Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Pazzesco. Ieri la prima Sezione del Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Ternana contro la riduzione del format della serie B da 22 a 19 squadre attraverso il blocco dei ripescaggi, rimettendo tutto in discussione. Sembra un regalino di benvenuto a Gabriele Gravina, fresco di nomina al vertice federale. Ora a sbrigare l’inghippo dovrà essere proprio lui che, come presidente di Lega Pro, si era fortemente contrapposto alla decisione unilaterale del collega Mauro Balata di ridurre l’organico della B e di far partire il campionato cadetto. Intanto in Lega Pro sono stati bloccati tutti i recuperi che vedevano coinvolte le potenziali ripescande. Compreso quello della stessa Ternana, che però ha già giocato 3 gare in C e che ieri avrebbe dovuto recuperare il match con il Rimini. C’è ovvio disorientamento in tutta la Lega Pro e anche a Pordenone, dove pure la decisione del Tar potrebbe portare vantaggi. Le fere infatti erano ritenute da tutti le candidate principali alla promozione in B. Tolte loro, il primato del Pordenone (con 4 punti di vantaggio sulla seconda) sarebbe decisamente più pesante. Al De Marchi si fa di tutto per estraniare la squadra dalle vicende dei vari tribunali federali e civili. La concentrazione è tutta rivolta al big match di domenica alle 14.30, che vedrà i ramarri opposti alla Fermana, seconda in classifica.
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) «Ternana o meno, dobbiamo soltanto pensare a fare punti. E alla prossima, difficile sfida con la Fermana». Parole di Matteo Lovisa, il ds neroverde, dalle quali trapela una sensazione: la clamorosa sentenza del Tar del Lazio che ha riaperto i giochi per il format della serie B, e di conseguenza dei ripescaggi dalla C, non turba i piani del Pordenone. Intento a mantenere testa e gambe sulla mini-fuga (più 4 sulla seconda) al comando del girone.Uno sguardo interessato alle possibili evoluzioni delle prossime ore a livello federale e della Lega B (oggi convocata in assemblea), tuttavia, è impossibile non rivolgerlo. Il Tar, infatti, accogliendo il ricorso della Ternana, diretta rivale dei neroverdi, ha “suggerito” alla Figc di rivedere la decisione dell’ex commissario Fabbricini, che aveva ridotto a 19 squadre (da 22) l’organico della serie cadetta. Una scelta che il Tar, in attesa (a marzo del prossimo anno) di giudicare il merito la questione, ha considerato già in via cauterale censurabile. A questo punto, la Federazione potrebbe ripristinare il format della B a 22, ripescando 3 squadre dalla C. Tra le quali, la Ternana, che da calendario è (sarebbe) attesa al Bottecchia il 25 novembre. Una supersfida in bilico. «Sono i favoriti – ammette Lovisa jr – pertanto è logico che se li ripescano, a noi di certo non dispiace. Comunque è davvero surreale che a fine ottobre ci siano squadre che non sanno in che campionato giocare». […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) L’obiettivo – dice – è sempre quello di vincere. «Ci sono team più attrezzati di noi. Però chissà, magari col lavoro, il gruppo e l’equilibrio, possiamo colmare questo gap». Capitan Mirko Stefani non chiude le porte al sogno chiamato serie B, anzi: ne parla ma con grande pacatezza e umiltà. Il capitano del Pordenone, classe 1984, affronta così il tema legato al primato nel girone B di serie C e alla sfida con la Fermana, che domenica arriva al Bottecchia da vice-capolista. C’è consapevolezza nei propri mezzi ma anche grande serenità: «Aspetti che ha portato il nuovo mister: infatti siamo già una formazione-specchio delle sue idee». […] «È brutto fare paragoni, ma rispetto ad allora arriviamo molto più tranquilli. È un aspetto di cui tenere conto ed è frutto di tanti miglioramenti: è cresciuta la società, siamo cresciuti noi, che siamo ancora più responsabili e maturi. Sotto il profilo tecnico siamo più equilibrati ma, più di tutto, ora c’è grande serenità da parte di tutti». Cosa intende? «Si è felici per il primato ma non c’è un’eccitazione esagerata, che invece l’anno scorso a tratti si percepiva. Stiamo con i piedi per terra e in questo senso è stato bravo anche Tesser: a uno spogliatoio composto da persone per bene ha inserito i suoi metodi da vincente nella giusta maniera. E in campo siamo il frutto di ciò che è lui e cosa proviamo in settimana». […] Stefani, a vincere il campionato ci pensate? «I sogni vanno inseguiti e l’obiettivo è sempre quello di portare a casa i tre punti. Arrivare lassù è il risultato di un percorso che si sviluppa domenica dopo domenica. Ecco, anche sotto questo punto di vista, vedo un altro approccio: ora si è più focalizzati al presente e meno al futuro. Abbiamo qualcosa in meno rispetto ad alcune rivali, ma chissà…».
