Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Cinque partite, otto reti. Nessuna gara terminata senza mettere almeno un pallone alle spalle del portiere avversario. La media è presto fatta: il Pordenone segna sempre, e spesso non si limita a un solo gol a partita. Anzi, la squadra di Attilio Tesser in campionato sfiora la media di due reti ogni novanta minuti e condivide il primato del miglior attacco del girone B di Serie C con la Triestina. In totale le squadre del Friuli Venezia Giulia che partecipano alla terza serie professionistica hanno realizzato sedici reti. C’è un abisso, dal punto di vista delle realizzazioni, con tutte le altre squadre del girone. E per il Pordenone è una buona notizia. Per lo spettacolo ci sarà tempo, intanto la squadra guidata da Tesser ha trovato la concretezza. Leonardo Candellone ha già segnato più di Gerardi se rapportato alle prestazioni del pordenonese di un anno fa. È il bomber principe ma non è il solo ad aver messo la firma sui punti conquistati sino ad oggi dai neroverdi. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La parola d’ordine quest’anno al De Marchi è sempre stata: profilo basso. Impegno difficile da mantenere ora che il Pordenone guarda tutti dall’alto. Ci prova Mauro Lovisa, che però non può negare l’evidenza dei fatti: «Dicono che ci sono squadre più forti di noi premette – ma intanto siamo là, più in alto di tutti. Quanto durerà? Difficile a dirsi. Io sorride spero a lungo, magari sino al 5 maggio». […] Come dopo il match di Rimini, anche dopo la trasferta a Imola Lovisa non manca però di sottolineare che con un briciolo di determinazione in più i ramarri avrebbero potuto incassare l’intera posta in palio. «Al Neri abbiamo fatto un primo tempo sotto tono giudica – Eppure anche in quei 45′ siamo stati capaci di costruire situazioni pericolose. Magnaghi ne ha mancata una d’oro. Ho fatto l’attaccante anch’io e so che la tensione cresce se non riesci a sbloccarti, ma Simone deve stare tranquillo. Noi abbiamo fiducia in lui e il gol prima o poi arriverà. Certo, se fossimo passati già nel primo tempo la partita avrebbe preso tutta un’altra piega. Le cose comunque sono andate decisamente meglio nella ripresa, soprattutto dopo l’ingresso in campo di Berrettoni. Emanuele, con la sua classe e la sua esperienza, è uomo fondamentale per la squadra. E lo sono Lovisa ricorda le altre assenze pesanti anche Misuraca e Germinale, senza nulla togliere a chi li ha sostituiti efficacemente. Certo, avere più cambi di valore in panchina ha il suo peso nell’economia delle partite». Bene le prime cinque giornate, ma domenica (18.30) al Bottecchia arriverà il Vicenza e sarà il primo scontro diretto fra pretendenti al salto di categoria. Non solo: fra i berici ci sarà Rachid Arma che non si è lasciato proprio benissimo con il Pordenone e che nelle due precedenti occasioni da ex (allora con la maglia della Triestina) ha già lasciato il segno. «Non ho nulla contro Arma ci tiene a precisare Lovisa La sua esperienza a Pordenone non mi ha entusiasmato, ma poi lui si è comportato bene. É un avversario come tanti altri e con il Vicenza di Stefano Rosso aggiunge i rapporti sono ottimi». […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone rinuncia a Luca Bruno. Il difensore classe 1996, svincolatosi dal Crotone, in prova coi ramarri la scorsa settimana, aveva convinto il tecnico Attilio Tesser, tanto da farlo sbilanciare nel corso della conferenza stampa che precedeva il match con l’Imolese («E’ un elemento interessante» aveva detto). La società ha però preferito non ingaggiare il giocatore e si è diretta sulle tracce di un altro elemento. In cima alla lista dei desideri di Matteo Lovisa, dirigente che si occupa del mercato, si trova Atila Varga, terzino classe 1996, slovacco e nazionale under 21, la scorsa stagione in forza all’Arezzo in serie C. Sinora è rimasto senza squadra in quanto aspettava una chiamata da un club cadetto: una speranza rimasta tale e così il 22enne si è trovato costretto a valutare nuovamente la Lega Pro. Varga è ancora un giocatore di proprietà della Sampdoria