Padova-Cremonese, l’analisi de “Il Mattino di Padova”

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Se le tre sfide precedenti erano finite in parità, come non poteva concludersi se non con un altro nullo il quarto scontro diretto in carriera fra Pierpaolo Bisoli e Andrea Mandorlini? Un punto a testa non fa male, anche se il Padova si è illuso di poter arrivare alla vittoria – e sarebbe stata la seconda di questo inizio di campionato – contro una Cremonese che dopo l’intervallo ha cambiato passo, prendendo in mano la gara e meritando alla fine la divisione della posta. I biancoscudati salgono così a quota 5, a metà classifica, una lunghezza sotto i grigiorossi. A piccoli passi si va avanti, anche se quell’arretramento di 20-30 metri della squadra a ridosso della propria area ha finito per rivelarsi deleterio, fra batti e ribatti continui. Ma questa è la Serie B, dove tutti vogliono primeggiare e nessuno ci sta a perdere.

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È un altro Padova rispetto all’Arechi, si muove su ritmi decisamente superiori rispetto a domenica scorsa, e l’asse di destra Broh-Clemenza funziona che è un piacere. Dietro c’è un portiere che fa buona guardia (ottima la sua deviazione in tuffo su tiro di Strefezza diretto all’angolo dopo 2′) e l’attenzione tra i difensori è massima. Una partita che viaggia sui binari dell’equilibrio può essere sbloccata solo dall’invenzione di qualcuno o da un errore difensivo. L’azione che frutta il vantaggio di Pulzetti & C. è la conseguenza di una straordinaria percussione di Broh, il quale va via alla Gervinho a tre avversari, si accentra e serve alla perfezione Clemenza, che di sinistro al volo batte Radunovic (26′). In tribuna prende appunti il Ct dell’Under 21 azzurra, Gigi Di Biagio, venuto ad osservare le promesse della B (Bonazzoli fa già parte del suo gruppo, ma ci sono pure Castrovilli e Strefezza, bel giocatorino, nella Cremonese da tenere sotto’occhio). La coppia di 1997 biancoscudata ha confezionato un gioiellino di rete, e il popolo dell’Euganeo giustamente esplode di gioia.

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Bisoli si arrocca in difesa, inserendo Ravanelli e passando a 5. La Cremonese attacca e alla fine, sugli sviluppi del decimo calcio d’angolo, raggiunge l’obiettivo: dalla bandierina batte Castagnetti, correzione aerea sul primo palo di Castrovilli e Claiton, tutto solo, dalla parte apposta appoggia nella porta sguarnita (37′). Poi Merelli evita il patatrac su gran botta di Castagnetti diretta nel “sette” (43′). Giusto così, ma per metà gara il Padova ha sofferto, concedendo troppo ad una squadra non irresistibile. Il punto in ottica salvezza ci sta. A Foggia mercoledì sarà un’altra battaglia.

(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Edel. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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