Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Agostino Garofalo, cosa succede al Venezia? «Abbiamo iniziato la stagione col freno a mano tirato dopo la vittoria con lo Spezia. Purtroppo ci sono queste tre sconfitte da metabolizzare che fanno male e che ci fanno pensare. Ma dobbiamo lavorare sodo, rimboccarci le maniche per dare qualcosa in più, ognuno per quanto gli compete e per cominciare a muovere la classifica». Si aspettava questo inizio in salita? «Non mi aspettavo tre sconfitte consecutive arrivate in questo modo. Dobbiamo azzannare l’avversario in 90 minuti, magari saranno le solite frasi fatte, ma è davvero questa la chiave, avere la bava alla bocca e buttarsi su ogni pallone tenendo sempre altissima la concentrazione». La società ha ribadito fiducia assoluta nell’allenatore. Lei è uno dei punti di riferimento dello spogliatoio: che ne pensa? «Il mister è bravo, ve lo posso assicurare. Gli sono stati fatti tre anni di contratto perché ha fatto grandi cose con le giovanili dell’Inter, per fortuna il calcio dà sempre la possibilità di rifarsi e da sabato contro il Livorno dovremo cambiare rotta». […] Obiettivi stagionali sul taccuino. Playoff o, a questo punto, si pensa a una semplice salvezza? «La Serie B la conosco bene. C’è stato un anno a Modena in cui eravamo penultimi in classifica e poi siamo arrivati in semifinale playoff. Per adesso non parliamo di obiettivi, di playoff o altro. Ragioniamo partita dopo partita, invertiamo la rotta subito e poi valuteremo più avanti dove possiamo arrivare». Sabato c’è Venezia-Livorno e in mezzo per voi un turno di riposo… «È diventata già una partita importante, non dobbiamo sbagliarla. Avremo qualche giorno in più e maggiori energie per prepararla. Adesso tocca a noi dimostrare quello che valiamo».
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Ripresa con doppio allenamento per il Venezia, rimasto alla finestra nel turno infrasettimanale del campionato di Serie B. Andrea Schiavone ha ripreso ad allenarsi a pieno regime e torna a disposizione di Vecchi per il Livorno. Assente ieri Marcello Falzerano, in permesso per un lutto familiare. Da verificare nel corso della settimana gli eventuali progressi di Fabiano e di St Clair, mentre continua ancora a lavorare a parte Gianluca Litteri, Pinato potrebbe ritornare a disposizione per la prossima trasferta a Perugia dopo la distorsione alla caviglia con il Benevento. […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Millesettecentoquarantotto: questo è il dato finale della campagna abbonamenti con lo slogan “La forza dell’Unione” del Venezia Fc, aperta venerdì 27 luglio e chiusa giovedì 13 settembre, alla vigilia della partita contro il Benevento. Il prolungamento di due settimane ha portato solo 444 abbonati in più, visto prima della gara con lo Spezia il dato si era fermato a quota 1304. Un segno negativo, quindi, confrontando il dato con la passata stagione, che aveva fatto registrare 1930 abbonamenti al ritorno in Serie B, un altro trend positivo, seppur con numeri non eclatanti, dopo le 786 tessere della stagione in Serie D e le 1.108 di quella in Lega Pro.Sono quindi 182 abbonamenti in meno, rispetto a un anno fa. Nessuno si aspettava un boom di abbonamenti, nonostante l’ottimo campionato culminato con la semifinale playoff con il Palermo, ma di sicuro tutti avrebbero scommesso di superare almeno quota duemila. Niente da fare, il dato finale è negativo e questo non è stato determinato dalla partenza verso Bologna di Pippo Inzaghi, che aveva catalizzato nell’ultimo biennio l’attenzione dei tifosi del Venezia. E non è servita da spinta nemmeno la possibilità, adottata quest’anno dalla società, di poter rinnovare l’abbonamento anche a distanza: al telefono, utilizzando la carta di credito, e attraverso internet.Venezia americano. Se si analizzano i settori del Penzo, confrontando le ultime due campagne abbonamenti, si registra un timido passo in avanti nei distinti (da 737 a 766, +29) e nella tribuna laterale nord (da 112 a 119, +7), mentre sono in diminuzione gli abbonamenti in curva sud (da 689 a 506, -182), in tribuna laterale sud (dal 267 a 248, -19) e in tribuna centrale (da 125 a 108, -17). […]
