Ore 20.00 – (Il Piccolo) Domani la Triestina si ritroverà nel bel mezzo dell’apertura di una nuova era per il Monza, un’epoca targata Fininvest. Per la prima volta infatti saranno allo stadio Brianteo in veste di nuovi dirigenti Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, anche se per quest’ultimo sarà un ritorno dopo tanti anni. E per l’occasione sarà un Brianteo rimesso in gran parte a nuovo quello che ospiterà la Triestina e che i tifosi vedranno domani sera. La struttura infatti ha avuto una bella ripulita in settimana ed è stata sistemata in diversi punti, anche perché il match andrà in diretta televisiva su Sportitalia e ovviamente la società brianzola ci tiene a far bella figura. Una delle principali novità sarà quella dei nuovi tabelloni della pubblicità a led, che sono stati posizionati giovedì. E vista la particolare sensibilità all’aspetto pubblicitario della nuova proprietà, nelle prossime partite è probabile che ci saranno molti nuovi partner al fianco del club brianzolo. Ma per l’occasione si prevede anche un gran pubblico sugli spalti, sicuramente superiore alla media che seguiva finora le partite. Il Monza ha quasi un migliaio di abbonati, ma la prevendita sta andando a gonfie vele e inoltre per il big-match di domani sera sono stati invitati tutti i ragazzi del settore giovanile che saranno posizionati in tribuna. In sostanza nell’ambiente si spera di superare le tremila presenze complessive. […]
Ore 19.00 – (Il Piccolo) Per la Triestina sta per cominciare la settimana della verità. A parte il passo falso di Rimini, l’inizio di torneo della squadra alabardata è stato molto positivo, ma qualcuno potrà obiettare che finora non si sono incontrati squadroni che sulla carta sono delle reali rivali per le prime posizioni. Anche se in realtà Ravenna e Rimini, ma in qualche occasione anche la Vis Pesaro e la stessa Virtus Verona, hanno poi dimostrato di essere compagini di tutto rispetto. Adesso la squadra di Pavanel avrà l’occasione per testare veramente di che pasta è fatta, e lo farà nelle peggiori condizioni possibili, con due difficili trasferte consecutive (e finora fuori casa l’Unione non ha dimostrato le stesse potenzialità viste al Rocco) e con tre partite in soli sette giorni. […] Con impegni ravvicinati di questo tipo, Pavanel dovrà gioco forza ricorrere a un po’ di turnover, anche se giustamente non ci saranno mai stravolgimenti totali della squadra, bensì probabilmente tre o quattro variazioni alla volta al massimo, in modo da non comprometterne assetti e meccanismi. C’è poi da gestire la questione Granoche: anche se non è passato il canonico periodo di guarigione per problemi di questo tipo, El Diablo, se c’è bisogno, ha già dimostrato di essere pronto, anzi addirittura di fare gol o portarsi via due o tre avversari aprendo spazi per gli altri. Ma è una cosa da decidere con molta attenzione, non forzando i tempi. E poi c’è anche la questione tattica da mettere sul piatto: finora Pavanel ha sempre utilizzato in partenza il 4-3-1-2, per poi modificare quasi ogni volta in corso d’opera, e sciorinando una varietà impressionante di sistemi, dal 4-3-3 al 4-2-3-1, fino al 3-5-2 visto nella ripresa a Bergamo. È un’arma per cambiare le carte in tavola durante il match, ma può essere anche una scelta da meditare in base alle caratteristiche degli avversari. Ecco perché davvero nulla è scontato e, giocando bene le sue carte, la formazione alabardata può sempre sorprendere le rivali.