Ore 15.30 – Biancoscudati in campo alla Guizza per l’allenamento a porte chiuse.
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Saranno i biancorossi a sfidare mercoledì prossimo il Pordenone nel secondo turno di Coppa Italia di serie C. La squadra di Giovanni Colella ha superato la Triestina per 5 a 4 dopo i calci di rigore. Come da previsioni in campo sono scese le seconde linee, sia da una parte che dall’altra. E si vedeva subito, perché l’avvio del match si presentava immediatamente farraginoso. La Triestina agiva principalmente in contropiede affidandosi alla velocità di Mensah che un paio riusciva a presentarsi pericolosamente dalle parti di Albertazzi senza però concretizzare l’occasione da rete. La gara si sbloccava al 19’ quando un lancio di Zonta per Arma veniva ciccato clamorosamente da Steffè che regalava così all’ex centravanti dei giuliani il pallone che Arma mandava all’incrocio dei pali superando l’incolpevole estremo difensore della Triestina Boccanera. […] Il match proseguiva senza emozioni particolari fino al 60’ quando un errore di Bonetto liberava Mensah in area di rigore; il difensore biancorosso commetteva un fallo ingenuo ma evidente che il direttore di gara puniva con il penalty che capitan Coletti realizzava con un preciso rasoterra alla destra di Albertazzi. La Triestina sfruttava il momento di sbandamento della compagine biancorossa e due minuti dopo passava in vantaggio. Bolis crossa in area di rigore vicentina un pallone che danzava all’altezza dell’area piccola dove Procaccio insacca quasi a porta vuota. […] Sul 2 a 2 la Triestina ha con Petrella la palla del nuovo vantaggio ma Albertazzi era bravo a respingere con le due squadre che al 93’ chiudono in parità. Si andava ai supplementari con i biancorossi che rimanevano in dieci per l’espulsione di Bonetto e la Triestina che al 113’ coglieva un palo clamoroso con Procaccio. Il 2 a 2 non si sbloccava e ai rigori era decisivo l’errore di Sabatino che regala al Lanerossi il passaggio del turno.