Ore 12.40 – (Gazzettino) Dai tre successi di fila alle due sconfitte consecutive. Il Cittadella non conosce mezze misure e nel turno infrasettimanale cade in casa al cospetto del Benevento, che aveva sempre perso contro i granata nei due precedenti confronti in serie B. Il Cittadella non è riuscito nemmeno questa volta a vincere quattro gare di fila al Tombolato, nella sua storia tra i cadetti si è sempre fermato a tre in campionato. Ieri sera in tribuna c’era Claudio Foscarini per rivedere la squadra che ha allenato per dieci anni di fila: nemmeno la presenza del tecnico, attualmente disoccupato, ha portato fortuna ai colori granata che a causa dei tanti infortuni non hanno potuto confrontarsi ad armi pari contro quella che proprio Venturato alla vigilia dell’incontro ha definito la squadra più forte della categoria. L’allenatore, con le tre partite in otto giorni, ieri sera ha cambiato faccia alla squadra rispetto alla trasferta di La Spezia: la difesa ha gli uomini contati, c’è il debutto in campionato di Frare (al posto di Adorni alle prese con una micro frattura al metatarso del piede sinistro) e Rizzo per Benedetti. Siega agisce sulla trequarti, dietro all’inedito duo Strizzolo-Malcore. Sono dunque cinque i debuttanti dal primo minuto. Anche Bucchi ha lasciato a riposo diversi giocatori importanti come Letizia, Bandinelli e Improta, tutti in panchina. […] Venturato ha cercato vitalità con gli inserimenti di Branca e Settembrini, specie quest’ultimo è entrato spesso nel vivo della manovra, ed è stato il protagonista del primo episodio dubbio nell’area del Benevento: il centrocampista è caduto sul contatto con Billong, poi Finotto ha protestato sul tiro deviato da Volta, invocando il mani. In entrambe le occasioni l’arbitro Minelli ha fatto correre tra le proteste generali, che sono costate l’espulsione di Venturato allontanato dal direttore di gara subissato dai fischi dello stadio. Nel finale è stato Settembrini a impegnare Puggioni. Poi il colpo di testa di Finotto, in pieno recupero, ha lasciato tutto il Tombolato con il fiato sospeso, ma il pallone è finito sul fondo.
Ore 12.20 – (Gazzettino) […] È stata una serata difficile per la squadra e per il suo allenatore Venturato, per la prima volta in carriera espulso per proteste. In sala stampa si presenta con il viso tirato e le ciglia aggrottate: «Mi dispiace molto per l’espulsione, non ho offeso nessuno, ho solo detto che non ci hanno dato il terzo rigore in due partite. Credo di essere una persona collaborativa ma evidentemente ho sbagliato io». Il tecnico del Cittadella ha recriminato sul risultato finale: «Direi che sarebbe stato più giusto il pareggio. Il Benevento ha giocato meglio nel primo tempo, noi indubbiamente siamo stati più bravi nella ripresa, abbiamo tenuto il Benevento quasi sempre nella propria metà campo, ma non siamo riusciti a pareggiare. Ai punti sarebbe finita 1-1 perché il Benevento non ha creato più di noi, che nel finale abbiamo sfiorato il gol che, ripeto, avremmo anche meritato». I cambi nella ripresa hanno cambiato il volto della squadra granata: «È vero, non abbiamo fatto bene nei primi 45 minuti, ma chi è entrato nella ripresa aveva giocato anche sabato ed era stanco, ho scelto così perché consideravo gli undici inizialmente scesi in campo quelli più freschi a livello atletico. Nel primo tempo però non abbiamo interpretato la partita come dovevamo, nella ripresa ci siamo invece espressi bene, e meritavamo il gol. C’è da considerare poi la forza dell’avversario che ci stava davanti, il Benevento la ritengo la squadra più attrezzata e completa del torneo, ed in effetti ha giocato meglio il Benevento nei primi 45 minuti, noi, come detto, nella ripresa. Loro hanno giocato per trequarti della partita nella propria metà campo. Ora dobbiamo rimboccarsi le maniche e non cedere più punti come oggi. Abbiamo preso un gol banale e dobbiamo crescere a cominciare da sabato a Lecce. Con un campionato a sole 19 squadre non possiamo permetterci altri passi falsi perché la continuità è fondamentale in questa stagione». […]
