Il Padova dura metà gara, gioca un calcio anche piacevole, ma non fa i conti con se stesso e i suoi limiti. Di inesperienza, di distribuzione dello sforzo lungo i 90′ e di lettura non sempre positiva della partita. Prova ne è che, avanti di un gol com’era successo con la Cremonese, i biancoscudati non tengono il vantaggio e alla distanza pareggiano o perdono. Come ieri sera a Foggia, dove sono stati capaci di resuscitare una squadra che aveva incassato 3 sconfitte di fila e che ora vede la sua penalizzazione ridotta a – 2. Due ko su due in trasferta, dopo il positivo pareggio nel derby di Verona, accendono un campanello d’allarme. Bisoli, in ossequio al turnover, dopo aver trasformato Cappelletti da difensore in centrocampista, rovescia come un calzino il pacchetto di centrocampo, lanciando in un sol colpo Mazzocco, al debutto fra i cadetti, e Belingheri, con il ritorno di Contessa a sinistra. […] La fortuna sotto forma di palo (punizione di Kragl che coglie il legno alla sinistra del portiere dopo 5′) e le parate di Merelli (19′, respinta d’istinto su deviazione al volo di Kragl e su colpo di testa dello stesso tedesco, 24′) fanno pendere l’ago della bilancia dalla parte del Padova. E il gol ne è la riprova: discesa magistrale di Contessa a sinistra e lungo cross a scavalcare Bizzarri per il perfetto colpo di testa del centrocampista bellunese, che meglio di così non potrebbe festeggiare il “battesimo” nella categoria (8′).
[…]Nella ripresa il Padova arretra troppo – era già successo contro Salernitana e Cremonese – e subisce la pressione dei pugliesi, che dopo essersi visti annullare il secondo gol per fuorigioco (il primo era stato fischiato contro Mazzeo, questa volta Camporese) trovano il pareggio grazie ad una “papera” di Merelli, che si fa sorprendere sul primo palo da una punizione forte e rasoterra di Kragl da fuori area (17′). Il calo fisico del Padova dà forza al Foggia, che alla fine pesca il jolly vincente con una “sassata” da lontano del neo-entrato Cicerelli, una rasoiata imprendibile per Merelli (40′). Il Sud è proprio amaro per Bisoli, e ci sono parecchie cose da rivedere.
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Edel. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)