e si trasferirebbe a Pordenone in prestito. Elemento duttile, in grado di essere impiegato anche al centro della terza linea, interessa molto alla proprietà e non è escluso che si possa verificare qualcosa di concreto tra le parti già nei prossimi giorni. […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Sale la febbre per la sfida di domenica tra Pordenone e Vicenza. A ieri sono stati venduti circa duecento biglietti, la metà solo nel settore ospiti. Le previsioni parlano di circa cinquecento supporter provenienti dal capoluogo veneto per un totale di almeno duemila spettatori. Numeri che esprimono l’importante della gara, big-match del sesto turno. […] Ancora out Germinale (dovrebbe riprendere domani) e Misuraca (sarebbe stato un ex), da valutare Barison, out a Imola (influenza). […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone, in questo avvio di stagione, ha dimostrato di essere una delle squadre da battere. Lo testimonia il primato in solitaria, senza aver mai perso un match. Ma a cosa è in grado di ambire la formazione di Tesser? La risposta può arrivare nella parte centrale e finale di ottobre. I neroverdi disputano tre delle quattro gare in programma in casa, dove hanno ottenuto due successi in altrettante uscite (Fano e Virtus Vecomp). Test di maturità nel prossimo turno, quando al Bottecchia arriverà il Vicenza per il primo big-match della stagione: l’avversario arriva da due affermazioni di fila (con Feralpi e Vis Pesaro) e vuole superare i ramarri, che hanno due punti in più.Alle 18.30 di domenica tutti i fari del girone B saranno puntati sull’incontro di via Stadio. Sono imperdibili i 90′ tra le formazioni di Tesser e Colella, e non solo per le ambizioni del “vecchio” Lanerossi che, grazie al nuovo patron Renzo Rosso, punta a salire molto in alto. Il Pordenone arriva alla gara da capolista e vuole capire di che pasta è realmente fatto. Sinora, per quanto il campionato sia equilibrato, il calendario gli ha sorriso: ha affrontato Fano, Albinoleffe, Virtus Vecomp, Rimini e Imolese, raccogliendo undici punti. Le partite non sono state semplici ma gli ultimi avversari rimangono sempre delle neopromosse, per quanto siano partite bene.Se Stefani e compagni dovessero superare una squadra in salute e forte come il Vicenza lancerebbero un grande segnale al campionato: il Pordenone non è in grado di vincere solo con le “piccole”. […]
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Un pubblico così ci esalta — spiega il centrocampista Stefano Salvi — mi ricorda quello di quando giocavo a Lecce e una cornice del genere non può che essere motivo di orgoglio e di responsabilità per quello che facciamo in campo». Prestazioni che finora sono state sempre molto grintose e determinate, secondo le caratteristiche del mediano romano: «In campo cerco di recuperare più palloni possibile perché le mie caratteristiche sono quelle di esaltare la fase di interdizione ma non disdegno di giocare a pallone. Con un centrocampo con De Falco e Nicolò Bianchi mi trovo bene e anche con Andrea (De Falco ndr) l’intesa cresce partita dopo partita». Contro la Vis Pesaro l’inizio è stato difficile, ma anche sotto di un gol i biancorossi non hanno mai smesso di sviluppare il loro calcio: «Prendere gol dopo pochi minuti un po’ ti colpisce a livello mentale, ma ti concede tanto tempo per recuperare — sottolinea Salvi — in campo non abbiamo mai perso lucidità perché eravamo convinti di poterla raddrizzare. Siamo partiti un po’ timidi nei primi dieci minuti ma poi abbiamo chiuso i nostri avversari nella loro metà campo e abbiamo trovato pareggio e vantaggio. Nella ripresa potevamo e dovevamo chiuderla. Ci saremmo risparmiati un po’ di sofferenza finale quando poteva scapparci il pareggio che sarebbe stata una beffa». Domenica a Pordenone la squadra di Colella è attesa da un altro test importante, ma la condizione atletica del gruppo è ottimale e il morale è alto: «Noi ragioniamo di partita in partita, era importante dare continuità alla vittoria ottenuta a Salò, e adesso ci concentriamo sul Pordenone. Loro sono primi ma noi siamo subito lì dietro e siamo consapevoli che se giochiamo come sappiamo sarà dura anche per loro».