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Per ottantasette minuti ha fatto a sportellate con i coriacei difensori veronesi. Per la verità senza riuscire a rendersi granché pericoloso, ma per Gianluca Litteri la prima maglia da titolare dopo quattro mesi e mezzo ha rappresentato senza dubbio un liberatorio nuovo inizio. L’ultima volta, infatti, che il 30enne siciliano si era posizionato dal 1′ al centro dell’attacco del Venezia, era stato nell’andata della semifinale playoff della scorsa stagione contro quel Palermo cui gli arancioneroverdi faranno visita domani (ore 21), nell’anticipo del 9. turno di una Serie B tuttora sospesa tra le attuali 19 squadre e il rischio di un ritorno a 22. «Domenica è stata dura per tutti giocare in quelle condizioni, ma per me vale doppio aver retto quasi 90′ su un terreno molle e inzuppato d’acqua il sollievo di Litteri Alla fine penso che aver rimontato una squadra forte come il Verona abbia premiato i nostri sforzi e, soprattutto, dopo un primo tempo sofferto, una ripresa giocata molto meglio». Un rendimento dai due volti per un Venezia tornato dopo un anno e mezzo al 4-3-3. «Ci è voluto un po’ per trovare il giusto assetto, posizioni e distanze, tant’è che all’inizio il Verona ci ha preso d’infilata in 2-3 occasioni trovando il vantaggio dopo 8′. Lì però siamo stati bravi sul piano mentale, restando in partita e lavorando di squadra per arrivare al miglior assetto». […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Domani sera la nona giornata comincia con Palermo-Venezia, anticipo di lusso in programma al Barbera. E con il palermitano Francesco Di Mariano che torna nella sua terra d’origine. Lui, nipote di Totò Schillaci che non gradisce molto ricordare e sottolineare il legame di sangue con l’ex bomber mundial di Italia ‘90 negli azzurri allora guidati dal compianto Azeglio Vicini, in estate appena arrivato aveva soltanto detto: «Ho lasciato Palermo quando avevo appena 13 anni. Di mio zio ho visto solo alcuni gol nei video su YouTube. Aveva fame ed era molto determinato. Ma era un calcio diverso. Lui ha una scuola calcio a Palermo, quattro campi e una gabbia per i portieri, ma lo sento poco». […] Zenga ha ricominciato sempre da Di Mariano, decisivo anche nel derby col Verona: «Avremmo preferito vincerla quella partita – spiega – ero certo che prima o dopo la nostra stagione avrebbe svoltato. E che ci saremmo ripresi. È stato un gol importante, quello di domenica, perché ci ha permesso di pareggiare. Ma è soltanto un passettino, anche col Palermo sarà una battaglia, noi siamo pronti a giocarla. E a provare a vincerla». Una certezza su tutte. In attacco ci sarà ancora lui. Non nel ruolo di zio Totò, ma neppure troppo distante, sul prato verde del Barbera.
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Può diventare il “faro” della laguna, il giocatore a cui affidare la bacchetta di regia. Ci ha provato Stefano Vecchi a Perugia, è stato scelto da Walter Zenga contro il Verona. Andrea Schiavone si è messo alle spalle le prime settimane di campionato, costretto ai box da un fastidio muscolare che l’ha costretto a saltare le partite con Benevento e Lecce, dopo essere stato in panchina con Spezia, Padova e Livorno. Ed è andato vicino al gol in due occasione con un paio di “bordate” dalla lunga distanza neutralizzate a fatica da Silvestri, lui che di reti ne ha realizzate 4 nella passata stagione con la maglia del Cesena.Schiavone, finalmente due partite di fila da titolare? «Sono contento, anche perché sono state due gare complicate. Sto finalmente trovando quella continuità che raggiungi solo giocando, anche se mi rendo conto che posso migliorare ulteriormente. Domenica mi sono sentito molto coinvolto nel gioco, ho toccato davvero tanti palloni».Nel derby ha provato a sorprendere il portiere del Verona.«Il tiro dalla lunga distanza è nelle mie corde, soprattutto sul calcio di punizione avrei potuto fare meglio. Volevo tenere la palla bassa, tenendo conto delle condizioni del campo, avrei voluto far rimbalzare il pallone davanti al portiere, invece è rimasto in aria».La reazione della squadra con l’arrivo di Walter Zenga si è vista.«Ci ha trasmesso una bella carica, non ci siamo disuniti nemmeno dopo il gol del Verona. Dobbiamo stare stretti e compatti, il modulo è cambiato rispetto a prima, siamo sempre noi gli interpreti in campo. Il punto conquistato in rimonta contro il Verona, ma soprattutto la prestazione, ci ha ridato grande morale, andiamo a Palermo con nuove convinzioni. Se il pareggio ottenuto con il Livorno, è stato una mezza delusione, quello ottenuto con il Verona ha un peso specifico superiore». […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) Oltre seicento persone martedì sera si sono ritrovate sotto la tendostruttura allestita in Villa Rina per la Settima Festa del Tifoso Granata. Un successo annunciato, per un evento dallo scopo benefico organizzato nella settimana che porta alla tradizionale Fiera Franca. Alla serata, perfettamente riuscita grazie anche all’encomiabile lavoro portato avanti dai volontari di Ca’ Onorai, ha partecipato anche il Cittadella al gran completo.
