescara. Probabile dunque che Iori, pure lui non al meglio per via della botta al naso ricevuta nello scontro aereo con Monachello, faccia gli straordinari in cabina di regia. Per il resto, si attende un ampio ricorso al turnover, con l’intero tridente offensivo che potrebbe cambiare, mentre Settembrini è destinato a ritrovare il suo posto in mezzo al campo. «È difficile preparare una partita in così poco tempo», ammette il tecnico granata, «non solo perché hai poco margine per recuperare energie, ma anche perché il maltempo ha reso difficile valutare le condizioni generali dei giocatori dopo la gara di Pescara. Continua a piovere, ma le condizioni del fondo del Tombolato più di tanto non mi preoccupano: sarà bagnato, ma ha dimostrato di saper drenare molto bene». […]
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Il vero dubbio della vigilia di Cittadella-Foggia si chiama Manuel Iori. Perché il forfait di Simone Pasa, di fatto, priva Roberto Venturato di un cambio quasi annunciato considerato l’avvicinamento del derby dell’Euganeo in programma sabato a Padova alle 15. Scelte, quindi, per forza di cose condizionate alle tre partite in sette giorni e a come si sentiranno i protagonisti stasera, poco prima del match contro il Foggia. A cui Venturato dedica il massimo rispetto possibile: «Sappiamo che la partita con il Foggia è difficile – chiosa – e che di fronte avremo una squadra molto forte, se sommiamo i punti fatti escludendo la penalizzazione sarebbero a tre punti dalla promozione diretta. Dopodiché ci sarà il Padova e dovremo prepararci al meglio per un’altra partita chiave. Il Foggia è una squadra che come caratteristiche assomiglia molto al Crotone: prova a giocare e ha qualità importanti dal punto di vista tecnico. Fino ad oggi hanno sbagliato poco, sia nell’identità che nel modo di stare in campo». […]
Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Salviato, Broh, Della Rocca, Cappelletti, Contessa; Capello, Clemenza.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Evidentemente suscito amore e odio, come accade quando ci sono persone passionali. Ma a Perugia non sono stato male, anzi. Siamo arrivati noni e ancora oggi mi scrivo con i calciatori: ieri (domenica, ndr) l’ho fatto con Del Prete che era il capitano, abbiamo ricordato quei momenti». Tornando all’attualità, che partita si attende? «Il Perugia farà una gara molto propositiva avendo giocatori di grande qualità. Ha due attaccanti come Melchiorri e Vido, e dietro a loro Dragomir. In mezzo al campo Verre che l’anno scorso era alla Sampdoria, in difesa Cremonesi che è reduce da due campionati vinti. Inoltre ha la coppia di portieri più forte del campionato: Gabriel e Leali. È una formazione costruita per l’alta classifica e cercherà di imporre gioco e ritmo, per cui dobbiamo essere bravi a spezzarlo e tutte le volte che abbiamo palla essere abili ad andare a fare male. Se ripetiamo la prestazione con lo Spezia, possiamo portare a casa un risultato utile. Chissà che sia la volta buona che giochiamo una partita di quelle brutte, e però portiamo a casa punti». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Se il pareggio con lo Spezia ha consentito di riprendere il cammino, nella trasferta di stasera con il Perugia serve più che mai dare continuità ai risultati. Tanto più che la gara del Curi ha tutti i connotati dello scontro diretto considerato che gli umbri navigano con una sola lunghezza di vantaggio rispetto ai biancoscudati. Insomma, un appuntamento da non fallire e che può essere l’occasione per cancellare il mal di trasferta (un punto in cinque uscite). […] Quella di Bisoli con l’ambiente di Perugia, dove ha allenato nella stagione 2015-2016 ed è stato anche giocatore (1999-2000). «Mi ero lasciato bene e ricordo con grande affetto i tifosi perché mi hanno sostenuto dall’inizio alla fine, poi evidentemente le mie parole sono state travisate. Avevo detto che sarei andato a Perugia se ci fosse stata una continuità di progetto, ma non solo per un anno: qualcuno non mi ha capito e mi è dispiaciuto. Spero che dopo questo chiarimento capiscano che non ce l’avevo con loro. Quando ci sono tornato per la prima volta da avversario con il Vicenza sono stato accolto molto male.