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Liberato da Maurizio Zamparini dall’incombenza di dover portare il Palermo in serie A, Bruno Tedino domani sarà al Bottecchia. Non avrà interessi personali diretti e immediati su quanto succederà sul rettangolo di gioco fra Pordenone e Vicenza che si sfideranno alle 18.30. […] Che gara imposteranno quindi per le rispettive squadre? «Innanzitutto risponde Bruno prevedo una partita spettacolare ed emozionante. Credo che a farla sarà il Pordenone, che dispone di un ottimo centrocampo, guidato da Burrai. Tesser poi potrà avvalersi di due esterni bassi come Semenzato e De Agostini, in grado di dare ampiezza alla manovra in fase propositiva. Il Vicenza, d’altra parte, sa stare bene in campo senza la palla e sa ripartire in velocità e con efficacia. Colella può disporre di uomini importanti come Pasini e Bizzotto e di un giovane interessante come Laurenti. Davanti poi c’è un mio ex giocatore come Rachid Arma, per il quale stravedo. Sarà ripete il tecnico una partita avvincente anche per veri conoscitori». Anche Tedino indica la Ternana come favorita alla promozione diretta in serie B. «Non può essere diversamente spiega il suo pronostico perché in panchina ha un grande tecnico come Di Canio e in campo giocatori di categoria superiore. Ecco aggiunge -, il problema potrebbe essere proprio questo. Se Marilungo e compagni non si adatteranno presto alla terza serie (solo due pareggi per le fere dopo le tre gare iniziali rinviate, ndr) potrebbero accusare ritardi importanti e consentire a Pordenone, Vicenza, Feralpi e Triestina di aumentare e giustificare le loro ambizioni. Chi subito dopo la Ternana? Io dico Pordenone. La società è matura e pronta per il grande salto, lo staff è fra i migliori della serie C e l’organico è ben attrezzato. Potrebbe essere la stagione giusta. Ma il mio giudizio sorride concludendo Bruno potrebbe essere influenzato dalla mia fede totalmente neroverde».
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) […] Numeri importanti che puntano al probabile record d’incasso. Sono saliti a 2.100 i biglietti venduti per la supersfida di domani alle 18.30. In bilico il record (2.350 spettatori) stabilito con il Renate nell’ultima giornata dello scorso campionato. Già polverizzati i precedenti di questa stagione con Fano (1.500) e Virtus Vecomp (1.200). Intanto, Tesser recupera pure Bassoli. Rimangono in dubbio soltanto Misuraca e Germinale, che anche ieri si sono allenati a parte. Sopratutto per il primo, si nutrono poche speranze. Probabile che il suo rientro slitti a domenica 21 ottobre con il Renate, match ufficialmente anticipato di due ore (inizio alle 16.30 e non alle 18.30).
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Una sfida tra titani. Il match di domani tra Pordenone e Vicenza metterà di fronte due corazzate della categoria. Prima contro terza. La classifica le divide di appena due lunghezze: indizio di un grande equilibrio, come quello dipinto dai numeri extra-campo. Un match dal profumo di serie B. Secondo il sito Transfermarkt, il valore di mercato delle due rose differisce di poco più di 500 mila euro. A quasi 4 milioni ammonta l’organico neroverde, poco meno di 4,5 la soglia toccata da quello vicentino. I giocatori più costosi? Davide Gavazzi, centrocampista arrivato in estate dall’Avellino, con 450 mila euro è il giocatore del Pordenone più caro. Gli risponde l’esterno offensivo Stefano Giacomelli, bandiera del Lanerossi (7ª stagione in biancorosso), che raggiunge il mezzo milione. Seguono i neroverdi Burrai e Misuraca (entrambi valutati 350 mila euro), e il portiere vicentino Albertazzi (300 mila), in prestito dal Bologna, per ora vice di Grandi, ex Bassano.EsperienzaSi affrontano due squadre che vantano giocatori di notevole esperienza. Sulla base dell’ultimo undici schierato rispettivamente da Tesser a Imola e dal collega Colella in casa con la Vis Pesaro, i neroverdi hanno un’età media di 29 anni, contro i poco più di 28 dei rivali. I più esperti: De Agostini (34 anni) da una parte, Arma (33) dall’altra. Tuttavia, se il Vicenza non ha mandato in campo nessun