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un colpo di spugna al nuovo corso, avviato in estate affidando a Vecchi il fardello del post-Inzaghi, o insistere sperando che davvero il Venezia attuale possa risalire la china? Sta sfogliando la margherita Joe Tacopina, chiamato a sciogliere questo pesante e pressante dubbio prendendo una decisione fondamentale per il team arancioneroverde. Quella di confermare o esonerare Stefano Vecchi, alla luce del preoccupante penultimo posto in Serie B con appena 4 punti in sei partite, è però una sentenza che il presidente lagunare vuole prendere non prima di aver guardato tutti negli occhi, tecnico, giocatori e dirigenti. Un confronto che inizierà nelle prossime 48 ore, avendo anticipato di una settimana il suo rientro a Mestre proprio per vederci chiaro e affrontare la situazione in prima persona, sfruttando al meglio la sosta del campionato che ripartirà domenica 21 ottobre con Venezia-Verona al Penzo (ore 15). Tacopina, in contatto costante con l’amministratore delegato Andrea Rogg dopo la sconfitta di sabato a Perugia, non ha esitato ad annullare tutti gli impegni fissati in agenda, compresa la prevista partecipazione ad una convention legale a Miami. Mercoledì il numero uno lagunare partirà da New York e giovedì sarà operativo in sede per toccare con mano il polso della situazione e rendersi conto se davvero Domizzi e compagni siano emotivamente ancora con mister Vecchi. […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Ancora nessuna decisione sul futuro di Stefano Vecchi, ma sono sempre di più gli indizi che inducono a pensare che il cambio di allenatore a Venezia sia imminente. Primo fra tutti, quello legato al ritorno in Italia di Joe Tacopina, con il presidente che ha anticipato il volo aereo dagli Stati Uniti a domani, cancellando tutti gli appuntamenti in agenda. Ieri dal quartier generale americano filtrava soltanto un laconico «non abbiamo ancora deciso nulla», mentre i collaboratori del presidente si sono impegnati in una serie di riunioni che, evidentemente, hanno inteso fare il punto della situazione. Si sa con certezza che sono stati sondati alcuni allenatori, ma vige il più stretto riserbo su quali siano stati contattati. Uno di questi potrebbe essere Alessandro Calori, già avvistato al Penzo in occasione di Venezia-Livorno, mentre Walter Alfredo Novellino, presente al Curi per Perugia-Venezia assieme a Stefano Sottili e Alfredo Aglietti, ha smentito qualsiasi contatto, così come Serse Cosmi. E se questi tecnici hanno negato di essere stati chiamati, altri allenatori presenti sulla piazza e che potrebbero essere graditi sono Domenico Di Carlo e Roberto Breda. Ma per ora nessuno parla e anche il direttore sportivo Valentino Angeloni chiude subito ogni discorso limitandosi a un laconico «stiamo facendo valutazioni e oggi (ieri per chi legge, ndr ) non succederà nulla». La certezza è che la squadra non si allenerà fino a domani e che al momento lo stesso Tacopina è molto combattuto sul da farsi. Apprezza Vecchi come uomo e come professionista, ma è anche molto preoccupato dalla piega che stanno prendendo gli eventi. […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Non poteva stare lontano, gestendo da New York la delicata situazione che si è venuta a creare in laguna. Joe Tacopina ha finora preferito tacere, confrontandosi al telefono soprattutto con l’amministratore delegato Andrea Rogg, però a due giorni dall’ennesima sconfitta con il Perugia, il presidente ha rotto gli indugi e ha deciso di gestire in prima persona la crisi più acuta vissuta da quando è iniziata la sua avventura al Venezia. Tacopina aveva programmato il rientro in Italia martedì prossimo, anche in vista del consiglio comunale che deve esprimersi sul progetto del nuovo stadio, invece anticipa i tempi per correre al capezzale di un “malato grave”, ma che si può ancora guarire. Tacopina ha annullato la maggior parte degli appuntamenti programmati, tra cui un convegno legale a Miami, domani