A fare gli onori di casa, tra un piatto e l’altro, è stato il presidente Andrea Gabrielli: «Abbiamo segnato un altro record, grazie alla presenza così numerosa di persone alla serata. Ho avuto la bella sorpresa di ascoltare un inno pensato per il Cittadella, sarebbe proprio una bella idea idearne qualcuno per poi selezionare quello che potrebbe davvero rappresentare l’inno ufficiale della squadra. Vedere così tanta gente va aggiungersi alla grande soddisfazione di aver segnato il record di abbonati, speriamo di vedere sempre il Tombolato con una bella cornice di pubblico, anche perchè stiamo migliorando le strutture dello stadio». Il numero uno granata si è poi soffermato sull’elezione del nuovo presidente federale Gabriele Gravina: «Lunedì ero presente all’assemblea, spero adesso si possa portare avanti la riforma dei campionati della quale si parla ormai da anni». Quindi un pensiero alla squadra. «Ci sta regalando belle soddisfazioni. Sono arrivati tanti nuovi giocatori, ma tutti stanno facendo bene e sono convinto che arriveranno belle soddisfazioni». […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Erano in più di 600 nella tensostruttura di Villa Rina. Segno di come l’entusiasmo del popolo granata sia sempre altissimo. E poco importa se tra decisioni arbitrali discutibili e soste forzate il Cittadella non vince una gara dal 2-0 al Cosenza dello scorso 15 settembre: la “Festa del tifoso”, in concomitanza con la secolare fiera franca, serve anche per caricare capitan Iori & C. , richiamando il popolo del Tombolato.Sul palco della riuscitissima serata, organizzata da Pro Cittadella, Cccg, Amministrazione Comunale e Volontari Ca’ Onorai, lo stato maggiore della società, a partire dal presidente Andrea Gabrielli, rientrato dall’Assemblea della Figc: «L’elezione di Gravina al vertice della Federazione si è svolta in maniera semplice. Speriamo che in questo rinnovato clima di concordia si possa portare avanti le riforme che servono al calcio italiano. Tornando a noi, questa è la prima festa dopo il nuovo record di abbonati (2.703, ndr): è stata una grande soddisfazione superarlo».«Mi ricordo di quando ero giovane e mi occupavo del borderò dei biglietti venduti: in certi anni se superavamo i 30 era già un gran risultato», ha scherzato subito dopo il vicepresidente Giancarlo Pavin, memoria storica del club, «ma noi siamo sempre stati ambiziosi, pur rimanendo con i piedi per terra». Il digì Stefano Marchetti ha aggiunto: «Per quello che abbiamo fatto, esprimendo un calcio fra i più belli della categoria, non abbiamo raccolto quanto meritavamo. E spero che Pavin abbia ragione quando dice che torti e favori alla fine si compenseranno, perché finora è più quello che ci è stato tolto», frase, quest’ultima, accolta da applausi scroscianti. Quindi il tecnico Roberto Venturato: «Ci andremo a riprendere i punti persi, sempre con la voglia mostrata sin qui». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Bisogna essere più fiduciosi e dopo il gol continuare a macinare chilometri e fare il nostro calcio, anche se fisicamente non sempre è facile». Altri margini di miglioramento? «C’è da limare qualche errore, ma ribadisco che eravamo riusciti a recuperare una partita molto difficile per come si era messa in campo. Al tempo stesso dico che dobbiamo uscire da questa situazione negativa tutti insieme, con il lavoro e i sacrificio. Pur non ultimi, non siamo fuori dalla zona a rischio e in questo momento stiamo faticando. Le partite giocate non sono tantissime, ma non bisogna farne passare troppe altrimenti poi si fa dura per cui bisogna dare una svolta subito». Il tutto ricordando sempre gli attuali obiettivi. «Dobbiamo salvarci, siamo una neopromossa con tanti under e giocatori alla prima esperienza nella categoria, anche se nelle prime due partite abbiamo giocato bene e ottenuto 4 punti. Dopo la sosta c’è stato un calo fisico, mentale e di risultati. Dobbiamo pensare che ogni partita d’ora in poi è una finale». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) «Conosco l’ambiente dello Spezia, la squadra e la sua dimensione perché ho tanti amici che giocano ancora lì. Ci attende una partita veramente difficile, maschia e complicata, ma dobbiamo superare tutte queste cose e portare a casa un risultato importante per dare una vera svolta». Guarda avanti Nico Pulzetti, uno degli ex di turno sabato all’Euganeo, consapevole della necessità di tornare sulla retta via dopo le ultime gare poco felici sul piano dei risultati, a partire dall’amaro ko nella trasferta a Crotone. «A mio avviso abbiamo fatto un’ottima prestazione e non so quante altre squadre in quel campo contro un’avversaria costruita per vincere il campionato abbiano creato così tante palle gol. Peccato per l’esito finale, dà fastidio tornare a casa con zero punti. In questo momento ci stanno penalizzando gli episodi e penso alle dinamiche delle nostre occasioni, compresa la mia prima dell’intervallo». […] «La verità è che una volta riusciti a riequilibrare la partita dopo avere cercato il pari in tutti i modi per più di un’ora, inconsciamente a livello mentale, avendo speso tante energie, non dico che abbiamo mollato, ma un po’ ci siamo seduti per aspettare il novantesimo e questo non deve succedere.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Nella doppia seduta di ieri hanno lavorato regolarmente Ravanelli, Trevisan, Mazzocco e Clemenza, assenti a Crotone per acciacchi fisici. Fermi gli infortunati Sarno e Mandorlini e lavoro a parte per Minesso, Chinellato e Scevola, mentre Dalla Rocca salterà la sfida di sabato all’Euganeo con lo Spezia (ore 15) per squalifica. Nella partitella finale del pomeriggio Bisoli ha schierato con il 3-5-2 gli stessi undici provati il giorno prima con Pinzi in cabina di regia e la coppia d’attacco formata da Bonazzoli e Guidone. […] Infine ieri un nuovo capitolo nella telenovela relativa al format della serie B: il Tar ha infatti stabilito che doveva restare a 22 squadre. Ora si tratta di capire, oltre ai tre club eventualmente da ripescare, come possa essere gestita la cosa sul piano organizzativo dopo otto turni giocati. La palla passa al nuovo presidente federale Gravina. E per oggi la Lega di serie B ha convocato un’assemblea straordinaria.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Gli auguro ogni bene, ma sabato dobbiamo assolutamente batterli. Ne abbiamo bisogno e ci meriteremmo finalmente una vittoria». […] Salto di qualità al quale è atteso anche il Padova, che dopo aver raccolto solo applausi a Crotone, ha bisogno estremo di far punti. «In Calabria siamo stati protagonisti di una delle prestazioni migliori del campionato, ma non è bastato. Sono fiducioso, ma serve fare ancora meglio e magari non accontentarci una volta che passiamo in vantaggio o recuperiamo un risultato come successo a Crotone». Anche dal punto di vista personale Ceccaroni si augura un pronto riscatto, visto che al momento non gliene va dritta una. Prima l’autorete di Lens, quindi il rinvio carambolato sui piedi di un avversario che ha dato il là al gol decisivo del Crotone: «Devo dire che per me non è proprio un periodo felice, ma non cerco alibi. La fortuna bisogna anche andarsela a cercare. Conto di riscattarmi e magari di riuscire a sfruttare un rimpallo per segnare nella porta giusta».