under 25, il Pordenone può fregiarsi di due giovani in altrettanti ruoli chiave, punta e trequartista: Candellone (21) e Ciurria (23). […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il buon momento della squadra di Giovanni Colella lo si riconosce anche nel sorriso di Rachid Arma che a Vicenza è tornato consapevole di ritrovare un ambiente in cui ci sono tutte le componenti per fare bene. «Il momento è positivo — sottolinea l’attaccante marocchino — veniamo da due vittorie consecutive che ci hanno dato morale e più consapevolezza nei nostri mezzi. Siamo consapevoli di non aver fatto chissà che cosa, ma Vicenza me la ricordo e qui c’è una tifoseria che vive la passione biancorossa sette giorni su sette e le due vittorie che abbiamo conquistato hanno caricato e galvanizzato i nostri supporter. Vedrete che anche a Pordenone saranno tantissimi e sarà, come è sempre successo finora, quasi come giocare in casa». […] Nove punti in cinque gare sono una conferma che la squadra di mister Colella ha tutte le carte in regola per essere protagonista. «Non ci poniamo limiti, né ci tireremo certo indietro se avremo la possibilità di puntare al massimo, ma come abbiamo detto più volte la società non ci ha chiesto la promozione subito. Quello del patron Renzo Rosso è un progetto a lungo termine basato su una squadra giovane che nell’immediato ha l’obiettivo di disputare una buona stagione. Senza dubbio dobbiamo centrare l’obiettivo dei playoff per poi giocarci le nostre chance nella fase finale dove tutto può succedere». […] Arma al «Bottecchia» sarà uno dei tanti ex, sicuramente il più atteso dai tifosi friulani. «A Pordenone ho segnato venti gol che purtroppo non sono bastati per andare in serie B — ricorda l’attaccante — nei play off siamo stati sconfitti dal Parma in semifinale, la compagine che poi è stata promossa». A Pordenone ritroverà con piacere Berrettoni, Burrai, e De Agostini, giocatori molto forti per la categoria: «Giocatori molto forti, ma il loro punto di forza è senza dubbio la squadra… che però qualche punto debole ce l’ha. Spetta a noi giocare come sappiamo e sfruttare le occasioni per colpirli».
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sedotto, abbandonato ed infine scaricato. Questa la parabola arancioneroverde di uno Stefano Vecchi che il 14 giugno, dopo 4 anni di trionfi, non aveva esitato a strappare il contratto con la Primavera dell’Inter, pur di legarsi al Venezia per tre stagioni con opzione per una quarta. «Sono deluso e arrabbiato per certi comportamenti non le manda a dire l’ormai ex tecnico . L’esonero potevo aspettarmelo, ma forse no visto che altre società nella nostra stessa situazione stanno dimostrando più fiducia e pazienza. Fortunati i miei colleghi ad aver trovato gente che li difende meglio, mentre io sono mi sono sentito scaricato». Un distacco toccato con mano giorno dopo giorno. «Mi spiace non mi sia stato detto nulla, negli ultimi 4-5 giorni mi sarei aspettato di essere informato prima, che qualcuno venisse a confrontarsi con me, a chiedermi spiegazioni, dovevano dirmi in faccia quello che pensavano, anche stiamo parlando con altri allenatori. Non erano queste le premesse estive, persino l’arrivo anticipato di Tacopina l’ho appreso dai giornali, evidentemente avevano già bene in mente cosa fare, anche se oggi (ieri, ndr) il presidente l’ho visto molto scosso». Un’indifferenza che Vecchi fatica a digerire. «Io ho continuato ad allenare ma come me anche i giocatori leggevano i giornali senza avere nessuna informazione. La classifica parla, per carità, ma umanamente sono deluso perché in questi mesi abbiamo cercato di aggiustare tante situazioni createsi non solo per mie responsabilità. I risultati prima o poi sarebbero arrivati, speravo di avere qualche giornata in più potendo lavorare in un certo modo in questa sosta». […]