si imbarcherà sul volo per l’Italia e giovedì atterrerà a Tessera. Un anticipo che può far ipotizzare un avvicendamento di allenatore, visto che la posizione di Stefano Vecchi non è più solida e l’esonero è una delle ipotesi possibili e plausibili dopo che il Venezia ha conquistato solo 4 punti in 6 partite ed è in serie negativa da cinque gare. Un ritorno prima del previsto che potrebbe però ipotizzare un confronto diretto con allenatore e giocatori, sondando il terreno con i “senatori” arancioneroverdi, ma anche un faccia a faccia con l’amministratore delegato Andrea Rogg e il direttore sportivo Valentino Angeloni. C’è da capire i motivi della metamorfosi (in negativo) di tanti giocatori che nella passata stagione spinsero il Venezia alla semifinale promozione con il Palermo, verificare direttamente sul campo se il cambio di allenatore è la soluzione migliore, tenendo anche conto della sosta del campionato di Serie B, oppure se valga la pena continuare con Vecchi, che, particolare non da poco, è legato al Venezia da un contratto di tre anni con opzione per la quarta stagione. […]
Ore 12.00 – (Gazzettino) Una striscia di imbattibilità che dal precampionato non si è ancora interrotta, eccezion fatta per l’eliminazione dalla Coppa Italia, arrivata però solo ai rigori. Un derby riacciuffato all’ultimo secondo e un pirotecnico 4-3 esterno, sul campo di una storica avversaria, nelle ultime due partite di campionato. E per finire, il secondo migliore attacco del torneo. Signore e signori, ecco a voi il momento magico dell’Este, capolista alla pari con l’Adriese dopo i primi quattro turni. Primato effimero, si dirà, ma comunque significativo, visto quanto sta mettendo in mostra il gruppo di Zanini, soprattutto in attacco. Un reparto offensivo non nutritissimo numericamente, ma che mai come quest’anno pare ben assortito. L’eroe del derby, con la zampata a tempo scaduto che ha sancito il pareggio, si chiama Massimiliano Giusti, autore anche di una doppietta a Belluno. Ce lo ricordavamo ai tempi della Thermal Abano, per il doppio salto in avanti verso il Vicenza, dove ha invece passato un momento buio ma ha anche conosciuto il suo attuale tecnico, che l’ha voluto fortemente in questa avventura padovana. «Zanini sapeva che venivo da un lungo periodo di inattività e ancora adesso non sono al massimo della forma ma sono serenissimo e mi sono anche sbloccato», conferma la punta. «Siamo contenti per i risultati, perché nessuno si aspettava una partenza così lanciata, ma soprattutto perché ci stiamo comportando da squadra. Anche i giovani si stanno impegnando tanto, prova ne sia che escono dal campo stremati. Merito anche dell’allenatore che tiene tutti sulla corda, spronandoci a dare il massimo». L’attacco è il reparto che si sta mettendo maggiormente in evidenza. «La concorrenza fa bene, visto che chi sta in panchina magari la domenica dopo gioca e segna sorride Giusti Siamo sicuramente ben assortiti e Zanini ha l’imbarazzo della scelta, ma certo avere alle spalle uno come De Giorgio, che gioca in questa categoria per caso, facilita il compito». Un obiettivo personale e un auspicio, quindi: «Ho scelto Este perché sapevo che era il posto giusto per rilanciarsi e voglio contribuire a disputare una bella stagione. Domenica chi segna? Tutti e quattro, facciamo un gol a testa», se la ride.
Ore 11.40 – (Gazzettino) «È stata la classica giornata storta, ma di sicuro potevamo e dovevamo fare meglio». Il direttore generale Attilio Gementi cataloga così la prima battuta d’arresto del Campodarsego, che ha destato stupore considerato che è venuta per mano del Chions, matricola friulana. Tanto più che i biancorossi erano reduci da due vittorie e un pareggio, con aggancio subìto dall’Este in pieno recupero. «Effettivamente è stata una sconfitta inaspettata considerati i valori in campo. Con tutto il rispetto per il Chions, i nostri sono totalmente diversi. A fine gara abbiamo fatto i complimenti ai friulani, ma concedere tante ripartenze e occasioni agli avversari dimostra che da parte nostra è venuto meno qualcosa sul piano dell’equilibrio. L’impegno