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Due sconfitte in quattro giorni, con corollario di decisioni arbitrali tali da far imbufalire anche il più compassato dei tifosi. Il Cittadella cade per la prima volta al Tombolato, la seconda consecutiva dopo La Spezia, al cospetto di una delle “corazzate” del campionato (3 vittorie e 1 pareggio in 4 partite, ed ha già riposato), e scivola al quarto posto, scavalcato dallo stesso Benevento. Gli infortuni, la serata storta degli attaccanti e un’ingenuità difensiva sono dazi pesanti da pagare al cospetto di avversari forti, ma è anche vero che in questo momento gli arbitri fischiano tutto contro Iori e compagni. Non è una partita che entusiasmi, e sì che si fronteggiano due delle migliori squadre del lotto. Però… però ad un certo punto la differenza la fanno quei 10 milioni di “paracadute” che il Benevento ha ricevuto dalla Lega di Serie A dopo essere retrocesso dalla massima categoria. Perché nella logica del “turnover” sposata da entrambi gli allenatori – sette/undicesimi cambiati sia su un fronte che sull’altro – la differenza la fanno le cosiddette “seconde linee” campane rispetto a quelle venete. […] Con il Citta sbilanciato, Insigne va via alla sua maniera sulla destra e serve al centro lo spagnolo Asencio, il quale ha tutto il tempo di controllare e fiondare nell’angolo basso alla sinistra di Paleari, senza che nessuno dei due centrali (Frare e Drudi) gli si pari davanti (37′). Insomma, vantaggio con il minimo sforzo. […] Dopo l’intervallo gli uomini di Venturato ci mettono la solita buona volontà, rischiano grosso su due conclusioni di Asencio (la seconda di testa), ribattute da Paleari, e sfiorano con Iori il pareggio, ma Puggioni è bravissimo ad alzare oltre la traversa, eppure non danno mai l’impressione di esserci negli ultimi, decisivi metri. E quando indovina lo specchio della porta, come fa Settembrini, c’è Puggioni a metterci una pezza (43′). Poi, come a La Spezia, l’arbitro, anzi gli arbitri, danneggiano i granata. Su cross di Rizzo, Settembrini cade a terra, dentro l’area, a contatto con Billong. Il fallo sembra esserci, Minelli dice di no, e Venturato sbotta contro il quarto uomo Maggioni – già, il direttore di gara di sabato al “Picco” – indicandogli con la mano: “E con questo sono 3!”, alludendo ai due non concessi in Liguria. Morale: su segnalazione proprio di Maggioni, l’allenatore viene espulso.
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) «Io non ho protestato, in occasione della mia espulsione ho solo ricordato che è il terzo rigore di fila che non ci viene dato dopo i due di La Spezia» afferma il tecnico del Cittadella Roberto Venturato nel dopo partita. «È la prima volta che vengo allontanato dalla panchina». Al di là dell’episodio, l’allenatore aggiunge: «Nel primo tempo non abbiamo giocato al meglio, mentre siamo cresciuti nella ripresa e avremmo meritato il pareggio. Invece abbiamo perso, ma se ci fosse stato dato quello che meritavamo non sarebbe finita così. Il Benevento è molto forte ma non credo abbia meritato di vincere. I tanti cambi? Si spiegano con la voglia di dare freschezza alla squadra dopo l’impegno ravvicinato di pochi giorni fa». […]
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) La notte degli stregoni al Tombolato finisce fra proteste, insulti e invettive del pubblico, inferocito per un presunto non rigore non concesso nel finale al Cittadella. Le immagini non chiariscono l’entità del contatto fra Billong e Settembrini, fatto sta che il Benevento passa 1-0 e che i granata hanno evidentemente i nervi scoperti dopo i fatti di La Spezia e la designazione di Maggioni (arbitro al Picco) come quarto uomo non aiuta certo a stemperare la tensione. Bucchi fa bottino pieno con una prodezza di Asensio e vola, Venturato si fa espellere per proteste e incassa la seconda sconfitta consecutiva. La parola d’ordine della serata è servita: turnover, con tutto quello che ne consegue. Tra i due allenatori è una gara a chi sorprende di più: da una parte fuori Finotto, Scappini, Schenetti, Benedetti, Branca, Settembrini, dall’altra parte si accomodano in panchina Letizia, Costa, Coda, Viola, Bandinelli, Ricci e Improta. La mossa a sorpresa si chiama Malcore, ma stavolta non funziona come spererebbe l’allenatore granata, mentre il Benevento trotterella per mezz’ora abbondante senza mai affondare il colpo. […]
Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Salviato, Pulzetti, Cappelletti, Belingheri, Contessa; Capello, Bonazzoli.