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ha tifato, gioito, sofferto e coronato il sogno di ogni bambino che si ritrova a indossare la maglia della squadra del cuore. Pietro Ceccaroni da Sarzana, a due passi dalla Cinque Terre, è uno spezzino doc. Di quelli che gremivano gli spalti dello stadio Picco in un periodo particolarmente emozionante per la società ligure. La storica promozione degli “aquilotti” in B del 2006 (festeggiata proprio a Padova), Ceccaroni l’ha vissuta da bambino felice e appassionato, quella del 2012, con tanto di “triplete” firmato Michele Serena, l’ha gustata quasi in prima persona, da ragazzo degli Allievi aggregato un paio di volte alla prima squadra. Sabato prossimo, per la prima volta, il difensore biancoscudato si troverà di fronte da avversario la squadra della sua città e la sensazione non può che essere molto particolare: «Sarà emozionante, dal mio punto di vista non è una partita come le altre», confessa Ceccaroni, «sono contento di rivedere i miei vecchi compagni e poterli affrontare.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il presidente Bonetto ha lanciato un appello ai sostenitori, chiedendo loro di stare vicino alla squadra, e la tifoseria organizzata ha subito risposto. Gli Ultras della Tribuna Fattori hanno scritto un lungo post sul proprio profilo facebook, intitolato “Lettera al popolo biancoscudato”, nel quale si invitano i tifosi a sostenere la squadra verso l’obiettivo della salvezza, ribandendo che a Crotone non c’è stata nessuna contestazione. Tenore simile per l’Aicb, che ha diramato un comunicato sottolineando la massima fiducia dei club in tecnico e dirigenza: «Invitiamo i tifosi a evitare critiche che possano sfociare in offese o screditare il lavoro fatto dalla dirigenza che dobbiamo ringraziare per i risultati ottenuti in questi anni. Abbiamo imparato a suon di risultati ad apprezzare mister Bisoli e ci pare del tutto fuori luogo metterlo in dubbio. La squadra va sostenuta e non abbandonata od offesa in momenti delicati come quello attuale».
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Sabato ci sarebbe intanto la nona giornata, con un Padova – Spezia in calendario che rappresenterebbe un’ancora di salvezza per una squadra che non vince da sei partite e che ha assoluto bisogno di tre punti. Gli ex in campo potrebbero essere tre, Daniele Capelli (che ha deciso di non parlare questa settimana), Nico Pulzetti e Pietro Ceccaroni. Il capitano biancoscudato, in particolare, ritrova per la prima volta la squadra da cui si aspettava il rinnovo contrattuale un’estate fa e che, invece, gli chiuse le porte aprendogli di fatto quella di Padova: «Quella stagione finì con la sconfitta ai playoff con il Benevento che poi sarebbe andato in A – sottolinea Pulzetti – dopo l’anno e mezzo trascorso a La Spezia ero in scadenza, sarei rimasto volentieri e lo avevo comunicato alla dirigenza, ma hanno fatto altre scelte e le ho dovute accettare. Altre destinazioni lontano da casa non le avrei prese in considerazione, poi si è presentato il Padova e ho fatto una scelta di vita, avvicinandomi a casa di mia moglie, che è di Jesolo». Pulzetti torna anche sulla sconfitta di Crotone, che brucia ancora e che ha fatto precipitare la squadra in una situazione di seria difficoltà: «Ci sono partite che vanno in una certa maniera – spiega – e ci sono momenti in cui tutto gira per il verso sbagliato. So bene di aver sbagliato un gol da pochi passi, ma avevo avviato l’azione e poi stavo andandomi a prendere quella rete dopo una grande corsa. E invece purtroppo, quel pallone poteva finire in mille direzioni, ma è finito contro lo stinco del mio avversario e poi in calcio d’angolo. Quando le cose non girano bene succede anche questo. Anche nel secondo tempo, quando Bonazzoli ha avuto un’altra occasione, il pallone è sempre andato dalla parte sbagliata. Dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire, non c’è nulla da fare. La vittoria ci manca e dobbiamo andarcela a prendere con lo Spezia». […]