Padova-Pescara, ecco perché si gioca oggi alle ore 17.30. E sui teloni…

Proteste su proteste. Il rinvio della sfida tra Padova e Pescara alle ore 17.30 di oggi ha scontentato molti tifosi Biancoscudati, che hanno affidato ai social network tutta la loro rabbia sia per quanto accaduto ieri che per la decisione relativa all’orario scelto per il recupero. Tutto, però, ha una spiegazione. E noi proviamo a darvele, con ordine.

TELONI. Alla prima immagine – da noi postata sulla nostra pagina Facebook circa un’ora e mezza prima dell’inizio della partita – relativa alle condizioni del campo da gioco il commento più gettonato è stato “E i teloni?”. Ebbene, il regolamento ufficiale prevede che i teloni, se utilizzati, debbano essere tolti tre ore prima del fischio d’inizio della partita. Per molteplici motivi: trattandosi di un’operazione laboriosa (i teloni sono grandi e pesanti) ci vuole del tempo per arrotolarli a dovere. Inoltre – particolare che forse non tutti conoscono – il campo da gioco viene ulteriormente tagliato e rifinito prima dell’arrivo delle squadre allo stadio, ovvero circa un’ora e mezza prima.

PIOGGIA. Altro commento gettonatissimo? “Fortuna che avevano rifatto il campo”. Tradotto: essendo nuovo avrebbe dovuto drenare meglio. In realtà il vero problema è dato dalla grande quantità d’acqua caduta in poche ore sopra lo stadio “Euganeo”: la zona tra Padova e Rovigo è stata la più colpita di tutta la Regione dal continuo e potente acquazzone.

ORARIO. E ora si arriva al quesito forse più atteso: perché giocare proprio alle 17.30? Chiariamo innanzitutto una cosa: per arrivare a una decisione ufficiale ci è voluto un bel po’ di tempo dopo l’ufficialità del rinvio soprattutto per il problema-sicurezza viste le ovvie difficoltà logistiche relative al trovare ben 120 steward disponibili da un giorno all’altro. Inoltre il Padova voleva rinviarla a data da destinarsi anche per non arrecare un danno ai tifosi Biancoscudati, ma il Pescara ha voluto recuperarla subito a tutti i costi: si è giunti quindi a un accordo “intermedio” tra le due società, con orario avallato dalla Lega e che salvaguarda anche le partite di Champions League in cui sono impegnate le squadre italiane.