dei ragazzi c’è stato, e questo è un aspetto fondamentale, però abbiamo pagato un pizzico di disattenzione e di leggerezza». Quando parla di equilibrio fa riferimento anche all’aspetto tattico? «Il nostro allenatore attua il 4-3-3, e può essere un modulo corretto se gli esterni tornano a coprire in fase di non possesso. Invece spesso e volentieri ci troviamo con quattro giocatori che restano sopra la linea della palla, e questo è un atteggiamento che non ti puoi permettere nel calcio moderno. Non puoi lasciare solo Zane a protezione dei quattro difensori, perché è chiaro che in questo modo la squadra va in difficoltà. Dobbiamo rivedere il nostro atteggiamento in quelle situazioni, serve un maggiore sacrificio degli attaccanti e dobbiamo lavorare su questo aspetto. Il mister sa i correttivi che devono essere apportati e lo farà: la squadra ha tutte le potenzialità per migliorare sotto questo punto di vista». […]
Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Filippo Scaglia sta aumentando gradualmente i carichi di lavoro e dovrebbe essere pronto per fine mese, mentre chi sarà a disposizione di Roberto Venturato è Andrea Bussaglia, centrocampista prelevato dal Santarcangelo che sinora non è mai sceso in campo e che ha superato la pubalgia: «Si tratta di una patologia complicata — ammette — nemmeno io mi ero reso conto di quanto fosse insidioso fare i conti con questo tipo di problema. Per evitare ricadute ho lavorato con calma in accordo con lo staff medico seguendo una tabella di lavoro personalizzato e, approfittando del fatto che siamo a inizio stagione. So che in molti non hanno gradito la pausa di campionato, ma se devo guardare solo a me stesso, posso dire di essere contento che sia arrivata proprio ora. Chiaramente dovrò recuperare in fretta la condizione e non ho i 90 minuti sulle gambe, ma spero di poter dare una mano. Dal punto di vista tattico calarsi in questa realtà è meno difficile rispetto ad altre squadra, proprio perché qui i miei compagni giocano insieme da anni ed è più semplice inserirsi in un meccanismo già rodato». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) I pareggi con Cremonese e Pescara sono le uniche note liete dell’ultimo periodo, per un trend all’insegna della frenata se si guarda ai due derby in apertura di campionato che avevano fruttato quattro punti. «Vediamo intanto dove abbiamo frenato, ossia su campi molto caldi anche dal punto di vista ambientale come Salerno e Foggia. Abbiamo affrontato formazioni costruite per vincere il campionato, guardiamo anche alla rosa del Brescia. Sulla carta con determinate squadre e sui loro campi penso che non possiamo competere, dobbiamo guardare alle formazioni con le quali dobbiamo lottare per salvezza. Ci sta perdere con Salernitana, Foggia e Brescia, anche se ci sta un po’ di meno quando sei in vantaggio e non mantieni il risultato. Una di queste tre sfide potevamo capitalizzarla, e con tre punti in più adesso avremmo avuto un’altra classifica». […] La trasferta in terra francese sarà anche l’occasione per relazionarsi a quattr’occhi con il socio Joseph Oughourlian sulle questioni biancoscudate. «Abbiamo diversi incontri tra di noi in agenda nei prossimi giorni, affronteremo insieme un po’ di argomenti che preferisco non anticipare. Anche lui è dispiaciuto per la squadra, cercheremo di fare il possibile per uscire da questa situazione. Non strappiamoci i capelli, restiamo compatti società, squadra e tifosi». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Qualcosa non sta funzionando, ai ragazzi ho detto di rialzare la testa e gonfiare il petto perché siamo il Padova». Può essere letta come una sorta di terapia d’urto quella messa in atto dal presidente Roberto Bonetto per restituire alla squadra quel morale e quelle certezze che sono state minate da una striscia poco lusinghiera di due punti nelle ultime cinque partite, e culminata con il pesante stop al Rigamonti. «Naturalmente ero molto amareggiato tornando da Brescia. Ho visto un bel primo tempo, come ne ho visti altri con Foggia, Cremonese e Salernitana, partite nelle