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il ribaltone è servito, il Venezia mette alla porta Stefano Vecchi e cala il colpo ad effetto affidandosi a Walter Zenga per risalire la china in Serie B. Fa certamente clamore la decisione presa dal presidente Joe Tacopina, il quale ieri ha rotto gli indugi spiazzando tutti e dando, pur di svoltare, un radicale colpo di spugna alla strada del basso profilo imboccata nel giugno scorso, all’indomani dell’arrivederci e grazie con Pippo Inzaghi dopo un biennio di grandi vittorie dalla C ai playoff per la A. Con Zenga, altro personaggio calcistico di caratura mondiale, il Venezia torna così a fare clamore anche dal punto di vista dell’impatto mediatico. Il fulmineo accordo con l’ex portierone testimonia un netto cambio di rotta, ma la durata biennale del contratto testimonia anche la volontà di voler guardare anche oltre la stretta attualità. Atterrato giovedì sera a Tessera direttamente dagli Emirati Arabi, Zenga ieri mattina in sede ha firmato fino al 30 giugno 2020 e nel pomeriggio al Taliercio ha diretto il primo allenamento, presentandosi alla squadra e discutendo a più riprese in un perfetto inglese con Tacopina. […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un autentico terremoto, che scuote la notte tra giovedì e venerdì a Venezia. Il ritorno del presidente Joe Tacopina ha prodotto la tanto attesa svolta sulla panchina arancioneroverde. Via Stefano Vecchi, assunto con un contratto triennale l’estate scorsa e dentro nientemeno che Walter Zenga. Che per la prima volta allenerà in serie B dopo essere retrocesso lo scorso anno alla guida del Crotone. L’Uomo Ragno, dunque, è il «medico» chiamato al capezzale del Venezia per risollevare una squadra penultima in classifica e che non è riuscita ad assimilare le idee dell’ex allenatore della Primavera dell’Inter. Da un ex nerazzurro, dunque, a un altro. Zenga, che si trovava a Dubai, è stato contattato nelle ultime ore da Tacopina che, appena rientrato in Italia, ha dato il via a una serie di consultazioni, finendo per orientare le proprie attenzioni sull’allenatore milanese. La fumata bianca è arrivata nella notte fra giovedì e venerdì. Le prime indiscrezioni sono uscite dopo mezzanotte, pochi minuti dopo un post su Instagram «galeotto» di Zenga, che aveva inserito lo stemma arancioneroverde fra le «storie» del social media cancellandolo subito dopo, ha dato le conferme che la società non aveva voluto fornire. E la svolta è stata quindi completa. […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Non è stata una decisione facile, ha sperato fino all’ultimo di vedere uno scatto d’orgoglio da parte della sua squadra: Joe Tacopina aveva fermamente creduto nelle qualità di Stefano Vecchi, ma il rischio di ritrovarsi ancora più invischiato nei bassifondi della classifica, ha imposto al presidente l’esonero del tecnico bergamasco, arrivato a metà giugno per sostituite Pippo Inzaghi con un contratto triennale, e l’opzione per la quarta stagione in tasca. «Ho il cuore pesante» spiega Tacopina, «nel prendere questa decisione. Una decisione sofferta, ma non procrastinabile. L’attuale posizione in classifica del Venezia» non credo sia assolutamente imputabile soltanto ed esclusivamente al suo operato». […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) […] «Sono deluso» sono le prime parole di Stefano Vecchi da ex tecnico arancioneroverde «e la classifica parla chiaro. Serviva un po’ più di tempo, i risultati mi sono sfavorevoli, nonostante le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare da inizio stagione, anche se qualcosa si sta sistemando. Sono i rischi del mestiere». Il pareggio interno col Livorno, il successivo sfogo dagli Stati Uniti di Tacopina e l’1-0 rimediato a Perugia, hanno fatto saltare il banco, però ad amareggiare Vecchi sono stati gli ultimi giorni. «Dopo il “Curi”» prosegue «non mi sono sentito difeso e non si è fatto seguito a quanto detto al mio arrivo e sino a poco tempo fa. Che ci potessero essere delle novità, era nell’aria ma da sabato in poi ho avvertito un certa distanza con chi mi stava attorno. Nessuno mi ha avvisato di possibili provvedimenti, non ho avuto comunciazioni ufficiali, non sapevo dell’arrivo del presidente. Ho appreso tutto leggendo i giornali: forse era meglio guardarsi negli occhi e spiegarsi le cose». Giovedì sera Vecchi è andato a letto da tecnico del Venezia, si è svegliato e ha sentito il suono del messaggio al telefonino. «Alle 7.10» racconta «un amico mi ha scritto di essere dispiaciuto dell’esonero, augurandomi di rifarmi da qualche altra parte. Ho iniziato a informarmi, a chiedere in giro e, ripeto, era meglio avvertirmi prima di prendere altri accordi». […]