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Sono convinto che in trasferta il modulo con tre difensori sia più congeniale – spiega Bisoli – anche considerato che gli avversari potrebbero mettersi con il 3-4-3 e quindi con la giusta compattezza potremmo avere superiorità in mezzo al campo. Al momento sono più orientato al 3-5-2 con qualche variazione negli interpreti: è più difficile fare la fase difensiva a quattro con la stanchezza dovuta alla gara precedente». Di fronte avrete una formazione che non se la passa benissimo, e circolano voci su un eventuale avvicendamento in panchina di Grassadonia se dovesse fallire questo appuntamento. «Ci aspetta una gara tosta, a Foggia l’ambiente è già in fibrillazione. Il club pugliese si è mossi molto forte sul mercato per allestire una grande squadra nel tentativo di cancellare subito la penalizzazione in classifica, invece sono incappati in tre sconfitte. Credo che Grassadonia varierà qualcosa nel modulo, dopo avere utilizzato il 3-5-2. È una situazione ambientale che può portare vantaggi o svantaggi, nel senso che quando una squadra si trova in difficoltà o sprofonda o trova una reazione importante. Sta a noi sfruttarla in maniera positiva sfoderando una prestazione di spessore, come abbiamo fatto a Verona». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) A tre giorni di distanza dal pareggio con la Cremonese, per il Padova è già il momento di tornare in campo questa sera a Foggia nel posticipo del primo turno infrasettimanale. Servirà una prestazione sopra le righe per raccogliere un risultato positivo, quanto mai indispensabile per dare continuità a un cammino in campionato che finora ha regalato soddisfazioni, eccezione fatta per l’incidente di percorso a Salerno. Tanto più che allo Zaccheria si preannuncia un clima infuocato, con i satanelli che faranno di tutto per invertire un trend di tre sconfitte di fila che li ha lasciati all’ultimo posto con ancora 5 punti di penalizzazione da recuperare. Insomma, ci vorrà il migliore Padova, con la consapevolezza che superare questo nuovo esame avrà effetti benefici in termini di crescita generale della squadra, nonché in ottica classifica. E sarebbe il viatico migliore per affacciarsi a un altro posticipo, quello di lunedì sera all’Euganeo con il Pescara. Se con la Cremonese il tecnico Bisoli (che festeggia le 400 panchine da professionista) aveva rispolverato il modulo della passata stagione (4-3-1-2), con il Foggia tornerà a impiegare il sistema utilizzato nelle gare precedenti.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Oltre al cambio di modulo, si preannuncia qualche avvicendamento negli interpreti. Del resto Bisoli nel mettere in campo la formazione migliore dovrà tenere conto del recupero dopo la gara con la Cremonese. «Quattro-cinque ragazzi sono molto affaticati, per cui tre cambi ci saranno sicuramente. Non hanno ancora recuperato Clemenza, Broh e Zambataro. Neanche Cappelletti è al meglio, però domenica ha giocato poco più di un tempo e penso che possa farcela». Dando per scontato che in difesa si vedrà il terzetto formato da Ravanelli, Capelli e Trevisan, sugli esterni il tecnico è eloquente: «Al 95 per cento giocano Salviato e Contessa». In mezzo al campo la sensazione è che Cappelletti e Pulzetti saranno al loro posto, mentre per l’ultima maglia potrebbe scoccare il turno di Belingheri. In attacco riflettori puntati su Sarno, grande ex, che finora non ha mai giocato. «Lo tengo in considerazione anche per un eventuale impiego dall’inizio, ma devo valutare se la squadra riesce a reggere tre attaccanti». Più probabile in avvio la coppia formata da Capello e Bonazzoli, con quest’ultimo in campo solo nel primo tempo con la Cremonese, rimpiazzato nella ripresa da Guidone che non è però apparso al top della forma. […]