quali eravamo in vantaggio e non siamo riusciti a tenere il risultato. Ma sappiamo di avere una squadra con molti giovani che hanno bisogno di essere aspettati e di calarsi nella categoria, è principalmente un problema di testa. Sono convinto che mister e ragazzi ne verranno fuori insieme, e la trasferta che ci accingiamo a fare in Francia gioca a nostro favore dato che ci permetterà di svolgere una specie di mini ritiro e di creare un momento di aggregazione tra i ragazzi. Chissà che dopo questa sosta del campionato avvenga l’inverso di quella precedente: la prima ha aperto una striscia negativa, questa magari riapre un ciclo positivo».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Scatterà domani mattina la tre giorni in terra francese dei biancoscudati che giovedì alle 20 affronteranno il Lens di proprietà di Joseph Oughourlian, che detiene come noto anche il quaranta per cento delle quote del club biancoscudato. Dirigenti, staff tecnico e giocatori partiranno dall’aeroporto di Venezia con destinazione Parigi, dove ad attenderli ci sarà il pullman messo a disposizione dalla società francese che li porterà a destinazione, ossia nel centro sportivo Lens Academy. Che sarà il quartiere generale per quanto riguarda il soggiorno e gli allenamenti, con prima sgambata prevista già domani pomeriggio. Pulzetti e compagni effettueranno una sessione di lavoro anche giovedì mattina, mentre in serata è in programma nel rinnovato stadio Bollaert-Delelis (capienza 38 mila spettatori) l’amichevole con i giallorossi che sono attualmente secondi nel campionato di serie B d’Oltralpe. Venerdì invece è fissato il rientro a Padova, e Bisoli deciderà se effettuare un allenamento anche sabato al ritorno a casa. […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Se da un lato è riuscito a coinvolgere un numero maggiore di giocatori, dall’altro la squadra sembra non abbia ancora trovato la propria fisionomia in campo. «Può essere, ma non mi focalizzerei su questo», continua Zamuner, «il problema principale sta nell’atteggiamento. Puoi giocare con qualsiasi sistema, ma l’importante è il modo in cui approcci le partite. Abbiamo visto che, quando siamo aggressivi, riusciamo a mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Al contrario, se ci rintaniamo, prima o poi il gol lo subiamo ed è una strategia che non paga». […] «Contro Venezia e Verona avevamo subito veramente poco. In Serie B se concedi qualcosa gli attaccanti ti puniscono. Ed è una questione mentale, come dimostra la fragilità su calcio da fermo. Bisogna continuare a essere aggressivi e propositivi anche nella ripresa, perché se ci chiudiamo, prendiamo gol».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] «L’approccio e l’atteggiamento avuti nella ripresa al “Rigamonti” non vanno bene», l’analisi del direttore generale Giorgio Zamuner, «dobbiamo ritrovare lo spirito garibaldino e la spregiudicatezza mostrati nelle prime due partite. La sosta adesso casca a pennello, e anche il viaggio a Lens. Stare insieme per tre giorni ci servirà per confrontarci, parlare e cementare ancora di più il gruppo». E magari per fare un piccolo richiamo della preparazione fisica, che non è sembrata delle migliori. «Non siamo ancora brillantissimi, dobbiamo trovare la forma migliore. Ma sicuramente quello che più conta è ritrovare i punti dopo la sosta, per la classifica e il morale». Dopo un inizio di stagione nel segno della difesa a tre e dei due trequartisti, mister Bisoli ha provato tante altre soluzioni, variando sempre modulo nelle ultime quattro uscite.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) È arrivata anche la seconda pausa del campionato, con la sosta per lasciar spazio alle Nazionali che terrà ferma la Serie B il prossimo weekend. Per questo mister Bisoli ha lasciato alla squadra due giorni di riposo e il gruppo si radunerà soltanto domani, quando partirà per la Francia. Giovedì sera, infatti, è in programma un’insolita amichevole internazionale contro il Lens, alle 20, allo stadio Boaller-Deleis. Il Lens (capolista della seconda serie francese) è presieduto da Joseph Oughourlian, l’imprenditore franco-armeno che detiene anche il 40% del pacchetto azionario biancoscudato. Il Padova farà ritorno in Italia solo venerdì, mentre per la trasferta transalpina non ci sarà Federico Bonazzoli. L’attaccante si è già aggregato all’Under 21 e sarà a disposizione del ct Di Biagio per le amichevoli contro Belgio e Tunisia.