Presidente Roberto Bonetto, come ha visto la squadra a Brescia? «Abbiamo fatto un buon primo tempo, poi siamo crollati e abbiamo subito un passivo pesante. Dico che sicuramente non posso essere contento, ma sapevamo bene che ci sarebbe stata qualche difficoltà, soprattutto all’inizio». Ha intenzione di parlare alla squadra in settimana? «Sicuramente ci sarà la possibilità di stare un po’ a contatto con i ragazzi e di capire cosa sia meglio fare. Devo sottolineare, tuttavia, che il compito di uscire dalle difficoltà spetta allo staff tecnico e all’allenatore. Io posso stare vicino alla squadra, ma non mi vedrete mai sostituirmi a chi occupa un altro ruolo. A ognuno il suo compito». Come vede in generale l’ambiente? «È chiaro che ci sia delusione, nessuno può essere contento di prendere quattro gol e di perdere tre partite consecutivamente fuori casa. Ma non è tutto da buttare, bisogna avere pazienza perché per scelta abbiamo puntato sui giovani e i giovani a volte attraversano questi momenti non certo felici. E vorrei anche aggiungere una cosa..». Dica… «Voglio sottolineare che nessuno di noi ha mai accennato ad altri obiettivi che non fossero la salvezza. In questo momento, nonostante i risultati non entusiasmanti delle ultime settimane, siamo ancora a quota sopravvivenza. Nessuno di noi sta sottovalutando la situazione, ma allo stesso tempo cerchiamo di restare uniti».
[…]Sul mercato è possibile che facciate qualcosa? «La priorità è avere i conti in ordine, ma non siamo completamente usciti di senno. Sappiamo l’importanza di essere tornati in B e vogliamo mantenere la categoria. Per questo interverremo, se sarà necessario, al momento opportuno, a centrocampo e in attacco. Ma non ha senso acquistare svincolati, bisognerebbe aspettarli almeno un mese e mezzo e saremmo già a ridosso di dicembre». A che punto è il discorso stadio? «Tutto procede e con il sindaco e con l’assessore Bonavina abbiamo appuntamento per la fine del mese. Potrebbe slittare tutto di qualche giorno, ma stiamo rispettando perfettamente quello che abbiamo detto. E continuo ad essere ottimista…».
(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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«Qualcosa non sta funzionando, ai ragazzi ho detto di rialzare la testa e gonfiare il petto perché siamo il Padova». Può essere letta come una sorta di terapia d’urto quella messa in atto dal presidente Roberto Bonetto per restituire alla squadra quel morale e quelle certezze che sono state minate da una striscia poco lusinghiera di due punti nelle ultime cinque partite, e culminata con il pesante stop al Rigamonti. «Naturalmente ero molto amareggiato tornando da Brescia. Ho visto un bel primo tempo, come ne ho visti altri con Foggia, Cremonese e Salernitana, partite nelle quali eravamo in vantaggio e non siamo riusciti a tenere il risultato. Ma sappiamo di avere una squadra con molti giovani che hanno bisogno di essere aspettati e di calarsi nella categoria, è principalmente un problema di testa. Sono convinto che mister e ragazzi ne verranno fuori insieme, e la trasferta che ci accingiamo a fare in Francia gioca a nostro favore dato che ci permetterà di svolgere una specie di mini ritiro e di creare un momento di aggregazione tra i ragazzi. Chissà che dopo questa sosta del campionato avvenga l’inverso di quella precedente: la prima ha aperto una striscia negativa, questa magari riapre un ciclo positivo». I pareggi con Cremonese e Pescara sono le uniche note liete dell’ultimo periodo, per un trend all’insegna della frenata se si guarda ai due derby in apertura di campionato che avevano fruttato quattro punti. «Vediamo intanto dove abbiamo frenato, ossia su campi molto caldi anche dal punto di vista ambientale come Salerno e Foggia. Abbiamo affrontato formazioni costruite per vincere il campionato, guardiamo anche alla rosa del Brescia. Sulla carta con determinate squadre e sui loro campi penso che non possiamo competere, dobbiamo guardare alle formazioni con le quali dobbiamo lottare per salvezza. Ci sta perdere con Salernitana, Foggia e Brescia, anche se ci sta un po’ di meno quando sei in vantaggio e non mantieni il risultato. Una di queste tre sfide potevamo capitalizzarla, e con tre punti in più adesso avremmo avuto un’altra classifica».
[…]La trasferta in terra francese sarà anche l’occasione per relazionarsi a quattr’occhi con il socio Joseph Oughourlian sulle questioni biancoscudate. «Abbiamo diversi incontri tra di noi in agenda nei prossimi giorni, affronteremo insieme un po’ di argomenti che preferisco non anticipare. Anche lui è dispiaciuto per la squadra, cercheremo di fare il possibile per uscire da questa situazione. Non strappiamoci i capelli, restiamo compatti società, squadra e tifosi».
[…](Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)