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Salviato, Pulzetti, Cappelletti, Belingheri, Contessa; Sarno, Bonazzoli.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Saranno almeno quattro, ma probabilmente anche di più, i cambi rispetto all’undici sceso in campo con la Cremonese. Varierà anche il modulo, con il 4-3-1-2 destinato a ritornare in naftalina. «Sono convinto che in trasferta la difesa a tre sia più congeniale, soprattutto contro una squadra come il Foggia che potrebbe proporre il 3-4-3. Servirà compattezza per metterli in difficoltà sfruttando la superiorità numerica in mezzo al campo». In difesa tornerà Ravanelli, gli esterni saranno gli esperti Contessa e Salviato. Il dubbio maggiore è proporre due trequartisti alle spalle dell’unica punta o rinforzare il centrocampo con un mediano in più.il grande exIn entrambi i casi sembra essere scoccata l’ora di Vincenzo Sarno, il grande ex della sfida, che a Foggia ancora venerano e rimpiangono. «Può partire dal primo minuto», conferma Bisoli. «La sua presenza può essere importante anche sulle palle inattive, specialmente se dovessimo rinunciare a Clemenza. Devo capire se la squadra regge i tre attaccanti». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Un’altra trasferta al Sud e caldissima sulla strada del Padova. Un’altra prova di maturità per decifrare una squadra che ha approcciato in modo positivo il campionato, ma adesso è alla ricerca di continuità. I biancoscudati scenderanno in campo questa sera alle 21 a Foggia per l’ultima partita della quinta giornata. A 72 ore dal precedente impegno contro la Cremonese, e dopo un viaggio di quasi 8 otto ore affrontato lunedì, Bisoli sta cercando l’undici giusto per provare il blitz allo stadio “Zaccheria” contro una squadra in grave crisi. All’apparenza il clima all’interno del gruppo è sereno, il pareggio agguantato agli ultimi minuti dalla Cremonese rode un po’, ma si vuol voltare pagina. «Sto valutando quale possa essere la formazione migliore», spiega il tecnico Pierpaolo Bisoli. «Qualche giocatore ha accusato la fatica dell’ultimo impegno e penso a Clemenza, Broh e Zambataro. Anche Cappelletti non è al meglio, ma non avendo giocato tutta la partita domenica credo possa recuperare».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La domanda che sorge spontanea potrà avere una risposta solo stasera verso le 23. Ma una squadra di talento come il Foggia, accerchiata da un pubblico caldo e rumoroso, è meglio affrontarla in un periodo normale o all’apice di un momento di crisi come quello che sta vivendo adesso? La partita di oggi segnerà la classica svolta o rappresenterà un’ulteriore mazzata per il tecnico Gianluca Grassadonia, già finito a metà settembre sulla graticola? La formazione pugliese sta vivendo un periodo delicatissimo, visto che dopo l’esordio vittorioso per 4-2 contro il Carpi, sono arrivate tre sconfitte di fila che hanno inchiodato i “satanelli” sul fondo della classifica. […] «Ma io non sono preoccupato», le parole di Grassadonia, «Devo dare serenità alla squadra, sappiamo di dover fare punti per la classifica e per il morale, vogliamo invertire questa serie negativa di risultati e guardare al futuro con più fiducia. Avremmo voluto partire in maniera diversa, ma non mi abbatto perché ho la fortuna di guidare un gruppo fantastico che mi segue alla lettera». A parole non lo preoccupa nemmeno uno stadio che potrebbe contestare la squadra: «Quando sei in una piazza importante devi convivere con le pressioni e sopportare qualche tensione».
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Salviato, Pulzetti, Cappelletti, Belingheri, Contessa; Bonazzoli, Capello.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Signori, si cambia. Anzi, si torna al passato. Una sola partita con la difesa a quattro e il centrocampo a tre, un trequartista e due punte e adesso di nuovo il 3-5-2. Lo rivela, alla vigilia di Foggia-Padova, Pierpaolo Bisoli, che si sbottona al telefono quando annuncia la nuova inversione di rotta. Alle 21 allo Zaccheria ci sarà un clima caldo, anzi caldissimo, ma l’allenatore non ha paura, il suo Padova nemmeno e proverà a reggere all’urto di un avversario che prepara l’assalto con l’elmetto alla porta di Davide Merelli: «Sono convinto che in trasferta la difesa a tre sia più congeniale — evidenzia con decisione — considerato anche il Foggia dovrebbe giocare con una sorta di 3-4-3, al momento sono orientato più sul 3-5-2 con qualche variazione nell’undici iniziale. Qualche indizio? Al 95% metterò esterni freschi (Salviato e Contessa in pole ndr ). La partita sarà tosta, il Foggia ha incassato tre sconfitte, ma si è mosso in maniera importante sul mercato per provare a scrollarsi subito la pesante penalizzazione. Grassadonia, da quello che abbiamo capito, cambierà qualcosa e servirà una partita di sostanza. C’è grande fibrillazione, starà a noi girare la situazione a nostro favore». […]