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È stato presentato ieri “Bar biancoscudato”, il progetto ideato dal Padova, in collaborazione con i gruppi della tifoseria organizzata e con l’Appe, per promuovere l’aggregazione nel mondo del tifo. Qualsiasi bar di Padova e provincia può aderire a questa iniziativa che si propone di offrire ai tifosi un punto di ritrovo per condividere la passione e trasmetterla a quante più persone possibili.I locali che aderiranno, gratuitamente, all’iniziativa, riceveranno in dote un kit composto, tra le altre cose, da bandiera, magazine e poster di ogni gara casalinga. Ma sono due gli aspetti più significativi. In questi locali saranno trasmesse tutte le partite del Padova, in modo tale che chi non seguirà la squadra in trasferta potrà ritrovarsi a tifare assieme ad altri appassionati. […] L’obiettivo del Padova è quello di arrivare a quota 50 locali “ufficiali” e per adesso hanno già aderito 15 bar: Qui e Ora di Villatora, il Cheers Pub di Tombolo, gelateria Ciokkolate di Padova, il Bar Mondial di Campodarsego, il Francy’s Bar di Campodarsego, l’Osteria Poncia di Santa Maria di Non, lo Shanti Lounge Bar di Curtarolo, l’Enjoy Cafè di Pieve di Curtarolo, il Siraku bar di Monselice, il Travertino Cafè di Taggì di Sotto, il Bartolomeo di Mestrino, il Bar La Mandragola di Rubano, il bar l’Asinella di Chiesanuova, il Cafè Room di Montà, il Caffè Venezia di via Piovese, il Bar Caffetteria Koló di Ponte San Nicolò. A Padova centro, invece, hanno risposto presente il Bamboo Cafè di via Carini, la Proseccheria di via Santa Lucia.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Presidente Roberto Bonetto, come ha visto la squadra a Brescia? «Abbiamo fatto un buon primo tempo, poi siamo crollati e abbiamo subito un passivo pesante. Dico che sicuramente non posso essere contento, ma sapevamo bene che ci sarebbe stata qualche difficoltà, soprattutto all’inizio». Ha intenzione di parlare alla squadra in settimana? «Sicuramente ci sarà la possibilità di stare un po’ a contatto con i ragazzi e di capire cosa sia meglio fare. Devo sottolineare, tuttavia, che il compito di uscire dalle difficoltà spetta allo staff tecnico e all’allenatore. Io posso stare vicino alla squadra, ma non mi vedrete mai sostituirmi a chi occupa un altro ruolo. A ognuno il suo compito». Come vede in generale l’ambiente? «È chiaro che ci sia delusione, nessuno può essere contento di prendere quattro gol e di perdere tre partite consecutivamente fuori casa. Ma non è tutto da buttare, bisogna avere pazienza perché per scelta abbiamo puntato sui giovani e i giovani a volte attraversano questi momenti non certo felici. E vorrei anche aggiungere una cosa..». Dica… «Voglio sottolineare che nessuno di noi ha mai accennato ad altri obiettivi che non fossero la salvezza. In questo momento, nonostante i risultati non entusiasmanti delle ultime settimane, siamo ancora a quota sopravvivenza. Nessuno di noi sta sottovalutando la situazione, ma allo stesso tempo cerchiamo di restare uniti». […] Sul mercato è possibile che facciate qualcosa? «La priorità è avere i conti in ordine, ma non siamo completamente usciti di senno. Sappiamo l’importanza di essere tornati in B e vogliamo mantenere la categoria. Per questo interverremo, se sarà necessario, al momento opportuno, a centrocampo e in attacco. Ma non ha senso acquistare svincolati, bisognerebbe aspettarli almeno un mese e mezzo e saremmo già a ridosso di dicembre». A che punto è il discorso stadio? «Tutto procede e con il sindaco e con l’assessore Bonavina abbiamo appuntamento per la fine del mese. Potrebbe slittare tutto di qualche giorno, ma stiamo rispettando perfettamente quello che abbiamo detto. E continuo ad essere ottimista…».