Ore 11.30 – (La Nuova Venezia) Alla fine è arrivato il ribaltone: via Stefano Vecchi, dal cilindro di Joe Tacopina è spuntato il nome di Walter Zenga. Una scossa dirompente, sulla falsa riga dell’annuncio due anni e mezzo fa di Pippo Inzaghi. Zenga è un “nome”, un personaggio carismatico, che può anche riportare l’entusiasmo nell’ambiente arancioneroverde, demoralizzato e avvilito da una partenza di stagione deficitaria. Da un ex interista a un altro, da Stefano Vecchi – allenatore pluriscudettato della Primavera nerazzurra – a Walter Zenga, contratto biennale (fino al 2020) per l’ex portiere che scende per la prima volta in Serie B ed è reduce dall’esperienza nel massimo campionato con il Crotone. Un arrivo che il Venezia voleva ufficializzare ieri, ma verso mezzanotte di giovedì sul profilo Instagram di Zenga è comparsa una story con il logo del Venezia, che è stata quasi subito rimossa, ma che non è passata inosservata ai nottambuli dei social che l’hanno subito riportata.Non è stata una scelta facile per Tacopina, che aveva creduto di costituire con Stefano Vecchi un binomio indissolubile, invece, come sempre accade, i proposti di inizio estate sono stati travolti dalla mancanza di risultati, ma soprattutto dall’apatia in cui è precipitata la squadra.Walter Zenga è arrivato giovedì sera a Mestre, proveniente da Dubai, si è intrattenuto con il presidente Tacopina, l’amministratore delegato Andrea Rogg e il direttore sportivo Valentino Angeloni, e ha accettato la proposta del numero uno del Venezia, non facendosi alcun problema di categoria, di dover cioè ripartire dalla Serie B. […]
Ore 10.40 – (Il Mattino di Padova) Un po’ per l’oggettiva difficoltà a trovare avversari in zona che non siano impegnati nel loro campionato, un po’ per evitare nuovi infortuni, di cui non ha certo bisogno in questo periodo, fatto sta che il Cittadella si troverà ad affrontare questo pomeriggio l’unica amichevole della sua lunga pausa di campionato, tolte dal conto le partitelle in famiglia con la formazione Primavera. Alle 15 capitan Iori e compagni saranno di scena a Caldogno di fronte alla Calidonense, squadra che la scorsa estate è stata ripescata in Eccellenza e che questa settimana riposa in campionato. L’ingresso al campo comunale costerà 5 euro, mentre sarà gratuito per gli under 16. Gli uomini di Venturato tornano nella cittadina che ha dato i natali a Roberto Baggio a distanza di un mese dall’amichevole disputata contro il Vicenza e vinta per 3-2 in rimonta. Al test seguiranno due giorni di riposo, col Citta che tornerà al Tombolato martedì per preparare la sfida col Brescia di sabato prossimo (i biglietti sono in prevendita da ieri). Ieri la seduta è stata dedicata allo sviluppo di alcune situazioni di gioco. Ancora lavoro differenziato per Camigliano, il cui esame di controllo è rinviato a lunedì. In base all’esito il difensore tornerà o meno ad allenarsi con i compagni, ma c’è ottimismo per il suo recupero, che consentirebbe di dare respiro a Drudi e Frare, unici due centrali “sani” in organico. Per Scaglia e Adorni, infatti, i tempi del rientro sono leggermente più lunghi: dovrebbero essere disponibili ai primi di novembre. […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) «Senz’altro. Se segnano i compagni va bene ugualmente, poi sappiamo di dovere dare anche noi un contributo. Questa esperienza in Francia ci è servita per staccare un po’ la spina dal campionato e per confrontarci, ma la squadra sta attraversando un momento normalissimo: non c’è alcun problema di classifica, stiamo facendo ciò che dobbiamo fare e, anzi, meritavamo qualcosa di più. Siamo sereni per il futuro». Fatto sta che in terra francese anche il socio Joseph Oughourlian, che è proprietario del Lens, ha voluto fare sentire la sua vicinanza ai giocatori. «Ci ha dato il benvenuto nel centro sportivo francese e ci ha dato qualche parola di conforto per continuare il campionato trasmettendoci la sua fiducia, come del resto ha fatto anche il presidente Roberto Bonetto. Sta a noi dimostrare sul campo ciò che sappiamo fare». Alla ripresa tra una settimana i biancoscudati affronteranno la trasferta con il Crotone. «Al momento non ci abbiamo ancora pensato proprio perché abbiamo staccato un po’ la spina, da lunedì cominceremo a preparare al meglio questo impegno». […]