Ore 10.20 – (Gazzettino) È reduce da due sconfitte in trasferta per 2-1 sui difficili campi di Salerno e Verona e in classifica ha un solo punto più del Padova, nonostante una rosa attrezzata per un ruolo da protagonista, soprattutto in attacco, ma gli ultimi risultati del Perugia non devono trarre in inganno in quanto i ko sono in entrambi i casi maturati in maniera troppo severa, al termine di partite in cui la squadra si era dimostrata all’altezza della situazione. «C’è una delusione positiva commenta alla vigilia il tecnico Alessandro Nesta nel senso che i ragazzi sono consapevoli di avere fatto benino, ma questo non è bastato per portare a casa punti. Evidentemente serve fare qualcosa di più. La nostra squadra è giovane e c’è dunque da crescere sul piano della personalità e della gestione della gara, capendone gli specifici momenti». In casa il Perugia ha giocato solo tre volte, con due successi a spese di Ascoli (2-0) e Venezia (1-0), e in mezzo una sconfitta di misura con il Carpi. «Rispetto agli emiliani il Padova è meno chiuso, non si arrocca dietro, ma cerca di contrastarti un po’ più alto. Bisoli cambia spesso, ma sappiamo cosa dobbiamo fare in ogni situazione». Così sui biancoscudati: «Una squadra molto organizzata e con buoni giocatori, ma che possiamo e dobbiamo battere, anche perché in casa abbiamo qualcosa in più». […]
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Cappelletti, Broh, Della Rocca, Pulzetti, Contessa; Clemenza, Capello.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Io sono contento perché ho ritrovato lo spirito battagliero della mia squadra, contro lo Spezia abbiamo conquistato solo un pareggio ma deve essere un punto di partenza».Bisoli ha rivisto la gara di sabato scorso e conferma la buona impressione avuta già a caldo. «Non avremmo espresso un gioco brillante, ma nei primi 45 minuti non abbiamo mai messo piede all’interno della nostra area di rigore e abbiamo sofferto solo a inizio ripresa. Nel finale, con due attaccanti freschi, abbiamo mostrato voglia di vincere. Dobbiamo ritrovare solo un po’ più di spregiudicatezza e tranquillità, ma stiamo lavorando proprio per questo». […] Il Padova si disporrà ancora con la difesa a tre e la retroguardia sarà la stessa vista contro lo Spezia, con Capelli al centro, affiancato da Ravanelli e Trevisan. Per il resto dovrebbero esserci diversi cambiamenti. Cappelletti potrebbe slittare sull’esterno, rientrerà Della Rocca in regia, così come Capello e Clemenza davanti. L’unico dubbio riguarda lo schieramento offensivo. Clemenza, agirà dietro due attaccanti o farà da seconda punta? […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) A che punto è la guarigione del malato biancoscudato? I piccoli progressi fatti registrare nell’ultima partita contro lo Spezia avranno un seguito questa sera a Perugia? Ce la farà il Padova a interrompere una serie nera che lo vede sconfitto nelle ultime quattro partite in trasferta? La risposta si avrà solo stasera, al termine del secondo turno infrasettimanale del campionato di Serie B, che vedrà Pulzetti e compagni scendere in campo allo stadio Curi. Altra partita dal coefficiente di difficoltà molto alto, che arriva a quattro giorni dal derby con il Cittadella, sfida conclusiva di un ciclo dal quale il Padova deve uscire a testa alta per non compromettere ulteriormente la propria classifica.La squadra nel complesso sta bene, mister Bisoli sembra intenzionato ad andare avanti con il 3-5-2, che ha quantomeno fermato l’emorragia difensiva. «Bastavano un paio di punti in più e staremmo commentando tutta un’altra classifica», ha spiegato ieri il tecnico prima della seduta di rifinitura allo stadio Appiani.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Oggi il tecnico Alessandro Nesta, che dovrà rinunciare allo squalificato Gyomber, ritroverà il capitano Bianco e l’attaccante Mustacchio, che con Vido e Melchiorri forma uno dei tridenti più temibili dell’intero campionato. «Dopo la sconfitta contro il Verona nello spogliatoio c’era un delusione positiva», spiega l’ex difensore di Milan e Lazio, «siamo consapevoli che facciamo benino, ma finora non è bastato».Nesta ha speso anche parole d’elogio nei confronti del Padova: «Una squadra molto organizzata, ha ottimi giocatori e per me è un buonissimo collettivo. Non mi aspetto che rimangano rintanati in difesa, proveranno ad aggredirci alto, anche se Bisoli cambia spesso. Noi, però, dobbiamo batterli e giochiamo in casa, dove finora abbiamo dimostrato di avere una marcia in più». Tra l’altro oggi ricorre anche il 41esimo anniversario della morte di Renato Curi.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il tempo stringe e la vittoria manca da quasi due mesi. Pierpaolo Bisoli, al di là delle dichiarazioni di rito, sa che nel calcio funziona soltanto in un modo per un allenatore. Se fa risultato, rimane al suo posto, in assenza di risultati è l’anello più debole del sistema e prima o dopo è destinato a cadere. La società ufficialmente continua a ribadire la propria fiducia, in realtà fra Perugia e Cittadella, nel derby di sabato all’Euganeo, Bisoli si gioca tutto. E per salvare la panchina deve ricominciare a vincere, perché nelle prime nove uscite stagionali i tre punti in cassaforte li ha messi una volta soltanto: sabato primo settembre contro il Venezia, quando strappò con le unghie e con i denti un uno a zero che sin qui è rimasta l’unica gioia della Serie B 2018-2019. Con appena tre punti conquistati nelle ultime sette partite e con un andamento che parla di una squadra che pareggia in casa e che perde regolarmente in trasferta, alla lunga l’epilogo non può che essere uno. Per questo oggi a Perugia è come un «dentro o fuori», perché dalla partita di stasera dipende anche il futuro prossimo del Padova. Bisoli in fondo lo sa e per questo dice: «Chissà che sia la volta buona per portare a casa i tre punti — evidenzia — abbiamo ritrovato il nostro spirito e abbiamo ottenuto un punto importante contro una squadra come lo Spezia che punta di altri traguardi. Le classifiche si guardano sempre con occhio negativo, ma la squadra ha ritrovato spirito battagliero. È un gruppo giovane, è importante che tutto l’ambiente remi compatto nella stessa direzione». […]