Ore 10.00 – (Gazzettino) I segnali di ripresa dell’attacco, con Alessandro Capello che ha ritrovato la via del gol, e la contrattura al polpaccio destro di Luca Clemenza, che non dovrebbe comunque pregiudicarne la disponibilità alla ripresa del campionato tra una settimana: sono queste le due facce dell’amichevole di giovedì sera a Lens vinta dalla formazione francese per 2-1. Dopo che l’unico attaccante ad essere andato a segno in campionato è Cisco, la sfida in terra francese ha messo sotto i riflettori il ritrovato feeling con la porta di Capello, bomber biancoscudato della passata stagione. Suo il momentaneo pareggio proprio su assist di Cisco, senza dimenticare che poco prima il portiere gli aveva negato un super gol da centrocampo. «Fa sicuramente sempre piacere segnare – esordisce l’interessato – perché il gol porta morale e fiducia. Dispiace per l’autorete nel finale (Ceccaroni, ndr), ma l’importante era disputare un buon allenamento e confrontarci con un’altra realtà. Quanto a me, sto bene fisicamente e sono tranquillo che andrà tutto bene nel prosieguo della stagione». Anche perché, d’accordo che i gol di difensori e centrocampisti vanno sempre bene, ma alla lunga serve più che mai che si sblocchino anche gli attaccanti per raggiungere l’obiettivo della salvezza.
Ore 09.40 – (Il Mattino di Padova) Specialmente negli ultimi minuti occorre essere più concreti, ma siamo una squadra giovane e certi errori fanno crescere». […] Al contrario delle ultime prove, il Padova ha sofferto molto in avvio, quando Bisoli ha provato un 3-5-2 con Clemenza nella posizione inedita di regista davanti alla difesa. «Era da un po’ che mi stava stuzzicando l’idea di vederlo in quel ruolo, per poter avere una gestione migliore del possesso palla nei momenti di difficoltà. Purtroppo Clemenza non era nelle condizioni ottimali, sta pagando il fatto di non aver svolto la preparazione fisica con noi e si è fatto male. Ma quando è entrato Pulzetti ci siamo ripresi, abbiamo alzato il baricentro e siamo stati aggressivi. Dopo un primo tempo timoroso, a causa anche del momento che stiamo attraversando, nella ripresa siamo stati arrembanti e ho rivisto il mio Padova». La nota positiva è anche il recupero di Della Rocca, che ha giocato l’intero secondo tempo e sta man mano superando i problemi fisici che l’hanno tormentato in questa prima parte di stagione. «L’ho visto in crescita, sta bene, va a prendersi la palla e ci aiuta a creare superiorità».
Ore 09.30 – (Il Mattino di Padova) «Io sono convinto che a fine maggio saremo salvi». Parola di mister Bisoli, che non è nuovo a queste esternazioni. Più o meno un anno fa, di questo periodo, aveva cominciato a ripetere un mantra che lo accompagnò per tutta la stagione: «Vedrete che in primavera festeggeremo un traguardo importante». E ha avuto ragione. Ovviamente è quello che si augurano quest’anno anche i tifosi, che sembrano condannati a dover soffrire parecchio, a meno che quella nuvola fantozziana che si sta addensando sul cielo biancoscudato non venga spazzata via rapidamente. «In questo momento ci sta veramente girando tutto storto», conferma Pierpaolo Bisoli, che mastica amaro anche dopo la sconfitta rimediata giovedì sera nell’amichevole in casa del Lens. Mastica amaro perché, finalmente, era riuscito a rivedere il suo Padova, che invece di calare è cresciuto nella ripresa, trovando un pareggio vanificato all’ultimo secondo da uno sfortunato autogol. «È stata una beffa, ma proprio perché ultimamente non ne va dritta una dobbiamo essere ancora più bravi a concedere sempre meno agli avversari e saper leggere meglio alcune situazioni di gioco.